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Colore pelle evoluto in pochi anni

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2016 08:56
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27/12/2016 12:59
 
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Premetto che sono entrato nel forum stamattina e non ho ancora capito dove scrivere le presentazione,se oltre a rispondermi alla domanda che sto per porre mi indicaste come e dove farlo ve ne sarei grato [SM=g27987]
Premesso ciò volevo chiedervi come è possibile che in pochi anni (2000-3000)sia potuta nascere una carnagione scura come quella africana.
Non ho mai creduto nella barzelletta improbabile dell'evoluzione,ma questo aspetto non riuscivo a spiegarmelo in pochi migliaia di anni,e sono parecchio in difficoltà.Ho letto sul sito jw che la razza africana discende da cus e altri(2400a.ev),e immagino che negli anni di cristo già erano presenti persone di carnagione molto scura.Pertanto questa carnagione sarebbe dovuta nascere in soli 2400 anni.
La domanda pertanto NON è a scopo di sostenimento evoluzionistico,ma volevo chiedervi di spiegarmi come sia potuta nascere una pelle così scura e dei tratti di viso così particolari in pochi anni.
Sono molto in difficoltà e sta cosa mi lascia perplesso.
Vi sarei molto grato se nel rispondermi riusciste a citarmi qualcosa,qualche esperto o qualche fonte a sostegno,in quanto è l'unico dubbio concreto che mi è rimasto.
Vi ringrazio molto,buona giornata a tutti [SM=g7348]
27/12/2016 13:08
 
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ok presentazione fatta comunque :)
27/12/2016 13:13
 
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Ciao,

piuttosto ci sarebbe da chiedersi come si sia diffusa la colorazione chiara...
i primi uomini avevano la pelle scura...

per te è un fatto nuovo?
nero è il colore originale della razza umana...
magari per te Gesù era anche biondo con gli occhi azzurri, come viene spesso rappresentato?

[SM=g2037509]




[SM=g27987]
[Modificato da I-gua 27/12/2016 13:16]
27/12/2016 13:51
 
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Beh! Personalmente, la vedrei sotto questi termini. Siccome esiste microevoluzione e non esiste macroevoluzione. L'arcano potrebbe essere facilmente spiegato. Naturalmente è un mio parere personale. Per dare una risposta scientifica, avremo bisogno invece di una verifica sperimentale.

La macroevoluzione è quella che secondo la teoria evolutiva, dice che le specie viventi dovrebbero avere delle mutazioni che gli permettono di trasformarsi in altre specie. Ma secondo la Bibbia, ciò non esiste, perché Dio ha creato ogni essere vivente secondo la sua specie. E se andiamo a vedere anche dal punto di vista scientifico non vi è una verifica sperimentale dell'esistenza di macroevoluzione.

Mentre la microevoluzione, che dice che all'interno di una specie ci possono essere delle mutazioni, che permettono ad un organismo vivente di adattarsi all'ambiente e trasformarsi, è una cosa che esiste veramente. La mutazione può avvenire anche velocemente.

Quindi come dice I-gua, i primi uomini potrebbero essere stati uomini scuri. Successivamente si è vista una presenza di uomini scuri e uomini bianchi contemporaneamente che potrebbero aver subito le loro trasformazioni in base al luogo dove vivevano e hanno diffuso la loro progenie mutata. A volte i nomi di persone rappresentavano addirittura città. Questo spiega come il genere umano si è diffuso sulla Terra.

Ciao
anto_netti
27/12/2016 14:12
 
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A cosa è dovuta la varietà nelle razze?

Quando lo spermatozoo dell’uomo si unisce alla cellula uovo della donna, è concepita una nuova vita umana anche se i genitori sono di razza diversa. Eppure in quella piccolissima cellula ci sono migliaia di geni, che trasmettono i caratteri ereditari. Questi caratteri riflettono tratti evidenti nei genitori o in altri antenati.

La struttura genetica del primo uomo Adamo era tale che si poteva sviluppare fra i suoi discendenti un’ampia varietà in quanto a colore della pelle, colore e forma dei capelli, corporatura e caratteristiche facciali. La varietà fu accresciuta dalle differenze linguistiche e geografiche.

Riguardo all’isolamento geografico l’Encyclopedia Americana spiega: “Quando terre abitate da due o più popolazioni sono separate da mari, catene montuose, deserti o altre cose che ostacolano i viaggi, i rappresentanti di queste popolazioni sono per forza confinati nei rispettivi territori. . . . le razze saranno separate da vuoti nella frequenza genetica corrispondenti ai confini geografici. . . . una condizione del genere si osserva in Africa dove il deserto del Sahara costituisce un confine tra la razza europea (bianca) e quella africana (negra). Il Sahara ha una popolazione molto sparsa ed è difficile per l’uomo attraversarlo; costituisce un agente di isolamento di lunga data”.

In tal modo genetica, lingue e barriere geografiche spiegano in parte perché compaiono gruppi razziali distinti in tutte le parti della terra.

Colore della pelle

Secondo la Bibbia tutti gli uomini discendono da Noè, attraverso i suoi tre figli Sem, Cam e Iafet. Il decimo capitolo di Genesi elenca 70 discendenti di Noè e dice: “Da queste [famiglie] le nazioni si sparsero per la terra”. (Genesi 10:32) Uno dei numerosi modi in cui queste nazioni sono state classificate ha relazione con il colore della pelle. Nella pelle di tutte le creature umane normali c’è un pigmento bruno scuro detto melanina.

Noè e i suoi tre figli avevano tutti una certa quantità di questo pigmento scuro. Da Sem vennero i babilonesi, gli assiri, gli ebrei e gli arabi la cui pelle varia dal chiaro al bruno. I discendenti di Iafet, che comprendono le razze indoeuropee, hanno la pelle di colore variabile dal chiaro al bruno scuro. In quanto a Cam (che significa di colorito scuro o bruciato dal sole), alcuni suoi discendenti, ma non tutti, avevano la pelle scura. Gli egiziani, che hanno la pelle leggermente scura, discendono da Mizraim figlio di Cam. Un altro figlio di Cam, Canaan, maledetto da Dio per la sua cattiva condotta, fu l’antenato dei cananei dalla pelle chiara.

In armonia con ciò il dott. Hughes, professore di antropologia presso l’Università di Toronto, ha detto: “Su ogni continente, e in ogni razza geograficamente definita, c’è un’ampia varietà nella . . . pigmentazione della pelle, . . . i tamil dell’India meridionale sono considerati da molti antropologi membri della principale razza europoide [indoeuropea bianca], ma per quanto riguarda la pigmentazione della pelle sono più scuri di molti negri africani”.

Tutto questo mostra quanto è sciocco interpretare la maledizione di Dio su Canaan come un riferimento a un popolo dalla pelle scura. Tutte le suddivisioni dell’umanità hanno un pigmento scuro nella pelle, alcune in misura minore, altre in misura maggiore.

Esistono razze superiori o inferiori?

Recentemente negli U.S.A. è stato effettuato uno studio su bambini negri adottati da 101 famiglie bianche di istruzione superiore alla media. La rivista Psychology Today dice in un servizio che negli esami del Q.I. i bambini negri hanno “registrato un punteggio superiore alla media nazionale sia dei negri che dei bianchi, specie se erano stati adottati nella prima infanzia”.

Ad ogni modo, in base a quali criteri si deve misurare la superiorità o l’inferiorità di una razza? In base ai criteri della civiltà occidentale con il suo allarmante aumento di disturbi cardiaci, cancro e altre malattie, con il suo spaventoso aumento di perversioni e violenze sessuali? O in base ai criteri di qualche tribù cosiddetta primitiva, come gli yamana, i chenchu o i pigmei del Congo? Notate come un esperto, il defunto prof. Kern, ha descritto un rappresentante tipico di queste tribù:
“Prova sempre diletto a stare coi bambini, e conosce e ama anche le più piccole creature viventi che abitano il suo territorio. . . . È . . . tenero e paziente con gli invalidi e coi vecchi . . . ed è contento della sua vita e del suo lavoro all’aperto. . . . non vi è civiltà in cui l’esistenza sia più felice. Qui il suicidio è più raro che in qualsiasi altro luogo”.
È sufficiente considerare questi fatti per capire come il Creatore dell’umanità consideri le diverse razze. Sotto ispirazione dello spirito santo di Dio l’apostolo Pietro, egli stesso ebreo, disse: “Io riconosco che Dio non ha preferenze di persona, ma gli è accetto colui che lo teme e osserva la giustizia, di qualunque nazione [“razza”, Today’s English Version] egli sia”. — Atti 10:34, Nardoni.

Fonte:g 8/7/82
27/12/2016 14:20
 
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Re:
anto_netti, 27/12/2016 13.51:

Beh! Personalmente, la vedrei sotto questi termini. Siccome esiste microevoluzione e non esiste macroevoluzione. L'arcano potrebbe essere facilmente spiegato. Naturalmente è un mio parere personale. Per dare una risposta scientifica, avremo bisogno invece di una verifica sperimentale.

La macroevoluzione è quella che secondo la teoria evolutiva, dice che le specie viventi dovrebbero avere delle mutazioni che gli permettono di trasformarsi in altre specie. Ma secondo la Bibbia, ciò non esiste, perché Dio ha creato ogni essere vivente secondo la sua specie. E se andiamo a vedere anche dal punto di vista scientifico non vi è una verifica sperimentale dell'esistenza di macroevoluzione.

Mentre la microevoluzione, che dice che all'interno di una specie ci possono essere delle mutazioni, che permettono ad un organismo vivente di adattarsi all'ambiente e trasformarsi, è una cosa che esiste veramente. La mutazione può avvenire anche velocemente.

Quindi come dice I-gua, i primi uomini potrebbero essere stati uomini scuri. Successivamente si è vista una presenza di uomini scuri e uomini bianchi contemporaneamente che potrebbero aver subito le loro trasformazioni in base al luogo dove vivevano e hanno diffuso la loro progenie mutata. A volte i nomi di persone rappresentavano addirittura città. Questo spiega come il genere umano si è diffuso sulla Terra.

Ciao
anto_netti




Quando dici "i primi uomini" intendi i primi discendenti di adamo ed eva?Cioè adamo ed eva potevano essere di pelle scura dici?
E comunque una microevoluzione così netta a livello di carnagione è scientificamente plausibile anche in soli 2000-3000 anni?
Magari se riuscite a citarmi qualcosa ve ne sarei grato ahah [SM=g8925] [SM=g8861]
E grazie comunque per la risposta,molto gentile [SM=g28002]
27/12/2016 14:36
 
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Ciao Amalia!

Penso che le fonti che citi siano oramai datati.
I genetisti moderni ammettono che il concetto di "razza" non si applica alla specie umana. Si può applicare alle razze di animali allevati dall'uomo, come per esempio i cani, funziona perché una razza ha determinati parametri morfologici... ma ciò non accade nella specie umana.
In questo senso, ogni individuo sarebbe una "razza a sé"

Oltretutto la "razza negra" è un puro non senso dal punto di vista genetico.
Aborigeni australiani e africani possono avere entrambe la pelle molto scura, ma sono tra i gruppi etnici più distanti tra loro.

Poi, se guardiamo gli abitanti del continente africano, non possiamo metterli in un unico insieme solo perché hanno la pelle scura... ci può essere più differenza genetica tra due africani che tra un africano e un europeo.

Il colore della pelle dipende giustamente dalla variazione di melanina, ma è controllata da multipli geni, non solo uno.... quindi il colore della pelle è il risultato di molti fattori... è più complicato del colore degli occhi...


Togliamoci di mente il concetto di razza, è un costrutto ideologico che non ci permette di comprendere la complessità umana, e induce a pregiudizi...
Possiamo parlare di bianchi o neri (per limitarci a questi) ma non esiste la razza bianca, o la razza nera...

Personalmente, se uno è nero io dico nero, o africani se viene dall'Africa... mi sembra assurdo dire una persona di colore...
Di colore saranno i " bianchi" che non sono quasi mai bianchi... rossi se stanno al sole, Verdi se stanno male, Ec...

Gli Stati Uniti hanno ancora una mentalità razziale, e cosa porta questo?

Lasciamo ai nonni parlare di negri e razza negra o negroide... oggigiorno dovrebbe essere sorpassato
[SM=g27989]
27/12/2016 17:03
 
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Re: Re:
Luca Jeff Ricci, 27/12/2016 14.20:



Quando dici "i primi uomini" intendi i primi discendenti di adamo ed eva?




Si!




Cioè adamo ed eva potevano essere di pelle scura dici?




Beh! Difficile dirlo. La Bibbia non ne parla. Stando al racconto biblico la collocazione del primo uomo è nelle vicinanze del fiume Eufrate, in Mesopotamia, nell'attuale Iraq.
Ma stando alla scienza il primo uomo è collocato in Africa.
Se Adamo ed Eva sono nati in Mesopotamia, potrebbero aver avuto la pelle leggermente scura. Oppure secondo la Svegliatevi postata da Amalia, potrebbero semplicemente aver avuto tutti i potenziali caratteri genetici del colore della pelle e solo un luogo diverso dove i discendenti avrebbero abitato, avrebbe potuto determinare un diverso colore della pelle.




E comunque una microevoluzione così netta a livello di carnagione è scientificamente plausibile anche in soli 2000-3000 anni?




Penso di si! Per la microevoluzione una mutazione può avvenire anche velocemente. Perché da una generazione ad un altra può avvenire l'adattamento ad un nuovo ambiente geografico. Non credo che esistano i milioni o miliardi di anni citati dagli evoluzionisti per la macroevoluzione.




Magari se riuscite a citarmi qualcosa ve ne sarei grato ahah [SM=g8925] [SM=g8861]




Beh! Inanzitutto ti ripeto, che questi sono semplicemente miei ragionamenti personali. Purtroppo è difficile trovare qualcosa che possa confermare questo. Potrei anche sbagliarmi. Ciò che troviamo è per la maggior parte incentrato sulla teoria dell'evoluzione. Ma! Visto mai, che qualcosa si può trovare!




E grazie comunque per la risposta,molto gentile [SM=g28002]




Non c'è di che!

[SM=g1871112]

Ciao
anto_netti
[Modificato da anto_netti 27/12/2016 17:06]
27/12/2016 17:26
 
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Re:
I-gua, 27/12/2016 14.36:



Penso che le fonti che citi siano oramai datati.
I genetisti moderni ammettono che il concetto di "razza" non si applica alla specie umana. Si può applicare alle razze di animali allevati dall'uomo, come per esempio i cani, funziona perché una razza ha determinati parametri morfologici... ma ciò non accade nella specie umana.
In questo senso, ogni individuo sarebbe una "razza a sé"

Oltretutto la "razza negra" è un puro non senso dal punto di vista genetico.
Aborigeni australiani e africani possono avere entrambe la pelle molto scura, ma sono tra i gruppi etnici più distanti tra loro.

Poi, se guardiamo gli abitanti del continente africano, non possiamo metterli in un unico insieme solo perché hanno la pelle scura... ci può essere più differenza genetica tra due africani che tra un africano e un europeo.

Il colore della pelle dipende giustamente dalla variazione di melanina, ma è controllata da multipli geni, non solo uno.... quindi il colore della pelle è il risultato di molti fattori... è più complicato del colore degli occhi...


Togliamoci di mente il concetto di razza, è un costrutto ideologico che non ci permette di comprendere la complessità umana, e induce a pregiudizi...
Possiamo parlare di bianchi o neri (per limitarci a questi) ma non esiste la razza bianca, o la razza nera...

Personalmente, se uno è nero io dico nero, o africani se viene dall'Africa... mi sembra assurdo dire una persona di colore...
Di colore saranno i " bianchi" che non sono quasi mai bianchi... rossi se stanno al sole, Verdi se stanno male, Ec...

Gli Stati Uniti hanno ancora una mentalità razziale, e cosa porta questo?

Lasciamo ai nonni parlare di negri e razza negra o negroide... oggigiorno dovrebbe essere sorpassato
[SM=g27989]




Infatti hai ragione!

Il concetto di razza è solo un costrutto mentale per classificare gli esseri umani. Ma non esiste il concetto di razza. Perché due africani neri possono differire molto di più che un nero e un bianco.

Le informazioni del colore della pelle non risiedono nei geni. A dimostrazione che la struttura della cellula è molto più complessa. E a dimostrazione che il racconto biblico ha ragione.

Ma dove risiedono queste informazioni? In realtà è tutto un universo ancora da scoprire. Più si fa ricerca e più si trova complessità.

www.filosofico.net/razzenoncisono0o0.htm

Ciao
anto_netti
27/12/2016 17:47
 
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Ciao Anto_netti

da quello che mi ricordo dei miei studi, le informazioni per il colore della pelle invece sono contenuti proprio nei geni, ma non solo in uno, in diversi...
quindi il risultato è poco prevedibile...

altrimenti, dove sarebbero contenute, se non nei geni?

[SM=g1944981]

I-gua
27/12/2016 18:03
 
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Re:
I-gua, 27/12/2016 17.47:



Ciao Anto_netti

da quello che mi ricordo dei miei studi, le informazioni per il colore della pelle invece sono contenuti proprio nei geni, ma non solo in uno, in diversi...
quindi il risultato è poco prevedibile...

altrimenti, dove sarebbero contenute, se non nei geni?

[SM=g1944981]

I-gua




Beh! Si! Stanno nei geni. Ma non solo. Entrano in gioco altre cose che esistono nella cellula che hanno altre informazioni. Quindi, alla fine possiamo dedurre che la cellula è tremendamente complessa. Avevo letto un articolo nella rivista "Le Scienze", credo del 2003 o 2004, che parlava di informazioni che risidieno in altri meandri della cellula e che riguardano proprio la differenzazione degli esseri umani. Ma ritrovare l'articolo in mezzo a tonellate di carta è un'impresa ardua. Di solito gli articoli della rivista "Le Scienze", sono articoli di ricerche all'avanguardia. Insomma delle ultime teorie proproste. Proverò a cercarla.

Ciao
anto_netti
28/12/2016 08:47
 
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grazie per la risposta Anto_netti

comunque, per una variazione di colore non ci vuole mica un'eternità!

prendiamo l'esempio dei pitoni allevati in cattività, da un giorno all'altro può nascertene uno con un colore completamente nuovo!



[SM=g1871112]

p.s. perché non mi esce l'immagine? qualche Mod me la può aggiustare? grazie!
[Modificato da I-gua 28/12/2016 08:47]
28/12/2016 08:56
 
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Re:
I-gua, 28/12/2016 08.47:



comunque, per una variazione di colore non ci vuole mica un'eternità!




Infatti!

[SM=g28002]

Ciao
anto_netti
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