Giandujotta.50, 06/07/2017 13.03:
Rispetto ai vaccini sporchi merita dare uno sguardo qui:
blog.ilgiornale.it/locati/2017/02/11/vaccini-sporchi-minacce-ai-ricerc...
e ribadisco: NON sono anti vacccini.
le ricerche di Gatti_Montanari sono state smentite nei link che ti ho linkato ed esattamente questo:
medbunker.blogspot.it/2017/02/i-vaccini-inquinati-unesperta-dice-di...
qui si entra più nel dettaglio:
LA TOSSICITA’ NASCOSTA DEI VACCINI – UN MISTERO DA CHIARIRE
Era da un pezzo che diversi “aficionados” della mia pagina chiedevano un commento sulla recente, importante scoperta di due studiosi italiani, Antonietta Gatti e Stefano Montanari, che usando microscopia elettronica (per la precisione: “Field Emission Gun Environmental Electron Scanning Microscope equipped with the X-ray microprobe of an Energy Dispersive Spectroscope”) hanno descritto come ben trenta diversi vaccini attualmente in commercio contengono pericolose nanoparticelle come acciaio, tungsteno, piombo, zirconio, rame, zinco, titanio, antimonio, bismuto, nickel, hafnio, stronzio e perfino argento, oro, e platino. Tutte sostanze, come si sa, non-biodegradabili e potenzialmente tossiche in quanto sono state associate a malattie autoimmune e leucemie (A. Gatti & S. Montanari, “New Quality-Control Investigations on Vaccines: Micro- and Nanocontamination”, International Journal of Vaccines and Vaccination 2017).
Oggi, approfittando della domenica di pioggia, ho letto l’articolo suddetto con la dovuta attenzione. Ammetto che ho dovuto faticare un po’ a trovarlo perche' la rivista su cui hanno pubblicato non e’ citata da PubMed (il server della Public Library of Medicine a cui si riferiscono tutti gli scienziati al mondo per studiare la letteratura scientifica). Ed infatti, questo International Journal of Vaccines and Vaccination e' una rivista sulla quale ne’ io ne’ nessuno dei miei collaboratori abbiamo mai pensato di pubblicare. Cosi’ mi e’ caduto l’occhio sul nome del publisher “MedCrave”, che non e’ esattamente Elsevier o la Oxford press, e quindi dopo una ricerca di ben trenta secondi ho scoperto che MedCrave fa parte della famosa (o meglio, famigerata) “Beall’s List of Predatory Publishers”, cioe’ la lista nera dei publisher che stampano giornali in cui uno puo’ scrivere qualsiasi cosa, basta che paghi. Infatti, tempo fa un paio di burloni pubblicarono, proprio su uno di questi giornali, un articolo costituito da una insalata di termini scientifici messi insieme a casaccio e senza alcun significato che erano stati generati da un software. Ma passiamo oltre, e focalizziamoci sul contenuto, non sul contenente.
In poche parole, il lavoro di Gatti e Montanari e’ un lavoro che sarebbe anche interessante se non avesse due problemi essenziali. Il primo e’ che dimostra esattamente il contrario di cio’ che dice di dimostrare, ed il secondo e’ che non ha controlli. Un poco come dire che Charles Manson sarebbe un grande filantropo, eccetto che e’ un assassino e non ha mai donato una lira a nessuno.
Ma perche’ l’articolo dimostra il contrario di quello che dice di aver scoperto? Semplice: perche’ mostra una serie di microfotografie ottenute dopo evaporazione di “droplets” di 20 microlitri di vaccino, in cui le particelle “tossiche” vengono trovate in numero variabile da 2 a 1,821 (Table 3). Ora, 1,821 particelle in 20 microlitri sembrano tante (~90 milioni per litro). Sembrano. Pero’ gli autori non “traducono” questo numero crudo di particelle in una concentrazione specifica. Allora ho pensato di provarci io, ricordandomi proprio del numero di Avogadro, quello citato recentemente da Roberto Burioni in un post sull’omeopatia. Il numero di Avogadro corrisponde a 6.023 x 10^23, che sono il numero di molecule per mole di una sostanza. Per cui un litro d’acqua contiene ~3.3 x 10^25 molecole, e quindi 20 microlitri di vaccino acquoso contengono approssimativamente 10^21 molecole. In altre parole, risparmiandovi i calcoli, la massima percentuale possibile dei “tossici” scoperti da Gatti e Montanari e’ 0.00000000000000000005% (il che e’, in altre parole, nel range delle femto-moli). In che significa che Gatti e Montanari hanno dimostrato quello che – grazie a Dio – si sapeva gia’, cioe’ che le preparazioni vaccinali sono infatti purissime.
E poi c’e’ il problema dei controlli. Quando si fa scienza i controlli sono la cosa piu’ importante. Fare scienza senza i controlli e’ come fare una gara di Formula 1 senza macchine e senza piloti. O, se volete, come costruire un gabinetto senza water e senza lavandino. In altre parole, Gatti e Montanari hanno fatto questi studi nel vuoto, senza alcun termine di paragone, senza misurare, con lo stesso metodo, il numero delle stesse particelle in altre soluzioni acquose o oleose, che ne so, acqua minerale, olio d’oliva, verdicchio, grappa, olio di ricino, fate voi. Perche’ magari quelle concentrazioni di particelle – comunque bassissime – sono presenti dappertutto. Perche’ magari erano gia’ presenti nella siringa usata per tirare fuori i 20 microlitri di vaccino dalla confezione e metterlo nel filtro per il microscopio. Perche’ magari quelle concentrazioni di particelle di metalli pesanti “tossici” si trovano probabilmente anche nel cono gelato che state mangiando per strada (perche’ e’ passata vicino a voi una macchina). Ed infatti, proprio Gatti e Montanari, in un loro articolo pubblicato nel 2009 sulla rivista Critical Reviews in Food Science and Nutrition (che non e’ Nature, ma e’ almeno citata su PubMed), avevano studiato 86 campioni di pane e 49 campioni di biscotti provenienti da 14 paesi diversi, ed usando la stessa tecnologia avevano trovato le stesse particelle nel 40% dei campioni testati. Ora pensate a quante migliaia di fette di pane e di biscotti ogni bambino mangia nella sua vita? Dobbiamo ritenerci fortunati che il lavoro del 2009 non ha dato origine ad un movimento mondiale contro l’uso del pane e dei biscotti. Altro che vaccini, amici miei. A dare ascolto a questi due “scienziati” bisognerebbe iniziare l’assalto ai forni!
In conclusione, questo articolo di Gatti e Montanari e’ di qualita’ scientifica pessima. Ed ugualmente pessimo e’ il commento finale secondo cui queste particelle “should not be present in any injectable medicament, let alone in vaccines, more in particular those meant for infants” – un commento del tutto assurdo (e stupidamente provocatorio) nel contesto di uno studio che ha dimostrato proprio la grande purezza dei vaccini testati. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere, per tutto il male che un articolo di questo tipo puo’ fare nelle menti di persone che di scienza capiscono poco. Gatti e Montanari: ma ci siete o ci fate?
Link per l'articolo originale:
www.facebook.com/guidosilvestriMD/posts/1803106590001021:0[Modificato da FrancescaGalvani 06/07/2017 13:49]