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Filippesi 1:21-24;

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2018 18:18
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25/06/2013 20:05
 
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Re: Re: Re:
VVRL, 25/06/2013 13:27:

Scusate se mi intrometto


tu scrivi: …mah, direi che la traduzione in se di Filipp. 1:23 non dica più di quello che dice: "il desiderio avendo per il partire e con Cristo essere", tu ci vedi un riferimento paolino ad un "quid" immortale che sopravvive nell' immediatezza alla morte dell' apostolo?


Ma se per voi è così chiaro che Paolo abbia la consapevolezza di essere incosciente in attesa della parusia, che motivo ha di essere così dibattuto tra il rimanere con i fratelli e il morire per essere con Cristo?
Voglio dire che se Paolo avesse la vostra visione non esiterebbe un attimo a dire che è molto più profiquo rimanere con i fratelli, piuttosto che dormine in uno stato totalmente inattivo fino a quando avverrà la parusia.



mah, si tratta di un discorso senza senso: Paolo sa benissimo (ma per te, ovviamente, non è così e lo sappiamo.....) che colui che è morto "dorme"...perchè banalmente è ciò che disse Gesù (Marco 5:39 ; Gv. 11:11) e, come ho detto, anche Paolo sa che coloro che sono defunti dormono nella morte, visto che usa il verbo koimao (dormire, addormentarsi [nella morte]) svariate volte in 1 Cor. 15 e in 1 Tess. 4:13-15.
Tanto è vero che gli addormentati in Cristo, senza la risurrezione, sarebbero periti, perduti (1 Cor. 15:18) (qui c' è il verbo apollymi, che significa "perdere, distruggere, perire") e non viventi con Cristo.....
A fare il paio con ciò, Paolo sa che i “santi”, “addormentati” e viventi che siano, saranno uniti con Cristo, non alla morte, ma alla sua “parusia”: “Prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell' aria; e così saremo sempre con il Signore” (1 Tessalonicesi 4:16-17). L' avverbio “houtos” significa “così, in questo modo”. Posto all' inizio della frase ne enfatizza il senso: “Questa è la maniera con cui saremo sempre con il Signore, non esiste altro modo per stare con il Signore fino al giorno della risurrezione”.
Ora, il fatto è che il morto, biblicamente parlando, "dorme" e senza la risurrezione sarebbe perito, perduto, come abbiamo visto. Quando si risveglierà alla risurrezione (Luca 8:52-55), fossero passati anche duemila anni, per colui che dorme nel sonno della morte, tra la sua morte e il suo essere con Cristo per sempre sarà passato solo un..... batter d' occhio, dato che non sarà stato in alcun modo cosciente del trascorrere del tempo.
Questa è la nostra opinione che, ovviamente, non collimerà con la tua....e ci sarebbe molto, molto altro da dire...

A domani sera....
[Modificato da Aquila-58 25/06/2013 20:11]
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