"La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente
le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. " (PAOLO BORSELLINO, in un discorso davanti a un pubblico di cittadini siciliani. Disse queste parole se non erro dopo l'uccisione di Falcone).
una RIFLESSIONE: leggendo/ascoltando le parole, i discorsi, le frasi, le dichiarazioni, di Giovanni e Paolo, non posso fare a meno di notare quanto fossero "POETI".
ERANO CAPACI DI ESPRIMERE IL LORO SENSO DELLO STATO, IL LORO RIGORE, LO SDEGNO PER LA MAFIA CON DELLE ESPRESSIONI LETTERARIAMENTE POETICHE, RICCHE DI SENSIBILITà. tante di queste frasi sono poi diventate celebri, quasi degli slogan.
Forse è una delle chiavi che spiega la qualità di questi uomini anche nell'esercizio della loro professione: non erano persone vuote, aride, superficiali... erano sensibili, lucide, argute, carismatiche.
[Modificato da bubbl€$ 25/05/2012 03:48]