Informazioni giurisprudenza

Ciao, sono nuovo nel forum. Tra poco dovrò scegliere quale facoltà frequentare all'università. Avrei intenzione di iscrivermi a giurisprudenza, ma mi preoccupa il fatto di non riuscire ad imparare a memoria gli articoli. Agli esami chiedono gli articoli a memoria? Cioè se mi chiedono ad es. l'articolo 18 devo sapere cosa dice? Grazie in anticipo

se posso darti un consiglio spassionato, scappa finchè sei in tempo

Concordo con gio.gil


Nella vita ci sono tante altre cose da fare e studiare, lascia stare giurisprudenza... ma se proprio non riesci a starne alla larga(cosa che credo difficile: più noioso del diritto o meglio della dottrina, perchè questo studierai, non penso possa esserci) non optare per la Federico II. Scegli una università più piccola e più a misura di studente.

Non disdegno il proficuo esercizio mentale (che considero un "muscolo" da allenare al pari degli altri) ma, ad un esame dalla fine, nessuno mi ha mai chiesto di recitare articoli a memoria (riterrei inutile il contrario, se volto unicamente alla semplice enunciazione del testo, non integrata dalla relativa comprensione ed interpretazione). Personalmente credo che si debba sfatare il mito dello studio prettamente mnemonico del Diritto: metodo, logica, concetto e capacità di relazionare gli argomenti tra loro sono strumenti indispensabili per qualsiasi percorso di studi voglia intraprendersi. Ascoltare i consigli di chi ha più esperienza è importante, ma non lasciarti influenzare oltremodo dalle circostanze "ambientali": se la materia ti piace, ti appassiona, non hai migliore motivazione per fare questa scelta. In bocca al lupo!

Una volta che hai studiato bene la materia e capito i passaggi logici in cui è articolato un istituto, ti verrà naturale riportare il-i relativi articoli...se non a memoria, quasi.
All'interno dell'articolo ci sono tutti gli elementi di cui è costituito l'istituto...nessuna parola di un articolo viene scelta a caso, neppure un avverbio. Ogni singola parola è lì per un motivo, perché gli articoli devono coordinarsi tra di loro, alla luce dei principi generali su cui sono fondati, e devono - in quelle poche parole, spiegare tutto il contenuto di quell'istituto senza creare confusioni o contraddizioni.

È vero che non mi è mai capitato che mi si chiedesse il testo di un articolo, ad un esame. Non siamo chiamati a recitare le poesie a memoria.

È altrettanto vero che non vedo semplice spiegare un argomento a un esame senza citarne il più fedelmente possibile i relativi articoli di riferimento...visto che il contenuto di ogni istituto è tutto racchiuso lì.


Giurisprudenza non è uno studio mnemonico, per il semplice motivo che non esistono facoltà che - fatte seriamente - sono basate sl puro studio mnemonico. È fondata su comprensione e collegamento tra i principi, quindi sulla logica.
Tuttavia studiare Giurisprudenza prescindendo dalla "memoria" pure mi sembra cosa particolarmente ardua.
Non è filosofia, non è ragionamento astratto: devi conoscere termini, articoli, norme, esempi concreti...la memoria è sollecitata eccome.

Personalmente anch'io ti sconsiglio di iscriverti alla Federico II. Diedero lo stesso consiglio a me all'epoca e non lo ascoltai, però resta valido. Sappi che se decidi di iscriverti ti ritroverai in un dipartimento dove lo studente è l'ultima ruota del carro e probabilmente raggiungerai l'obiettivo della laurea con un paio di anni di ritardo finendo per spendere un sacco di soldi in più inutilmente.

Passa16, 22/01/2016 22:23:

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Ciao, sono nuovo nel forum. Tra poco dovrò scegliere quale facoltà frequentare all'università. Avrei intenzione di iscrivermi a giurisprudenza, ma mi preoccupa il fatto di non riuscire ad imparare a memoria gli articoli. Agli esami chiedono gli articoli a memoria? Cioè se mi chiedono ad es. l'articolo 18 devo sapere cosa dice? Grazie in anticipo

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Ci sono esami e cattedre che impongono un importante sforzo mnemonico, non limitato a questo o quell'articolo, ma generalizzare sarebbe fuorviante.
Quello che posso dire è di ponderare bene la scelta, scegliere in base alle inclinazioni ed aspirazioni , cinque anni sono lunghi da passare e se la materia non piace lo sono ancora di più.
Dare uno sguardo ai singoli insegnamenti e alla programmazione didattica, oltre ai tanti thread di questo forum, può essere utile per avere una panoramica generale e magari fare una comparazione con altre realtà.

Indipendentemente dalla scelta,in generale, corsista è meglio.

Vento in poppa!