barnabino, 21/04/2017 11.32:
Caro VVRL,
Paolo è dibatto perché sa che morendo, partendo, sarà risorto e andrà in cielo con Cristo, vivendo starà con il suo corpo insieme suoi fratelli. Non capisco la difficoltà sinceramente, dove vedi il dualismo?
Tu dici che cosa parte e cosa rimane in riferimento al corpo? Il corpo è la persona considerata nella sua vita concreta sulla terra, la persona può vivere e restare con i fratelli oppure può morire, ma comunque non è una perdita per Paolo, perché egli sa di essere risorto nella risurrezione celeste... dove è il problema?
Shalom
E no Barnabino, tu da buon TdG vedi nel corpo tutta la persona quindi non ha alcun senso dire che tutta la persona parte o rimane in tutta la persona. L'unica logica semantica che può reggere è quella di avere una concezione duale dell'uomo che lo vede fatto da un corpo e da uno spirito che in se contiene la parte personale. Allora si che ha senso copiuto dire che questo io personale (spirito) possa rimanere nel corpo o partire da esso.
Hai qui la dimostrazione della dualità antropologica del NT, che chiaramente non puoi vedere perché sei condizionato dal tuo dogma.
In questa spiegazione cosa non ti convince?