A. Dvorkin, F. Griess e altri campioni di intolleranza
Ormai con l'acqua alla gola, bastonati dai sociologi di tutto il pianeta, affidatisi speranzosi a quel personaggino di Ross,
del cui curriculum penale avevamo parlato, i detrattori ormai lasciati soli e senza alcuno che presti ascolto ai loro piagnistei, si affezionano a chiunque presti ascolto alle loro lamentele.
Sono pochi, pochissimi i personaggi che appoggiano l'infantile crociata dei fuoriusciti, supportandone le piccole vendette personali.
Eppure ogni volta è un capitombolo colossale, un autogol degno di un Premio Nobel per l'autolesionismo: con Ross erano cascati male. Beh, in effetti considerare autorevole un tipo avvezzo a furti, rapine e condanne milionarie per violazione della libertà religiosa e sequestro di persona richiede una cocciutaggine particolarmente tenace.
Ora tirano fuori il gruppo FECRIS (Federazione Europea del Centro di Ricerca e Informazione sulle sette): sorridono, si danno pacche sulle spalle. Finalmente qualcosa che sembra credibile, una bella sigla che in qualche modo sembra essere pure riconosciuta a livello europeo.
Sentiamo già i detrattori commentare: "Quel Ross ci ha rovinato la reputazione, ma non vuol dire che tutti gli antisette sono come Ross: il FECRIS è la nostra nuova carta da giocare, ed è composto da gente seria".
E' davvero così?
Iniziamo col dire che FECRIS è iniziativa tipicamente francese, che di europeo ha solo la parvenza.
La FECRIS è un'organizzazione internazionale voluta da gruppi anti-sette, politici e funzionari del governo francese che hanno copiato la fallimentare esperienza americana (tipica di personaggi abusanti come il pluricondannato Ross) perfino nella pratica illegale della “de-programmazione” forzata.
La loro principale attività è lo sfruttamento e/o l’invenzione di incidenti riguardanti le “sette” e l’arruolamento e sfruttamento di fuoriusciti e apostati per avvalorare tesi anti-sette e produrre ulteriori “notizie” per le loro campagne di stampa.
Diverse altre associazioni sono ad essa correlate, ma sovvenzionate principalmente dalla Francia, paese (triste ricordarlo) tendenzialmente destrorso (per non dire altro) con una lunga storia di intolleranza religiosa.
Ricordiamo ad esempio la recente condanna della Francia per violazione della libertà religiosa, e conseguente risarcimento ai testimoni di Geova.
Ma chi sono i personaggi che sono a capo del FECRIS?
Iniziamo dal vicepresidente, l'intollerante russo (Francia e Russia: non si sfugge) Alexander Dvorkin - secondo il quale in Russia tutte le religioni sono sette, tranne ovviamente la "sua" Chiesa Ortodossa.
Di Dvorkin sappiamo che ha seri problemi neuropsichiatrici
www.liberocredo.org/sites/default/files/images/11_dvorkin_-_arti...
Spesso
oggetto di severe critiche da parte di studiosi e di leader religiosi per le sue dichiarazioni intolleranti e discriminatorie, recentemente Dvorkin è stato dichiarato persona non gradita in Ucraina (si vedano gli articoli di Human Rights Without Frontiers).
Criticato dallo stesso Ministro della Giustizia A. Konovalov, Alexander Dvorkin è recentemente assurto agli onori della cronaca per la sua storia psichiatrica.
Risulta infatti che Dvorkin sia stato più volte
internato in istituti psichiatrici e che gli abbiano diagnosticato una ciclotimia (psicosi maniaco-depressiva), uno sviluppo patologico della personalità e un infantilismo psicofisico.
Secondo il sito
www.alexanderdvorkin.info, che ha pubblicato le sue cartelle cliniche, e alla stampa che ne ha ripreso le informazioni, “In base all’esperienza psichiatrica pratica, sia russa che estera, le sopracitate diagnosi non sono completamente curabili, è possibile ottenerne solo una temporanea remissione. Un paziente con disturbi del tipo maniaco-depressivo dovrebbe essere sotto supervisione di uno psichiatra, essere visitato per lo meno una volta alla settimana e ricevere costantemente un trattamento di supporto sotto forma di psicofarmaci prescritti dal medico curante.
I disturbi diagnosticati, rendono il paziente incapace di svolgere attività scientifiche, sociali o politiche di alcun tipo a causa dell’estrema soggettività della sua percezione e della sua incapacità di valutare adeguatamente le conseguenze delle sue azioni o della sua relativa presa di responsabilità per esse.”
Ma andiamo avanti alla scoperta delle "magnifiche sorti e progressive" di questa associazione anti-sette, di cui i detrattori si riempiono la bocca (ignorando i piloni di condanne penali collezionate).
Ecco un elenco parziale e non aggiornato di sentenze di condanna e decisioni emesse contro gruppi e rappresentanti della FECRIS. Friedrich Griess, segretario generale FECRIS, è quello con maggiori condanne:
1. ADFI Parigi – Il 27 maggio 1992, l’ADFI Parigi è stata
condannata dal Tribunale di Grande Istanza di Parigi per diffamazione commessa nei confronti della signorina Josiane Henri e del signor Ian Combe. (Sentenza RP 59 656, RG 7 987/92, ASS/20.02.92, Tribunale Civile della Giurisdizione Generale di Parigi, I Camera, I Sezione).
2. Janine Tavernier (Presidente UNADFI) – Il 5 gennaio 1994 la Corte d’Appello di Parigi ha confermato la sentenza di
condanna penale per diffamazione nei confronti della signora Janine Tavernier e la sanzione precedentemente comminata dal Tribunale della Contea di Parigi il 22 giugno 1993. (Sentenza n. 5490/93, Corte d’Appello di Parigi XI).
3. Ovigneur-Dewynter (Presidente ADFI Nord) – La Corte d’Appello di Douai ha
condannato la signora Ovigneur-Dewynter, Presidente dell’ADFI Nord,
per diffamazione commessa nei confronti dell’Associazione Culturale dei Testimoni di Geova in Francia. (Procedimento n. 96/02832, Sentenza del 15 gennaio 1997, IV Camera, Corte d’Appello di Douai).
4. Jacky Cordonnier (membro dell’UNADFI) – Il 29 marzo 2002 Jacky Cordonnier è stato
condannato per diffamazione dell’Associazione dei Testimoni di Geova dal Tribunale Regionale di Marsiglia. (Sentenza n. 2972/02 – 01207964).
5. Janine Tavernier (Presidente UNADFI) – Il 5 febbraio 2003 la Corte d’Appello di Parigi ha confermato la sentenza emessa dal Tribunale Civile nei confronti di Janine Tavernier e dell’UNADFI (sentenza del Tribunale Regionale di Parigi del 20 novembre 2001. Procedimento n. 01/03757, sentenza de 5 febbraio 2003, Corte d’Appello di Parigi XI Camera, Sezione A).
6. Friedrich Griess, Segretario Generale della FECRIS – Procedimento 37Cg 19/00y del Tribunale del Commercio di Vienna, marzo 2000.
Condanna per diffamazione e ordine del Tribunale di pubblicare una dichiarazione di rettifica sulla sua pagina web e di mettere un link a quella della Life Fellowship (Movimento norvegese).
7. Friedrich Griess, Segretario Generale della FECRIS – Procedimento GZ 8E 3407/00w del Tribunale Distrettuale di Klosterneuburg.
Violazione dell’accordo di transazione. Omesso pagamento di una sanzione e non aver rimosso informazioni dalla sua pagina web e dai motori di ricerca come ordinatogli dal Tribunale.
8. Friedrich Griess, Segretario Generale della FECRIS – Procedimento GZ 8F 2687/02 s-3 del Tribunale Distrettuale di Klosterneuburg.
Violazione dell’accordo di transazione e ordine di pagare una sanzione.
9. Friedrich Griess, Segretario Generale della FECRIS – Procedimento 17Cg 15/96d del Tribunale di Commercio di Vienna, settembre 1996.
Condanna per diffamazione della Christian Family Fellowship, della Styrian Christian Fellowship e della Life Fellowship (Movimento norvegese), per aver asserito che arruolano gente tramite “flirty fishing” e che praticavano l’incesto, l’adulterio e la truffa.
10. Friedrich Griess, Segretario Generale della FECRIS – Procedimento 17Cg 15/96d del Tribunale di Commercio di Vienna, marzo 1997.
Condanna per diffamazione nei confronti della Christian Family Fellowship, della Styrian Christian Fellowship e della Life Fellowship (Movimento norvegese).
11. Friedrich Griess, Segretario Generale della FECRIS – Procedimento 37Cg 77/98x del Tribunale di Commercio di Vienna, settembre 1998.
Condanna per diffamazione nei confronti della Christian Family Fellowship, della Styrian Christian Fellowship e della Life Fellowship (Movimento norvegese) - Sanzione di 60.000 scellini austriaci.
12. SADK, gruppo svizzero affiliato alla FECRIS – Nel 1990,
due membri della SADK sono stati condannati alla detenzione in relazione a un tentativo di deprogrammazione violento commesso nei confronti di un membro del movimento degli Hare Krishna. Uno dei due condannati, signor Rossi, a quel tempo portavoce della SADK, si era apertamente espresso a favore della pratica di deprogrammazione (durante la quale la vittima era stata sottomessa con l’uso di gas lacrimogeni), affermando: “Noi sosteniamo e approviamo questo atto”.
13. FRI, gruppo svedese affiliato alla FECRIS – Caso n. B4901-88, RG 75636712, sentenza emessa il 19 dicembre 1990. In questo procedimento, Eva Perhersson (ora Pohl), membro della FRI è stata
condannata per privazione illegale della libertà e rapimento del sig. Gustavsson.
14. FAIR, gruppo inglese affiliato alla FECRIS – Nel dicembre 1987 Cyril Vosper, a quel tempo uno dei membri del consiglio direttivo del FAIR, è stato
condannato in Germania per sequestro di persona e lesioni colpose.
15. Ian Haworth, membro fondatore del CIC (Cult Information Centre), gruppo affiliato FECRIS – Il 24 ottobre 1989 la Corte Suprema dell’Ontario (Canada) ha emesso nei suoi confronti
una sentenza con la quale gli si ordinava di pagare 10.000 dollari di danni in una causa per diffamazione nei confronti di un gruppo filosofico. Il 17 aprile 1996 la l’Alta Corte del Regno Unito ha emesso nei suoi confronti una sentenza di condanna per non aver pagato i danni.
16. Friedrich Griess, Segretario Generale della FECRIS – Procedimento 17 O 85/98, Tribunale Regionale di Stoccarda, Germania, giugno 1998. Ennesima
condanna per diffamazione nei confronti della Life Fellowship (Movimento norvegese).
17. AGPF e Sect-Info Essen, gruppi tedeschi affiliati FECRIS – Il 27 marzo 1992 la Suprema Corte Federale tedesca ha stabilito che il finanziamento da parte dello Stato di organizzazioni quali l’AGPF e la Sect-Info Essen era incostituzionale. (La causa era stata intentata dal movimento religioso OSHO, procedimento n. 7C21-90LU66). La sentenza inoltre ha affermato molto chiaramente che
il modus operandi dell’AGPF e della Sect-Info nei confronti dei nuovi movimenti religiosi non poteva essere considerato né obiettivo né neutrale.
18. Heide-Marie Cammans, fondatrice della Sect-info Essen, gruppo tedesco affiliato FECRIS – Con una sentenza passata in giudicato emessa il 19 dicembre 2001 dal Tribunale Statale di Monaco, alla signorina Heide-Marie Cammans, fondatrice della Sect-info Essen, è stato
ordinato di porre fine alla circolazione di falsità sul gruppo Takar Singh(un gruppo religioso orientale), pena una sanzione fino a 500.000 marchi tedeschi o la detenzione fino a 6 mesi. Procedimento n. Az: 908736/99 I° Tribunale Statale di Monaco, Camera Civile 9 (in tedesco: Landgericht Munchen I).
19. Siren, gruppo olandese affiliato FECRIS – Il 27 marzo 1997 due membri di questo gruppo sono stati
condannati per sequestro di persona.
20. AIS/PRO Juventud, gruppo spagnolo affiliato FECRIS - (Caso Canals 1995) La sentenza del tribunale spagnolo in questo caso afferma che “
Il gruppo AIS è intervenuto violando tutti i diritti fondamentali”, che “né il presidente né il suo gruppo avevano alcun consenso per svolgere un qualsiasi ‘trattamento terapeutico’ su di lui” [Canals], che questo gruppo “non aveva alcuna autorizzazione legale per rimpiazzare la mancanza di ‘consenso’ da parte della persona presunta malata”, che, di conseguenza, “in uno Stato di Diritto, non è possibile tollerare il degrado, qualunque ne sia lo scopo, di un cittadino che ha dimostrato di essere mentalmente integro.”
21. AIS/PRO Juventud, gruppo spagnolo affiliato FECRIS - (Caso Riera Blume 1999) La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che “Alla luce di quanto sopra, la Corte considera che le autorità nazionali in tutti i casi hanno accondisceso alla privazione della libertà degli appellanti. Mentre è vero che sono state le famiglie degli appellanti e l’associazione Pro Juventud a farsi carico della diretta e immediata responsabilità della supervisione degli appellanti durante i dieci giorni in cui sono stati privati della loro libertà, è egualmente vero che senza la collaborazione attiva delle autorità catalane, la privazione della libertà non avrebbe potuto aver luogo.”
Non resta che stendere un enorme velo di vergogna sull'ideologia a supporto delle campagne dei fuoriusciti. Perennemente aggrappati a personaggi discutibilissimi, oltre che zeppi di condanne per diffamazione, sequestro di persona e violazione della libertà religiosa; abbandonati dal gotha della sociologia e dagli studiosi mondiali di religione; dichiarati "capricciosi e inattendibili" nella totalità di pubblicazioni scientifiche, non gli resta altro che affidarsi all'intolleranza di personaggi più pratici alle aule di tribunale che a quelle universitarie.
E sperare che nessuno si accorga e scopra cosa si nasconde dietro un cognome come Ross o una sigla come FECRIS.
[Modificato da admintdg3 21/01/2015 23:54]
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