Caro VVRL,
Intanto per Paolo carne e corpo corruttibile sono la stessa cosa (2 Cor. 5:8)
Dunque vedi che è quello che dico io, Paolo morendo lascia il corpo corruttibile per rivestire alla risurrezione quello incorruttibile, spirituale. Ancora non capisco dove è il tuo problema, dato che questo processo (con quale corpo risorgeranno i morti) Paolo lo spiega dettagliatamente in 1 Corinti 15.
ma come dici tu se la risurrezione equivale a rivestirsi in un altro corpo spirituale non significa certo risorgere totalmente come uno spirito
Paolo in 1 Corinti 15 parlando della risurrezione dei morti dice "È seminato corpo fisico, è destato corpo spirituale" e anche "E come abbiamo portato l’immagine di quello fatto di polvere, porteremo anche l’immagine del celeste".
Tu dici che alla morte Paolo diventa semplicemente un cappotto, invece da come parla si mette e si toglie il cappotto e questo fa chiaramente intendere che si riveste o lascia questo corpo l'io personale, cioè lo spirito di Paolo
Paolo in 1 Corinto 15 descrivendo il processo parla di una "mutazione" oppure di un "nudo granello" a cui Dio dà un corpo come gli è piaciuto. Per Paolo non ci sono inferni o paradisi intermedi, come tu pretendi, dove i morti sopravvivono come
esseri spirituali in attesa di essere risorti. Per Paolo c'è solo il tempo della morte e il tempo della vita, della risurrezione. Tanto è vero che in Filippesi non trovo "spirito" ma trovo scritto "risurrezione".
Non lascia una condizione di peccato, ma lascia la sua carne che è un concetto completamente diverso e non dice da nessuna parte che contestualmente si riveste di un nuovo corpo spirituale
La carne specialmente per Paolo è l'essere umano nella sua esistenza terrena, mortale ma anche asservita al peccato (Romani 7:5; 13:14; Galati 5:24 solo per citare alcuni passi). Ma questo è indifferente, serve solo a mostrare la tua ignoranza in fatto di antropologia biblica. Paolo come detto parla di una "mutazione" o anche di essere "seminato corpo fisico, destato corpo spirituale".
In Filippesi 3 come detto a Barnabino1 non si parla di risurrezione fisica, giacchè Paolo spesso dice che prima era morto in riferimento allo stato di peccato in cui viveva
Ne parlerà pure spesso, ma non so dove mai usa la parola risurrezione in questo senso, non certo in questo contesto dove parla chiaramente di aver rinunciato a tutto e essere della morte di martirio come quella subita da Cristo con la prospettiva di "conseguire la risurrezione dai morti" proprio come è stato risorto Cristo.
Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
FORUM TESTIMONI DI GEOVA