Memorabilia

Ho ritrovato casualmente nel vecchio cassetto della mia scrivania, a casa di mia madre, un adesivo che non ricordavo più di avere.
Ora non ricordo se fosse stato recuperato in una delle giornate trascorse allo stadio da un qualche gruppo ultras, è molto più probabile che fosse allegato ad un qualche "Supertifo" (per chi ricorda la rivista ... Non so manco se esista ancora, in realtà!).

Comunque sia, volevo condividerla con voi aprendo questo angolo di "memorabilia" appunto, fatto non di fotografie, come già sul forum di monza-news nel topic amarcord, ma solo di oggetti che ricordano il nostro AC Monza. Un adesivo non è chissà che, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.

Bello un vero cimelio il mitico Commando Ultrá

Mettiamo anche i video nelle memorabilia ...



Soprattutto perchè posso dire ... IO C'ERO!!!!
E pensare che, non conoscendo lo stadio nuovo, ho pure cannato curva ...


Prendo anche il tabellino da monza-news:

MONZA-ROMA 2-1
RETI: 22'pt Casiraghi, 39'pt Giannini, 15'st Mancuso.
MONZA: Nuciari, Fontanini, Mancuso, Brioschi, Saini, Giaretta, Ganz, Zanoncelli, Casiraghi (23'st Robbiati), Consonni, Gaudenzi (14'st Stroppa). Allenatore: Frosio.
ROMA: Peruzzi, Gerolin, Oddi, Policano, Desideri, Collovati, Manfredonia, Renato, Conti (23'st Baldieri), Voeller, Giannini,
Rizzitelli. Allenatore: Liedholm.
Arbitro: Pezzella di Frattamaggiore.



E giusto per fare una disamina della nostra formazione:

Nuciari (Giulio) - Portiere ex-Milan. Arrivato a fine carriera dopo aver fatto il secondo per una vita con la maglia rossonera. Molto reattivo in porta ma bastava tirare alto per segnare ... Passato poi alla Samp non ha mai praticamente toccato più il campo.
Fontanini (Roberto) - Un'istituzione biancorossa. Rimasto una decina di stagioni da noi è sempre stato un riferimento difensivo.
Mancuso (Carmelo) - Difensore mancino di scuola Milan dove ha giocato qualche partita in serie A. Dopo l'esperienza in Brianza (4 stagioni) ha giocato ancora nella massima serie con il Lecce.
Brioschi (Massimo) - Prodotto del vivaio monzese. Gioca diverse stagioni in prima squadra per poi passare al Piacenza dove disputerà anche due campionati di serie A anche se dopo poche partite del secondo campionato subisce un grave infortunio che ne compromette il resto della carriera.
Saini (Fulvio) - Che ve lo dico a fare? Per molti lui è "IL CAPITANO". Dalle giovanili passa in prima squadra e smetterà dopo "solo" 18/19 stagioni.
Giaretta (Cristiano) - Altissimo difensore. Di testa erano tutte sue. Debutta in prima squadra per qualche stagione in serie C e B. Se ne va per diversi anni, soprattutto Pro Sesto e Lecco, per poi tornare in brianza in serie C2 e far parte dell'era Begnini arrivando al primo spareggio per la serie B, contro il Genoa.
Ganz (Maurizio) - Un altro giocatore per il quale basta pronunciare il nome e già tutti i tifosi di calcio si sa di chi stai parlando. Da noi rimane una sola stagione, quella appunto, che è anche quella della sua vera consacrazione come giocatore tra i professionisti. Arrivava dalla Sampdoria ed ha disputato una valanga di campionati di serie A con diverse squadre (Atalanta e Milan su tutte) segnando anche molti goals. Da noi ne segnò "solo" 9 ma contribuì in maniera pesante alla salvezza di quell'anno.
Zanoncelli (Francesco) - Da noi giocava centrocampista ma il suo vero ruolo era difensore. Arrivato dal Milan è rimasto una stagione e poi ha trascorso molti anni gironzolando di squadra in squadra. E' stato uno dei pupilli di Ventura che lo portò, insieme ad altri, da Lecce (dove aveva conquistato la serie A) a Cagliari (in serie B dove ha subito conquistato la A). Ha giocato diverse stagioni in serie B e qualche in serie A.
Casiraghi (Pierluigi) - Altro nome per il quale non c'è bisogno di dire alcunchè. Altro prodotto del ricco vivaio biancorosso. E non vado oltre.
Robbiati (Anselmo) - Altro nome conosciuto ed altro frutto del vivaio. Vivrà anche lui il palcoscenico della serie A per diverse stagioni.
Consonni (Gianmario) - Un prodotto del vivavio dell'Atalanta. Non mi pare abbia mai giocato in serie A nonostante abbia però al suo attivo una semifinale di coppa delle coppe proprio con l'Atalanta l'anno prima di arrivare a Monza. In quell'anno l'Atalanta era in serie B.
Centrocampista che faceva del cambio di gioco e dei precisi lanci la sua caratteristica principale. Due piedi buonissimi.
Gaudenzi (Gianluca) - Un girovago del pallone. Passa da Monza disputando anche una buona stagione. Non trova mai una dimora fissa ma disputa comunque campionati di serie A con Milan e Cagliari.
Stroppa (Giovanni) - Arriva da noi in prestito dal Milan e rimane un paio di stagioni giocate a buoni livelli. Da sottolineare che ha giocato anche nel Foggia di Zeman e che da allenatore ha vinto al Milan la coppa italia primavera che aveva vinto anni prima come calciatore. Ha giocato anche in nazionale under 21 (anche segnando) ed in quella maggiore.

Frosio (Pierluigi) - Nativo di Monza non riuscirà mai ad essere giocatore nella squadra della sua città anche a causa della sua lunga permanenza Perugia dove diventò un'istituzione. Calcisticamente nasce nella Gerardiana. Si è però rifatto da allenatore disputando diverse stagioni in due spezzoni. Il primo spezzone è stato quello con più successi visto che l'anno precedente la partita in questione vinse il campionato di C1 (promozione in serie B) e vinse una memorabile Coppa Italia nella finale al Sada contro il Palermo (Ed io c'ero anche lì ...).


Tutto questo per dire che ai tempi di Giambelli c'erano sì degli interessi che a noi non era dato vedere ma è anche vero che sportivamente le squadre si costruivano con giocatori talentuosi e con prodotti del nostro vivaio. Sembrerebbe che, legami rossoneri a parte, si stia tornando ai bei tempi in questo senso.
E vorrei anche sottolineare che, nonostante i tanti talenti in squadra, quell'anno ci siamo salvati grazie alla classifica avulsa ...

Presente nei distinti scoperti con sopra due romacci mamma mia che goduria.

Con i tifosi della roma che si sono nascosti dalle suore........

Ero in curva con mio fratello e mio padre come quando ero bambino al Sada. Ho riletto la formazione ed era proprio una bella squadra,bei tempi!!

dalle indicazioni di tifoso da Bg ho rispolverato la sua discussione. non ricordavo che esisteva.
pertanto, se i moderatori gradiscono possono spostare i post della mia discussione "documenti storici" in questa sezione per raggruppare tutto assieme e cancellare poi la mia discussione.

dal giornalino forza monza stagione '67/'68.
leggetevi le "note" e "tuttosport"
...ieri oggi e domani. questa è monza !
spettatori 6.000. tutte le partite si aggiravano su questi numeri

stesso giornalino...qualche numero dopo
sempre meglio .
fossero capitati oggi quante giornate di squalifica ci saremmo presi?

Bellissimi contributi!

Aggiungo un mio altro piccolo contributo.
Qualche mese fa un mio caro amico ha svuotato lo scantinato ed ha trovato, tra diverse maglie di altre squadre (da giovane faceva una sorta di collezione), una vecchia maglia del Monza che mi ha regalato.
La maglia in questione è la seguente:

[IMG]http://i64.tinypic.com/mrd0uq.jpg[/IMG]

La maglia è quella della stagione 1995/1996 con sponsor tecnico Reusch e mi risulta sia stato l'unico anno di collaborazione per questa marca con il Monza.
In quella stagione la squadra fu guidata per la seconda volta consecutiva da Simone Boldini che al termine della stagione abbandonerà la panchina per tornare qualche anno più tardi ma senza incidere come in quei due anni. Le due stagioni di Boldini si conclusero entrambe nel medesimo modo e cioè con due quareti posti e fuori nella semifinale playoff (l'anno proma contro il Fiorenzuola mentre in questa stagione contro l'Empoli che, tra l'altro, non andrà in serie B). Sarà l'anno successivo quello buono per il ritorno in serie B infatti dopo la parentesi iniziale con Rumignani approda al Monza quel Gigi Radice che quasi trent'anni prima l'aveva portata al quinto posto in serie B.
Nella formazione tipo della stagione 1995/1996 trovavamo giocatori noti ai tifosi monzesi, alcuni rimasti nel cuore e protagonisti anche della cronaca recente. Tra questi mi sentirei di citare l'eterno Fulvio Saini, i recenti mister Delpiano e Asta ma citerei anche il portiere Castellazzi, arrivato poi a disputare oltre 200 gare in serie A con le maglie di Brescia, Reggina, Samp e Inter, ma anche il giovane prodotto del vivaio brianzolo Francesco Bega che approderà anche lui in serie A con Cagliari, Genoa e Brescia (98 partite e 2 reti nella massima serie).
Non una stagione memorabile ma che ha certamente gettato le basi per la successiva promozione e, in qualche modo, anche quelle delle buone successive stagioni in serie B.

quella vittoria con la Roma ..
ricordo che quel giorno si tornava dalle ferie e non sapevo se avremmo fatto a tempo .. un incidente sull'Autosole e niente esordio al brianteo .. va benino col traffico .. siamo a casa che manca mezzora all'inizio . io e mio fratello pigliamo al bici e andiamo verso lo stadio .. e finiamo (IN BICICLETTA) in curva nord. quando scrivo in bicicletta intendo che la sicurezza era talmente evoluta che siamo entrati con la bici, altro che tornelli e biglietti nominativi.
abbiamo visto il match in sella senza osare esultare troppo visto dove siamo finiti. quello per me è il Monza più forte di sempre, come talento, meglio anche di quello che poteva andare in A. c'erano 5-6 diciottenni che poi la A la hanno fatta da protagonisti

Ghe s'eri anca mi.
Per l'occasione anticipai il rientro dalle vacanze (Calabria) prendendo il treno da solo. Non fu una scelta indolore: dovetti abbandonare la tipica adolescenziale cotta estiva per una ragazza che finalmente si era accorta di me, dopo anni che la puntavo. E che negli anni a seguire non riuscii a vedere mai più. .
Ma il richiamo patrio era troppo forte. Ero andato al giorno della posa della prima pietra, l'avevo visto crescere, fermarsi per anni per le solite vicende sulle tangenti, e finalmente concludersi seppur col disegno originale stravolto. Nel Brianteo riponevo tutte le mie speranze, tutti i miei sogni di vedere finalmente il Monza in serie A.
Trent'anni dopo, disilluso fino all'apatia, lo definirò un ecomostro.

foto ultras storiche