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Monchi, la Roma, l'Obsolescenza "Assorbita" e il fantasma di Re Mirda

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2017 21:15
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30/03/2017 10:59
 
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Il "problema" di Monchi alla Roma, non è Monchi, ma la Roma.
Monchi, di cui non conosco vita morte e miracoli, ma sul quale mi "limito" alla constatazione dell'Ottimo che ha saputo costruire, è un acquisto straordinario, se pensiamo che la Roma ha davanti altri anni di autofinanziamento.
Monchi è un "Sabatini Plus", nel senso che ha in testa anche un "obiettivo ulteriore" rispetto al compitino del "compra a 1 e vendi a 3" (cosa per la quale è pieno il mondo di DS così, basti pensare a una qualunque delle provinciali, che dagli anni '50 comprano a 1 e vendono a 5...). Perché Monchi nella testa ha quello che a Sabatini manca, l'idea di "capire" CHI fra i vari "uomini da plusvalenza" è bravo ma si può lasciare andare, e chi invece possiede tutto un insieme di qualità che lo rende uno DA TENERE.
Vendere insomma, non "chiunque ti chiedano", ma scegliendo chi sacrificare.

Uno così per esempio è Manolas. Forte "fino a un certo punto", appariscente (per via di questi recuperi in velocità", ma "pieno di magagne" (in primis i piedi più fucilati della storia del calcio, e a seguire la tendenza alla distrazione, e poi ancora, il carattere insofferente). Non è Rudiger, che pure avrebbe mercato, e quindi te lo chiederanno. Ma Rudiger è uno che ha margini di miglioramento, è uno che è migliorato tecnicamente, è più professionista, più serio, ecc.
Altro esempio che facco: in un certo anno potevi (DOVEVI) tenere Benatia, e dare via Pjanic. Dovevi capire che Pjanic qui non andava oltre la dimensione del "gioiellino incostante", mentre Benatia era un Baluardo, era assurto a qualcosa di più che semplice difensore centrale ma aveva trovato qui una dimensione "Oltre". Dovevi CAPIRE. Era Benatia che dovevi tenere, monetizzare su Pjanic e SOSTITUIRLO (io, come ben sapete, quell'anno puntai De Bruyne, che prendevi a meno di quanto avresti venduto Pjanic).

Ecco, Monchi quindi "sulla carta" ben si sposa con "il massimo che si possa fare in regime di autofinanziamento". Ritengo, perché lo ha dimostrato, che abbia un pò più dei 3 neuroni bacati in testa che aveva Sabatini, un autentico COGLIONE.

Ma qual è il punto che dicevo? Il punto è che è sta piazza, sta società, a mandare a puttane ogni cosa, persino le ottime basi.
La Roma è in grado di rovinare chiunque arrivi. La Roma è quell'entità che ti mette nelle condizioni di esprimere il PEGGIO di te, di trasformare ogni potenziale apporto positivo, in una deriva negativa, spesso addirittura inspiegabile.

Al netto di "Roma", ritengo Monchi un acquisto straordinario. Il Massimo.
Lo dissi anche di Sabatini, certo. Che poi è stato uno degli ultimi "mattoncini" sui quali ho finito di fondare la mia "sintesi" sul mondo Roma.
Un mondo che ti fa dare meno di quello che potresti.

A Roma potrebbero venire, DOMANI, Mourinho, Abramovich e Moggi.
Rischieresti di non vincere nemmeno così.
Perché qui chiunque e qualunque cosa sembra arrivare con quella che nel mondo degli elettrodomestici chiamerebbero "obsolescenza programmata".
Qui la potremmo ribattezzare "Obsolescenza Assorbita".

Fateci caso da noi è sempre così.
[Modificato da giove(R) 30/03/2017 11:03]


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Post: 29.401
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30/03/2017 14:33
 
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La piazza che ti manda a puttane per me è proporzionale alla forza della società.
Piu' la società è forte meno la piazza ti manda a puttane.
Al di là del valore oggettivo di Monchi, se i tuoi rappresentanti "forti" dentro e fuori Trigoria sono Baldissoni e Pallotta rimangono fragili pure la figura e l'operato del DS.
Del resto presidenti forti ce li ricordiamo sulla punta delle dita avendone avuti davvero pochi.



Comunque a parte questo sul binario Rudiger/Manolas ultimamente non vedo piu' particolari differenze: se il professionista, serio, concentrato Rudiger è quello che se fa buttà fuori inutilmente al ritorno col Villarreal onestamente mi viene meno sta grande differenza mentale tra i due.
E non lo considero un episodio perché ultimamente s'è messo a fa un po' il personaggio social in campo pure lui e qua e là qualche cazzata per supponenza, esuberanza o eccessiva fiducia nei suoi mezzi la commette eccome.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Post: 28.044
Città: ROMA
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30/03/2017 15:07
 
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Re:
Sound72, 30/03/2017 14.33:

La piazza che ti manda a puttane per me è proporzionale alla forza della società.
Piu' la società è forte meno la piazza ti manda a puttane.
Al di là del valore oggettivo di Monchi, se i tuoi rappresentanti "forti" dentro e fuori Trigoria sono Baldissoni e Pallotta rimangono fragili pure la figura e l'operato del DS.
Del resto presidenti forti ce li ricordiamo sulla punta delle dita avendone avuti davvero pochi.

Comunque a parte questo sul binario Rudiger/Manolas ultimamente non vedo piu' particolari differenze: se il professionista, serio, concentrato Rudiger è quello che se fa buttà fuori inutilmente al ritorno col Villarreal onestamente mi viene meno sta grande differenza mentale tra i due.
E non lo considero un episodio perché ultimamente s'è messo a fa un po' il personaggio social in campo pure lui e qua e là qualche cazzata per supponenza, esuberanza o eccessiva fiducia nei suoi mezzi la commette eccome.



per me su quello basta che lo prendi e te lo inculi a sangue. Come hanno fatto alla Juve con Bonucci. Uno che ha vinto 5 scudetti, non STOCAZZO come Rudiger.
Sono ragazzi, ci sta che "dentro di loro" siano appunto ragazzi (guarda Evra che è uno scemo con il botto, nel senso di cazzarone mega, ma professionalmente irreprensibile), quindi ci sta che "prendano derive". Tu non devi fare altro che prenderli e INCULARTELI.
La Juve fa così. Qui pensiamo di essere migliori.

Una volta che ti sei INCULATO Rudiger a sangue, ecco che Rudiger depura TUUUUUUTTE le uscite a cazzo, e di Rudiger ti prendi il meglio.

Quanto ai mezzi psico-tecnici, ribadisco la differenza decisamente marcata.

Sulla relazione "forza dei singoli come derivazione della forza societaria" come sai sottoscrivo, pensandolo da sempre.


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30/03/2017 21:15
 
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giove(R), 30/03/2017 10.59:

Il "problema" di Monchi alla Roma, non è Monchi, ma la Roma.
Monchi è un "Sabatini Plus", nel senso che ha in testa anche un "obiettivo ulteriore" rispetto al compitino del "compra a 1 e vendi a 3" (cosa per la quale è pieno il mondo di DS così, basti pensare a una qualunque delle provinciali, che dagli anni '50 comprano a 1 e vendono a 5...). Perché Monchi nella testa ha quello che a Sabatini manca, l'idea di "capire" CHI fra i vari "uomini da plusvalenza" è bravo ma si può lasciare andare, e chi invece possiede tutto un insieme di qualità che lo rende uno DA TENERE.
Vendere insomma, non "chiunque ti chiedano", ma scegliendo chi sacrificare.


Altro esempio che facco: in un certo anno potevi (DOVEVI) tenere Benatia, e dare via Pjanic. Dovevi capire che Pjanic qui non andava oltre la dimensione del "gioiellino incostante", mentre Benatia era un Baluardo, era assurto a qualcosa di più che semplice difensore centrale ma aveva trovato qui una dimensione "Oltre". Dovevi CAPIRE. Era Benatia che dovevi tenere, monetizzare su Pjanic e SOSTITUIRLO (io, come ben sapete, quell'anno puntai De Bruyne, che prendevi a meno di quanto avresti venduto Pjanic).

Ecco, Monchi quindi "sulla carta" ben si sposa con "il massimo che si possa fare in regime di autofinanziamento". Ritengo, perché lo ha dimostrato, che abbia un pò più dei 3 neuroni bacati in testa che aveva Sabatini, un autentico COGLIONE.

A Roma potrebbero venire, DOMANI, Mourinho, Abramovich e Moggi.
Rischieresti di non vincere nemmeno così

Fateci caso da noi è sempre così.



Quoto.
Ps Su Monchi in se' non dico nulla,non lo conosco bene e non mi illudo.


[Modificato da lucaDM82 30/03/2017 21:15]
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