Kalillo, 23/06/2013 00:11:
Caro Aquila, forse non sono stato molto chiaro e di conseguenza mi hai frainteso.
è molto probabile......
Kalillo, 23/06/2013 00:11:
tu scrivi: …mah, direi che la traduzione in se di Filipp. 1:23 non dica più di quello che dice: "il desiderio avendo per il partire e con Cristo essere", tu ci vedi un riferimento paolino ad un "quid" immortale che sopravvive nell' immediatezza alla morte dell' apostolo?
Caro Aquila io no, ma loro si. Ecco perché è importante separare il morire con l’essere con Cristo. Paolo muore e dorme nella morte in attesa di essere liberato grazie alla risurrezione a creatura spirituale durante la Parousia di Cristo. Quel “ ma” crea quella distinzione tra lo stato di morte e lo stato di essere spirituale vivente grazie alla risurrezione.
non mi è assolutamente chiaro questo tuo ragionamento, ma fa nulla, pazienza....
Kalillo, 23/06/2013 00:11:
Tu scrivi: L' obiezione che ci viene fatta è sempre la stessa: "Paolo non può - secondo loro - dire che vuole essere con Cristo alla parousìa, quindi in un tempo molto lontano" ma è un' obiezione che non ha senso, non foss' altro perchè la realizzazione del desiderio paolino di essere con Cristo, in Paolo, a quanto pare non era affatto..... lontana, visto che egli stesso si mette tra i viventi che saranno rapiti in cielo alla parousìa (1 Tess. 4:17), quindi attendeva la parousìa già durante la sua vita....
Ma anche se per Paolo l’adempimento di tale promessa fosse stata lontana come infatti è stata per Paolo lo scorrere del tempo non è stato percepito perché incosciente nella morte. Quindi da suo punto di vista egli si è ritrovato subito con Cristo quando è stato risuscitato.
si, ma questo è ovvio e lo sappiamo benissimo! Ti sto riferendo quella che è la loro obiezione più frequente e, oltre quello che hai detto tu (e che comunque loro contestano, perchè per loro non si è incoscienti nella morte......), in genere io faccio loro presente che per Paolo la parousìa è imminente, probabilmente durante la sua stessa vita...
Kalillo, 23/06/2013 00:11:
Tu scrivi: Ora tu parli di risurrezione e non di stato intermedio, ma questo non è vero, perchè per Paolo lo stato intermedio esiste eccome ed è lo stesso espresso da Gesù: dormire nella morte (stato intermedio) per risvegliarsi alla risurrezione....guarda quante volte Paolo usa il verbo koimao (dormire, addormentarsi (nella morte) e il sostantivokoimethentes, “dormienti” “addormentati” in 1 Cor. 15 e in 1 Tess. 4:13-17...
Io mi riferivo allo stato intermedio come lo intendono i cattolici ovvero la condizione di sola anima in cielo in attesa del ricongiungimento al corpo risorto.
ovvio, anche se
è bene mettere in rilievo che anche noi crediamo in uno stato intermedio che è proprio il "sonno della morte", cui seguirà il risveglio della risurrezione..tutto qui.
Kalillo, 23/06/2013 00:11:
Da quello che ho notato, forse per mia la mia poca chiarezza nell’esprimermi, mi avete frainteso e me ne scuso. Grazie comunque per i vostri chiarimenti .
Per me, se lo desiderate, questa discussione ha raggiunto lo scopo per cui l’avevo avviata e quindi può chiudersi qua .
Grazie a tutti voi e buona notte.
non preoccuparti, probabilmente il fraintendimento è sorto dalla non chiara esposizione del tuo pensiero, ma è cosa che anche a me capita spesso (sempre).
Grazie a te.