border="0"

       
CHI SIAMO
            
PROBLEMI D'ACCESSO?
            
SALVASTUDENTI
            
MATRICOLE
     
GALLERIA
      
INFO UTILI UNIVERSITà
        
FACEBOOK
 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Aumento tasse Federico II

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2015 15:20
Email Scheda Utente
Post: 161
Post: 150
Utente Junior
OFFLINE
24/07/2015 18:50
 
Quota

Napoli. Arriva la stangata sulle tasse universitarie per le famiglie più ricche. Diventa più costoso studiare alla Federico II. La spesa per il prossimo anno accademico sfiora infatti il tetto dei 2000 euro, se non si presenta l’Isee per avere lo sconto; rincari per quasi 400 euro. Con un valore Isee superiore ai 55mila euro, che può equivalere a un reddito di circa 100mila euro, l’importo da pagare invece oscilla tra i 1.772,50 e i 1.842,50 euro. Le cifre sono indicate nella proposta presentata dal rettore al Consiglio degli studenti, che ha espresso «parere assolutamente negativo». Ma altre cifre, riportate nello stesso documento, ieri sono state riviste, tenendo conto delle osservazioni dei ragazzi. Per questo motivo, la stangata colpisce soltanto chi ha un valore Isee superiore ai 35mila euro e quindi rientra nella quindicesima fascia di contribuzione o in quelle superiori previste dall’Università (salvo altre variazioni).

La tabella definitiva viene presentata oggi al Consiglio di amministrazione d’Ateneo per l’approvazione. Dai corsi di area umanistica a quelli di area scientifica (questi ultimi da sempre un po’ più cari degli altri), c’è di certo un aumento in vista delle iscrizioni. Fino al 25 per cento in più di un anno fa, anche se la Federico II finora ha avuto una tassazione al di sotto della media nazionale e di quella regionale. E i ritocchi, tutti naturalmente verso l’alto per allineare gli importi a quelli degli altri atenei campani, evitando penalizzazioni anche nella distribuzione dei fondi ministeriali per effetto della perequazione, sono motivo di protesta da parte di associazioni e movimenti studenteschi che da dieci giorni hanno avviato una «mobilitazione per contrastare il provvedimento».

Mille firme sono state raccolte in una petizione, una serie di lettere inviate a docenti ricercatori e personale tecnico-amministrativo cercando appoggi nella battaglia anti-rincari anche tra le forze sindacali e politiche, come la Flc Cgil. Poi c’è stato l’incontro tra gli attivisti del coordinamento universitario Link Napoli e il prorettore Arturo De Vivo, dopo gli altri promossi con diverse sigle dallo stesso rettore Gaetano Manfredi. Ma il dialogo non è bastato a fermare l’agitazione. «Abbiamo chiesto l’immediato ritiro della proposta perché è vergognoso che l’Università più grande del Mezzogiorno possa aumentare le tasse agli studenti senza né offrire servizi reali laddove il diritto allo studio vive situazioni disastrose: le borse di studio non sono pagate dal 2013». A intervenire Mattia Papa, portavoce di Link Napoli, e Raffaele Giovine, componente dell’associazione e consigliere d’Ateneo, con l’intero Consiglio dei studenti d’Ateneo che giudica «inaccettabile gravare ulteriormente sulle spese della maggior parte, in un contesto di riduzione generale delle immatricolazioni per problemi di natura economica e di definanziamento dei sistemi di diritto allo studio». Papa e Giovine aggiungono di aver proposto «un modello alternativo di contribuzione, strutturato per coefficiente, come all’Orientale o alla Bicocca, e che sostituirebbe le classi di reddito attuali con più aliquote crescenti e continue. Ciò premetterebbe una tassazione personalizzata, facendo che chi ha di più contribuisca maggiormente». Per gli studenti «la criticità maggiore riguarda proprio la suddivisione in classi di reddito». Il rettore Manfredi premette: «Noi abbiamo una tassazione, in media, nettamente inferiore a quella nazionale e a quella regionale ma comprendo la situazione di grande difficoltà vissuta dalle famiglie in questo momento. Per questo la mia proposta è lasciare invariati gli importi da pagare per i redditi medi e bassi (più tecnicamente quelli che rientrano fino alla quattordicesima fascia nelle classi di reddito) e istituire per il prossimo anno un gruppo di lavoro con l’obiettivo di rivedere la tassazione in modo che ci sia una maggiore progressività nella contribuzione e proporzionalità tra reddito e tassazione, tenendo conto delle osservazioni degli studenti». Il rettore annuncia anche l’impegno «in favore delle categorie più deboli, perché possano avere una esenzione: vogliamo tutti aiutarli. Ma chi può, paghi: chi è ricco deve dare un contributo al sistema».

(Maria Pirro – Il Mattino)

Per leggere gli altri messaggi devi essere iscritto al forum!
Login
Username o Email
Password
Accedi con:

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:37. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com