L’articolo citato da "modestia" è significativo e chiarificatrice del termine modesto, qualche paragrafo prima di quelli da te citati, chiarisce molto bene che il termine modesto può significare sia limitato che puro o casto, tutto dipende dal contesto e di chi si parla.
Poiché a Geova non si può applicare nel senso di limitazione poiché Egli non ha nessuna limitazione, Egli può ed è nell’altro senso casto puro e quindi il termine più appropriato per definirlo è umile, si abbassa a guardare l’uomo imperfetto, si china verso di lui per sostenerlo e aiutarlo. Nel caso di Gesù invece, può essere applicato il significato di limitazione poiché il potere che Geova gli ha dato, è limitato dal potere dello stesso Geova. La modestia di Gesù è evidente da queste sue dichiarazioni: “Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa”. “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, eccetto uno solo, Dio”. (Giovanni 5:19; Luca 18:19)
In Michea 6:8 questa parola ebraica potrebbe avere l’uno o l’altro di questi significati, perché in questa scrittura siamo semplicemente esortati a essere ‘modesti nel camminare col nostro Dio’. Ma questo non può dirsi di Proverbi 11:2, dove si legge: “È venuta la presunzione? Quindi verrà il disonore; ma la sapienza è coi modesti”. Qui la modestia è messa in contrasto con la presunzione. Viene indicato che il contrario della presunzione è la modestia, nel senso di non prendersi troppe libertà, di essere consapevoli delle proprie limitazioni.
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”. (Isaia 41:10)
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