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Le grandi investigazioni di cuore di Giudici 5:15,16

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2015 21:46
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24/01/2015 11:46
 
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Buongiorno, vorrei porre una domanda riguardo il rimprovero che viene fatto alla tribù di Ruben in Giudici 5:15,16.

La TNM rende Giudici 5:15,16 così: “...Fra le divisioni di Ruben grandi furono le investigazioni del cuore. Perché sedesti fra due bisacce, Ad ascoltare il suono dei pifferi per i greggi? Per le divisioni di Ruben ci furono grandi investigazioni del cuore.”

Parola del Signore rende (solo il 16 per semplicità): “La tribù di Ruben era molto incerta, e non si decideva a partire”.

La C.E.I (del 74) rende il 15 : “Presso i ruscelli di Ruben grandi erano le esitazioni.”; ed il 16 : “Presso i ruscelli di Ruben erano ben grandi le dispute...”

Leggendo da queste versioni l'idea che emerge, è che i rubeniti furono esitanti, incerti. Mi sembra inoltre (correggetemi se sbaglio) che le grandi investigazioni di cuore di TNM sia quasi un'espressione ironica, sarcastica, volta un po' a canzonare la tribù di Ruben (immagino le “ben grandi dispute” come lunghe discussioni sull'andare o non andare a combattere...)

Tuttavia confrontando il testo con quello della Nuova Riveduta, Nuova Diodati, Riveduta e Diodati, emerge qualcosa di diverso. Le riporto:

N.Riveduta: ...Presso i ruscelli di Ruben, le decisioni furono coraggiose! Perché sei rimasto fra gli ovili
ad ascoltare il flauto dei pastori? Presso i ruscelli di Ruben, le decisioni furono coraggiose!

N. Diodati: … Fra le divisioni di Ruben, grandi furono le risoluzioni del cuore!
Perché sei tu rimasto fra i chiusi ad ascoltare il flauto dei pastori? Fra le divisioni di Ruben, grandi furono le deliberazioni del cuore

Riveduta:... Idem come N. Diodati

Diodati:...Vi sono stati grandi uomini in risoluzione di cuore. Perchè sei tu dimorato fra le sbarre delle stalle, Per udire il belar delle gregge? Fra le fiumane di Ruben, Vi sono stati grandi uomini in deliberazioni di cuore.

A leggere queste traduzioni sembra che addirittura i rubeniti siano stati coraggiosi, o grandi a decidere di non andare a combattere.
Il testo ebr. suggerisce una simile traduzione? Se si è forse solo per fare ironia? Qual'è il modo più approrpiato di tradurre? Come andarono effettivamente le cose le cose, cioè che tipo di fermento ci fu in quella tribù?

Ringrazio tutti quelli che vorranno rispondermi. Grazie



















24/01/2015 11:59
 
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OrioSerio, 24/01/2015 11:46:

Buongiorno, vorrei porre una domanda riguardo il rimprovero che viene fatto alla tribù di Ruben in Giudici 5:15,16.

La TNM rende Giudici 5:15,16 così: “...Fra le divisioni di Ruben grandi furono le investigazioni del cuore. Perché sedesti fra due bisacce, Ad ascoltare il suono dei pifferi per i greggi? Per le divisioni di Ruben ci furono grandi investigazioni del cuore.”


Il testo ebr. suggerisce una simile traduzione? Se si è forse solo per fare ironia? Qual'è il modo più approrpiato di tradurre? Come andarono effettivamente le cose le cose, cioè che tipo di fermento ci fu in quella tribù?

Ringrazio tutti quelli che vorranno rispondermi. Grazie






l' interlineare ebraico - italiano del pastore A. Vianello traduce, letteralmente:

"15) ....tra i gruppi di Ruben grandi profondità di cuore; 16) perchè dimori tra gli ovili per ascoltare lo sbruffare delle mandrie? Per le divisioni di Ruben grandi profondità di cuore"..


Mi pare che la resa della TNM sia come sempre corretta (e letterale)...


[Modificato da Aquila-58 24/01/2015 11:59]
30/01/2015 17:35
 
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Ciao OrioSerio ^_^

Prima di passare all’analisi teleologica della porzione di brano da te postato, cerchiamo di fare una disamina sintattica dei due versetti che hai citato affinché sia chiaro di chi ti puoi fidare nella scelta della loro corretta traduzione.

Per fortuna hai la possibilità di confrontare cinque testi: TNM, CEI, TILC, NR e ND.

Guarda tu stesso come tra tutte e cinque ce ne siano quattro che adoperano la stessa traduzione del termine ebraico ‛êder (עדר) al versetto 16, mentre solo una dissente. Il termine, infatti, ha un solo significato, ed è quello di “gregge”, mentre CEI, TILC, NR e ND riportano erroneamente “pastori”, che in ebraico è reso con rawim (רעים), che ovviamente è un plurale.

Se confronti i 34 casi in cui ricorre quel termine, come ad esempio in Genesi 29:2, in Giobbe 24:2 o in 1Samuele 17:34, ti accorgi che le stesse CEI, TILC, NR e ND traducono con gregge e non con pastori ;)

Anche Diodati, come tu stesso hai riportato, traduce con gregge, ma essa commette talmente tanti altri gravi errori (vedere la traduzione di Sheol) che una rondine non fa primavera.

Certamente questo errore potrebbe non intaccare la sostanza della Sacra Scrittura, però è un ottimo indizio per capire verso chi si dovrebbe riporre la propria fiducia (almeno dal punto di vista dell’attendibilità filologica).

Come puoi notare direttamente, non esistono dunque asserzioni che possano sconfessare questa tesi: fidati della TNM ;)

Assodato questo, ora possiamo passare al significato del brano.

La RB8, ovvero la versione da studio della TNM, rimanda l’espressione “investigazione di cuore” al confronto con Proverbi 3:27 e Giacomo 4:17, che di seguito riporterò nella doppia versione TNM e CEI:

Proverbi 3:27 TNM | Non trattenere il bene da quelli cui è dovuto, quando è in potere della tua mano far[lo].
Giacomo 4:17 TNM | Perciò, se uno sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.

Proverbi 3:27 CEI | Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo.
Giacomo 4:17 CEI | Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato.

Ad un’attenta disanima delle due versioni, mi pare assolutamente lampante il fatto che in entrambi i casi il contenuto sia identico e che non implichi nessun atto di “eroismo” da parte dei rubeniti, né nulla di “ironico” sotteso dalla TNM.

Lo scopo di questa Scrittura, che come tutte le altre è “utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia” (2 Timoteo 3:16), è quello di invitare alla partecipazione attiva alle opere buone.

Per qualsiasi dubbio, sono qui a tua disposizione …







[Modificato da Matteo.Levi 30/01/2015 17:46]
30/01/2015 21:46
 
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Re:
Matteo.Levi, 30/01/2015 17:35:

Ciao OrioSerio ^_^

Prima di passare all’analisi teleologica della porzione di brano da te postato, cerchiamo di fare una disamina sintattica dei due versetti che hai citato affinché sia chiaro di chi ti puoi fidare nella scelta della loro corretta traduzione.

Per fortuna hai la possibilità di confrontare cinque testi: TNM, CEI, TILC, NR e ND.

Guarda tu stesso come tra tutte e cinque ce ne siano quattro che adoperano la stessa traduzione del termine ebraico ‛êder (עדר) al versetto 16, mentre solo una dissente. Il termine, infatti, ha un solo significato, ed è quello di “gregge”, mentre CEI, TILC, NR e ND riportano erroneamente “pastori”, che in ebraico è reso con rawim (רעים), che ovviamente è un plurale.

Se confronti i 34 casi in cui ricorre quel termine, come ad esempio in Genesi 29:2, in Giobbe 24:2 o in 1Samuele 17:34, ti accorgi che le stesse CEI, TILC, NR e ND traducono con gregge e non con pastori ;)

Anche Diodati, come tu stesso hai riportato, traduce con gregge, ma essa commette talmente tanti altri gravi errori (vedere la traduzione di Sheol) che una rondine non fa primavera.

Certamente questo errore potrebbe non intaccare la sostanza della Sacra Scrittura, però è un ottimo indizio per capire verso chi si dovrebbe riporre la propria fiducia (almeno dal punto di vista dell’attendibilità filologica).

Come puoi notare direttamente, non esistono dunque asserzioni che possano sconfessare questa tesi: fidati della TNM ;)

Assodato questo, ora possiamo passare al significato del brano.

La RB8, ovvero la versione da studio della TNM, rimanda l’espressione “investigazione di cuore” al confronto con Proverbi 3:27 e Giacomo 4:17, che di seguito riporterò nella doppia versione TNM e CEI:

Proverbi 3:27 TNM | Non trattenere il bene da quelli cui è dovuto, quando è in potere della tua mano far[lo].
Giacomo 4:17 TNM | Perciò, se uno sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.

Proverbi 3:27 CEI | Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo.
Giacomo 4:17 CEI | Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato.

Ad un’attenta disanima delle due versioni, mi pare assolutamente lampante il fatto che in entrambi i casi il contenuto sia identico e che non implichi nessun atto di “eroismo” da parte dei rubeniti, né nulla di “ironico” sotteso dalla TNM.

Lo scopo di questa Scrittura, che come tutte le altre è “utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia” (2 Timoteo 3:16), è quello di invitare alla partecipazione attiva alle opere buone.

Per qualsiasi dubbio, sono qui a tua disposizione …











complimenti per la tua disamina, Matteo! [SM=g28002]
[Modificato da Aquila-58 30/01/2015 21:46]
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