14/08/2014 19:19 |
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104) Ronnie Lane (1946-1997)
bbc.co.uk
Pseudonimo di Ronald Frederick Lane
indice di notorietà: ****
paese: Inghilterra
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Mitico rocker inglese attivo per quasi trent'anni, Lane era figlio di un modesto autotrasportatore di Londra. A 16 anni lascia la scuola; impara a suonare la chitarra ed il basso elettrico, e dopo le prime esperienze di poco conto, nel 1965 fonda gli Small Faces. Fra i grandi successi della band è da ricordare almeno Ogdens' Nut Gone Flake (1968), un album in cui Lane è accreditato alla composizione di quasi tutti i brani, e che rimane nella UK Albums Chart per sei settimane.
Nel 1969 gli Small Faces si sciolgono. Lane forma un altro complesso, i Faces, che annovera fra gli altri due musicisti destinati a divenire celeberrimi: il futuro Rolling Stone Ron Wood e Rod Stewart. In quattro anni di collaborazione, Lane e i suoi partner producono altrettanti album, incassando la buona affermazione dei primi due, First Step (1970) e Long Player (1971), ed il successo trionfale degli altri due, A Nod Is as Good as a Wink... to a Blind Horse (ancora del 1971, #2 UK Albums Chart e Gold RIAA) e Ooh La La (1973, #1 UK Albums Chart).
I Faces nei primi anni '70: Ronnie Lane è seduto da solo davanti;
nella fila di dietro, da sinistra Rod Stewart, Ian Mclagan, Ron Wood e Kenney Jones.
telegraph.co.uk
Video. Bellissima esecuzione live di Ooh la la alla BBC (1974),
con Lane voce solista e basso elettrico, che allora capitanava gli Slim Chance.
youtube.com
Ronnie Lane lascia i Faces nel 1973, ma la sua carriera prosegue brillantemente sia da solista che grazie a collaborazioni illustri; fra le altre, Benny Gallagher (con il quale costituì la band Slim Chance), Pete Townshend (per l'album Rough Mix, 1977) ed Eric Clapton (per l'album See Me, 1979). Ai tempi di Rough Mix gli viene diagnosticata la sclerosi multipla, malattia che aveva già colpito a morte sua madre e i suoi due fratelli. La tragica notizia non gli impedisce di continuare a comporre, suonare e viaggiare in tour. Sono di questi anni i suoi contatti con i testimoni di Geova, alla cui fede si converte; era diventato un appassionato, e avido, lettore della Bibbia. Nel 1983 collabora all'organizzazione del concerto di beneficenza ARMS Charity, ideato dalla sua ragazza Boo Oldfield, e i cui proventi sarebbero stati destinati alla ricerca sulla malattia della quale era affetto. Lo straordinario evento vede fra gli altri la partecipazione di Eric Clapton, Jimmy Page, Bill Wyman, Charlie Watts, Ronnie Wood, Joe Cocker e Paul Rodgers.
Con Pete Townshend nel 1977.
thefrodisroomrockblog.blogspot.com
Suona con Eric Clapton nel leggendario pub
Drum and Monkey di Minsterley (1977).
alamy.com
Nel 1984 si trasferisce in Texas. Persiste a lavorare con impegno encomiabile, più forte del male che lo divora e che gli deturpa la figura ed il volto, organizzando fra l'altro uno storico concerto nel Giappone, ma le sue condizioni di salute peggiorano inesorabilmente; la sua ultima apparizione pubblica è del 1992; si spegne il 4 giugno del 1997, suscitando una grande emozione nell'ambiente, particolarmente in Jimmy Page e negli ex-compagni di band Rod Stewart e Ron Wood, che avevano continuato a raccogliere fondi per le sue cure.
Largamente sottovalutato mentre era in vita (anche a motivo del suo carattere umile e riservato), gli vengono tributati riconoscimenti postumi in quantità. I Ride, gli Ocean Colour Scene, i Poi Dog Pondering, Susan Voelz e Paul Weller dedicano tutti dei brani alla sua memoria. A Plaistow, il quartiere londinese dov'era nato, nel 2001 viene intitolata una strada a suo nome; nel 2006 la BBC realizza un documentario su di lui ( The Passing Show). Nel 2012 la consacrazione definitiva: accede al Rock and Roll Hall of Fame, il celebre museo di Cleveland che ospita le più importanti personalità musicali di tutti i tempi.
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La strada dedicata a Ronnie Lane a Plaistow (UK).
en.wikipedia.org
Trascrizione di un articolo del London Daily Mail (6/6/97), redatto ai tempi della sua morte. Si fa cenno alla conversione.
groups.google.com/forum/#!topic/alt.obituaries/NjiZStJWLYk
Pagina di Ronnie Lane nella homepage ufficiale dei Faces.
www.the-faces.com/lane/
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[Modificato da EverLastingLife 31/05/2020 13:00] |
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14/08/2014 23:47 |
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105) Papa Dee Allen (1931-1989)
themusicsover.com
Pseudonimo di Thomas Sylvester Allen
indice di notorietà: ***
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Malgrado il nome, la musica dei War, band californiana attiva sin dai primi anni '60, non ha nulla di bellicoso: hanno praticato diversi generi popolari (funk, blues, soul, reggae, latin e varie declinazioni dei medesimi), ottenendo negli anni un vasto successo intergenerazionale. La loro musica è stata ripresa in numerose cover da vari artisti: fra gli altri, Janet Jackson e George Benson. Una caratteristica peculiare del gruppo è l'utilizzo dell'armonica a bocca e del sassofono in perfetto unisono, tanto da dare l'impressione di avere a che fare con un unico strumento (tipico esempio è il brano Low Rider, del 1975).
L'avventura dei War inizia nel 1962, quando Howard Scott, Harold Brown Charles Miller, Morris "B. B." Dickerson, Lonnie Jordan, Lee Oskar e, appunto, il devoto testimone di Geova Thomas Sylvester (detto Papa Dee) Allen (voce e sassofono, ma anche piano e percussioni), tutti provenienti da vari ghetti di Los Angeles, mettono a fattor comune le loro diverse sensibilità ed esperienze musicali dando vita ad una band. Nel 1969 al gruppo si unisce il già famoso cantante blues Eric Burdon (secondo il celebre magazine Rolling Stone, 57° nella classifica dei 100 più grandi cantanti pop di tutti i tempi), che, insieme al produttore Jerry Goldstein, contribuisce in modo decisivo al successo dei War.
I War nella loro prima formazione;
Papa Dee Allen è il più corpulento, all'estrema sinistra.
classicrockbob.com
I temi delle canzoni dei War sono spesso socialmente impegnati (la fratellanza, la lotta alla criminalità ed al razzismo); ciò non ostacola, e anzi corrobora la fama del gruppo, che diviene in breve tempo enorme. I War viaggiano continuamente in tour, specie in Europa e negli USA, raccogliendo ovunque consensi unanimi. Il 18 settembre 1970 si esibiscono a Londra con Jimi Hendrix: circostanza che merita decisamente di essere ricordata, anche perché di lì a poche ore il celeberrimo musicista di Seattle sarebbe morto (il concerto con i War risulterà infatti l'ultima performance dal vivo di Hendrix). Negli anni '70 sono concentrati i maggiori successi del gruppo: Papa Dee Allen compone The World Is a Ghetto, una delle più grandi hits del periodo, insieme a Gypsy Man, Me And Baby Brother, Spirit, Low Rider, Why Can't We Be Friends, Summer e molte altre.
Negli anni '80 parecchi musicisti iniziano a collaborare con il complesso, che modifica sostanzialmente, e a più riprese, la propria composizione. Il successo diminuisce, ma i War rimangono in piena attività, producendo sia album di inediti che raccolte di successi. Nel 1989 la tragedia: durante un concerto a Solano, in California, il veterano dei War Papa Dee Allen muore improvvisamente sul palco per un attacco cardiaco; aveva 57 anni.
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Il sito ufficiale dei War:
www.war.com/
L'attuale formazione differisce completamente da quella iniziale. Nella pagina 'Evolution' del sito è indicata la cronistoria del gruppo, con i vari avvicendamenti intercorsi negli anni.
Video. The World Is a Ghetto, canzone dei War composta da Allen.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 22:55] |
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15/08/2014 12:30 |
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106) Firpo Carr (1954-vivente)
lasentinel.net
Nome completo: Firpo Wycoff Carr
indice di notorietà: ***
paese: USA
giornalista e scrittore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Carismatico intellettuale dotato di cultura fine e vastissima nei campi più disparati, Carr ‘nasce’ come impiegato dell’IBM (nella quale ha lavorato a lungo), laureato in management e informatica, ma inizia presto ad appassionarsi allo studio della Bibbia e delle relative discipline. Impara le lingue bibliche (ebraico, aramaico, greco) e prende a tradurre in inglese, per mero diletto personale, il vangelo di Matteo e varie lettere paoline.
E’ scrittore fecondissimo: articolista per il Los Angeles Sentinel ed il National Geographic, manda alle stampe una gran quantità di best-sellers, fra i quali vanno citati almeno:
- The Re-Assassination of Malcolm X
- Jehovah’s Witnesses: the African Connection
- Wicked Words: Poisoned Minds - Racism in the Dictionary
- The Divine Name Controversy
- Germany’s Black Holocaust: 1890-1945
Quest’ultimo in particolare, un saggio rigoroso e sconvolgente sulla persecuzione tedesca dei neri nell’Africa sudoccidentale nel periodo pre-hitleriano (fenomeno storico fino ad allora poco approfondito), ottiene una vasta fortuna e unanimi parole di apprezzamento per il suo impegno sociale. Gli scritti di Carr sono stati tradotti finora in 42 lingue.
Il libro più noto di Firpo Carr, Germany’s Black Holocaust: 1890-1945.
affordableandhistoricalart.com
Firpo Carr consegna personalmente una copia del bestseller
Germany’s Black Holocaust all’ex presidente USA Bill Clinton (2003).
firpocarr.com
Per le sue riconosciute qualità di studioso, malgrado fosse sprovvisto di abilitazioni ufficiali alla docenza, è stato invitato a più riprese a tenere corsi universitari, fra l’altro in storia, tecnologia informatica e tematiche sociali, e conta numerose presenze da special guest alla radio e alla televisione americana, dove è apparso come esperto in vari documentari di soggetto biblico.
Testimone di Geova da decenni (con una parentesi, risolta entro breve tempo, da fuoriuscito), Carr è noto anche per la sua amicizia di lunga data con la famiglia di Michael Jackson. Operò in veste di portavoce del celebre cantante durante il processo (2005) che lo vide imputato per abusi sessuali su minori, conclusosi, come è noto, con un’assoluzione con formula piena.
Con Joe Jackson, padre di Michael,
ai tempi del processo di Santa Barbara.
firpocarr.com
Il sito ufficiale di Firpo Carr.
firpocarr.com/
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 22:55] |
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19/08/2014 18:32 |
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107) Patrizio Zenobi (vivente)
itiscannizzaro.net
indice di notorietà: *
paese: Italia
giornalista
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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I testimoni di Geova italiani vantano un conservo cristiano 'eccellente' anche nel mondo del giornalismo sportivo: è Patrizio Zenobi, che è stato a lungo caporedattore del Corriere dello Sport. Ha tenuto lezioni e seminari di argomento giornalistico alla Sapienza di Roma e in altri istituti e università. Anziano di congregazione da anni, il suo nome sul web appare associato in ugual numero a eventi che riguardano i testimoni di Geova: è stato a più riprese responsabile dell'ufficio stampa per assemblee di distretto e altri grandi raduni.
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Esempio di articolo della versione on-line del Corriere dello Sport firmato dal dott. Zenobi ( È il Manchester United il club più ricco del mondo):
www.corrieredellosport.it/calcio/2010/04/23-108277/Manchester+United+il+club+pi%C3%B9+ricco+d...
Zenobi premia il calciatore Simone Pettinari durante il programma Pianeta D,
trasmesso in diretta da RaiSporSat (campionato 2005-2006).
nuoresecalcio.eu
Trascrizioni di vari articoli di giornale (anno: 2007) nei quali Zenobi è intervistato in qualità di addetto stampa dei testimoni di Geova, dal sito non ufficiale CTdG.
www.cristianitestimonidigeova.net/articolo.aspx?Articolo=633
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Zenobi con Simone Petrangeli, sindaco di Rieti, in occasione del
Congresso di zona 2015 "Imitiamo Gesù!" tenuto allo stadio
Manlio Scopigno.
Un articolo del Corriere di Rieti (12/07/2015) in cui si parla dell'evento.
corrieredirieti.corr.it/news/home/188158/Il-sindaco-Petrangeli-ai-Testimoni...
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[Modificato da EverLastingLife 31/05/2020 13:01] |
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19/08/2014 19:06 |
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108) Luciano Cavanna (vivente)
hamelinprog.com
indice di notorietà: *
paese: Italia
musicista d’avanguardia
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Non aspettatevi di trovare Luciano Cavanna in qualche vecchio numero di Sorrisi e canzoni o in un filmato di repertorio del Festivalbar: si tratta infatti di un artista per cultori del rock d'avanguardia, autentico pioniere - insieme ai suoi compagni - di un genere destinato ai palati più esigenti.
Le sue prime esperienze sono invero piuttosto tradizionali: con alcuni amici dà vita ad un paio di effimeri complessi pop, I cavalieri del sole e The love, dediti ad un repertorio collaudato (Ray Charles, i Deep Purple, gli Stones, i Bee Gees e gli italiani Camaleonti e Dik Dik). Nel 1969 Cavanna (voce e chitarra), insieme a Floriano Roggero (organo) e Ciro Perrino (batteria e voce), inizia il progetto Sistema: mentre in pubblico continuano a prodursi in cover di brani rock popolari del periodo, negli studi di registrazione si dedicano alla sperimentazione, dilettandosi di un progressive rock con influssi classici (M.Mussorgsky), tanto ineducato quanto innovativo per l'epoca e soprattutto per il panorama musicale italiano.
L'interesse per la ricerca fine a sé stessa e spoglia di velleità commerciali è evidente dal fatto che in tre anni il Sistema non prova nemmeno a pubblicare la propria musica; solo vent'anni dopo il loro scioglimento, nel 1991, una etichetta musicale produce il doppio LP Il viaggio senza andata, un compendio dell'immenso e disordinato materiale (e di qualità sonora piuttosto scadente) risultante dalle molte jam sessions di quel periodo. Dal 2010 i singoli brani (lunghi fino a 15 minuti e oltre) sono disponibili anche su CD e oggi risultano facilmente reperibili anche sul Web.
Nel 1971 Cavanna, leader della band, diviene testimone di Geova - in seguito si dedicherà anche al servizio continuo insieme alla moglie - e abbandona la musica, determinando di fatto lo scioglimento del Sistema. Nel circuito underground degli appassionati del genere la band di Cavanna è considerata una pietra miliare del rock fine anni '60 - inizio '70, come testimoniato anche dal numero sorprendentemente elevato di pagine web che ne parlano; dal Sistema hanno preso le mosse successivi complessi d'avanguardia quali il Museo Rosenbach e i Celeste.
Intervista ad un componente del gruppo prog rock Museo Rosenbach nel quale si fa cenno alla conversione di Cavanna.
www.arlequins.it/pagine/articoli/corpointerviste.asp?chi=36
Una lunga e dettagliata cronistoria del Sistema (in 10 pagine) narrata da Ciro Perrino, componente del gruppo; comprende immagini e brani audio.
www.hamelinprog.com/ciro-perrino-racconta-il-sistema-110/
I membri del Sistema in alcune immagini virate
tratte dalla copertina dell'LP Il viaggio senza andata.
verso-la-stratosfera.blogspot.com
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 22:55] |
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23/08/2014 00:10 |
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NONO INTERMEZZO
VIP SEDICENTI TESTIMONI DI GEOVA E CASI DUBBI
La ricerca dei vips testimoni di Geova - a patto di attribuire un significato relativo al termine 'vip' - non conosce fine. Nel rovistare l'immenso materiale disponibile sulla Rete ci si imbatte fatalmente in vari casi di personalità per le quali non si può dire con certezza che siano mai state testimoni di Geova; questo accade, talvolta, malgrado sia la persona stessa ad affermarlo. E' probabile che alcuni personaggi celebri si siano avvicinati con simpatia a questa religione e ne abbiano condiviso gli insegnamenti, ritenendo, come si insegna (o si incoraggia a credere) in altre confessioni di fede, che 'sentirsi testimoni di Geova nel cuore' sia sufficiente per professarsi come tali a prescindere da una dedicazione ufficiale.
(Questa lista sarà arricchita con il tempo).
1) ERNEST GARY GYGAX ****. E' stato il co-fondatore, insieme a Dave Arneson, di Dungeons & Dragons, il celebre gioco di ruolo per il quale l'Organizzazione di Geova non ha fatto mistero delle proprie decise riserve ( Svegliatevi! 8/2/84 pagg. 14, 15).
threatormenace.com
Sul web si legge di tutto sul suo conto: che sarebbe stato solo un simpatizzante, che si sarebbe battezzato come Testimone e che sarebbe morto (nel 2008) come tale, o che sarebbe stato disassociato negli anni '70 per tabagismo. A questo link si può leggere una nota dattiloscritta da Gygax nel 1969 in cui spiega perché non festeggiava il Natale, e pare davvero di leggere una pubblicazione dei testimoni di Geova.
2) Lo strano caso di RUSTOM PADILLA ** / BB GANDANGHARI. L'attore Rustom Padilla (ovvero il suo alter ego BB Gandanghari) è onnipresente negli elenchi dei Testimoni 'celebri' che impazzano sul web, dall'antesignano adherents.com in avanti. Invero, a questo link si legge una lunga intervista nella quale Padilla si identifica convintamente come testimone di Geova e parla con grande entusiasmo della Commemorazione. Nel 1998 aveva sposato la bella attrice filippina Carmina Villaroel (vedi questa stessa lista, #8).
La cosa strana è che Padilla è... un transessuale. Nel 2009 ha cambiato sesso, assumendo la nuova identita di BB Gandanghari (vedi foto).
pep.ph
Attualmente (2014) l'ex- Rustom Padilla lavora come modella transex e le viene attribuito uno scandalo dopo l'altro. E' verosimile che sia stato disassociato o che si sia dissociato, anche se non si hanno informazioni certe al riguardo.
3) LA LUPE ***. La 'regina del latin soul' è indicata come Testimone nelle varie liste e in qualche forum di poco conto. Wikipedia ( link) afferma di tutto, che sarebbe stata una seguace di Santeria (una religione che contamina tradizioni della cultura yoruba col cattolicesimo), evangelica e membro del cristianesimo Born Again, ma non che sia stata Testimone. Non si può escludere che si sia avvicinata ai testimoni di Geova in qualche momento della sua vita, stroncata prematuramente da un attacco di cuore nel 1992.
beinglatino.us
4) RICHARD CAMERON ***. E' una delle due metà della band olandese di musica elettronica Arling & Cameron, attiva dalla fine del secolo scorso. Spesso elencato fra i Testimoni celebri. Non abbiamo trovato riscontri oggettivi, nemmeno nei siti di lingua olandese. Nella seconda foto, Cameron è quello di destra.
allstarpics.famousfix.com
discogs.com
5) NAZARIO MORENO GONZÁLEZ ***. Famigerato trafficante messicano della droga, rimasto ucciso nel marzo del 2014 in uno scontro a fuoco con l'esercito, venerato dalla sua gente come un 'santo' della narco-cultura. Secondo diverse fonti, sarebbe diventato testimone di Geova durante il suo soggiorno negli Stati Uniti (anni '80). Difficile spiegarlo, atteso che egli ha continuato ad esercitare le sue attività criminali fino alla morte.
theblaze.com
6) MARK O'MEARA ***. Pluripremiato campione di golf statunitense, vincitore di due tornei Major e per molti anni nella classifica dei 10 più grandi golfisti del mondo secondo l' Official World Golf Rankings. Qualificato per testimone di Geova in un paio di liste; è probabile che il suo nome sia confuso con quello di Mark McCumber, altro campione mondiale di golf e che è sicuramente un testimone di Geova. Rimaniamo comunque in attesa di una smentita.
express.co.uk
7) STEVE GEPPI ***. Industriale statunitense dei giornali a fumetti, a partire dai modesti inizi da negoziante ha costruito nei decenni un colossale impero finanziario; nel 1994 possedeva un patrimonio da 250 milioni di dollari. Ha fondato la Diamond Comic Distributors, responsabile fra l'altro della pubblicazione di vari fumetti Disney e dei supereroi della Marvel; attualmente è presidente della Gemstone Publishing Inc. .
icv2.com
Steve Geppi negli anni '90...
figures.com
... e nel 2013, tra Superman e Batman.
thedailyrecord.com
Geppi è stato certamente testimone di Geova fino alla metà degli anni '70, ed è anche descritto come un proclamatore molto zelante. Non si hanno notizie sicure sui suoi successivi rapporti con questa religione; forse è divenuto inattivo. Secondo alcune fonti di fuoriusciti, sarebbe stato disassociato.
8) CARMINA VILLAROEL **. Popolare e amata diva filippina del cinema e della televisione, protagonista di un mucchio di film di grande successo in patria, ma del tutto sconosciuti oltre confine. Nel piccolo schermo ha lavorato massicciamente come ospite e conduttrice di programmi. Non è facile ricostruire il suo vissuto da testimone di Geova; si è sicuramente battezzata, pare a seguito del matrimonio con l'attore Rustom Padilla, terminato in divorzio. Successivamente Padilla si è sottoposto ad un intervento chirurgico per il cambiamento di sesso (vedi questa pagina, #2). In seguito la Villaroel si è risposata e ha avuto due gemelli. Non si hanno dati sui suoi attuali rapporti con i testimoni di Geova.
newsfeed.ph
9) STEPHEN FLEMMI ***. Leggendario bandito americano di origini italiane, tristemente celebre per le sue attività criminose esercitate nell'arco di quasi cinquant'anni, associato a varie bande (persino nel periodo in cui lavorava contemporaneamente come agente dell'FBI), ricercato e arrestato a ripetizione per omicidio, rapina, truffa, minacce e altri reati. Nel 1995 è stato rilasciato ed è sparito dalla circolazione; è probabilmente ancora vivo, ma la sua ubicazione è sconosciuta.
thefreedombulletin.com
L'avventurosa e malsana esistenza di Flemmi ha fornito materiale per alcuni celebri film: ad esempio The Departed (2006), con Leonardo DiCaprio, e Black Mass, in uscita nel 2015, con Johnny Depp. Secondo varie fonti sarebbe diventato testimone di Geova durante uno dei suoi tanti periodi di prigionia, nel 1981, circostanza che riesce alquanto difficile appurare e soprattutto inquadrare in maniera logica.
10) COLONEL ABRAMS ***. Musicista house di Detroit, attivo dalla prima metà degli anni '80. Voce, chitarra e piano. Ha pubblicato una decina di album ed il triplo di singoli; il suo maggior successo resta la compilation d'esordio (1985), che porta il nome del cantante e dal quale è stato ricavato il singolo Trapped . Due fonti (un forum di fuoriusciti ed uno musicale) affermano che sarebbe, o che sarebbe stato, testimone di Geova: troppo poco per ricavarne un dato certo. Una curiosità: Colonel Abrams è il suo vero nome, e non un nome d'arte, come si sarebbe portati a credere.
musicrareobscure.blogspot.com
11) RAKIN FETUGA **. Produttore musicale e cantante rap inglese di origini nigeriane; fino al 2014 aveva pubblicato un singolo (intitolato New World Order, ovvero "Nuovo Ordine Mondiale"!), un album ed un EP. Laureato in sociologia, è anche insegnante e presentatore televisivo. Pare che abbia dichiarato di essere stato, nella sua vita, cattolico, testimone di Geova e metodista; attualmente è di fede islamica. Al momento non è dato sapere se si sia mai battezzato come Testimone.
news.bbc.co.uk
12) MARIE PEYROUX NAPA **. Personaggio molto in vista nell'amministrazione delle isole Cook (ove è conosciuta con il chilometrico nome Pa Tepaeru Teariki Upokotini Marie Ariki) e uno di quelli per i quali la presunta appartenenza ai testimoni di Geova risulta più oscura. Nel 1990 viene investita del titolo di Pa Ariki, e inizia a lavorare come presidente della House of Arikis (a tutti gli effetti un mandato parlamentare), incarico che conserva fino al 2002. Nel 2002 diviene console per il suo paese nella Nuova Zelanda, e l'anno successivo è nominata Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico. Di seguito alcune immagini della Peyroux Napauna, una degli anni '50 e due recenti in abiti tipici del suo paese (nel gruppo finale è la donna più a sinistra).
cookislandsnews.com
quazoo.com
Secondo alcuni siti Internet, che però non brillano per autorevolezza, sarebbe diventata testimone di Geova - seguendo l'esempio del marito - nel 1968 o poco dopo. Posto che ciò sia vero, non si possiedono informazioni su cosa sia avvenuto successivamente (e prima dell'inizio della sua brillante carriera politica).
13) TONI BRAXTON ***. Un'affascinante cantante USA di colore, attiva soprattutto nei generi R&B e soul, vincitrice di sette Grammy Awards, nove Billboard Music Awards, sette American Music Awards e decine di premi minori, e con oltre 40 milioni di dischi venduti in tutto il mondo (statistiche aggiornate al 2015). Compare come attrice comprimaria in alcuni film per il grande ed il piccolo schermo. Abbastanza nota anche in Italia, specie per il singolo Un-Break My Heart, che nel 1996 salì fino alla quarta posizione nella top-ten del nostro paese. In un'intervista al Time Magazine del 15 luglio di quello stesso anno disse che lei e la sua famiglia erano stati testimoni di Geova: dichiarazione piuttosto approssimativa e della quale non è stato possibile trovare alcun ulteriore riscontro.
healthyblackwoman.com
14) ELOISE LAWS ***. Cantante jazz / R&B, accreditata con quattro album da studio fra il 1977 (con l'esordio di Ain't It Good Feeling Good ) ed il 1982, e altri due dopo il 2000, dopo una lunga pausa nella quale aveva lavorato prevalentemente a teatro, soprattutto come co-autrice e interprete del musical It Ain't Nothin' But the Blues. E' sorella di due leggende viventi del jazz, Ronnie ed Hubert Laws, con i quali ha anche collaborato (soprattutto il primo). Secondo qualche fonte di poco peso sarebbe anche lei, come i più celebri fratelli, una testimone di Geova; mancano conferme certe.
discogs.com
15) RON TOWNSON ***. Dopo i primi passi con artisti del calibro di Dorothy Dandridge e Nat King Cole, ha fondato nel 1965 con Billy Davis Jr., Lamonte McLemore e le belle vocalist Marilyn McCoo e Florence LaRue il gruppo pop statunitense The 5th Dimension. Ha fatto parte della band (con qualche pausa di riflessione, durante la quale ha lavorato anche come attore) per oltre trent'anni, fino al 1997. Nel 1991 il gruppo, celebre per le hit Up, Up and Away, Stoned Soul Picnic, Wedding Bell Blues, One Less Bell to Answer e altre, ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
soulwalking.co.uk
I 5th Dimension in un'immagine dei loro inizi.
blackkudos.tumblr.com
Townson è scomparso nel 2001 per una insufficienza renale. Molti anni addietro la moglie aveva iniziato a studiare con i testimoni di Geova, coinvolgendo il marito e i figli nel proprio percorso spirituale, come testimoniato dai seguenti ritagli di un articolo del giornale Jet (3 settembre 1984).
Non è dato sapere fino a che punto sia spinto il cantante nel seguire l'esempio della moglie. Il funerale di Townson si è tenuto in una Sala del Regno del testimoni di Geova.
... continua ...
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:02] |
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23/08/2014 00:11 |
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109) Paul Adshead (vivente)
paul-adshead.com
indice di notorietà: **
paese: USA
scrittore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Autore di fortunati racconti per l'infanzia corredati da splendide figure, Adshead si scopre sin da piccolo affascinato tanto dalla natura (e dalla fauna domestica in particolare) quanto dal disegno a mano libera. Il primo libro, scritto negli anni '80 ( A Peacock on the Roof, 'Il pavone sul tetto') è subito un successo; per il secondo, The Chicken that could Swim ('Il pollo che sapeva nuotare') viene nominato per il premio Kate Greenaway per le illustrazioni.
Le sue opere divengono note anche per l'abitudine di Adshead di disseminare le sue pagine grafiche di 'puzzles' (figure ben celate, soprattutto di animali) che scatenano la curiosità del lettore; nel 1990 scrive Puzzle Island, il suo maggior successo finora, che vende oltre un milione di copie. Nella seconda metà della sua carriera si dedica ai racconti per ragazzi più grandi, uno dei quali, The Incredible Reversing Peppermints (= qualcosa come 'Le incredibili caramelle alla menta reversibili'), viene nominato per il Redhouse Children's Book Award.
Le seguenti immagini sono tratte dal delizioso sito di Adshead ( link), assolutamente da visitare, pieno com'è (nel perfetto stile dello scrittore) di 'puzzles' e altri godibili particolari.
Alcune opere di Paul Adshead (da amazon.com):
Puzzle Island, il suo bestseller.
The Red Herring Mystery (1996).
Around the World with Phineas Frog (1998).
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:02] |
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23/08/2014 00:11 |
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110) Vittorio Zannirato (vivente)
ottonidellascala.com
indice di notorietà: **
paese: Italia
musicista sinfonico
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Veneziano, si è diplomato al conservatorio di Milano prima di entrare nell'orchestra Haydn di Firenze; quindi è nell'orchestra del Teatro Regio di Torino, e poco dopo accede definitivamente alla Scala di Milano (il Tempio italiano della musica sinfonica) come primo trombone della relativa orchestra, posto che occuperà per ben quarant'anni: dal 1968 al 2008, anno del suo ritiro dal concertismo professionistico. Ha suonato con i direttori Maazel, Abbado e Muti. Maestro di chiara fama, ha insegnato fra l'altro all'Accademia della Scala.
Pagina del maestro Zannirato sul sito de La Scala Brass, prestigiosa ensemble di ottoni della quale faceva parte. Nella sezione music library è possibile ascoltare brani di Bach, Vivaldi e altri autori eseguiti da Zannirato e dagli altri strumentisti.
www.ottonidellascala.com/vittorio_zannirato_retired.html
Scansione di un'intervista rilasciata a QN (12 dicembre 2004) in cui Zannirato parla della sua religione e di alcune ricadute che la coscienza cristiana ha sul suo lavoro.
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:02] |
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26/08/2014 23:32 |
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111) Mattie Shaw (1933-2002)
pinterest.com
nome completo: Mattie Della Shaw Baker
indice di notorietà: **
paese: USA
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Originaria del Minnesota ma di origini africane, dall'unione (1957) con il primo marito John Nelson ebbe il figlio Prince, celeberrima rockstar e anch'egli convertito ai testimoni di Geova all'inizio del nuovo millennio. La Shaw - una cantante jazz - e Nelson si erano conosciuti ad un concerto e lui l'aveva voluta come voce solista del complesso Nelson’s Prince Rogers Trio. Prince Rogers era il nome d'arte di Nelson e la scelta di chiamare in questo modo il primogenito (la coppia avrebbe avuto anche una femmina, Tyka) riflette l'importanza che egli attribuiva al proprio lavoro.
Come Prince stesso spiega nella sua autobiografia incompiuta The Beautiful Ones, i rapporti fra madre e figlio furono spesso conflittuali: quando il matrimonio finì (1965) e la Shaw sposò in seconde nozze Hayward Baker, Prince decise di andare a vivere con il padre, con il quale aveva maggiore affinità anche sul piano artistico. Nelson morì nel 2001, e Mattie Shaw l'anno successivo, dopo una riconciliazione con Prince (che la definì "il mio primo amore"); secondo alcune fonti la donna avrebbe avuto un ruolo nella conversione di quest'ultimo.
La Shaw era nota anche per il suo attivismo (era laureata assistente sociale), esercitato soprattutto nell'ambiente della scuola pubblica di Minneapolis. Nel 1985 apparve come attrice nel film First Steps (1985), di Sheldon Larry: fu la sua prima e unica esperienza cinematografica.
Foto di Prince con la madre. Nella prima un Prince di pochi anni siede sulle ginocchia della nonna materna (la madre è a destra).
celebrityfamilytree.com
pinterest.es
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[Modificato da EverLastingLife 04/06/2020 18:26] |
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28/08/2014 22:46 |
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112) Bill Underwood (vivente)
smashwords.com
indice di notorietà: **
paese: USA
giornalista
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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E' il responsabile della rubrica Signs of the Times sul sito dell' Examiner, il popolare portale di news americano che vanta oltre 20 milioni di utenti al mese in tutto il mondo.
E' un fedele testimone di Geova da molti anni e un appassionato studioso di greco antico. I suoi articoli hanno spesso un taglio escatologico o comunque ispirato ai temi profetici della Bibbia secondo l'interpretazione dei testimoni di Geova, quali il ruolo delle Nazioni Unite e della falsa religione nel tempo della fine, nonché alle loro dottrine, come il rifiuto dell'impiego del sangue in medicina. Underwood ha molti e diversificati interessi: è anche scrittore, esperto di telecomunicazioni e fotografo professionista.
Pagina dedicata ad Underwood sul sito dell' Examiner: comprende un elenco dei suoi molti articoli.
www.examiner.com/signs-of-the-times-in-phoenix/bill-underwood
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:02] |
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30/08/2014 22:55 |
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113) Wilton Felder (1940-vivente)
notreble.com
nome completo: Wilton Lewis Felder
indice di notorietà: ***
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Per oltre trent'anni, prima e dopo la conversione ai testimoni di Geova, il sassofonista e bassista texano Wilton Felder lavora con il celebre gruppo The Jazz Crusaders - in seguito noto semplicemente come Crusaders - da lui fondato insieme a Wayne Henderson (che ne avrebbe condiviso anche la fede), Joe Sample e Stix Hopper. La loro musica, spesso solo strumentale, è un efficace amalgama di soul e jazz.
La forte personalità di Felder lo svincola sin da subito dai compagni di band, dandogli la possibilità di avviare, parallelamente, una carriera autonoma, sia da solista (5 album fra il 1978 ed il 1992) che in collaborazione con altri illustri musicisti jazz, soul e R&B. Le sue ammirate capacità di strumentista non passano inosservate nell'ambiente; al principio degli anni '70 è in sala di registrazione con i Jackson 5, quindi con Marvin Gaye; Billy Joel lo vuole per gli album Piano Man e Streetlife Serenade; Randy Newman per Sail Away; la grande Joan Baez per Diamonds & Rust, e Dizzy Gillespie per Free Ride, per menzionarne solo alcuni.
A sinistra, con Joe Sample e Leon "Ndugu" Chancler sul retro della copertina dell'album 'Ghetto Blaster' (1984).
eil.com
I membri della formazione originale dei Crusaders, sciolta sin dagli anni '90, si sono episodicamente riuniti in varie occasioni, per esempio nel 2003 per l'album di studio Rural Renewal, nel quale ha lavorato anche Eric Clapton. Felder è tuttora un testimone di Geova attivo e nella Rete è sovente ricordato come anziano di congregazione.
Felder (dietro) con Joe Sample e Wayne Henderson nel 2011.
Henderson, anche lui un testimone di Geova, è deceduto nel 2014.
summerfest.sanjosejazz.org
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Video. Interpretazione virtuosistica di Inherit the Wind con Henderson
(trombone e tuba) e altri musicisti in una esecuzione live del 1997.
youtube.com
Come quasi tutti i VIP, Felder non è stato mai menzionato nelle pubblicazioni della Società. La sua appartenenza ai testimoni di Geova è attestata per ogni dove nella Rete, per esempio, in questo vecchio numero del giornale The Entertainer ( link).
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:08] |
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07/09/2014 14:33 |
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114) Alexander Stewart (1821-1908)
libriscrowe.com
Nome completo: Alexander Peter Stewart
indice di notorietà: ***
paese: USA
generale della Guerra di Secessione americana
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? carriera terminata prima del battesimo
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Torre di Guardia (edizione inglese) 1/10/1905 293 e Torre di Guardia (edizione inglese) 15/9/1908 283)
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Il primo, o quanto meno uno dei primissimi VIP testimoni di Geova in ordine cronologico (anche se ad essere più precisi si dovrebbe parlare di Studenti Biblici, gli antesignani dei moderni Testimoni), Alexander Stewart è un vero e proprio personaggio storico da testo scolastico.
Ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti sin dal 1842, in occasione del suo matrimonio (1845) lasciò le forze armate, dedicandosi all’insegnamento della matematica in un’università del Tennessee. Allo scoppio della Guerra Civile Stewart fece rientro nell’esercito (1861); malgrado fosse di decisi sentimenti anti-secessionistici, sembrò preferire le ragioni della carriera a quelle del cuore e accettò il comando di una brigata di fanteria nell’Armata del Tennessee. Combatté valorosamente a Perryville, Chickamauga, Ezra, Nashville; dal 1864 fu tenente generale, grado che conservò fino alla fine della guerra, vinta, com’è noto, nel 1865 dagli unionisti del Nord.
Dopo una parentesi da uomo d’affari, nel 1875 tornò all’insegnamento e fu eletto Rettore dell’Università del Mississippi. Dal 1890 in poi detenne anche l’incarico di commissario del Chickamauga and Chattanooga National Military Park, l’area della Georgia che era stata teatro di importanti battaglie della Guerra di Secessione. Nel 1903 rimase ferito da un treno; nel 1906 si trasferì nel Missouri. Prima della morte (1908) aveva fatto in tempo a conoscere gli Studenti Biblici e aveva aderito con grande entusiasmo alla loro fede. La Torre di Guardia del primo ottobre 1905 ci informa del suo battesimo, occorso in quell’anno; la Torre di Guardia del 15 settembre 1908 contiene un resoconto dettagliato del funerale del ‘fratello generale Stewart’, celebrato a St.Louis da un oratore d’eccezione: Charles Taze Russell, primo presidente dei testimoni di Geova moderni.
The Battle of Nashville, olio su tela di Howard Pyle.
Nashville fu l'ultima battaglia combattuta da Stewart prima
della resa di Greensboro, nel North Carolina (1865).
shop.mnhs.org
Statua del generale Stewart all'esterno della Hamilton County
Courthouse, nel Tennessee. Stewart era soprannonimato 'Old
Straight' (vecchio galantuomo) per i suoi modi e per la sua
vasta cultura.
hctgs.org
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:08] |
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11/09/2014 21:21 |
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115) Janis Oliver (1954-vivente)
sweetheartsoftherodeo.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Le sorelle Oliver, Janis e Kristine (più giovane di due anni), originarie di Los Angeles, cominciano a suonare country già in età scolare. Non ancora maggiorenni vengono scoperte dalla cantautrice Emmylou Harris, che permette loro di lavorare per artisti già affermati. Formano quindi il duo Sweethearts of the Rodeo, titolo che avevano mutuato da un album dei Byrds. Nel 1977 Janis conosce il musicista country Vince Gill, che inizia a lavorare da subito con lei, e diventa suo marito nel 1980. Di lì a poco nasce la loro unica figlia Jenny. Da sposata Janis studia con i testimoni di Geova e si battezza. La sua scelta non è condivisa dal marito, che viene anzi spesso descritto come un oppositore.
Con il primo marito, il celebre country
singer Vince Gill, nel 1988.
facstaff.cbu.edu
Nel 1983, dopo un breve allontanamento, Kristine e Janis riprendono a lavorare assieme. Gli anni d'oro del duo vanno dal 1986 al 1992. Malgrado entrambe siano riluttanti a cavalcare la cresta dell'onda, preferendo le rispettive famiglie (anche Kristine si era sposata e aveva avuto due figlie) agli impegni pubblici, la loro popolarità cresce a dismisura. Con l'etichetta Columbia Records registrano 4 album e 16 singoli; il primo dei quattro album, denominato proprio Sweethearts of the Rodeo, e ben sette singoli, tutti consecutivi (da Since I Found You, del 1986, a I Feel Fine, uscita due anni più tardi), raggiungono la top ten della classifica US Country. Diverse canzoni delle Sweethearts sono impiegate nella colonna sonora del film Nadine (1987), con Kim Basinger.
Il successo cala sensibilmente dopo il 1992, ma le sorelle Oliver continuano comunque a produrre musica country per altre etichette, sia singoli che album, nonché a girare video musicali. Nel 1997 Janis e Vince Gill divorziano; successivamente la cantante sposa Roy Cummins. Le Sweethearts of the Rodeo sono ancora in attività, come testimoniato dal loro sito ufficiale ( link).
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Una caricatura di Janis Oliver.
cowboysindians.com
Copertine di alcune dischi delle Sweethearts of the Rodeo.
Janis è quella a sinistra nelle prime due e a destra nell'ultima.
theband.hiof.no
allisonkennedy.net
musicstack.com
Video. Un bel saggio del raffinato artigianato delle sorelle Oliver,
il brano Midnight Girl In A Sunset Town.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:08] |
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14/09/2014 22:35 |
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116) Fedor Chistyakov (1967-vivente)
fchistyakov.kroogi.com
indice di notorietà: ***
paese: Russia
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Chistyakov è un virtuoso del bayan, strumento musicale russo molto simile alla nostra fisarmonica. Larga parte della sua popolarità (notevolissima in patria) è dovuta alla curiosità dell'impiego di tale strumento, tradizionalmente associato alla musica folkloristica, nel rock. E' stato leader di molti gruppi, quali gli Zero, i Bayan, Harp & Blues e i F4band; suona anche la chitarra e le tastiere ed è voce solista.
E' diventato testimone di Geova nel 1995. Nelle interviste rilasciate alla stampa del suo paese, Chistyakov ha descritto la sua conversione come una vera e propria salvezza dal suo passato, segnato dall'uso di droghe e da mesti episodi quali l'aggressione ai danni di una donna, che gli costò un anno di carcere. Dopo il 1995 Chistyakov ha continuato a produrre musica e ad esibirsi con immutato successo, sia da solista che in collaborazione con varie band. Fino al 2014 aveva prodotto, da solo e con altri, una trentina di album da studio e live, oltre a due raccolte di Greatest Hits.
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Video. Brano musicale dal vivo di Chistyakov del 2005.
youtube.com
Fa strano vedere Chistyakov imbracciare, seduto, la fisarmonica, come un pensionato di paese, mentre insieme alla sua band si esibisce in un rock sincopatissimo, ed è assolutamente degno di nota l'entusiasmo del giovane e numeroso pubblico.
Il talento del musicista è fuori discussione, sia per la capacità di cantare e suonare contemporaneamente il suo impegnativo strumento, sia per il raro virtuosismo che esibisce. Ciò risulta ancora più evidente dal video che segue, che richiama atmosfere più tradizionali.
youtube.com
Sito ufficiale del cantante (in russo):
fchistyakov.ru/
Articolo del New Yorker del febbraio 2013, The Turn Against Nabokov del 2013, in lingua inglese, in cui si fa riferimento a Fedor Chistyakov e alla sua appartenenza ai testimoni di Geova.
www.newyorker.com/books/page-turner/the-turn-against-nabokov
Pagina su Wikipedia (in russo) dedicata al cantante: link. Anche qui si fa cenno alla sua conversione.
reverbnation.com
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:08] |
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16/09/2014 00:24 |
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117) Rosalía Valdés (1958-vivente)
youtube.com
indice di notorietà: ***
paese: Messico
attrice e cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/12/2004 pagg. 10-14)
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In Messico una persona su 150 è testimone di Geova: è uno dei paesi ove questa religione è maggiormente diffusa, con oltre 800.000 proclamatori attivi (2014). E' fisiologico che vi sia un elevato numero di raised as JWs e di VIP.
Rosalía Valdés è stata un'attrice cinematografica e televisiva molto famosa nella nazione ed è tuttora popolare, malgrado non sia più in attività da anni. E' figlia del comico Germán Valdés (1915-1973), detto Tin-Tan, celebre in Messico come i nostri Franchi & Ingrassia e interprete di oltre 100 film. E' anche nipote dell'attrice di novelas Verónica Castro, che aveva sposato un fratello di Germán.
Il noto attore comico Germán 'Tin-Tan' Valdés,
padre di Rosalia.
clasicos.cinequo.com
Rosalía ha interpretato almeno 8 film di produzione messicana fra il 1970 ed il 1986, da protagonista e non protagonista; il più pregevole è El vuelo de la cigüeña (1979, scritto e diretto da Julián Pastor), che sia avvale della presenza nel cast di Pedro Armendáriz. E' stata inoltre protagonista di due soap operas, Rosalia e Soledad, e della serie TV Plaza Sésamo.
La Valdés è nota anche come cantante nazionalpopolare. Il suo maggior successo è il singolo Tu regreso, ma per i testimoni di Geova il brano più significativo è Está escrito, lo veré, nella quale l'artista, che si era convertita, esprime la sua speranza nella risurrezione.
Alcuni successi discografici della Valdés.
youtube.com
lamejormusicadesiemprecrisss.blogspot.com
articulo.mercadolibre.com.mx
Video. La canzone Está escrito, lo veré (= "E' scritto, lo rivedrò") che Rosalía ha dedicato al padre Germán, morto nel 1973.
Sullo schermo scorrono varie immagini, incluse figure tratte da pubblicazioni della Società.
youtube.com
Come annunciato dalla stessa Rosalía Valdés, nel 2015 uscirà un film biografico incentrato sulla vita del padre; il ruolo dell'ultima moglie di Germán (e madre di Rosalía) sarà interpretato da Salma Hayek.
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Rosalía Valdés (coniugata Phillips) ha narrato la sua esperienza nella Svegliatevi! del 22/12/2004, pagg. 10-14, che riportiamo di seguito.
Esperienza di Rosalía Valdés (Svegliatevi! 22/12/2004 pp.10-14) - CLICCA PER INGRANDIRE.
È scritto che lo vedrò
Narrato da Rosalía Phillips
“Avrai successo! Hai il talento per farcela!” Seduto al pianoforte, il direttore d’orchestra mi disse queste parole pochi secondi prima che si alzasse il sipario. Gli altri quattro componenti del complesso mi fecero un cenno di benvenuto. Indossavo un vestito rosso con lustrini ed ero la nuova cantante del gruppo. Ero sopraffatta dall’emozione. Mi trovavo in uno dei più importanti teatri di Città di Messico e facevo il mio debutto nel mondo dello spettacolo. Era il marzo del 1976 e il mese dopo avrei compiuto 18 anni.
MIO padre era morto tre anni prima, ma il ricordo di lui era ancora vivo nella mia mente e nel mio cuore. Anche il pubblico lo ricordava bene: era stato uno dei più amati e apprezzati attori comici della nazione e aveva partecipato a oltre 120 film durante quella che spesso è definita l’epoca d’oro del cinema messicano. Il suo nome, Germán Valdés, in arte “Tin-Tán”, compariva nei cinema di tutta l’America Centrale e Meridionale e nelle zone di lingua spagnola degli Stati Uniti e dell’Europa. Ancora oggi, a più di trent’anni dalla sua scomparsa, i suoi film vengono spesso trasmessi in televisione.
Fin da quando ero bambina, casa nostra era stata un luogo d’incontro di personaggi famosi. Mia madre e le sue sorelle formavano un trio vocale che si chiamava Las Hermanitas Julián (Le sorelle Julián). Suo fratello, Julio Julián, era un tenore famoso in Europa, mentre la moglie, Conchita Domínguez, di origine spagnola, era soprano. I miei zii paterni, inoltre, Manuel “Loco” (il matto) Valdés e Ramón Valdés, meglio conosciuto come Don Ramón, erano celebri comici televisivi.
Studi cinematografici, teatri e studi di registrazione erano posti familiari per me e per mio fratello Carlos perché nostro padre ci portava spesso con sé al lavoro e in tournée; in questo modo manteneva unita la famiglia. Che contrasto c’era tra quell’ambiente superficiale e la nostra casa dove regnavano vera armonia e amore! Ricordo mio padre come un uomo molto affettuoso, pieno di vitalità e di amore per la vita. Era estremamente generoso, a volte fin troppo. Mi insegnò che la felicità non dipende da quello che si ha, ma dal dare.
Un cambiamento devastante
Verso la fine del 1971 la mamma diede a me e a mio fratello la terribile notizia che a papà era stato diagnosticato un male incurabile. Per un anno e mezzo vidi papà soffrire mentre lottava sotto l’effetto di potenti farmaci.
Ricordo ancora il giorno in cui vidi l’ambulanza venire a casa nostra per portarlo all’ospedale. Sapevo che non sarebbe più ritornato. Non riesco a descrivere il dolore che provavo. Decisi che poiché papà stava soffrendo, avrei sofferto anch’io. Mi spensi una sigaretta sul palmo della mano e piansi inconsolabilmente. Mio padre morì il 29 giugno 1973. Cominciai a chiedermi: “Perché una persona così buona, che irradiava gioia, non è più con noi? Dov’è ora? Può sentirmi se gli parlo? Che senso ha la mia vita ora che lui non c’è più?”
Una carriera senza scopo
Dopo essermi presa del tempo per riprendermi emotivamente, iniziai a studiare arredamento. Avevo, però, un’indole abbastanza ribelle e lasciai la scuola. Io e mia madre decidemmo di fare più vita sociale. Partecipavamo a eleganti ricevimenti con personaggi dello spettacolo. Spesso il padrone di casa concludeva dicendo: “Rosalía, ora cantaci una delle tue canzoni”. Gli ospiti apprezzavano la mia voce e il sentimento che mettevo nel canto e dicevano che avevo ereditato il talento dei miei genitori.
A uno di questi ricevimenti, il compositore e direttore del complesso Arturo Castro e i Castros 76, mi notò e mi invitò a far parte del gruppo. All’inizio l’idea non mi piacque. Anche se amavo la musica e suonavo la chitarra e componevo musica da quando avevo 14 anni, non volevo diventare un’artista di professione. Tuttavia mia madre mi incoraggiò, in più la nostra famiglia aveva bisogno di sostegno economico, così infine accettai. Questo portò al mio debutto descritto in precedenza.
Ebbi sempre lavoro fin dall’inizio della carriera. Il nostro gruppo andò in tournée in tutto il Messico facendo due spettacoli ogni sera. Lavorammo in Guatemala, in Venezuela, a New York e a Las Vegas. Feci parte del gruppo per due anni. Poi mi fu offerta la possibilità di fare l’attrice. Ricevetti due ruoli come attrice non protagonista e uno come protagonista, per il quale mi furono assegnati due importanti riconoscimenti.
Un giorno ricevetti una telefonata dalla principale emittente televisiva del paese. Mi offrirono un contratto esclusivo e il ruolo di protagonista in una soap opera che si sarebbe intitolata con il mio nome: Rosalía. Sarei stata lanciata nel firmamento dello spettacolo. Avrei ricevuto uno stipendio altissimo anche se non avessi lavorato regolarmente. Pensando di non meritare tutto questo e temendo di perdere la mia libertà, non firmai quel contratto. Accettai di partecipare alla soap opera, ma solo a patto di poter continuare a studiare arte drammatica all’università. Ciò nonostante, non ero felice. Mi turbava vedere attori che da anni aspiravano ad avere una parte da protagonista mentre io ne avevo ottenuta una con tanta facilità, più che altro perché ero la figlia di Tin-Tán.
In seguito arrivarono le incisioni discografiche. La prima era la colonna sonora della soap opera, di cui composi testi e musiche. Successivamente incisi un disco in un famoso studio di Londra. Feci altri dischi e partecipai ad altri film e soap opera. I quotidiani cominciarono a pubblicare articoli su di me nella pagina principale della sezione spettacoli, per cui si potrebbe dire che avevo raggiunto l’apice del successo. Eppure mancava qualcosa. Notavo quanto fossero vuoti e pieni di rivalità gli artisti e come nel loro ambiente dilagassero immoralità e insincerità. Persi la fiducia nelle persone.
Poi, nell’autunno del 1980, vidi lo zio Julio a una riunione di famiglia. Aveva deciso di abbandonare il mondo della lirica e lo ascoltai parlare di un paradiso promesso da Dio. Disse che l’ingiustizia e il dolore scompariranno dalla terra e che regnerà l’amore. Disse anche che il nome del vero Dio è Geova. Quello che mi attrasse di più fu udire che nel Paradiso i nostri cari morti saranno risuscitati. La prospettiva di rivedere mio padre mi attirava moltissimo. Sentivo ancora la sua mancanza e avrei desiderato ardentemente il suo sostegno e il suo affetto. Come sarebbe stato meraviglioso riabbracciarlo! Ma dentro di me questo mi sembrava impossibile. Lo zio Julio mi diede una Bibbia e invitò me e la mamma a un’assemblea di distretto dei testimoni di Geova che si sarebbe tenuta da lì a poche settimane. Gli dicemmo che forse ci saremmo andate.
Decido di cambiare vita
Una sera stavo fumando nel letto mentre leggevo la Bibbia che lo zio mi aveva dato. Da ciò che lessi nel libro di Proverbi trassi la conclusione che la luce, la conoscenza e la vita hanno origine da Dio, mentre le tenebre, la confusione e la morte vengono da una fonte opposta. Quella stessa sera fumai la mia ultima sigaretta e aspettai che tornasse mia madre. Piangendo, le chiesi di aiutarmi a prendere delle decisioni importanti. Poi andai al teatro dove avevo partecipato alle prove del Re Lear di Shakespeare nel ruolo di Cordelia. Abbandonai lo spettacolo e troncai la relazione con il mio ragazzo, uno degli attori principali.
Tuttavia non avevo ancora imparato a servire Dio, per cui non avevo niente a cui aggrapparmi. Caddi in una profonda depressione. Pregai Dio di aiutarmi a trovare qualcuno che mi apprezzasse per quello che ero, non per il talento ereditato o perché portavo un nome famoso. Tagliai i ponti con tutte le mie amicizie e abbandonai ogni attività.
La strada verso il vero successo
Anche se avevo una gran confusione in testa, mi ricordai dell’invito di mio zio ad assistere all’assemblea. Gli telefonai e lui mi accompagnò allo stadio. Quello che vidi lì mi colpì: persone ordinate che non dicevano parolacce, non fumavano e non cercavano di far colpo su altri. Ciò che udii dalla Bibbia mi ricordò quello che avevo letto nel libretto intitolato È la Bibbia realmente la Parola di Dio?, che avevo trovato in casa poco dopo la morte di mio padre.
In quel periodo mi fu offerto il ruolo di protagonista in un’altra soap opera. Il personaggio da interpretare mi piaceva perché sembrava sostenere i sani valori di cui avevo udito all’assemblea, perciò accettai la parte. D’altro canto mi tornava spesso in mente questo pensiero tratto dalla Bibbia: “Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli. Poiché . . . quale partecipazione ha la luce con le tenebre?” — 2 Corinti 6:14.
Il desiderio di piacere a Dio stava crescendo in me. Volevo assistere a un’adunanza nella Sala del Regno con i miei zii. Anche se la loro congregazione distava un’ora da casa mia, ci andai per tre domeniche di seguito. Lo zio decise poi di accompagnarmi in una congregazione della mia zona. Arrivammo verso la fine dell’adunanza e lì conobbi Isabel, una ragazza della mia età, semplice e amorevole. Quando lo zio mi presentò come Rosalía Valdés, Isabel non prestò la minima attenzione al mio nome. Questo mi fece davvero piacere. Si offrì di studiare la Bibbia con me a casa mia.
Cominciammo a studiare usando il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. Isabel fu disposta ad adattarsi ai miei orari. A volte doveva aspettare fino a tarda sera, quando finivo le riprese della soap opera. Ero grata di aver trovato qualcuno che si interessava di me semplicemente perché volevo imparare le verità della Bibbia! Isabel era una persona sincera, onesta e raffinata, qualità che avevo pensato si potessero acquisire solo studiando filosofia e arte. Disponemmo di studiare per periodi più lunghi, anche diverse volte alla settimana.
All’inizio mi fu difficile sbarazzarmi delle idee errate che avevo, ma a poco a poco tali idee furono sostituite dalle verità bibliche. Ricordo quanto fui incoraggiata dalla promessa di Dio: “Ancora un poco, e il malvagio non sarà più; e certamente presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà. Ma i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. (Salmo 37:10, 11) Nello stesso tempo la speranza di rivedere mio padre cominciava a diventare reale per me. Pensavo spesso alle parole di Gesù: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita”. — Giovanni 5:28, 29.
Appena ebbi finito di girare la soap opera arrivarono nuove proposte di lavoro. Probabilmente se le avessi accettate la mia popolarità sarebbe aumentata, ma avrei dimostrato di condonare l’immoralità, l’idolatria e altre idee errate. Avevo imparato che Satana è una persona reale e che non vuole che serviamo Geova. Perciò rifiutai le offerte e cominciai a frequentare tutte le adunanze. Naturalmente, mia madre e mio fratello non capivano perché rinunciassi a così tante opportunità e a così tanto denaro. Nello stesso tempo potevano notare la trasformazione che stava avvenendo in me: da persona infelice e demotivata stavo diventando una persona briosa e soddisfatta. Finalmente avevo trovato uno scopo nella vita!
Provavo il desiderio di far conoscere ad altri quello che stavo imparando e ben presto diventai una proclamatrice del bel messaggio del Regno di Dio. Certe volte quando predicavo era difficile farmi ascoltare, perché molti mi riconoscevano. In diverse occasioni, io e la mia compagna bussammo alla porta di qualcuno proprio mentre in televisione stava andando in onda la soap opera che avevo interpretato. Chi veniva alla porta non credeva ai propri occhi!
L’11 settembre 1982 mi battezzai in simbolo della mia dedicazione a Geova. Ora la mia vita aveva davvero uno scopo e avevo davanti a me una nuova carriera. Lo zelo che Isabel mostrava nel ministero mi spronava: lei era pioniera regolare, come vengono chiamati i ministri a tempo pieno dei testimoni di Geova. Ben presto l’accompagnavo quando studiava la Bibbia con altri. Isabel diventò la mia migliore amica.
Avevo praticamente abbandonato l’attività artistica, per cui io e mia madre dovemmo adattarci a un tenore di vita più basso. Nel frattempo composi le musiche per il mio quarto album, in cui inclusi anche canzoni che si ispiravano ai miei nuovi valori e alle mie nuove convinzioni. Scrissi una canzone sulla sicura speranza che avevo di rivedere mio padre e la intitolai “È scritto che lo vedrò”. Mia madre si commosse profondamente la prima volta che gliela cantai. Capì che la mia convinzione era sincera. Fui entusiasta quando espresse il desiderio di studiare la Bibbia. Due anni dopo diventò una servitrice di Geova battezzata, e fino a oggi è attiva nel ministero.
Col passare del tempo mi era diventato più facile declinare le offerte di lavoro. Inoltre, quando dovevo affrontare prove o tentazioni, la meravigliosa scena di mio padre insieme a noi in un bel paradiso rafforzava in me la fiducia e la determinazione di continuare a servire Geova.
Un giorno mi fu offerto di lavorare nel cast della versione spagnola di Sesamo apriti, un programma per bambini. Pensai di non poter accettare e dissi al produttore che i miei princìpi biblici non mi permettevano di promuovere cose come le festività e i compleanni. Il produttore rispose che se avessi accettato, lui avrebbe rispettato la mia fede e avrebbe specificato nel contratto la mia posizione. Perciò accettai e registrai 200 puntate. Quella fu l’ultima volta che lavorai come attrice.
C’era solo un altro contratto ancora da onorare, quello con la casa discografica; così incisi dieci canzoni, compresa quella che avevo scritto su mio padre e sulla risurrezione. Ebbi l’opportunità di cantarla in televisione e in esibizioni pubbliche durante le quali menzionavo sempre le mie credenze. Comunque la casa discografica cominciò a esercitare pressioni affinché mi presentassi con un’immagine più sensuale. Rescissi il contratto.
Benedizioni nel servire Dio
Nel dicembre 1983 io e Isabel visitammo la sede dei testimoni di Geova a Brooklyn, nella città di New York. Lì conobbi Russell Phillips, che in seguito sarebbe diventato mio marito. Ci scrivemmo per quasi due anni. Ricordo benissimo il giorno in cui intrapresi il servizio di pioniera regolare: Russell mi mandò delle rose da New York!
Per un anno feci la pioniera con Isabel. Poi lei fu invitata a servire presso la filiale dei testimoni di Geova del Messico. Le sue conversazioni riguardo al suo nuovo compito suscitarono in me il desiderio di espandere il mio ministero e, se era volontà di Geova, di servire anch’io alla Betel.
Russell è un’altra benedizione nella mia vita. Grazie al suo amore per Geova e per la Sua organizzazione ho imparato ad amare il servizio a tempo pieno. Amava la Betel e aveva prestato servizio alla Betel di Brooklyn per tre anni. Dopo esserci sposati servimmo come pionieri regolari nel Colorado. In seguito fummo invitati a servire come volontari internazionali impegnati nella costruzione di nuovi edifici per le filiali in altri paesi. Che sorpresa quando ci fu comunicato che venivamo mandati in Messico! Nell’aprile 1990 fummo felici di accettare il bel privilegio di diventare membri della famiglia Betel del Messico. L’esempio di Russell mi incoraggiò molto. Ammiravo lo spirito di sacrificio che lo aveva spinto a lasciare il suo paese e la sua famiglia per promuovere gli interessi del Regno qui in Messico.
Io e Russell apprezzavamo tanto il privilegio di servire alla Betel. Ma improvvisamente le cose cambiarono quando rimasi incinta. La notizia ci colse di sorpresa. Ad ogni modo, avevamo sempre ammirato i genitori che allevano i figli nella via della verità, e accettammo con gratitudine questo nostro nuovo incarico. Nell’ottobre 1993 nacque Evan, e due anni e mezzo dopo Gianna. Anche se allevare i figli è molto impegnativo, ci sentiamo ricompensati ogni volta che vediamo nostro figlio di undici anni e nostra figlia di otto anni esprimere la loro fede mentre si impegnano nel ministero.
Oggi Russell serve in un comitato regionale di costruzione, e di recente io ho potuto riprendere il servizio a tempo pieno come pioniera. Negli scorsi vent’anni ho aiutato dodici componenti della mia famiglia e altre otto persone a conoscere la verità della Bibbia e a servire Geova.
Quando i miei figli mi chiedono: “Mamma, ti è stato difficile lasciare il mondo dello spettacolo?”, cito queste parole dell’apostolo Paolo: “In realtà considero . . . tutte le cose una perdita a motivo dell’eccellente valore della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore. A motivo di lui ho accettato la perdita di tutte le cose e le considero come tanti rifiuti, affinché io guadagni Cristo”. (Filippesi 3:8) Come sono grata a Geova perché mi ha salvata da una vita futile e senza uno scopo e mi ha permesso di far parte del suo meraviglioso popolo! Non mi stanco mai di ringraziarlo per le innumerevoli benedizioni che elargisce mediante suo Figlio, Gesù Cristo. Canto spesso e con gioia la canzone dedicata a mio padre. Ho fiducia che lo rivedrò.
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:08] |
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16/09/2014 00:25 |
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118) Red Shea (1938-2008)
discogs.com
pseudonimo di Laurice Milton Shea
indice di notorietà: ***
paese: Canada
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Gordon Lightfoot è universalmente ritenuto il più importante cantante country canadese di sempre: tuttora attivo malgrado l'età (è nato nel 1938 e suona dagli anni '60), si è conquistato una fama inossidabile, fatta di riconoscimenti a iosa e di svariati successi internazionali. Il suo album/singolo più noto è Sundown, del 1974 (disco di platino, prima posizione nella Canadian Albums Chart e nella Billboard 200), ma è entrato nella top ten canadese ben 18 volte (fra singoli, album e compilation di successi). Ha vinto 15 Juno Award (uno dei massimi premi musicali conferiti in Canada). La lista dei cantanti che hanno interpretato suoi brani è infinita, e comprende, per citare solo alcuni big, Elvis Presley, Johnny Cash ( If You Could Read My Mind,), Jerry Lee Lewis, Bob Dylan ( Early Morning Rain), Barbra Streisand, Neil Young, Olivia Newton-John ed Harry Belafonte.
Per i suoi meriti musicali è stato insignito persino di gratificazioni cavalleresche: è membro dell'Ordine del Canada (la massima onorificenza canadese) e dell'Ordine dell'Ontario, e nel 1971 è stato nominato Ufficiale dell'Ordine del Canada con la motivazione di "Cantante folk e compositore di canzoni popolari di fama internazionale". Dal 1988 è membro è entrato a far parte della Canada's Walk of Fame.
Copertina di Sundown, l'album più noto di Lightfoot.
s53.photobucket.com
Dal 1965 in poi Gordon Lightfoot si avvale di un chitarrista di prim'ordine: è Laurice Milton "Red" Shea, celebre per i suoi entusiasmanti riff. Autodidatta ed eccellente improvvisatore, da tutti conosciuto come uomo discreto, generoso e cordiale, Shea ha esercitato una influenza imprescindibile su molti musicisti, alcuni dei quali ebbero la vera e propria fortuna di prendere lezioni da lui. La collaborazione fra i due grandi musicisti si esaurisce ufficialmente nel 1970 (Shea preferisce lavorare meno e dedicarsi maggiormente alla sua famiglia), ma Lightfoot, che nutre una stima smisurata per Shea, ottiene di farlo lavorare 'a spot' nei suoi studi di registrazione fino al 1975. Red Shea contribuisce in modo determinante a molti successi di Lightfoot, da Song for a Winter's Night a Don Quixote.
Red Shea scompare l'11 giugno del 2008, a settant'anni, consumato da un tumore al pancreas, lasciando la vedova Lynn e tre figli. Il funerale viene celebrato in una Sala del Regno di Aurora: nel frattempo, difatti, il chitarrista era divenuto un devoto testimone di Geova.
Video. Interpretazione da brividi di If You Could Read My Mind di Gordon Lightfoot,
che suona con Red Shea (alla sua sinistra) e Rick Haynes.
Anche Haynes è un testimone di Geova.
youtube.com
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Torna al 3D con l'elenco dei testimoni di Geova VIP: LINK
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:12] |
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20/09/2014 13:52 |
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119) Henry Carr (1942-2015)
nfl.com
indice di notorietà: ****
paese: USA
campione olimpionico di atletica leggera
giocatore di football americano
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Torre di Guardia 1/1/77 3-10)
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Il talento non comune di Henry Carr si mette in luce già ai tempi delle scuole superiori (la Northwestern High School di Michigan) e dell'università. Vince tre titoli nazionali con la maglia dell' Arizona State University (200m, 220yd, staffetta 4x440 yd). E' nel biennio 1963-1964, comunque, che l'atleta raggiunge un livello straordinario di forma: conquista il titolo NCAA sui 200 metri col tempo di 20''5, e di lì a poco stabilisce ben due record mondiali: 20''4 (200m) e 20''3 (220yd).
L'anno successivo (1964) Carr batte il suo stesso record sulle 220yd portandolo a 20''2. La rivista Track and Field News lo elegge numero uno al mondo sui 200 metri sia nel 1963 che nel 1964.
Il 1964 è l'anno della consacrazione definitiva per Carr. Alle olimpiadi di Tokyo vince 2 medaglie d'oro, ancora nella sua specialità, i 200 metri, dove infrange il primato olimpico, abbassandolo a 20"3, e nella staffetta 4×400 metri, stabilendo un nuovo record mondiale col tempo di 3'00"7.
Istantanea di Henry Carr (sulla sinistra, con la maglia numero 705) nell'atto di vincere
la sua prima medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 sui 200m.
michtrack.org
Video. Eccezionale frammento di un servizio d'epoca della RAI sulla
vittoria di Carr di Tokyo 1964, che comprende la scena della premiazione.
youtube.com
A sorpresa Carr, dopo le olimpiadi, decide di interrompere la sua splendida carriera nell'atletica leggera in favore del football americano, giocando per tre stagioni (dal 1965 al 1968) nei New York Giants con il ruolo di safety e di cornerback, e infine nei Detroit Lions. Pone fine alla sua esperienza nella NFL dopo essere diventato un cristiano testimone di Geova, fede alla quale aveva aderito con grande entusiasmo.
E' datato 2000 il suo ingresso nella Michigan Sports Hall of Fame.
Biografia e registro dei risultati olimpici di Carr nel prestigioso portale Sports-Reference.
www.sports-reference.com/olympics/athletes/ca/henry-car...
Figurina di Carr quando giocava nella NFL.
footballcardgallery.com
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Henry Carr ha narrato la sua esperienza (in forma anonima) nella Torre di Guardia dell'1/1/1977, pagg. 3-10, che riportiamo di seguito.
Esperienza di Henry Carr (Torre di Guardia 1/1/1977 pp.3-10) - CLICCA PER INGRANDIRE.
Lottai per essere il migliore: Ne valeva la pena?
Riflessioni di un campione olimpionico
PER anni avevo sognato quel momento, partecipare alle Olimpiadi. Era il sabato 17 ottobre 1964, l’ottavo giorno delle Olimpiadi di Tokyo, in Giappone.
I 75.000 posti dello Stadio Nazionale erano tutti occupati. Le strade di Tokyo apparivano deserte; praticamente tutti erano davanti al televisore. Era giunto il momento delle finali dei 200 metri piani.
Presi posto ai blocchi di partenza insieme a sette altri velocisti. Ognuno di noi aveva superato la serie di prove eliminatorie dei giorni precedenti. Per questa distanza, eravamo gli uomini più veloci del mondo.
La tensione era quasi insostenibile e questo non solo per i milioni d’occhi che ci guardavano. C’era di mezzo il nazionalismo. Le Olimpiadi stavano diventando una grossa competizione fra Russi e Americani. Ogni giorno venivano trasmessi in tutto il mondo i confronti fra le medaglie vinte da ciascun paese. Le nostre scuole, i sindaci, i governatori e perfino il presidente ci avevano inviato telegrammi dicendoci di ricordare che gareggiavamo per il nostro paese, e che il nostro paese è il migliore.
Anche i giornali facevano pressione su di noi, calcolando le medaglie che avremmo dovuto vincere. Facevano pensare che vincere fosse una questione di vita o di morte, come se il paese avesse perso l’onore nel caso fossimo stati sconfitti. Infatti, Kokichi Tsuburaya, il maratoneta giapponese, si suicidò perché aveva perso. Lasciò un biglietto in cui si scusava per aver ‘tradito’ le aspettative del suo paese.
Cominciai dunque a pensare: ‘Non posso deludere il mio paese. Se perdo non potrò guardarli in faccia al mio ritorno’. Ero il detentore del primato mondiale dei 200 metri piani, quindi si aspettavano che vincessi.
Anche i negri, desiderando farsi valere, facevano pressione. Mi era stato detto spesso come altri negri avevano perso, deludendo la nostra gente. Così ora dovevo vincere per i negri d’America. Tuttavia altri negri facevano pressione per boicottare le Olimpiadi, per mostrare all’America che senza di noi negri non poteva vincere.
Ma soprattutto pensavo alla mia famiglia e ai miei amici. Non volevo metterli in imbarazzo. Ero il loro eroe. Mi sostenevano, facevano il tifo per me. Quando vincevo, essi vincevano. Quando perdevo, essi perdevano. Forse capirete meglio questo fatto se vi dico qualcosa sull’ambiente dove crebbi.
La via del successo
Crebbi a Detroit, nel Michigan, nono di undici figli. Sin dove arrivano i miei ricordi, mamma e papà erano separati. La mamma lavorava come domestica per lunghe ore al fine di mantenerci.
Ero sempre stato un tipo attivo. Poiché leggere e scrivere mi era difficile, essere il ragazzo più veloce dell’isolato o il miglior giocatore significava qualcosa; mi faceva sentire qualcuno.
Alla scuola superiore, mi distinsi negli sport quasi dall’inizio. Per tre anni — 1959, 1960 e 1961 — feci parte della squadra formata dai migliori corridori scelti nelle scuole superiori americane. La mia specialità erano le 220 iarde piane. Per due anni fui anche scelto per giocare nelle squadre di rugby americano e pallacanestro.
Di regola, l’università sarebbe stata fuori questione. Ma ora le università ricercavano i miei servizi. Feci il giro di varie università negli Stati Uniti ed esse cercarono di allettarmi con doni. Come risultato, malgrado la povertà della mia famiglia, avevo soldi in tasca e guidavo perfino una Cadillac! Mi avevano dato la patente in un bar, senza che dessi neppure l’esame! Ci aveva pensato una delle vicine università desiderosa di ingaggiarmi.
Comunque, scelsi di andare all’università statale dell’Arizona, e in breve tempo divenni un corridore famoso in campo mondiale. Frequentavo il secondo anno di università quando battei il primato mondiale delle 220 iarde piane. Gli esponenti politici volevano conoscermi e stringermi la mano. A Mosca conobbi Nikita Chruscev. Ma la fama conquistata e i viaggi che facevo in ogni parte del mondo per partecipare alle corse mi sembravano irreali.
Di ritorno nello Stato dell’Arizona ricevetti un trattamento di favore solo perché ero un corridore veloce. Mi coprivano di doni. Quindi ero sempre pieno di soldi, avevo abiti nuovi e la macchina. Spesso mandavo denaro a casa per aiutare i miei familiari. Favori e attenzioni mi erano senz’altro graditi. Ma sapevo che non era corretto; avremmo dovuto essere dilettanti non retribuiti. Tuttavia le cose stavano così.
REALTÀ INGIUSTE
Benché grazie alle mie capacità ricevessi molte lodi, proprio il mese prima di andare a Tokyo ero stato cacciato da un motel nel sud degli Stati Uniti perché ero negro. La padrona mi aveva gridato: “Qui non accettiamo quelli della tua razza”. Era tardi e l’unica cosa che volevo era un posto per dormire.
Verso quello stesso tempo i bianchi assassinarono tre sostenitori dei diritti civili nel Mississippi. Nel Sud sguinzagliavano i cani alle calcagna dei negri solo perché questi desideravano farsi un’istruzione migliore. Ma durante i miei viaggi nelle varie parti del mondo mi ero convinto che dappertutto ci sono ingiustizie. In altri paesi le libertà personali che negli Stati Uniti io prendevo per scontate erano spesso molto limitate.
Provavo compassione per chi soffriva. Ma cosa potevo fare? Compresi che negli Stati Uniti non c’era solo il problema della razza. Quando al potere c’erano i negri a volte trattavano gli altri negri così male come i bianchi. Il buon senso mi diceva che non potevo veramente fare nulla, e così decisi che non avrei messo in pericolo il mio avvenire immischiandomi.
Per quanto mi riguardava, a quel tempo andava tutto bene. Quando ero ragazzo eravamo così poveri che la sera andavo a letto affamato, e non volevo che mi succedesse di nuovo. Così imparai a essere il tipo di persona educata e mite che il sistema voleva. Spesso la gente mi diceva: ‘Se vincerai la corsa importante alle Olimpiadi non avrai nulla da temere. Qualche grossa società ti assumerà perché sei un eroe delle Olimpiadi’. Quindi volevo evitare guai e vincere.
Alcuni dicono che ero un corridore nato, ‘il miglior velocista dai tempi in cui Jesse Owens era stato all’apice della carriera’. Ma lasciatemi dire che per sviluppare la mia capacità mi ero impegnato a fondo. Avevo dovuto lottare per essere il migliore. Ma se vincendo alle Olimpiadi avessi ottenuto quello che la gente diceva, allora pensavo che ne sarebbe valsa la pena.
Non mi ero mai sentito tanto sotto pressione come quando presi posto ai blocchi di partenza per le finali delle Olimpiadi.
IL RISULTATO
Mi piegai ai blocchi di partenza della corsia sette. La mia strategia era di passare in testa prima di arrivare alla curva e costringere gli altri a cercare di starmi dietro, per farli stancare un po’. Infatti, se non si è rilassati quando si corre, non si può dare il meglio di sé.
Fu dato l’annuncio: “Pronti per la partenza!” Poi risuonò il colpo di pistola: “BANG!” Partii bene. Giunto alla curva pensai: ‘Ha funzionato! Sono in testa! Vincerò’. Non vedevo altro che la linea del traguardo. Sollevai le gambe e con un ultimo scatto toccai il traguardo. Avevo vinto!
Ero in un altro mondo. Tutto sembrava immobile. Ero al colmo dell’emozione. Avevo stabilito un nuovo primato olimpionico e dissero che probabilmente avrei battuto il mio stesso primato mondiale se non ci fosse stato il vento contrario.
In piedi sulla pedana dei vincitori, mentre suonava l’inno nazionale americano, volevo essere fiero di quello che avevo fatto per il mio paese. E provai piacere udendo le migliaia di persone che acclamavano. Ma nello stesso tempo sentii che era tutto un inganno, perché le stesse ingiustizie che affliggevano le persone prima che salissi sulla pedana dei vincitori esistevano ancora.
Mi chiedevo: ‘Che ne sarà di me ora che tutto è finito? Cosa faranno i miei sostenitori? Mi abbandoneranno? Che tipo di lavoro troverò?’ Ero felice, spaventato e adirato a un tempo.
Tornando in macchina al Villaggio Olimpico, guardai per la prima volta la medaglia d’oro. Non era come mi ero aspettato; era solo un dollaro d’argento più grande del normale. Mi chiesi effettivamente: ‘È mai possibile! Mi sono impegnato duramente in tutti questi anni, e per ricevere questo?’ Ero furioso mentre avrei dovuto essere felice. Fu una vera delusione.
Qualche giorno dopo corsi l’ultima frazione di 400 metri della staffetta di 1.600 metri. Stabilimmo un nuovo primato olimpionico e mondiale e vinsi un’altra medaglia d’oro. Dopo il viaggio in Australia per partecipare ad alcune gare, tornai in patria.
A faccia a faccia con la realtà: Le conseguenze
Durante il viaggio di ritorno riflettei sulla nuova fase della mia vita che stava iniziando, trovare lavoro e formarmi una famiglia. Prima, però, con alcuni compagni della squadra olimpionica, andai alla Casa Bianca dove ricevetti le congratulazioni del presidente Johnson.
Mi ero aspettato di dover considerare varie offerte di lavoro e di poter scegliere quella che volevo. Per anni mi era stato detto che le cose sarebbero andate così se alle Olimpiadi avessi ottenuto la vittoria per il mio paese. Ma non era vero. Ovunque andassi, pareva che alla gente non gliene importasse nulla del fatto che avevo vinto alle Olimpiadi. Oh, sì, ne parlavano volentieri. Ma quando si trattava di assumermi, mi vedevano come un semplice negro, qualcuno che non faceva al caso loro. Naturalmente, cominciai a sentirmi amareggiato.
Alcuni mesi dopo, ricevetti una telefonata con cui mi chiesero se mi interessava giocare da professionista in una squadra di rugby americano. Non giocavo a rugby da due anni, poiché mi ero specializzato nella corsa. Ma cercavo disperatamente lavoro e dissi di sì. I New York Giants mi offrirono un contratto, supponendo che con la mia velocità mi sarei reso utile.
Disperato com’ero ce la misi tutta e riuscii. Per tre anni giocai molto bene, e per un po’ come capitano. Un cronista sportivo disse: “Carr, entrato nei New York Giants, è divenuto uno dei migliori trequarti della lega”.
Nella mia terza stagione mi restavano solo tre partite da giocare quando mi feci male a un ginocchio e l’allenatore disse che per quell’anno avevo finito. Ma in seguito venne il dottore e disse che gli allenatori volevano che giocassi. Sorse una disputa sulla gravità del mio male, poiché quell’anno, in precedenza, ero stato coinvolto in una controversia razziale nella squadra.
Di conseguenza, alla fine della stagione fui ceduto a un’altra squadra. C’era in giro la voce che ero un attaccabrighe e che non potevo giocare quando mi facevo male. Fui trattato allo stesso modo dalla squadra alla quale ero stato ceduto. Decisi dunque di smettere, anche se l’anno prima avevo guadagnato 27.000 dollari.
AVEVO PERSO
Cercai un lavoro decente ma non riuscii a trovarlo. Infine investii del denaro in una catena di vendite di hamburger e lo persi. Ne fui adirato e amareggiato. Pensavo che la gente cominciasse a considerarmi uno che aveva avuto una possibilità di farcela ma non c’era riuscito.
Ne risentii mentalmente. Stavo perdendo ogni interesse per la vita. Mi misi a fumare marijuana tutti i giorni e sognavo come avrei potuto risalire la china. Mia moglie voleva aiutarmi ma non poteva. Pensai che la mia famiglia (adesso avevamo due bambini) sarebbe stata meglio senza di me. Così me ne andai di casa.
Col tempo toccai proprio il fondo, arrivando a frequentare spacciatori di droga e prostitute. Cominciai a giocare d’azzardo e a fiutare cocaina. Essendo cresciuto in un ghetto di Detroit, conoscevo molti di quelli che ora bazzicavo. Finirono ben presto per considerarmi uno dei ‘ragazzi’ e stabilirono di farmi diventare uno spacciatore di droga.
Dopo vari mesi smisi e feci un buon esame di coscienza. Facevo proprio le cose che avevo sempre odiate. Era tutto negativo; non c’era nulla di positivo. Non sapevo né cosa fare né dove girarmi. Avevo la Bibbia e mi misi a leggerla, ma pareva non avesse senso. Decisi di tornare a casa.
Una vita degna d’essere vissuta
Mia moglie fu comprensiva. E dallo sguardo dei miei figli si capiva che avevano veramente sentito la mia mancanza. Accettai un lavoro nella contea; dovevo occuparmi dei delinquenti minorili. Ma ben presto furono annunciate delle riduzioni di bilancio, il che significò il mio licenziamento. A causa del mio orgoglio, mi sentii di nuovo disperato.
Con il consenso di mia moglie, vendetti una proprietà e col denaro aprii un’agenzia pubblicitaria. Il mio socio era un disegnatore commerciale di grande talento e io mi occupavo delle relazioni pubbliche. La gente mi conosceva e mi riconosceva, e ben presto facevo la spola fra casa e New York per visitare i clienti. Gli affari prosperarono.
Quando un giorno tornai dal lavoro, mia moglie mi chiese se poteva studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Le chiesi: “Perché?” Disse che i genitori di un suo allievo (insegnava alle scuole elementari) le avevano dato il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. E un altro insegnante le aveva detto che se voleva sapere qualcosa della Bibbia, doveva rivolgersi ai testimoni di Geova.
Ultimamente avevamo parlato di varie religioni, poiché il nostro ragazzo sarebbe andato a scuola fra breve e pensavamo fosse importante dargli un’istruzione religiosa. Ma nella nostra conversazione non avevamo incluso i testimoni di Geova. Sapevo solo che erano considerati una religione strana. Tuttavia, se ella voleva studiare con loro, per me andava bene.
Il lavoro non mi dava un attimo di respiro, ma nei ritagli di tempo mia moglie mi parlava delle cose che imparava. Circa una settimana dopo, il marito della donna con cui ella studiava venne a farmi visita.
QUALCOSA A CUI PENSARE
Egli menzionò come sarebbe stata bella la terra se solo tutti fossero vissuti insieme in pace. Poi disse: “Non è ovvio che l’Onnipotente Dio non è responsabile delle odierne condizioni del mondo?”
Ne fui sorpreso. “Se Dio non ne è responsabile, chi lo è allora?” mi chiedevo.
“Satana il Diavolo”, disse. E ciò che mi stupì fu il fatto che aprì la Bibbia e me lo mostrò. Secondo Corinti 4:4 dice: “L’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro”.
Il Testimone spiegò che Satana è “l’iddio di questo sistema di cose”. E ciò aveva veramente senso allorché mi fece notare le spaventose ingiustizie che si commettono in tutto il mondo. Questo è il mondo di Satana ed egli influenza i suoi, sottolineò il Testimone. E questo mi aiutò a capire un’altra scrittura che mi fu mostrata. Gesù Cristo disse: “Il governante di questo mondo sarà cacciato fuori”. — Giov. 12:31.
Ovviamente gli uomini non possono sbarazzarsi di questa potente persona spirituale, Satana il Diavolo, ma Dio sì, spiegò il Testimone. E lo toglierà di mezzo per realizzare il suo proposito di creare una terra pacifica sotto il dominio del suo Regno. Sembrava ragionevole. Era veramente qualcosa a cui pensare.
AIUTATO A PRENDERE LA DECISIONE GIUSTA
Il Testimone tornò varie volte e se mi trovava in casa facevamo un’altra conversazione sulla Bibbia. Cominciai a credere realmente in quello che imparavo, poiché era tratto proprio dalla Parola di Dio. Per esempio, non sapevo che Dio aveva un nome. Tuttavia proprio lì nella Bibbia in Salmo 83:18 dice che il suo nome è GEOVA. Mi piaceva conoscere queste cose.
Ma quello che dice la Bibbia del fatto che Satana è l’iddio di questo mondo cominciò a turbarmi, specialmente quando dice che i seguaci di Cristo non fanno parte del mondo. (Giov. 17:14-16) Una ragione era che io ero coinvolto nella politica e uno dei clienti più importanti per i quali facevo pubblicità era il principale candidato negro per la carica di sindaco di Detroit.
Così un giorno dissi al Testimone: “So che lei fa sul serio, che cerca di aiutarmi. Ma io sono troppo preso dalla mia nuova agenzia pubblicitaria e non voglio disturbarla facendola venire quando forse non sono a casa”.
Poco dopo mi feci male alla schiena e mi trovai in gravi condizioni, così che finii all’ospedale. In quel tempo i Testimoni vennero a trovarmi e mi mostrarono vera premura. Io pensavo: ‘Questa gente non sa nulla di me. Sanno solo che sono il marito di Glenda e mi trattano in questo modo’. Ma lo gradivo.
Intanto avevo visto dei cambiamenti in mia moglie. Per esempio, era morta la figlioletta di una Testimone e mia moglie era veramente preoccupata per la madre. La guardavo e pensavo: ‘Non si è mai comportata così. Perché si preoccupa tanto di cucinare per questa donna e di andare ad aiutarla?’ Mentre ero in ospedale mi venivano in mente queste cose.
Nel frattempo la nostra agenzia pubblicitaria andava a rotoli. Vi erano impiegati quattro uomini e c’era bisogno di me per tirare avanti. Quando uscii dall’ospedale gli affari andavano così male che tutti avevano lasciato perdere. Avevo subìto un’altra perdita finanziaria.
Sapevo che tipo di persona volevo essere, volevo essere in grado di amare ed essere amato, ed essere felice. Visti i cambiamenti che aveva fatto mia moglie, decisi che questo era anche ciò che io volevo. E il pensiero che mi era rimasto fisso in mente era il fatto che Satana è l’iddio di questo sistema e che avevo bisogno di aiuto per combattere la sua influenza. Così quando uscii dall’ospedale telefonai al Testimone e gli dissi che volevo fare lo studio biblico.
COME CAMBIAI
Dopo il primo studio nel dicembre del 1972, andai alla Sala del Regno. Furono tutti premurosi e lieti di vedermi. E mia moglie era raggiante, felice di vedermi lì. Ricordo che un oratore spiegò che il marito è capo della sua casa e deve prendere l’iniziativa. E pensavo: ‘Mia moglie ha fatto questo, ha studiato con i ragazzi, li ha condotti alle adunanze, ha pregato con loro e io non ho fatto nulla’.
La settimana dopo i ragazzi erano malati e mia moglie disse: “Rimani con i ragazzi, io vado all’adunanza”. Non pensava che io ci volessi andare. Ma la guardai e dissi: “Io sono quello che dovrei prendere la direttiva. Quindi rimani a casa tu con i ragazzi”.
Mi guardò, sorpresa, ma penso fosse contenta. Io mi sentii bene, fiero del fatto che cominciavo a prendere la direttiva. Posso contare le volte che da allora sono mancato alle adunanze. Mi hanno realmente aiutato a fare i cambiamenti che hanno portato la felicità nella nostra famiglia.
Nel frattempo riuscii a trovare il tipo di lavoro che avevo sempre desiderato, quello di responsabile della pubblicità di un giornale. Ero impegnato — sempre in movimento — la gente mi conosceva e io conoscevo la gente e vidi come potevo fare carriera. Anzi, mi fecero parecchie altre offerte di lavoro, ma io continuai ad andare alle adunanze, e fu un bene perché quello che appresi in esse influì realmente sulla mia vita.
Ad esempio, sapevo che le droghe pesanti fanno male. E avevo smesso di prenderle. Ma fumavo ancora marijuana. Non mi era passato per la mente che fosse proprio male, dato che tanti la fumano. Ma a un’adunanza fu mostrato che il fumo è contrario alle Scritture. La Bibbia dice che dobbiamo ‘purificarci da ogni contaminazione di carne e di spirito’. Mi fu chiaro che se volevo piacere a Geova Dio dovevo smettere di fumare marijuana. — 2 Cor. 7:1.
A un’altra adunanza fu sottolineato che l’adulterio è errato. La Bibbia dice: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. (Ebr. 13:4) Compresi dunque che avrei dovuto fare alcuni cambiamenti radicali.
Volevo piacere a Dio e quindi gli parlavo di queste cose in preghiera. Ma poi lessi qualcosa nella Torre di Guardia sulla necessità di dire sempre la verità a Geova. Così gli dissi sinceramente che queste cose cattive mi piacevano davvero — e che le avevo anche ricercate con ansia — eppure ora desideravo più di ogni altra cosa piacergli. Essendo così sincero con Dio e confidando nel suo aiuto, mi tolsi queste cattive abitudini. Perfino smettere di fumare marijuana non fu così difficile come avevo pensato.
Ero molto più felice. Cominciai ad avere uno scopo nella vita, una guida. I miei figli si rivolgevano a me per avere una guida. Apprezzavamo tutti Geova e le adunanze a cui assistevamo insieme. Era meraviglioso! Ero felice di questi avvenimenti e dei cambiamenti che avvenivano in me e nella mia famiglia, più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Ero convinto che avevamo trovato la verità. E pensavo che tutti i miei amici — che erano frustrati, pieni di problemi e conducevano una vita immorale — avrebbero senz’altro voluto sentirne parlare. Ma nessuno ascoltò, neppure uno. Infatti, cominciarono a schernirmi, chiamandomi “il predicatore”. “Ecco che arriva il predicatore”, dicevano.
Comprendevo così che queste persone del mondo non erano i miei veri amici. Volevo come amici persone che amavano Dio. Quindi per simboleggiare il fatto che avevamo dedicato la nostra vita a servire Geova Dio, il 20 maggio 1973 mia moglie e io fummo battezzati.
Le cose eccellenti che avevo trovate — la mia buona relazione con Dio, con la mia famiglia e con altri cristiani — mi erano divenute più care di qualsiasi altra cosa. Sebbene il mio lavoro fosse interessante e redditizio, esso divideva i miei interessi e mi metteva a contatto con cattive compagnie e tentazioni. Pensavo sempre alla scrittura: “Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (1 Cor. 15:33) Quindi smisi di lavorare nella pubblicità, anche se era il lavoro che avevo desiderato per tanto tempo.
MATERIALMENTE PIÙ POVERO, MA RICCO
Un Testimone della congregazione che faceva il verniciatore mi assunse come aiutante. Non guadagnavo molto, ma ero felice. Non mi preoccupavo di salvare le apparenze. Volevo solo servire Geova. Sapevo che è una persona realmente esistente, la sola Persona che può correggere tutte le ingiustizie. Le prove bibliche — l’adempimento delle profezie e il potere della Bibbia di produrre cambiamenti nella vita delle persone — me ne convinsero.
Al nostro ritorno da una grande assemblea di testimoni di Geova nel 1973, dissi a mia moglie: “Dovrei fare il pioniere (predicazione in servizio continuo)”. Poiché avevamo dell’altra proprietà da vendere, non c’era nulla che mi trattenesse. Così cominciai l’opera di pioniere.
Dopo un po’ pensai: ‘Potremmo renderci più utili dove c’è maggior bisogno di predicatori del Regno’. Per coincidenza Fred Cooper, uno con cui avevo frequentato la scuola superiore, mi telefonò dalla Georgia. Egli è anziano in una congregazione di lì e aveva sentito che ero divenuto Testimone. Gli dissi che pensavo di andare a servire dove il bisogno era maggiore. Così finimmo per vendere la casa e trasferirci in Georgia.
L’opera di pioniere era veramente gioiosa, ma a causa del mio disturbo alla schiena e della necessità di trovare un lavoro per mantenere la famiglia, nel maggio del 1975 dovetti infine smettere di fare il pioniere. Tuttavia in settembre fui nominato anziano della congregazione locale. Da allora sia mia moglie che io abbiamo insegnato nella scuola elementare per far fronte alle spese. No, non abbiamo molte cose materiali, ma siamo ricchi sotto altri aspetti più importanti.
Per citarvi un esempio, mio figlio si interessa delle cose spirituali, legge la Bibbia e le nostre pubblicazioni di studio biblico. Circa un anno e mezzo fa, quando aveva sette anni, mi chiese se poteva iscriversi alla Scuola Teocratica della congregazione. Dentro di me giubilai. Alla sua età io non avrei fatto altro che pensare agli sport, a divenire un grande campione. E sapevo che Peyton avrebbe potuto supplicarmi di iscriverlo a una squadra di ragazzi o qualcosa del genere.
CIÒ CHE HA VERO VALORE
Penso che lo sport faccia bene, ma nel giusto contesto. Però delude sin dall’inizio. Gli atleti sono idolatrati come se fossero persone speciali, mentre sono soltanto persone di carne e ossa come tutte le altre. E i ragazzi sono spinti a eccellere negli sport: ma quello è commercio, non sport. E guardate quale danno viene fatto ai giovani i quali sono spinti a eccellere quando la maggioranza di loro non ne hanno proprio la possibilità.
Anche quando si eccelle, è un inganno. Perché? Perché non dura, non soddisfa realmente. I campioni sono presto sostituiti da altri, e in genere vengono dimenticati. Ne conseguono spesso delusione, depressione e problemi fisici. Cos’è allora che ha vero valore?
Anziché competere con altri per eccellere, ciò che reca vera soddisfazione è di aiutare e servire altri. Questo fece Cristo. Egli venne ‘per servire, non per essere servito’. (Matt. 20:28) Sì, la calorosa unità che questo spirito di altruismo e amore suscita in una famiglia e in una congregazione è ciò che rende la vita veramente degna d’essere vissuta: questo non avviene lottando per essere il migliore. — Da un collaboratore.
Una foto di Henry Carr dopo la conversione.
alchetron.com
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:12] |
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22/09/2014 22:36 |
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120) Tony Garcia (vivente)
discogs.com
Pseudonimo di Anthony Garcia
indice di notorietà: **
paese: USA
produttore discografico
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Malgrado un passato da compositore e cantante, Tony Garcia, di lontane origini italiane, è noto soprattutto come discografico. E' stato produttore di freestyle music, un genere di dance elettronico - chiamato anche funk melody - popolarissimo negli USA e nei paesi sudamericani (Brasile) negli anni '80, spesso utilizzato anche come colonna sonora di serie TV.
Fra i suoi successi da produttore, merita ricordare My Sweet Love (1988, interpretato da Reinald-O; Garcia ne è anche autore), Take Me in Your Arms, cantato da Lil Suzy (1991), e Just Like the Wind (sempre del 1991, eseguita da Peter Fontaine).
Copertina di una raccolta di successi prodotti da
Garcia e di vari compositori e interpreti.
wwwmagnofreestyle.blogspot.com
Tony Garcia è conosciuto nell'ambiente con un gran numero di soprannomi, come Crazy Tony, Legendary Tony e The Godfather, ma soprattutto con l'appropriatissimo Dr Edit. Ha fondato tre etichette musicali, la più prolifica delle quali è stata la High Power Records. E' diventato testimone di Geova negli anni '90.
Video. Videoclip del maggior successo di Garcia produttore, Take Me in Your Arms
(di Romano-Hernandez), una hit della cantante freestyle Lil Suzy.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:12] |
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22/09/2014 22:37 |
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DECIMO INTERMEZZO
TESTIMONI DI GEOVA (O RAISED) DIVENUTI NOTI COME VITTIME DI ATTI CRIMINALI
Questa sezione raccoglie alcuni esempi di testimoni di Geova che sono stati citati dai mezzi d'informazione come vittime di atti di criminalità (omicidi, violenze sessuali, rapimenti, ecc.). Condizione importante per l'inclusione in questo intermezzo è che l'evento criminoso non abbia avuto diretta relazione con il credo religioso delle vittime: non fanno parte, cioè, di questo intermezzo le vittime di persecuzione religiosa, che sono invece presenti con schede individuali nell'elenco principale dei VIP.
Oltre a testimoni di Geova dedicati e battezzati sono incluse in questo capitolo le persone che, al momento dei fatti, erano figli/figlie di testimoni di Geova. Per questo intermezzo non è prevista la valutazione dell'indice di notorietà.
1) DESIRÉE PIOVANELLI. Bresciana di Leno, terza figlia (di quattro) di Maurizio e Grazia Piovanelli, testimoni di Geova, fu assassinata a 14 anni dal 'branco' capitanato da Giovanni Erra (che era sposato e padre di un bambino) e dai minorenni Nicola Bertocchi, Mattia Franco e Nicola Vavassori. L'anno era il 2002: il 28 settembre, nel pomeriggio, la ragazza viene attirata con un pretesto in una cascina abbandonata, ove incontrerà i suoi aguzzini. Dopo vari tentativi di stupro non andati a buon fine, Desirée - che in precedenza aveva respinto le avance di Bertocchi - viene selvaggiamente colpita con quattro coltellate alla schiena e all'addome, e muore dopo un'ora e mezza di agonia. Le indagini appurarono che il crimine era stato accuratamente pianificato dal gruppo, che aveva addirittura simulato al computer i dettagli dell'aggressione da attuare in caso di resistenza della ragazza.
repubblica.it
Giovanni Erra è stato condannato definitivamente a 30 anni di carcere (nel 2005), e gli altri tre a pene comprese fra i 10 e i 18 anni. Nel 2013 Vavassori e Franco sono stati scarcerati.
Un resoconto ben fatto (con sequenze recitate) del caso Desirée Piovanelli è nel seguente video, un servizio di venti minuti della trasmissione Mistero di Italia 1.
www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/412014/l-omicidio-di-desiree-piovane...
Articoli di Repubblica e del Corriere della Sera sull'omicidio di Desirée Piovanelli; questo secondo articolo cita la fede dei genitori della ragazza.
www.repubblica.it/online/cronaca/desire/desire/desire.html
archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/08/mare_rose_bianche_per_addio_co_5_02100873...
La vicenda di Desirée Piovanelli ha fornito materiale per un libro, Nostra figlia Desirée - Una storia di vita e di fede, di Roberto Fiorentini e con una prefazione di Maurizio Costanzo (Eurolito, 2005). In anni recenti si è parlato (non senza polemiche) di trarne una fiction o un film per la televisione.
2) REENA VIRK. Protagonista di un atroce episodio di cronaca nera avvenuto nel novembre del 1997 a Victoria (Columbia Britannica, Canada). La sera del 14 novembre, Reena è invitata ad una 'festa' presso il Craigflower Bridge. Una banda di strada - composta soprattutto da donne - che si faceva chiamare le Shoreline Six prese a seviziarla senza pietà; la sottoposero a due pestaggi prendendola a calci e pugni, le spensero delle sigarette sulla faccia e cercarono di darle fuoco ai capelli. Il 22 novembre il suo corpo esanime viene trovato in un corso d'acqua. L'autopsia decreta la morte per annegamento, ma i medici aggiungono che se non fosse affogata, sarebbe certamente deceduta per le conseguenze dei colpi alla testa ricevuti durante il massacro.
canada.com
La Virk, descritta nei processi come una ragazza alla disperata ricerca del consenso dei suoi coetanei, aveva 14 anni; veniva da una famiglia di poveri immigrati dall'India che erano testimoni di Geova. Fra i responsabili dell'omicidio, le condanne più gravi furono influtte a Warren Paul Glowatski e Kelly Marie Ellard (ergastolo), ritratti nelle figure che seguono. Glowatski è stato rilasciato nel 2010 sulla parola.
murderpedia.org
fnk.ca
Il caso Virk sollevò una commozione enorme ( The Globe and Mail lo definì 'una tragedia nazionale') ed ebbe una risonanza notevolissima nella cultura popolare. Ne sono stati ricavati libri ( Under the Bridge: The True Story of the Murder of Reena Virk di Rebecca Godfrey; Girls' Violence; Myths and Realities di Christine Alder e Anne Worrell; Ellam Avan Seyal, scritto dal padre di Reena), opere teatrali (quali il monologo The Shape of a Girl di Joan MacLeod, del 2001 e The Holding Room), ed almeno un lungometraggio, Ellam Avan Seyal (2008, in lingua tamil).
3) SARAH SCAZZI. L'efferato delitto di Avetrana ha luogo nell'agosto 2010. Il 26 di quel mese, nel piccolo centro in provincia di Taranto, Concetta Serrano Spagnolo denuncia la scomparsa della figlia quindicenne Sarah, uscita di casa alle 14:30 dello stesso giorno per recarsi dalla cugina Sabrina. Inizia un lungo periodo interlocutorio, nel quale si ricorrono le più disparate ipotesi sulla scomparsa (comprese quelle, tristissime, dei fuoriusciti, che naturalmente hanno cercato di leggere nella presunta fuga un affrancamento della ragazza dal controllo della madre, devota testimone di Geova).
socialchannel.it
Il 6 ottobre Michele Misseri, zio di Sarah, si autoaccusa dell'omicidio della nipote e permette alle forze dell'ordine di ritrovare il cadavere, che viene rinvenuto nudo in un pozzo e 'in posizione fetale'. Il racconto di Misseri (che nei mesi futuri cambierà continuamente versione dei fatti) appare però da subito contraddittorio e poco convincente. A distanza di poche ore la vera svolta: Sabrina - figlia di Misseri e cugina di Sarah è arrestata e accusata formalmente dell'omicidio; nel maggio dell'anno successivo la raggiunge la madre Cosima, arrestata per concorso in omicidio e sequestro di persona. Le due donne vengono condannate in primo grado all'ergastolo; Misseri - dai più considerato solo una debole 'vittima' dello strapotere domestico di moglie e figlia - a soli otto anni per occultamento di cadavere. Alla base del brutale omicidio pare ci fosse una rivalità in amore fra le due cugine per un giovane cuoco della zona.
La vicenda Scazzi ha portato decisamente alla ribalta dei mezzi d'informazione una persona, mamma Concetta, che ha immediatamente conquistato tutti per l'eccezionale dignità con la quale ha affrontato le varie fasi della tragedia: compresa quella quanto mai drammatica della comunicazione in diretta TV (durante la trasmissione Chi l'ha visto) del ritrovamento della salma della giovane figlia. In molte occasioni la sorella Serrano Spagnolo ha dato testimonianza della propria fede in Geova e nella speranza della risurrezione, come nelle due interviste proposte di seguito, rilasciate rispettivamente al Tg1 e a Mediaset.
youtube.com
youtube.com
4) MAURO ROMANO. Nel 1977 Mauro Romano, un bimbo di Racale (LE) di appena sei anni, scompare nel nulla mentre stava giocando nei pressi della casa dei nonni, in un momento in cui i genitori (testimoni di Geova) erano assenti per una cerimonia funebre. Il mistero è rimasto irrisolto fino al 2020, quando un settantenne ritenuto colpevole di abusi su almeno 17 minori è stato arrestato con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere ( link).
chilhavisto.rai.it
La scheda di Mauro Romano sul sito della trasmissione TV Chi l'ha visto di Rai 3:
www.chilhavisto.rai.it/dl/clv/Scomparsi/ContentSet-85522020-6975-4468-bc08-f5b8e21a4...
5) RODNEY KING. Tassista afroamericano di Sacramento, che nel 1991 è stato vittima di un episodio di cronaca nera che ha scioccato l'intero pianeta.
onthisday.com
La sera del 3 marzo di quell'anno alcuni agenti di polizia fermarono King per eccesso di velocità. Quattro di essi si accanirono senza alcun motivo su di lui con una violenza inaudita, pestandolo a sangue. Il fatto fu ripreso da un videoamatore, George Holliday, e il video fece in breve tempo il giro del mondo. Inizialmente i poliziotti responsabili del linciaggio furono assolti. Ciò fu all'origine della celebre 'rivolta nera di Los Angeles': una terribile sequela di saccheggi, atti vandalici e omicidi. Il bilancio della sommossa, sedata solo dall'intervento dei marines e dall'esercito, fu di oltre 50 omicidi, 2000 feriti e un miliardo di dollari di danni. King è morto annegato nel 2012, a soli 47 anni; aveva assunto delle sostanze stupefacenti. I genitori di Rodney King sono testimoni di Geova.
Alcune sequenze del filmato girato di nascosto da Holliday si possono vedere di seguito ( attenzione: immagini forti).
youtube.com
6) WHITNEY HEICHEL. Questa bellissima ragazza di Gresham (Oregon, USA), testimone di Geova, era scomparsa il 16 ottobre del 2012, in una mattina come tante nella quale si stava recando al lavoro (in un bar della nota catena Starbucks).
sprudge.com
Verso le 10 un collega di Whitney telefonò dal bar al marito dicendo che la Heichel non si era vista. La scomparsa fu denunciata immediatamente. Il 19 ottobre il corpo di Whitney venne ritrovato senza vita presso la Larch Mountain, un vulcano estinto vicino a Portland. Il rinvenimento del telefono della vittima, del suo SUV - ritrovato con i vetri rotti e i sedili posteriori ribaltati - e della sua carta bancomat, dalla quale risultava che diverse operazioni erano state fatte nelle prime ore della giornata, permisero di arrivare rapidamente all'incriminazione di Jonathan Holt, un vicino di casa sposato degli Eichel. Holt, che era letteralmente ossessionato da Whitney, l'aveva attesa fuori casa, si era fatto dare un passaggio, e, dopo averle puntata una pistola alla tempia, l'aveva costretta a raggiungere un luogo isolato, ove l'aveva stuprata e uccisa a colpi d'arma da fuoco; dopodiché aveva tentato maldestramente di nasconderne il cadavere.
La vittima con il marito, il fratello Clinton Heichel.
dailymail.co.uk
L'omicida, Jonathan Holt.
cbsnews.com
Un resoconto piuttosto dettagliato della tragica vicenda (in inglese) si può leggere al seguente indirizzo, con diversi link verso specifiche sottopagine. In un comunicato ufficiale, l'Organizzazione precisò che l'omicida era solo un frequentatore irregolare delle adunanze, rettificando quanto si poteva leggere in molte pagine del Web, che lo davano per testimone di Geova battezzato.
www.kgw.com/story/news/2014/07/24/12351338/
Qui una buona sintesi in italiano (quotidiano Leggo).
www.leggo.it/news/mondo/usa_scomparsa_nel_nulla_allarme_per_barista_21enne_ritrovato_solo_il_suv_foto/notizie/1988...
7) EMO PICCIONI. Metalmeccanico di Fontaneto d’Agogna, nel novarese, devoto testimone di Geova con responsabilità di anziano di congregazione, il 31 ottobre del 2005 si era recato nella Sala del Regno di Borgo Manero per pronunciarvi un discorso biblico. Poco prima che il discorso iniziasse, uno sconosciuto gli telefonò comunicandogli di dovergli consegnare dei documenti. Il fratello Piccioni mandò sul luogo convenuto per l'appuntamento un'altra persona, che però non trovò nessuno. Dopo il discorso decise di andarvi a sua volta: da quel momento in poi sparì definitivamente. La sua macchina venne ritrovata nei pressi dell'ufficio postale di Prato Sesia, da dove era anche partita la famosa telefonata anonima.
lastampa.it
Sulla scomparsa di Piccioni si sono fatte varie ipotesi. Una, inizialmente abbastanza accreditata, vedeva nella vicenda una correlazione con l'attività dei gruppi satanisti, piuttosto diffusi nella zona. Si è parlato anche di allontamento volontario o di una vendetta da parte di fuoriusciti dei testimoni di Geova. Un "mistero nel mistero" è costituito dalla figura di Daniele Marcis, investigatore privato che la moglie di Emo Piccioni aveva incaricato di indagare sul caso. Marcis ha lasciato improvvisamente la Svizzera, sede della propria agenzia, per l'Asia, interrompendo ogni contatto con la famiglia Piccioni e senza metterla a parte dei progressi nelle proprie indagini.
Scheda di Emo Piccioni sul sito della trasmissione Rai Chi l'ha visto:
www.chilhavisto.rai.it/dl/clv/Scomparsi/ContentSet-364b29e5-5572-4c36-82e9-fcad1f524...
8) FABIANA LUZZI. Il 25 maggio del 2013 il diciassettenne Davide Morrone di Corigliano Calabro (Cosenza) confessa ai carabinieri il raccapricciante delitto compiuto il giorno prima, quando aveva selvaggiamente accoltellato (almeno 20 volte) la fidanzatina Fabiana Luzzi, di un anno più giovane, era andato quindi a procurarsi una tanica di benzina, e le aveva dato fuoco mentre era ancora viva. Il giovane omicida, noto per la sua indole violenta, nutriva una gelosia morbosa per la vittima, dovuta in particolare alle frequentazioni di lei nel periodo in cui avevano temporaneamente interrotto la loro burrascosa relazione.
repubblica.it
I media hanno rilevato la compostezza con la quale genitori di Fabiana, testimoni di Geova, hanno affrontato la tragedia malgrado il terribile dolore. Per esempio, come riferito dal Messaggero, hanno accettato di buon grado anche la visita dell'arcivescovo Marcianò di Rossano-Cariati e le sue parole di conforto ( link). La madre ha avuto la forza di dire sul conto di Morrone: " Anche lui è una povera vittima" ( link).
I genitori di Fabiana Luzzi, Mario e Rosa.
scirocconews.it
I funerali si sono svolti il 28 maggio, in un'atmosfera di commozione enorme, nel locale Palazzetto dello Sport, alla presenza di 5000 persone, inclusa l'allora ministra per le Pari Opportunità Josefa Idem. I compagni di classe della ragazza portavano al polso un fazzoletto rosso, bianca era la bara e bianchi i palloncini a forma di cuore e quelli a forma di lettere dell'alfabeto, a comporre in cielo il nome di Fabiana.
Un breve articolo dell' Huffington Post sul funerale; di seguito un momento del corteo.
www.huffingtonpost.it/2013/05/28/ragazza-uccisa-a-corigliano-il-giorno-dei-funerali-di-fabiana_n_3346...
L'assassino Davide Morrone, minorenne all'epoca dei fatti, è stato condannato a 22 anni di carcere, ridotti in appello a 18 nel dicembre del 2014 per l'attenuante della riconosciuta semiinfermità mentale. Poco meno di un anno prima aveva tentato il suicidio in carcere.
... continua ...
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[Modificato da EverLastingLife 27/11/2020 14:26] |
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07/10/2014 18:55 |
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121) Tommy Reynolds (vivente)
2.bp.blogspot.com
Pseudonimo di Thomas Reynolds
indice di notorietà: ***
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! del 22/11/1978 pagg. 16-20)
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Il surf-rock è la ben nota musica da juke-box che evoca avventure balneari in spiagge californiane pullulanti di ombrelloni e di giovanotti a caccia di ragazze in bikini. Maestri indiscussi ne sono stati i Beach Boys, ma vari gruppi famosi hanno popolato la scena di questo genere edulcorato e leggero a partire dagli anni '60; fra questi i T-Bones, nati nel 1965 per iniziativa dei fratelli Dan e Judd Hamilton. Ben presto ai due si uniscono George Dee al basso, Richard Torres alle tastiere ed il batterista Gene Pello.
Dopo pochi mesi Dee decide di lasciare il gruppo, e viene rimpiazzato da Tommy Reynolds. Dopo un grave insuccesso commerciale, i T-Bones si sciolgono nel 1967. Tre anni più tardi, tre dei cinque membri del gruppo (Dan Hamilton, Joe Frank Carollo e Tommy Reynolds), dalle ceneri dei T-Bones formano la band Hamilton, Joe Frank & Reynolds, destinata ad un buon successo di pubblico, almeno fino al 1994, anno della prematura morte di Hamilton ad appena 48 anni.
Il leader Dan Hamilton al centro, con Joe Frank Carollo
a sinistra e Tommy Reynolds (polistrumentista e voce),
futuro testimone di Geova, a destra.
mouseski.com
Reynolds permane nella band fino al 1972, contribuendo ad uno dei suoi successi più rimarchevoli, Don't Pull Your Love, che raggiunge la quarta posizione nella classifica Billboard e la qualifica di gold record RIAA per il 1971. Dopo il 1972, altri musicisti (Alan Dennison and Rick Shull) entrano a far parte del gruppo, il quale però conserva a lungo la denominazione Hamilton, Joe Frank & Reynolds con la quale era divenuto noto presso il suo pubblico di adolescenti.
Copertina del 45 giri Don't Pull Your Love.
Reynolds è il più a destra.
rateyourmusic.com
Video. Il brano Don't Pull Your Love, commentato da un video di montaggio
che comprende un di po' panoramiche di NYC e altre immagini tipicamente yankee.
youtube.com
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E' possibile leggere una lunga intervista a Tommy Reynolds, in forma anonima, nella Svegliatevi! del 22/11/1978, pagg. 16-20, che si riporta di seguito.
Intervista a Tommy Reynolds (Svegliatevi! del 22/11/1978 pagg. 16-20)
Un cantante di successo trova qualcosa di meglio
Per molti giovani, il massimo simbolo del successo è un idolo della musica rock. Per questa ragione, i cantanti e i gruppi rock hanno contribuito in modo notevole a plasmare il concetto che i loro fans hanno della vita. In una serie di interviste con un corrispondente di “Svegliatevi!”, un ex cantante rock, che aveva venduto milioni di dischi, ha spiegato cos’è per lui il vero successo. Il seguente riassunto dei punti principali emersi in tali interviste potrebbe essere utile per chi desidera avere successo nella vita. Anche i giovani potrebbero essere aiutati a rivedere il loro modo di pensare.
Domanda: Che educazione ti hanno dato i tuoi genitori?
Risposta: Non molta, in verità. Avevo sei anni quando mio padre e mia madre — gente benestante — divorziarono. Siccome vivevo con mia madre, papà non poteva dir molto riguardo alla mia educazione. La mamma era piuttosto severa, ma a 11 anni mi mandarono via dalle Isole Vergini, dove abitavamo, e mi misero in un collegio della Nuova Inghilterra. Essendo sempre solo, non ricevetti molto insegnamento dalla mia famiglia.
Domanda: Intendi l’insegnamento morale?
Risposta: Sì. Da grande, quando facevo qualcosa di male sapevo che era male, ma non avevo nessun motivo per agire diversamente. Gli altri facevano il male e pareva che se la cavassero bene. Perché io non dovevo fare altrettanto? Nessuno si era preso il tempo di insegnarmi qualcosa di diverso.
Domanda: I tuoi genitori facevano progetti per il tuo futuro, cioè sulla carriera che volevano seguissi nella vita?
Risposta: I miei genitori in realtà volevano che andassi ad Annapolis [l’Accademia Navale americana] o a West Point [l’Accademia Militare americana]. Così quando fui espulso da una scuola preparatoria della Nuova Inghilterra, mi mandarono a una scuola preparatoria con l’obiettivo di farmi andare ad Annapolis, nel New Jersey. Mio padre e suo fratello mi offrirono l’opportunità di andarci tramite il governatore delle Isole Vergini. Frequentavo quella scuola preparatoria da un paio d’anni quando decisi che non volevo far carriera in marina. Così mio zio dispose di mandarmi alla Syracuse University, per farmi prendere la laurea in scienze economiche e introdurmi quindi in Borsa. Ma io avevo altro in mente. Dall’età di nove anni mi interessavo di musica. A 14 anni avevo suonato per la prima volta da professionista a Puerto Rico. Quindi, dopo il diploma della scuola superiore, la cosa più naturale fu che andassi a vivere a Greenwich Village, a New York. A quell’epoca, al principio degli anni sessanta, sembrava che lì tutti fossero artisti, musicisti, poeti o giocatori di scacchi: si conduceva veramente una vita da “bohémien”.
Domanda: Vi trovasti la felicità?
Risposta: Tutt’altro. Dividevamo l’appartamento in cinque o sei. Il gruppo guadagnava due dollari per sera ed eravamo la principale attrazione nel caffè dove suonavamo! Gente come Richie Haven, Bill Cosby, Richard Pryor e Peter, Paul e Mary suonavano lì a quell’epoca. A volte veniva Bob Dylan come ospite speciale.
Domanda: Qual era il clima morale?
Risposta: Era immorale: ho detto tutto.
Domanda: Sei passato da Tommy Ray e la sua Carib Steel Band ai T-Bones, vero?
Risposta: Sì. I T-Bones erano un gruppo della California che con la pubblicità dell’Alka Seltzer “No Matter What Shape Your Stomach’s In” vendette un milione di dischi. Mi videro a New York e mi chiesero di unirmi al gruppo. Fu così che finii in California.
Nel 1965 facemmo una tournée in Giappone. I T-Bones ebbero alcuni grandi successi laggiù. Durante quel viaggio cominciai a riflettere. Vedevo quanto era pazzo il mondo: durante la guerra, un popolo aveva imparato a odiare un altro popolo; eppure siamo un solo popolo, una sola razza umana. E poi c’è il modo in cui ti guardano quando sei un cantante, come se in effetti non fossi un uomo. Ad ogni modo, tutto questo mi indusse a riflettere seriamente.
Domanda: Questo ti portò a fare cambiamenti nella tua vita?
Risposta: Non cambiamenti profondi, ma ci furono alcuni cambiamenti sul piano professionale. I T-Bones si sciolsero e io misi insieme un gruppo chiamato Shango. Scrivemmo una canzone, quasi per gioco, sulla paura del terremoto in California. Aveva per titolo “Day after Day” e divenne il disco più venduto sulla costa occidentale [degli Stati Uniti]. Mi convinsi che ora avrei potuto avere successo per conto mio. Fu allora che conobbi a Las Vegas quella che sarebbe diventata mia moglie. Dopo il matrimonio comprammo un piccolo podere a Palmdale, in California, dove avrei potuto scrivere e preparare il mio album.
Nel podere coltivavamo tutto quello che ci serviva per mangiare e finimmo per diventare introversi, non frequentando nessuno. Poi un giorno passarono da noi due dei vecchi T-Bones. Suonavano in un locale notturno e mi chiesero se volevo unirmi a loro. Pur non dimenticando i miei progetti di lavorare da solo, formammo un gruppo. La prima canzone che registrammo, nel 1971, vendette quasi due milioni di dischi nel giro di sei mesi.
Domanda: Tua figlia Daisy nacque nello stesso periodo in cui uscì il tuo primo disco con questo nuovo gruppo, vero?
Risposta: Sì, Daisy nacque in ottobre del 1971. Aveva solo 10 giorni quando partii per una tournée di cinque settimane. Essendo sempre in viaggio e avendo successo — secondo il criterio del mondo, ovviamente — e guadagnando 4.000 dollari (tre milioni e mezzo di lire) per sera, c’erano molte occasioni di commettere immoralità. A causa delle pressioni, dei viaggi e del tempo che dovevo dedicare per rimanere sulla cresta dell’onda — quello che avevo sempre voluto — la relazione fra me e mia moglie divenne tesa. La situazione giunse a un punto tale che ci separammo. Lei se ne tornò a casa nel Texas e io rimasi a Los Angeles.
Un’altra ragione per cui ci separammo fu che non avevo realmente trovato la felicità e la pace che mi attendevo dal successo e avevo cominciato a cercare Dio. Avevo visto l’ipocrisia nelle chiese della cristianità, così mi interessai delle religioni orientali. Un guru seduto sul fianco di un monte a meditare mi ispirava un senso di pace maggiore di un tizio che, sceso dal pulpito, viaggiava in Cadillac. Per lo meno, questa era l’immagine che avevo degli ecclesiastici.
Nel frattempo, ero riuscito finalmente a trovare l’appoggio finanziario per registrare l’album “solo” che era stato il mio unico obiettivo in tutti quegli anni. Lo scrissi, lo cantai e lo registrai. Pensai che era un buon album. Ma all’improvviso tutta la mia vita cambiò completamente e inaspettatamente.
Fu il nostro batterista, che era stato il batterista di Janis Joplin fino alla sua morte, a indurmi a fare questo cambiamento. L’avevo sempre rispettato. Non solo era un batterista fantastico; era sempre coscienzioso. Non diceva mai bugie, e questo era insolito per la maggioranza di quelli che conoscevo. Sua moglie studiava con i testimoni di Geova. Così un giorno egli mi chiese se volevo andare a un’adunanza. Non avevo mai sentito il nome Geova. Dato che il batterista era della Louisiana, pensai fosse qualche strana religione del luogo.
Dissi: “Ci vengo”. Ma poi, essendo tanto addentrato nelle religioni orientali, pensai di doverlo salvare smascherando quella religione di matti.
Un martedì sera andai a uno degli studi biblici di gruppo che si teneva a Burbank (California), in casa di qualcuno. Studiavano una pubblicazione biblica intitolata “Paradiso restaurato per il genere umano, dalla Teocrazia!” Trattava la ricostruzione del tempio di Dio a Gerusalemme e le profezie di Aggeo e Zaccaria. Pensai: “Ma a chi interessa la ricostruzione di un edificio avvenuta nel 520 a.E.V.?” Notai però i presenti. Alcuni davano risposte sbagliate, ma nessuno diceva: “Deficiente! Perché non stai zitto?” C’erano persone di ogni tipo, neri, bianchi, Spagnoli, giovani e vecchi. Avevano tutti dei modi gentili. Non si davano arie: questa è una cosa che viene subito notata da chi viene dal mondo dello spettacolo. Soprattutto, questa gente mi sembrava felice. Io non lo ero.
Il conduttore dello studio di libro era un giovane. Pensai: “Sono stato in ogni parte del mondo. Come può saperne più di me sulla vita?” Tuttavia, parlando di Dio dava risposte calme e sicure. Dopo lo studio, il batterista e io fummo invitati a prendere il caffè. Restammo fino alle quattro del mattino. Feci ogni domanda che mi venne in mente e il conduttore dello studio rispose a ognuna con la Bibbia. A questo punto mi convinsi che era la verità.
Chiesi: “Cosa devo fare per iscrivermi?” Rispose: “Non ci si iscrive ai testimoni di Geova. Si diventa un testimone di Geova”. Questo avveniva il martedì sera, il 6 febbraio 1973. Feci il primo studio biblico a domicilio il mercoledì. Il giovedì mi tagliai i capelli e cambiai pettinatura, questo per conformarmi maggiormente all’aspetto modesto che si addice a uno che vuole servire Dio. Avendo già rinunciato definitivamente alla droga e a ogni forma di impurità quando cercavo di acquistare conoscenza di Dio, il venerdì mi fu permesso di accompagnare alcuni Testimoni nell’opera di insegnamento. Da allora non ho più smesso.
Avendo cercato la verità per tanti anni, quando la trovai la riconobbi immediatamente, e non me la sarei lasciata sfuggire.
Domanda: E l’album che avevi appena registrato?
Risposta: Questo era ciò che avevo sempre pensato di desiderare. Ma sapevo che per lanciarlo avrei dovuto fare delle tournée. Dovevo scegliere tra questo e vivere la verità della Parola di Dio. Dovevo decidere personalmente perché se ricominciavo con le tournée, mi sarei trovato ogni giorno a contatto con la droga e l’immoralità. Compresi che infine ne sarei rimasto vittima. Così decisi subito: servire Geova.
Domanda: Così rinunciasti alla musica?
Risposta: A livello professionale, sì. Fu duro. Tanto per cominciare dovevo entrare nell’organizzazione di Geova. Per questo dovevo liberarmi da ogni sorta di contratto e impegno che mi avrebbe portato ancora più strettamente a contatto con la vita che volevo abbandonare. La ragione per cui lasciai la musica — e io amo la musica e suono ancora nell’orchestra alle assemblee dei testimoni di Geova — fu che volevo essere felice! Di tutte le persone che ho conosciute nel mondo dello spettacolo, non ne ho ancora vista una veramente felice. I Testimoni hanno quello che questa gente cerca: quella pace, quella soddisfazione che il mondo non ha. Il mondo non ce l’ha e quindi la gente non la può trovare. Non ci si rende conto di quanto siano veraci le parole di Gesù: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”. — Matt. 11:28.
Domanda: Quando ti hanno chiesto: “Perché non continui a cantare e non usi la musica per divulgare la tua religione?” come hai risposto?
Risposta: Il fatto è questo: Non c’è nulla di male a suonare e cantare. Ma quando scrivevo e cantavo, ero sempre fuori di casa, e conoscevo abbastanza la verità della Bibbia da sapere che non potevo condurre quel tipo di vita e nello stesso tempo servire il mio Creatore. Sì, ho conosciuto molti Testimoni musicisti che lavorano in studio e si guadagnano bene da vivere in questo modo. Vanno in studio, registrano e tornano a casa. Vedono la cosa nella giusta prospettiva.
Domanda: Questa nuova conoscenza ti aiutò a risolvere la tua crisi coniugale?
Risposta: Mia moglie e io ci eravamo sempre amati. Era stata solo la mia ricerca di ciò che consideravo il successo a far passare tutto al secondo posto, incluso il mio matrimonio. Non appena cominciai a studiare la Bibbia le telefonai per dirle che cambiavo vita. Pregai Geova che lei e io e nostra figlia potessimo riunirci. Quella preghiera fu esaudita. Nel giro di circa un mese erano di nuovo con me in California. Dopo tre settimane, mia moglie cominciò a frequentare le adunanze nella Sala del Regno insieme a me e a mia figlia. Sebbene dapprima venisse più che altro perché non voleva rimanere sola a casa, un componente della congregazione cominciò a tenere uno studio biblico a domicilio con lei e ben presto anch’essa condivise le mie stesse convinzioni. Così la nostra famiglia fu riunita. Non eravamo mai stati così felici. Dovetti ammettere che questo era ciò che avevo sempre cercato.
Domanda: Potresti fare un paragone fra la tua vita d’ora e quella di prima?
Risposta: Non c’è paragone! Questa sì che è vita. Cerco di aiutare i giovani — e anche i meno giovani — a rendersene conto. Ma non sono sicuro che tutti lo vogliano. Per esempio, i ragazzi venivano a chiedermi l’autografo, ragazzi bravi, sinceri. Anche allora dicevo: “Perché volete il mio autografo? Io sono uno come voi. Mi capita di fare questo lavoro. Non pensate agli autografi. Non è giusto”. Non sentivano ragioni. È difficile dir loro di non fare qualcosa che vogliono fare, quando anche tu l’hai fatto. Non vogliono sentirlo. Per lo meno, questa è stata la mia esperienza.
Domanda: Molti sono ancora attratti dalla fama e dal denaro, che il mondo tende a equiparare al successo, vero?
Risposta: Forse chi ne è attratto dovrebbe ragionare un po’ senza dover imparare per esperienza com’è accaduto a me. Pensa: Tutti vogliono essere amati per quello che sono. Nel mondo dello spettacolo invece si è chiaramente apprezzati solo per il denaro, le relazioni e il successo. In quanto a me, non potevo amare Dio e il prossimo e vivere quel tipo di vita perché in essa non c’è vero amore e benignità umana.
Domanda: Cos’è il successo?
Risposta: Per me il successo è servire Geova Dio. Mia moglie e io abbiamo avuto la vera soddisfazione di aiutare altre sei persone a conoscere le verità della Bibbia. Sono state battezzate per simboleggiare la loro dedicazione a Geova Dio e ora lo servono insieme noi. Questo è vero successo.
È interessante ciò che disse Gesù della via che conduce al successo. Egli dichiarò: “Stretta è la porta e angusta la strada che conduce alla vita”. Questa è la strada del successo, l’unica strada del successo. Mia moglie e io preghiamo Geova di tenerci su questa strada insieme a tutti i nostri fratelli e sorelle cristiani! — Matt. 7:14.
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[Modificato da EverLastingLife 18/05/2020 23:12] |
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