Potrebbe essere il "San Paolo" di Napoli ad ospitare le prime gare interne del Crotone calcio. Lo rivela il presidente della società pitagorica Raffaele Vrenna, che spiega: "Nel caso in cui lo stadio di Crotone, l'Ezio Scida, non dovesse essere adeguato e decoroso entro l'avvio del campionato, abbiamo intenzione di chiedere al Comune di Napoli la possibilità di giocare lì". Nè Cosenza, dunque, nè Salerno, nè Catania "perchè il San Paolo è lo stadio più vicino già omologato per la massima serie; per tutti gli altri occorrerebbero lavori di adeguamento". La novità è emersa al termine di una lunga riunione tenuta presso la Prefettura di Crotone proprio per affrontare la questione stadio. E la parola chiave è diventata "decoroso". Alla società dei fratelli Vrenna e di Salvatore Gualtieri non basta, infatti, che lo stadio sia omologato per la massima serie secondo criteri di "sufficienza". "Voglio - afferma Vrenna - poter contare su una tribuna decorosa, che possa ospitare come si deve le grandi società che andremo ad affrontare e che risponda perfettamente a tutte le prerogative richieste dalle nuove norme dell'ospitalità. Siamo disposti - aggiunge - a realizzare nuovi spogliatoi e curva, ma vogliamo una tribuna coperta più grande e decorosa". Indipendentemente dalla capienza dello stadio e dalla sua omologabilità. Perchè il Comune di Crotone, proprietario dell'impianto sportivo, ha garantito alla società la conclusione dei lavori indispensabili per permettere allo Scida di usufruire della deroga concessa dalla Lega per il primo anno di Serie A. La capienza di diecimila posti è già garantita (lo Scida ne contiene 10.800); i lavori che riguardano il nuovo e più potente impianto di illuminazione, i nuovi spogliatoi, le aree stampa e ospitality fanno parte di un progetto che andrà in appalto la prossima settimana, garantisce l'assessore ai Lavori pubblici Giancarlo Devona. Quindi mal che vada si dovrebbe poter giocare di fronte a poco meno di undicimila spettatori. Ma la circostanza non sembra accontentare Raffaele Vrenna, che vuole verificare la disponibilità del San Paolo entro il prossimo 20 giugno, "quando dovremo comunicare alla lega il nome dello stadio in cui giocare". L'intoppo riguarda i due progetti di ampliamento della curva e della tribuna coperta, ai quali la Soprintendenza archeologica ha dato parere negativo. Lo stadio sorge su un quartiere della Kroton magnogreca sul quale non possono essere effettuate operazioni di scavo, ragion per cui è stato chiesto all'ufficio tecnico del Comune di rielaborare i progetti prevedendo un ampliamento dei settori senza il ricorso a operazioni di scavo. Della questione si tornerà a discutere lunedì.
Fonte: Repubblica.it
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