Fantagiro 2018 dalla Polonia di Nebe1980

Commenti fin qui?

Ah dimenticavo. per le tappe di montagna metterò anche il dislivello e la nona tappa ha un dislivello di 6322 metri

Dopo il giorno di riposo la corsa riprende con una tappa per velocisti dal chilometraggio ridotto che non dovrebbe perciò causare problemi alle ruote veloci del gruppo.
Da domani però inizia una girandola di difficoltà con due tappe di media montagna, una pianeggiante con insidia nel finale e due tappe di alta montagna

Cominciano le difficoltà della seconda settimana.
La tappa di oggi è di media montagna e presenta 3 GPM di terza categoria ed uno di seconda. L'ultimo scollinamento è posto a 4,6 Km dalla conclusione e questo potrebbe anche provocare il tentativo da parte di qualche big in ritardo di dare la bottarella per scollinare con qualche secondo da conservare nel tratto successivo. La discesa termina all'ultimo chilometro che sarà pianeggiante. Per il discorso vittoria di tappa probabilmente vedremo una fuga di buoni outsiders.

Tappa quasi interamente ligure con una serie di asperità delle quali l'ultima davvero molto dura anche se collocata a 50 Km dalla conclusione. Si tratta di una tappa di media montagna che vedrà la pianura della prima parte di gara spezzata da 3 asperità delle quali due di seconda categoria ed una di quarta. Poco prima del Km 180 inizierà lo spauracchio di questa frazione: la salita al monte Beigua dal versante di Varazze.
Si arriva dal mare sino agli oltre 1200 metri del Rifugio Monte Beigua in 15 Km con una pendenza media che sfiorà l'8% e lunghi quanto frequenti tratti in doppia cifra. Si tratta di una salita che potrebbe fare molto male se percorsa ad andatura sostenuta anche se difficilmente vedremo i big in azione data la collocazione della sommità di questo GPM a circa 50 Km dalla conclusione. Tale distanza sarà caratterizzata da una lunghissima discesa interrotta da due tratti in contropendenza (anche abbastanza lunghi) mentre il traguardo sarà posto a Savona, località dalla quale partirà la tappa di domani che invece vedrà probabilmente i big cominciare a provare la febbre agli avversari.
In ogni caso un Beigua percorso ad elevate velocità potrebbe "pasar factura" (come dicono gli spagnoli) nella tappa di domani.

Per adesso niente male... l'unica lato negativo sono i profili della Flamme Rouge, sono peggio definiti rispetto a quelli di cronoescalada

mauro facoltosi, 20/02/2017 20.24:

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Per adesso niente male... l'unica lato negativo sono i profili della Flamme Rouge, sono peggio definiti rispetto a quelli di cronoescalada

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da un certo punto di vista è vero però c'è la possibilità di fare i profili 3D come nell'oriinale e la possibilità di avere il simbolino della cima Coppi e soprattutto si riescono a fare percorsi automatici su strade sulle quali cronoescalada non lo permette come il lato italiano del piccolo san bernardo e diverse altre strade

Tappa di montagna. L'altitudine in realtà porterebbe a considerarla di mezza montagna ma la presenza di tre salite in successione con le uiltime due dure e la vicinanza al traguardo dell'ultima mi inducono ad annoverarla tra le tappe di montagna.
Il dislivello è lo stesso di ieri ovvero poco più di tremila metri ma ieri era sparso in 240 Km mentre oggi è concentrato in 163.
70 Km tranquilli poi le salite in successione. L'ultima salita è durissima lunghi e frequenti tratti in doppia cifra con vari passaggi al 15/16% di pendenza. La salita termina 23 K m dalla conclusione ma attenzione alla discesa tecnica, carreggiata ristretta e curve cieche potrebbero provocare distacchi più consistenti che in salita e non c'è minimo recupero perchè la discesa è lunghissima e termina solo ai -2

Tappa insidiosa a dividere le due tappe di montagna della seconda settimana. Subito dopo la partenza si attacca il Colle di Nava, salita da non sottovalutare specialmente in apertura di gara. Ci sarà poi la lunga discesa e la pianura fino ai piedi della celebre salita verso la Superga, dopo la discesa ci sarà qualche chilometro di pianura per giungere nel centro di Torino ove si concluderà la tappa

Questa è la tappa di montagna che concluderà la seconda settimana e precederà l'ultimo giorno di riposo.
Dopo 92 Km di pianura si affronterà l'arcigna salita di Colle d'Arlaz che ricorda in alcuni punti il Mortirolo per la strada stretta che corre in alcuni punti in mezzo ai prati con ripidi drittoni. Non si raggiungono le pendenze del più celebre dei versanti valtellinesi del Mortirolo ma comunque anche in questo caso non c'è respiro e comunque ci sono punte del 16% di pendenza e lunghissimi quanto frequenti tratti in doppia cifra.Dopo il Colle d'Arlaz ripercorrendo nella stessa direzione un pezzo di strada già affrontata si andrà a Saint Vincent ove si affronterà la lunghissima ascesa al Col de Joux che presenta anch'essa pendenze importanti. Dopo la discesa si ripercorrerà a ritroso un tratto fatto all'andata per andare a imboccare la salita finale verso Chardonney, frazione del comune di Champocher. Salita lunga e dalle arcigne pendenze. Il secondo arrivo in salita sarà allestito lungo il rettifilo che porta al parcheggio della scuola di sci ove sarà allestita la logistica.
Tutti i tratti di strada che verranno affrontati due volte saranno ripercorsi a distanza di moltissimi chilometri senza alcun rischio di avere corridori che si incontrano o di gente doppiata.
Qui gli scalatori possono riprendere il loro attacco alla maglia rosa.
La terza settimana sarà durissima con la tappa con arrivo sullo Zoncolan e due durissimi tapponi di montagna divisi da una altrettanto dura tappa a cronometro di montagna.

commenti sulla seconda settimana?

Seconda settimana ben disegnata. Mi soffermo in particolare sulla tappa numero 13, essendo le strade percorse quelle di casa: i primi due GPM si chiamano rispettivamente Regione Monti e Colle d'Oggia (anche se, a dire il vero, dal versante che hai scelto si scollina 200 mt sotto). La tappa è molto bella, l'unico problema è la discesa finale che necessita di essere ri-asfaltata, dal momento che era già in pessimo stato e, dopo la recente alluvione, penso proprio che versi in condizioni pietose.

Edo1995, 23/02/2017 00.43:

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Seconda settimana ben disegnata. Mi soffermo in particolare sulla tappa numero 13, essendo le strade percorse quelle di casa: i primi due GPM si chiamano rispettivamente Regione Monti e Colle d'Oggia (anche se, a dire il vero, dal versante che hai scelto si scollina 200 mt sotto). La tappa è molto bella, l'unico problema è la discesa finale che necessita di essere ri-asfaltata, dal momento che era già in pessimo stato e, dopo la recente alluvione, penso proprio che versi in condizioni pietose.

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Quando percorrono le strade dell'entroterra vastese (tutte mezze in frana, rotte, piene di buche ecc) gli ridanno una mano di asfalto nuovo poco prima del giro. Io critico questo modo di fare perchè così senza un intervento strutturale alla prima pioggia ti ritrovi punto e a capo, tuttavia è anche vero che se non hai i soldi per far passare il giro che comunque soldi ne porta, la soluzione può essere accettata. Credo quindi che basti ridare una mano di asfalto per permettere il passaggio della corsa.

Nebe1980, 23/02/2017 02.56:

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Quando percorrono le strade dell'entroterra vastese (tutte mezze in frana, rotte, piene di buche ecc) gli ridanno una mano di asfalto nuovo poco prima del giro. Io critico questo modo di fare perchè così senza un intervento strutturale alla prima pioggia ti ritrovi punto e a capo, tuttavia è anche vero che se non hai i soldi per far passare il giro che comunque soldi ne porta, la soluzione può essere accettata. Credo quindi che basti ridare una mano di asfalto per permettere il passaggio della corsa.

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Buono a sapersi! In ogni caso da Passo Teglia a Pieve di Teco, se ci fossero problemi con la strada di Rezzo, è possibile scendere anche da San Bernardo di Conio e Colle San Bartolomeo: la strada non sarà perfetta ma senz'altro percorribile.