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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di ottobre 2015...

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2015 22:15
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15/10/2015 14:43
 
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...su cuore e personalità cristiana/ la congregazione dei tdG
15/10/2015 14:48
 
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Dopo il preambolo di don Fiorino, prende la parola Alessandro Spoto trattando il tema Cuore e personalità cristiana
dicendo:


Il mutamento dottrinale che ho deciso di trattare in questa puntata, riguarda il “mutamento dottrinale” del Corpo Direttivo a proposito del cuore e della personalità cristiana.

Nella Torre di Guardia del 15 agosto 1971, alle pagine 486 e 487, il corpo direttivo scrive:

”Dov’è e che cos’è il cuore? Voi sapete di avere un cuore nel torace, quello che pompa il sangue in tutto il vostro corpo, provvedendo a ogni singola cellula tale flusso vitale. Ma avete un altro cuore nella testa? Fa esso parte del vostro cervello o è esso quella capacità astratta del cervello che chiamiamo “mente”? NO! Il cervello, in cui ha sede la mente, è una cosa e il cuore che abbiamo nel torace, con la sua facoltà di spronare, è un'altra cosa.
Salvo poche eccezioni, l’uso della parola “cuore” nella Bibbia è limitato alle funzioni del cuore umano come centro dei propri desideri, delle proprie emozioni e dei propri affetti, come luogo che include le capacità di spronare.La Bibbia non parla di un cuore simbolico o spirituale facendo un contrasto con il cuore carnale o letterale, come non parla di una mente simbolica, e pertanto non vogliamo fare l’errore di considerare il cuore letterale come una semplice pompa carnale come fa oggi la fisiologia ortodossa... E’ significativo che quelli che sono stati sottoposti a trapianto di cuore, quando i nervi che collegano il cuore al cervello sono tagliati, hanno gravi problemi emotivi dopo l’operazione... Una cosa è certa, perdendo il loro proprio cuore, sono stati privati delle facoltà del “cuore” edificate in loro col passare degli anni e che
contribuivano a renderli quelli che erano in quanto alla personalità”.

Quindi, il Corpo Direttivo, in modo chiaro e preciso, affermava che la Bibbia non parla di un cuore simbolico e che non c’è, di conseguenza, la possibilità di intendere in senso figurato le espressioni in cui si associano al muscolo cardiaco i sentimenti, desideri, emozioni, ecc.. Inoltre, si dice chiaramente che chi accettava un trapianto di cuore, perdeva la sua personalità cristiana.

Ma negli anni 1984-1986, ecco prontamente il mutamento dottrinale, affermando l’esatto contrario di quello che si è appena detto. Mentre nel 1971 si diceva che “La Bibbia non parla di un cuore simbolico”, nel 1984 e nel 1986 si “scopre” invece che in quasi altri mille riferimenti la Bibbia parla chiaramente di cuore simbolico.

Nella Torre di Guardia del 1 novembre del 1984, alle pagine 12 e 13, il Corpo Direttivo riporta testualmente:

“Nel modo in cui è usato nella Bibbia il cuore rappresenta la sede dei motivi e anche dei sentimenti. Questo è il cuore simbolico, che in realtà rappresenta il nostro “io”
più profondo.

In I Pietro 3:4 viene descritto come “la persona segreta del cuore” (NM), “l’essere occulto del cuore” (Versione Riveduta), “l’intimo del cuore” (Garofalo). Così ci viene comandato di amare Geova Dio con ‘tutto il cuore’. Ci viene anche comandato di amare Geova Dio con tutta la nostra anima, con l’intero nostro essere. Questo richiede che amiamo l’unico vivente e vero Dio, l’Onnipotente, con tutta la nostra forza vitale, spendendo tutte le nostre energie per fare la rivelata volontà di Dio e per completare pienamente la sua opera in questo “termine del sistema di cose”. (Matteo 24:3) Inoltre è necessario amare l’Iddio della Bibbia con tutta la nostra “mente”, cioè le nostre facoltà mentali. — Marco 12:29 -31. ... In questo modo il nostro cuore simbolico non diverrà ansioso a causa di
avventati motivi errati e di apprensioni emotive, e le nostre facoltà mentali, la nostra mente, non saranno confuse o distorte. Il cristiano continuerà a comportarsi secondo la Bibbia ispirata da Dio, con l’aiuto di Gesù Cristo, il Condottiero”.

Mi avvio verso la conclusione. Nella Torre di Guardia del 1 giugno del 1986, a pagina 20, afferma che “gli antichi egizi credevano che il cuore fisico fosse la sede delle facoltà intellettuali e dei sentimenti. Pensavano anche che il cuore possedesse una volontà propria. I babilonesi dicevano che il cuore ospitasse sia l’intelligenza che l’amore. Secondo il filosofo greco Aristotele, il cuore era la sede dei sensi e la sfera
d’attività dell’anima.Ma col passare del tempo e col crescere della conoscenza, queste concezioni vennero messe da parte. Infine si comprese cos’è effettivamente il cuore: una pompa che fa circolare il sangue in tutto il corpo”.



Parola a chi desidera replicare...
17/10/2015 21:35
 
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Grazie Admin,


viceadmintdg1, 11/10/2015 15:10:



Nella Torre di Guardia del 15 agosto 1971, alle pagine 486 e 487, il corpo direttivo scrive:



Ma negli anni 1984-1986, ecco prontamente il mutamento dottrinale, affermando l’esatto contrario di quello che si è appena detto. Mentre nel 1971 si diceva che “La Bibbia non parla di un cuore simbolico”, nel 1984 e nel 1986 si “scopre” invece che in quasi altri mille riferimenti la Bibbia parla chiaramente di cuore simbolico.

Nella Torre di Guardia del 1 novembre del 1984, alle pagine 12 e 13, il Corpo Direttivo riporta testualmente:



Parola a chi desidera replicare...




Non è del tutto esatto dire che "negli anni 1984-1986" avvenga "prontamente il mutamento dottrinale" e ciò è piuttosto evidente dal fatto che la Torre di Guardia del 15/3/1978, trattando l' argomento della relazione tra il cuore e i reni collegati nelle Scritture, affermi quanto segue:

(sottotitolo) "CUORE E RENI COLLEGATI NELLE SCRITTURE
7 Nelle Sacre Scritture il cuore e i reni sono regolarmente messi in relazione fra loro. ........ Anche in senso spirituale la Bibbia collega il cuore ai reni.
9 Geremia 17:10 ne è un esempio. Il versetto dice: “Io, Geova, scruto il cuore, esamino i reni, sì, per dare a ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni”. ...... Qual è la nostra condizione morale e spirituale nel nostro profondo intimo, per così dire nei reni? È cattiva, o ci aiuterà a ottenere la vita eterna? Vogliamo che questa simbolica sede di ciò che realmente siamo si conservi sana per continuare a funzionare bene....
17 Pertanto, come il “cuore” rappresenta la sede delle motivazioni e dell’apprezzamento, i “reni” rappresentano la sede di qualcosa di personale. Di che cosa? Della propria vera personalità. La personalità basilare di un individuo influisce sui suoi motivi. Scrutando quella sede della personalità, Dio vede quali sono le basilari reazioni dell’individuo. Così i “reni” influiscono veramente sul “cuore”, anche simbolicamente parlando. Giova alla nostra salute spirituale che accettiamo il “consiglio” di Geova e lo applichiamo sinceramente alla nostra personalità. Siamo purificati per essere “genuini
”.


Ad ogni modo, l’ enciclopedia biblica Perspicacia nello studio delle Scritture è chiarissima riguardo al soggetto “cuore”:

Il cuore letterale. Sono relativamente poche le volte in cui gli scrittori biblici si riferiscono al cuore letterale. Un caso è quello in cui Ieu colpì Ieoram “fra le braccia, così che la freccia gli trapassò il cuore”. — 2Re 9:24; vedi anche Eso 28:30.
Il cuore simbolico. Nella stragrande maggioranza dei casi, la parola “cuore” nelle Scritture è usata in senso simbolico. Si dice che rappresenti “la parte centrale in generale, l’intimo, e quindi l’uomo interiore come si manifesta in tutte le sue varie attività, nei suoi desideri, affetti, emozioni, passioni, proponimenti, pensieri, percezioni, immaginazioni, sapienza, conoscenza, abilità, credenze, ragionamenti, memoria e consapevolezza”. — Journal of the Society of Biblical Literature and Exegesis, 1882, p. 67
”.



Per concludere,

Nel 1971 il Corpo Direttivo sosteneva un’ idea errata che è stata corretta, quindi perché questo dovrebbe rappresentare un problema nell' anno 2015? Del resto noi – grazie al cielo – non abbiamo pontefici infallibili ex cathedra……

errare humanum est, perseverare autem diabolicum, dico bene?


Sarebbe stato assai peggio continuare a sostenere un’ idea errata e diverse volte il Corpo Direttivo ha umilmente ammesso che, in preghiera, alcune posizioni sono state riviste alla luce di un più attento esame delle Scritture....
20/10/2015 19:54
 
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Il successivo intervento è di Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo al seguente articolo del nostro sito:

I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti?
26/10/2015 08:16
 
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L'ultimo intervento è a cura di don Cadei che affronta il tema La Congregazione dei testimoni di Geova è voluta da ‪Dio? dicendo:


Il nostro confronto con la dottrina e la disciplina dei tdG, ha tutta l’intenzione di essere amichevole e rispettosa. Può accadere che all’orecchio del tdG in ascolto alcune nostre espressioni suonino polemiche e offensive. Assicuriamo che ‪questo non è nelle nostre intenzioni e in ogni caso ne domandiamo perdono.

Sappiamo che esistono tdG in dubbio o in crisi, mentre altri sono sereni e contenti di appartenere alla congregazione dei tdG. Di alcuni so personalmente che ormai non ci credono più, ma non si dissociano per non perdere il lavoro, o quel che è peggio per non perdere la famiglia, la quale in caso di dissociazione lo emarginerebbe. Non si può negare che esistono anche tanti tdG sereni e sicuri di sé, magari che dichiarano che diventando tdG si sono allontanati da comportamenti immorali e hanno trovato una comunità fraterna. Sicuri di “essere nella verità”, accettano le direttive della congregazione senza problemi, e non gli pesano le ore di predicazione di casa in casa. Eventuali motivi di dubbio sono eliminati, cacciati via come tentazioni del maligno, o risolti dicendo: «Se c’è qualcosa di sbagliato, ci penserà Geova a metterlo a posto». A costoro, con tutto rispetto, vorrei suggerire di non cessare di interrogarsi, facendosi spesso ‪questa domanda: «È veramente biblico quello che mi insegnano?».

La nostra valutazione sulla Congregazione dei tdG è molto diversa, e crediamo di averne dei buoni motivi. Li riassumiamo agli ascoltatori, che giudicheranno in coscienza.

Domandiamo: La Congregazione dei tdG , da chi ha ricevuto la Bibbia? Dalle Chiese dominate da satana? Da chi ha ricevuto autorità? Escludono l'autorità del papa e della gerarchia ecclesiastica, ma essi non sono meno autoritari, disassociando (=scomunicando) coloro che non sono allineati alle dottrine del momento, salvo poi a cambiarle col passar del tempo.

I tdG sono una organizzazione che ha poco più di 140 anni. Dalla morte degli apostoli al 1870 ci sono 18 secoli di buio completo, difficilmente giustificabili dato che Gesù aveva promesso:
"Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20).

Quanto alla loro Bibbia, fanno credere che la loro traduzione sia equivalente a quella cattolica, mentre in realtà presenta differenze sostanziali. Quanto al nome Geova, non risulta fosse usato da Gesù e dagli apostoli, comunque non è mai presente nelle scritture greche ‏cristiane.
L'anno 1914, come data del ritorno di Cristo non è biblica, e dal 1995 è stata reinterpretata da loro stessi. Le profezie dei tdG sulla fine di ‪questo sistema di cose, finora sono state tutte smentite dai fatti.

Non ha basi bibliche la suddivisione dei tdG in 144.000 "unti" destinati al cielo e milioni di "altre pecore" destinate alla terra paradisiaca. In ogni caso c'è incoerenza nel loro discorso: da un lato dicono che "schiavo fedele e discreto" del Vangelo secondo Matteo è costituito da coloro tra i 144.000 che sono ancora in vita, d'altra parte dicono che i membri del Corpo Direttivo (poco più di una decina) sono portavoce dello "schiavo fedele", che però non consultano gli altri membri dello "schiavo". Inoltre su Sicurezza mondiale sotto il principe della pace, 1986, pp. 10-11, scrivono:

«Gesù Cristo, non è il Mediatore fra Geova Dio e l'intera umanità. È il Mediatore fra il suo Padre celeste, Geova Dio, e la nazione dell'Israele spirituale, limitata a 144.000 membri». Ma è antibiblico sostenere che Gesù non è mediatore universale. Infatti leggiamo in 1 Tim 2,5-6:

"Uno solo, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti".

I tdG affermano che la loro condotta, tutta impostata sulla ‪Bibbia, dimostra che essi sono gli unici che mettono in pratica la Bibbia, e presentano le Chiese della cristianità come covi di immoralità. Alla loro modestia rispondiamo con san Paolo, 1 Cor,3-5:

"A me importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode".

I tdG, sulla base delle parole del Vangelo (Mt 23,9)
«Non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste»,
dicono che non si può dare il titolo di ‘padre’ alle persone religiose. Ma esistono altre parole scritturali nelle quali san Paolo rivendica per sé il titolo di padre nella fede (1 Cor 4,15):
«Potreste avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo».Quindi san Paolo afferma ai Corinti di essere loro padre nella fede, avendoli generati in Cristo Gesù.

Quando nella ‪Bibbia ci sono due frasi in apparente contrasto, dato che ‪Dio non può contraddirsi, non significa che una è vera e l’altra è falsa, ma che la prima affermazione «non chiamate padre nessuno» non è assoluta ma relativa, perché anche la seconda affermazione «io vi ho generati ha una sua verità.



Lascio la parola a chi desidera replicare...
27/10/2015 22:39
 
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"Sappiamo che esistono tdG in dubbio o in crisi, mentre altri sono sereni e contenti di appartenere alla congregazione dei tdG. Di alcuni so personalmente che ormai non ci credono più, ma non si dissociano per non perdere il lavoro, o quel che è peggio per non perdere la famiglia, la quale in caso di dissociazione lo emarginerebbe"


"Domandiamo: La Congregazione dei tdG , da chi ha ricevuto la Bibbia?"


Sono le prime questioni (tra le tante) poste nell' ultima trasmissione di Radio Maria dedicata ai cristiani testimoni di Geova.



Pertanto, a domani per le risposte a questi primi quesiti...
[Modificato da Aquila-58 27/10/2015 22:45]
28/10/2015 19:29
 
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viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:

L'ultimo intervento è a cura di don Cadei che affronta il tema La Congregazione dei testimoni di Geova è voluta da ‪Dio? dicendo:

Il nostro confronto con la dottrina e la disciplina dei tdG, ha tutta l’intenzione di essere amichevole e rispettosa. Può accadere che all’orecchio del tdG in ascolto alcune nostre espressioni suonino polemiche e offensive. Assicuriamo che ‪questo non è nelle nostre intenzioni e in ogni caso ne domandiamo perdono.






Meno male. Perché all’ apparenza, non si direbbe proprio…
Una domanda, se è lecita: non sarebbe ora che Radio Maria interrompesse questa lunga (trentennale?) e tutt’ altro che “amichevole e rispettosaguerra condotta via etere contro i cristiani testimoni di Geova?
Giusto per chiedere....


viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:


Sappiamo che esistono tdG in dubbio o in crisi, mentre altri sono sereni e contenti di appartenere alla congregazione dei tdG. Di alcuni so personalmente che ormai non ci credono più, ma non si dissociano per non perdere il lavoro, o quel che è peggio per non perdere la famiglia, la quale in caso di dissociazione lo emarginerebbe.





Per fortuna che l’ intento era amichevole e rispettoso.... [SM=g27985]
A noi sembrano - francamente - i peggiori argomenti tratti dai siti intolleranti degli ex testimoni di Geova.

Guardi, io vado a predicare quasi ogni giorno e conosco tantissimi cattolici che non solo non credono più nelle vostre dottrine ma che sono apertamente critici con la chiesa sui più svariati temi, pur definendosi ancora cattolici.
Posso fare a Radio Maria una domanda?
Se un sacerdote in chiesa insegnasse che Dio non è una trinità o che Maria non è rimasta sempre vergine, cosa gli succederebbe?

Oppure, un insegnante di religione potrebbe educare gli alunni dicendo che Maria ha avuto altri figli, oltre Gesù, e restare al suo posto?
O verrebbe rimosso?


Riguardo all’ “emarginazione”, non sarà che questa accade nei confronti di chi diventa testimone di Geova?
Radio Maria deve sapere che ci sono migliaia di casi di questo genere e uno dei tanti (nemmeno il peggiore) è capitato al sottoscritto.

Quando mia moglie si è accorta che avevo cominciato a studiare con i cristiani testimoni di Geova, non mi ha letteralmente rivolto la parola per una settimana intera, mi ha messo contro i figli, intimandomi di stare alla larga da loro.
Mia sorella mi ha consigliato di farmi visitare da uno psichiatra e mio padre mi ha apostrofato con coloriti epiteti che non si possono riportare in un forum cristiano…

Le amiche di scuola di mia figlia (ai tempi della scuola media), quando hanno saputo che suo padre era diventato un testimone di Geova, l’ hanno subito emarginata, intimandogli di non stare più in loro compagnia, riferendolo poi alla professoressa che mi ha perfino convocato a scuola.

Per parlare del rendimento scolastico di mia figlia?
Macchè!
Per farmi una ramanzina davanti a tutti, intimandomi di stare alla larga da mia figlia e di non parlargli di religione!

Ma questo è niente a confronto di quello che è successo ad una sorella della mia Congregazione, picchiata per anni dal marito ogni volta che si accingeva ad andare all’ adunanza o a predicare e sono solo due esempi....

Si dirà: è colpa della maleducazione e del pregiudizio.
Tuttavia, per caso Radio Maria non avrà contribuito a creare questo clima di odio nei confronti dei cristiani testimoni di Geova?
Converrà riflettere da parte vostra?


ma non si dissociano per non perdere il lavoro, o quel che è peggio per non perdere la famiglia, la quale in caso di dissociazione lo emarginerebbe

Beh, perdere il lavoro perché ci si dissocia dalla Congregazione Cristiana mi sembra solo una grossa balla, piuttosto è successo, negli anni Cinquanta, che si perdeva il lavoro perché si veniva scomunicati dalla vostra chiesa e mio padre fu uno di questi..
Per non dimenticare...


www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=Immagini+relative+a+scomunica+dei+c...



Cari amici di Radio Maria, nessuna organizzazione religiosa potrebbe reggersi sulla paura, giacchè non durerebbe. Crollerebbe in pochi giorni..
Chi si dissocia dalla Congregazione Cristiana è ovviamente liberissimo di farlo.

Che cosa faranno i familiari del dissociato?

Non condivideranno in alcun modo attività di carattere spirituale.
Ma verso chi è stato espulso o si è dissociato dalla Congregazione Cristiana continuano a valere tutti i diritti e doveri che discendono dal sangue: un genitore provvederà ai figli, alla loro cura (1 Tim. 5:8), non discriminandoli rispetto ad altri figli solo perché non sono più cristiani testimoni di Geova. Un figlio continuerà a mostrare rispetto e onorare i suoi genitori, anche se sono fuoriusciti, prendendosi cura di loro se si trovassero nel bisogno.

Come vedete, le cose stanno molto diversamente da come le dipingete agli ignari ascoltarori di radio Maria….



viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:




Non si può negare che esistono anche tanti tdG sereni e sicuri di sé, magari che dichiarano che diventando tdG si sono allontanati da comportamenti immorali e hanno trovato una comunità fraterna. Sicuri di “essere nella verità”, accettano le direttive della congregazione senza problemi, e non gli pesano le ore di predicazione di casa in casa. Eventuali motivi di dubbio sono eliminati, cacciati via come tentazioni del maligno, o risolti dicendo: «Se c’è qualcosa di sbagliato, ci penserà Geova a metterlo a posto». A costoro, con tutto rispetto, vorrei suggerire di non cessare di interrogarsi, facendosi spesso ‪questa domanda: «È veramente biblico quello che mi insegnano?».





Sembra un tentativo di proselitismo, ma papa Francesco ha detto a chiare lettere che non s’ ha da fare….


chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350625




Ma i testimoni di Geova da chi hanno ricevuto la Bibbia?

La riposta a più tardi....

[Modificato da Aquila-58 28/10/2015 19:53]
28/10/2015 21:54
 
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viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:




La nostra valutazione sulla Congregazione dei tdG è molto diversa, e crediamo di averne dei buoni motivi. Li riassumiamo agli ascoltatori, che giudicheranno in coscienza.

Domandiamo: La Congregazione dei tdG , da chi ha ricevuto la Bibbia?





Molto brevemente, giacchè il tema richiederebbe una trattazione molto lunga, che non si può fare in questa sede.

Nessuno di noi nega che vi sia stato un processo storico che ha portato a chiudere il canone neotestamentario, ma esso prescinde dal processo teocratico che lo aveva già stabilito nel I secolo, quando sono vissuti i nostri cari scrittori neotestamentari.

In sostanza i concilii, seguendo determinati criteri, (l’ apostolicità, la conformità all’ insegnamento apostolico, il fatto che fossero accolti e letti nelle chiese, ecc.), hanno ratificato un fatto ormai compiuto.

Tale processo storico prescinde - come detto - da quello teocratico (terminato nel I secolo o al più all' inizio del II secolo se vogliamo considerare 2 Pt uno pseudoepigrafo...).
E comunque è un errore grave pensare che dobbiamo aspettare il VI secolo per avere il canone.

Infatti il Canone Muratoriano aveva già tutti i libri dell' attuale canone eccetto 4, diciamo tre visto che 1 Pt era ampiamente conosciuta e citata nel II secolo, per non parlare del fatto che nel II secolo i Padri Apostolici citarono a piene mani dai libri dell' attuale Testamento, a volte definendoli anche "Scrittura".

A me pare ovvio che questo dimostri che già nel II secolo vi era non solo consapevolezza di cosa fosse autoritativo o meno ma anche di cosa fosse da scartare, visto che il Canone Muratoriano scarta l' Apocalisse di Pietro, il Pastore di Erma e diversi altri libri....

Nel VI secolo avvenne la chiusura del processo storico, sulla base di determinati criteri, del canone neotestamentario, quindi il riconoscimento pieno di quanto il processo teocratico aveva già stabilito e acquisito nel I secolo.

Se il canone venne identificato solo nel IV secolo in base a che cosa venne rifiutato il canone di Marcione? E' evidente che se il suo canone venne rifiutato esistevano già alla prima metà del II secolo parametri ben chiari per discernere ciò che era ispirato e ciò che non lo era altrimenti dovremmo aspettarci che fino al IV secolo si potesse considerare ispirato qualunque scritto che avanzasse tali pretese, cosa che non avvenne...

Si può parlare di "tradizione orale" all'inizio del I secolo, ma già alla fine del I secolo il kerygma era rappresentato sicuramente dalla tradizione scritta apostolica dei 4 vangeli e delle 13 lettere di Paolo e da quelle degli altri apostoli, come dimostra la reazione della chiesa a Marcione....




Che dire della disassociazione di chi non è "allineato alle dottrine" dei cristiani testimoni di Geova?


Dalla morte degli apostoli alla nascita degli Studenti Biblici, nella seconda metà dell' Ottocento, dove è stato Gesù, visto che Egli aveva detto che sarebbe stato con noi tutti i giorni fino alla fine del "mondo"? (Mt. 28:20)



Gesù e gli apostoli hanno mai pronunciato il Nome Divino?




A domani sera per le risposte....






29/10/2015 18:57
 
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viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:



Dalle Chiese dominate da satana? Da chi ha ricevuto autorità? Escludono l'autorità del papa e della gerarchia ecclesiastica, ma essi non sono meno autoritari, disassociando (=scomunicando) coloro che non sono allineati alle dottrine del momento, salvo poi a cambiarle col passar del tempo.





La disassociazione perché “non si è allineati alle dottrine del momento” avviene, in realtà, solo nella vostre fantasie.

Certo, la Congregazione Cristiana, seguendo i dettami della Sacra Scrittura, non consente a chi vuole “sconvolgere la fede di alcuni” all’ interno della Congregazione Cristiana di operare impunemente

Ma è tutto biblico.

Prendo non la Torre di Guardia ma il testo CEI dal sito cattolico Bibbia.net

www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Citazione=2Tm%202&Versione_CEI74=&Versione_CEI2008=3&Versione_TILC=&VersettoOn=1...



Guardarsi dagli eretici

"14 Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta. 15Sfòrzati di presentarti a Dio come una persona degna, un lavoratore che non deve vergognarsi e che dispensa rettamente la parola della verità. 16 Evita le chiacchiere vuote e perverse, perché spingono sempre più all'empietà quelli che le fanno; 17 la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. Fra questi vi sono Imeneo e Filèto, 18 i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni. (2 Tim. 2:14-18 CEI).

Se apro il testo CEI (non la Torre di Guardia) in 2 Tim. 4:14-15 comprendo come, scritturalmente, dobbiamo comportarci con i fuoriusciti:

"14 Alessandro, il fabbro, mi ha procurato molti danni: il Signore gli renderà secondo le sue opere. 15 Anche tu guàrdati da lui, perché si è accanito contro la nostra predicazione." (2 Tim. 4:14-15 CEI).

La nota in calce della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) afferma:


"Alessandro il fabbro: è colui che forse ha deposto contro Paolo in tribunale ed è la stessa persona di cui si parla in 1 Tim. 1:20"

Vediamo quindi 1 Tim. 1:20, sempre dal testo CEI:

"20 tra questi Imeneo e Alessandro, che ho consegnato a Satana, perché imparino a non bestemmiare. " (1 Tim. 1:20 CEI)

La nota in calce:

"Imeneo e Alessandro: due falsi maestri che, con l' autorità dell' apostolo, sono stati estromessi dalla comunità (1 Cor. 5:5 ; 2 Tim. 2:17)"

Può bastare?


viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:




I tdG sono una organizzazione che ha poco più di 140 anni. Dalla morte degli apostoli al 1870 ci sono 18 secoli di buio completo, difficilmente giustificabili dato che Gesù aveva promesso:
"Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20).





Mi scusi, ma Gesù non disse che il grano e le zizzanie sarebbero cresciute insieme fino al tempo della mietitura?

30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio»». “ (Mt. 13:30 CEI)

La sua argomentazione è quindi irrilevante….



viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:



Quanto alla loro Bibbia, fanno credere che la loro traduzione sia equivalente a quella cattolica, mentre in realtà presenta differenze sostanziali. Quanto al nome Geova, non risulta fosse usato da Gesù e dagli apostoli, comunque non è mai presente nelle scritture greche ‏cristiane.




Sbagliatissimo!
Prima di tutti, sulla base di Gv. 17:26, non abbiamo alcun elemento biblico per affermare che Gesù non abbia pronunciato il Nome almeno con i discepoli. Lo ha fatto eccome e, pronunciandolo, ne ha illustrato il senso pieno a loro e a tutti noi, tanto che solo un apostolo di Cristo potè affermare che Dio è amore, l’’ essenza stessa di Dio (1 Gv. 4:8).

Pronunciandolo con i discepoli ha illustrato non solo il senso pieno del Nome ma ha reso evidente l’ essenzialità della cosa, affinchè l’ amore con il quale il Padre ha amato il Figlio potesse restare in loro e in noi:
26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro». “ (Gv. 17:26 CEI).

E con i giudei increduli?
Gesù può aver rispettato la tradizione giudaica di non pronunciare il Nome (come sicuramente già accadeva nel I secolo)?
Probabilmente si, Gesù riteneva di dover rispettare questa tradizione specifica e non era l' unica che rispettasse!
Basta per esempio leggere Marco 7:29-30: la nota della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme afferma:

"Gesù compie una guarigione a favore di un pagano o di una pagana, ma guarisce a distanza con la potenza della sua parola, dato che a un ebreo non era permesso entrare nella casa di un pagano "!



Riguardo al fatto che il Nome non compaia nel N.T. si tratta di un’ affermazione non veritiera.

Il Nome infatti compare quattro volte nella sua forma contratta, Iah, ben quattro volte nell’ Apocalisse come un sigillo ben chiaro impresso, cioè a dire, l’ Iddio Vivente dell’ A.T. è ben presente e il medesimo del N.T. e non è diventato una blasfema trinità immanente....

Il Nome come dicevo c’ è, ben quattro volte in Apoc. 19:1,3, 4, 6.
Il greco lo traslittera con “Hallelouia”.

Come traduce la CEI per esempio Apoc. 19:1?

Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio”.

Se un mio studente biblico dovesse chiedermi: “che cosa significa Hallelouia", che cosa dovrei rispondergli?

Lodate il Signore”?

Non potrei rispondergli così, giacchè il greco mantiene la forma contratta del Nome Divino, iah e non traduce con Hallelou-adonai.
Infatti Hallelouia, letteralmente, significa “lodate Iah”!
Per il salmista ispirato, la forma contratta (sarebbe meglio dire, un diminutivo del Nome….) equivale alla forma intera, legga il Salmo 68:5 (Salmo 68:4 TNM) nel testo ebraico e se ne accorgerà….



E gli altri argomenti sollevati da Radio Maria?

Per esempio, che dire del 1914, del 1975, della duplice prospettiva, celeste e terrena, dei cristiani (2 Pt 3:13), del fatto che i cristiani testimoni di Geova non chiamino nessuno "Padre" (Mt. 23:9) sulla terra e altro ancora?

A domani sera per una dettagliata risposta....



[Modificato da Aquila-58 29/10/2015 18:59]
30/10/2015 19:04
 
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....avanti quindi con le altre obiezioni di Radio Maria....
30/10/2015 19:08
 
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viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:





L'anno 1914, come data del ritorno di Cristo non è biblica, e dal 1995 è stata reinterpretata da loro stessi.





È biblico eccome.
E’ proprio un calcolo biblico che si ricava dalle Sacre Scritture, sulla base della profezia dei sette tempi di Daniele e restando alla letteralità del testo, che parla di settanta anni di esilio babilonese dei giudei (Daniele, capitolo 4 ; Ger. 25:11-12 ; 29:10)....…del resto, Cristo ebbe a dire:

Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti” (Luca 21:24 CEI).

Cosa rappresenta “Gerusalemme” in questa profezia?
Che cosa sono i tempi dei pagani o gentili?
Perchè Gesù ne parlò e in quale contesto lo fece?
Nel contesto della "vigilanza" circa gli avvenimenti che sarebbero dovuti accadere (Luca 21:20-36)!

E'quindi più che appropriato interrogarsi sul significato delle parole di Gesù e sulle relative implicazioni....



viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:




Le profezie dei tdG sulla fine di ‪questo sistema di cose, finora sono state tutte smentite dai fatti.





di questo ne abbiamo già parlato, per esempio riguardo al "famoso" 1975

Rimando pertanto alla lettura della risposta data in precedenza


testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/d/10892361/Confutazione-trasmissione-Radio-Maria-del-GRIS-di-giugno-2014-su-/discussi...




Tutti i cristiani sono destinati al cielo?

A presto......
[Modificato da Aquila-58 30/10/2015 19:22]
30/10/2015 21:44
 
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viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:




Non ha basi bibliche la suddivisione dei tdG in 144.000 "unti" destinati al cielo e milioni di "altre pecore" destinate alla terra paradisiaca.




È biblico eccome, mentre è una falsa dottrina quella che insegna che tutti i cristiani siano destinati al cielo e ciò è facilmente dimostrabile proprio con la Bibbia, senza aggiungere delle inferenze.

Intanto i 144.000 vengono visti sul celeste Monte Sion (Apoc. 14:1 ; si confronti Ebrei 12:22) , biblicamente la speranza cristiana è duplice, celeste e terrena:

Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia. “ (2 Pt. 3:13 CEI).

Il proposito divino è quello di radunare in Cristo tutte le cose, le cose nei cieli e le cose sulla terra:

9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
10 per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.
“ (Efes. 1:9-10 CEI).

Le cose nei cieli sono gli angeli?
No.
Gli angeli (si veda anche Ebrei 2:16!) non sono stati riscattati mediante il sangue di Cristo, per il perdono dei loro falli e riconciliati con Dio per mezzo di Cristo (Romani, capitolo 5), ma è proprio di questo che si parla nel contesto di Efes. 1:7-10!

Il punto su cui dobbiamo ragionare è il seguente?
Cosa si va a fare in cielo?
Per cambiare aria? Perché è la destinazione di tutti i cristiani?

Il N.T. è chiarissimo su questo: si è chiamati per regnare.

Chi riceve l’ adozione a figlio sulla base dell’ attestazione dello spirito santo, ha di fronte a se la prospettiva di divenire un coerede di Cristo (Rom. 8:15-17).

Avrà quindi la stessa eredità di Cristo: sarà un Re (quindi un Governante), un Sacerdote e un Giudice celeste!

Luca 12:31-32 CEI:

31 Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.
32 Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno
”.

Il tema è quindi quello del Regno di Dio e qui Gesù ci rivela che i componenti di questo Regno sono pochi, non molti.

Infatti usa l’aggettivo mikros, “piccolo” (e non megas, “grande”….).

Il “piccolo gregge” si riferisce forse ai giudei, mentre le “altre pecore”, a cui non viene dato alcun Regno (Gv. 10:16), ai pagani, i gentili?

No, poiché Pietro dice, nella sua prima lettera:

9 Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. 10 Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia. “ (1 Pt. 2:9-10 CEI)


I Co-regnanti celesti di Cristo vengono da tutte le nazioni:

e cantavano un canto nuovo:
«Tu sei degno di prendere il libro
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue,
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,
10e hai fatto di loro, per il nostro Dio,
un regno e sacerdoti,
e regneranno sopra la terra
».
“ (Apoc. 5:9-10 CEI).

Radio Maria è ancora dell’ opinione che la duplice prospettiva cristiana, celeste e terrena, non sia biblica?



a domani sera per la conclusione, con la risposta alle ultime obiezioni di Radio Maria....

[Modificato da Aquila-58 30/10/2015 21:46]
31/10/2015 21:49
 
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In conclusione


I cristiani testimoni di Geova non credono che Gesù sia l' unico mediatore fra Dio e gli uomini?


I cristiani testimoni di Geova "giudicano" le chiese della cristianità "covi di immoralità"?



I cristiani testimoni di Geova non chiamano nessuno padre sulla terra (Mt. 23:9)?



Tra breve......
31/10/2015 22:15
 
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viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:



In ogni caso c'è incoerenza nel loro discorso: da un lato dicono che "schiavo fedele e discreto" del Vangelo secondo Matteo è costituito da coloro tra i 144.000 che sono ancora in vita, d'altra parte dicono che i membri del Corpo Direttivo (poco più di una decina) sono portavoce dello "schiavo fedele", che però non consultano gli altri membri dello "schiavo". Inoltre su Sicurezza mondiale sotto il principe della pace, 1986, pp. 10-11, scrivono:

«Gesù Cristo, non è il Mediatore fra Geova Dio e l'intera umanità. È il Mediatore fra il suo Padre celeste, Geova Dio, e la nazione dell'Israele spirituale, limitata a 144.000 membri». Ma è antibiblico sostenere che Gesù non è mediatore universale. Infatti leggiamo in 1 Tim 2,5-6:

"Uno solo, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti".




Nella lettera agli Ebrei si legge:

Ed è per questo che egli è mediatore di un nuovo patto, affinché, essendo avvenuta la morte per la [loro] liberazione mediante riscatto dalle trasgressioni sotto il precedente patto, i chiamati ricevano la promessa dell’eredità eterna” (Ebrei 9:15).

Il vecchio patto (Ebrei 9:1) venne stabilito con l’ Israele carnale, il nuovo patto con l’ Israele Spirituale per un “regal sacerdozio” (Luca 22:20,29-30 ; 1 Pt. 2:9-10 ; Gal. 6:16).
I coeredi di Cristo (Rom. 8:17) sono Re e Sacerdoti come Cristo stesso (confr. Apoc. 5:10), Re Messianico e Sommo Sacerdote per sempre al modo di Melchisedek.

Ma il nuovo patto, sulla base del sacrificio salvifico di Cristo, che “ha dato se stesso in riscatto per tutti" (come lei cita dalla prima epistola a Timoteo), per il perdono dei peccati, è a beneficio dell’ intera umanità ubbidiente (Ebrei 5:9) e grazie ad esso non vi è più offerta per il peccato, giacchè questa è stata fatta una volta per sempre (Ebrei 8:11-12 ; 10:12-18)



viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:



I tdG affermano che la loro condotta, tutta impostata sulla ‪Bibbia, dimostra che essi sono gli unici che mettono in pratica la Bibbia, e presentano le Chiese della cristianità come covi di immoralità. Alla loro modestia rispondiamo con san Paolo, 1 Cor,3-5:

"A me importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode".




I cristiani testimoni di Geova non giudicano nessuno e non presentano nessuno come “covi di immoralità”, lei può citare una nostra pubblicazione che usi tale terminologia?
Certo, non si possono sottacere certi avvenimenti di dominio pubblico e i cristiani testimoni di Geova ne prendono atto, come tutti…

viceadmintdg1, 21/10/2015 10:28:



I tdG, sulla base delle parole del Vangelo (Mt 23,9)
«Non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste»,
dicono che non si può dare il titolo di ‘padre’ alle persone religiose. Ma esistono altre parole scritturali nelle quali san Paolo rivendica per sé il titolo di padre nella fede (1 Cor 4,15):
«Potreste avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo».Quindi san Paolo afferma ai Corinti di essere loro padre nella fede, avendoli generati in Cristo Gesù.

Quando nella ‪Bibbia ci sono due frasi in apparente contrasto, dato che ‪Dio non può contraddirsi, non significa che una è vera e l’altra è falsa, ma che la prima affermazione «non chiamate padre nessuno» non è assoluta ma relativa, perché anche la seconda affermazione «io vi ho generati ha una sua verità.

Lascio la parola a chi desidera replicare...




Guardi, è molto semplice.
Il passo matteano va letto nel suo contesto.

In sostanza Gesù vuole affermare che il cristiano non deve dare titoli onorifici ai pastori dell’ ekklesìa, come facevano i giudei che usavano “rabbì”.”parola ebraica che significa “mio grande, mio signore”, come afferma la nota in calce della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme a Mt. 23:7.

Quindi il cristiano deve evitare termini come “padre”, “guida” in senso religioso, come “rabbì”.

Del resto i nostri anziani (presbyteroi) o sorveglianti (episkopoi) non hanno titoli onorifici di tale sorta (se non le denominazioni bibliche appena menzionate) e Radio Maria saprà certamente dirmi dove Pietro, Timoteo, Tito, siano mai stati chiamati con tali titoli, vero?

La “paternità” paolina di cui lei parla non è un titolo religioso, l’ apostolo non si mai fatto chiamare “monsignore” o “eccellenza” o “santità”.

Paolo aveva contribuito (non poco) a formare l’ ekklesìa di Corinto. In un’altra lettera Paolo paragonò la sua cura a quella di una madre che alleva i figli, ma per i corinti egli era come un padre (1 Tess. 2:7).

Come un amorevole padre letterale, Paolo ammoniva i suoi figli spirituali, per esempio col paterno consiglio che egli diede ai cristiani di Corinto: “33 Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.”. (1 Cor. 15:33 CEI).

I contesti sono quindi diversi e non si possono giustapporre.


Accidenti però, abbiamo parlato di tutto in questi post! [SM=g27985]


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