Genova - Una crescita a piccoli passi. Volotea continua a investire nello scalo genovese e lancia la tratta per Alghero, dal 29 maggio con frequenza bisettimanale (giovedì e domenica), e quella verso Brindisi, a partire dal 28 maggio per due volte a settimana (mercoledì e sabato). Un impegno presentato oggi in Confindustria che segna l'intenzione del vettore spagnolo di ampliare il numero di passeggeri in partenza e arrivo al Colombo, l'estate scorsa arrivati a quota 71.700 con un incremento del 19% sulle quattro rotte fino ad oggi disponibili dallo scalo di Sestri. Un investimento in un hub che ha visto perdere in quattro anni metà del proprio valore fino alla doccia fredda dell'estromissione dall'elenco degli aeroporti strategici italiani.
«I vettori Volotea da 125 posti sono perfetti per il nostro territorio e questa politica di crescere passo dopo passo, molto genovese, ha senza dubbio reso - commenta Marco Arato, presidente Aeroporto di Genova - Sicuramente il mercato dei collegamenti diretti con il sud è aperta, tanto che noi stessi chiediamo magari a Volotea di pensare a fare di Genova una sua base. Certo, sarebbe il caso di investire sui collegamenti ferroviari per ampliare il bacino e il numero di passeggeri. E di proseguire nella cabinovia di Erzelli».
Un auspicio condiviso dal presidente di Confindustria Giuseppe Zampini. «Non sono d'accordo con le critiche all'aeroporto che fa quello che può in un contesto non facile, anche per un bacino utenza limitato. Speriamo che Volotea possa investire ancora di più. In generale,l'aeroporto rappresenta un ambito complesso, con molti aspetti differenti. Sono convinto serva un coordinamento per integrare i vari sistemi e noi, come Confindustria,ci stiamo adoperando proprio per far questo, nell'ambito che ci compete».
L’investimento e la fiducia della compagnia spagnola non mascherano però le difficoltà di uno scalo passato in appena 4 anni da 50 milioni a 20. «È un valore senza dubbio penalizzante - spiega Marco Arato, presidente Aeroporto di Genova -. Ma non dobbiamo dimenticare che questo “valore” è frutto di un insieme di concause e di altri fattori, non dipendenti soltanto dalla gestione dell’hub. Al momento non ho ricevuto notizie di interessamento da parte di privati, di cui però avrei comunque informato subito i soci. Viviamo in questo momento un periodo di transizione».
SECOLO XIX[Modificato da heavystone 01/10/2015 20:32]