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Commenti al rapporto dei testimoni di Geova del 2016

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2017 13:45
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22/05/2017 12:46
 
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Cosa dicono realmente le statistiche?

Anche quest'anno ho estrapolato da questa discussione:

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/10999008/Crescita-dei-testimoni-di-Geova-commenti-ai-rapporti-annuali-di-servizio/discussi...

e precisamente da questo commento in avanti:

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/10999008/Crescita-dei-testimoni-di-Geova-commenti-ai-rapporti-annuali-di-servizio/discussione.aspx/5?#idm1...

alcune note al rapporto di servizio dell'anno teocratico 2016 (che va dal settembre 2016 all'agosto 2016) dei testimoni di Geova. Lo scopo di questa discussione non è solo di sottolineare come il proselitismo dei testimoni di Geova continui a raccogliere successi, come confermato sia dalle statistiche interne che da osservatori terzi, ma anche di dimostrare quello che mi piace definire l' "analfabetismo statistico" di alcuni fuoriusciti dei testimoni di Geova, che, ignari dei parametri reali a cui è necessario fare riferimento per stimare un trend di crescita o decrescita, continuano a tentare vanamente di dimostrare che l'Organizzazione di Geova sarebbe in crisi di numeri e di risultati. Tale completa "idiosincrasia al rigor di logica" si può percepire da altre sfumature, ad esempio nella umoristica pretesa per cui dalla propria osservazione particolare si dovrebbe derivare una realtà di fatto generale ('nella mia cittadina si vedono pochi tdG' => 'i tdG stanno diminuendo in tutt'Italia').
22/05/2017 12:48
 
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In questa pagina del sito istituzionale dei testimoni di Geova si può trovare qualche dato saliente sull'andamento dell'opera di evangelizzazione nel suddetto periodo:

www.jw.org/it/pubblicazioni/libri/annuario-2017/totali-d...


Riportiamo di seguito tali dati:


Filiali dei Testimoni di Geova
: 89

Paesi che hanno fatto rapporto: 240

Numero delle congregazioni: 119.485

Presenti alla Commemorazione in tutto il mondo: 20.085.142

Partecipanti alla Commemorazione in tutto il mondo
: 18.013

Massimo dei proclamatori: 8.340.847

Media mensile dei proclamatori: 8.132.358

Percentuale di aumento rispetto al 2015
: 1,8

Totale dei battezzati: 264.535

Media mensile dei pionieri ausiliari: 459.393

Media mensile dei pionieri: 1.157.017

Totale delle ore dedicate al servizio di campo: 1.983.763.754

Media mensile degli studi biblici: 10.115.264


La sensazione che viene fuori dalla lettura di questo numeri è NETTA e inequivocabile. Evidenzia l'ennesimo successo statistico dei tdg, che continuano ad aumentare - come vedremo - ad un ritmo maggiore della popolazione mondiale, ed il contemporaneo fallimento integrale dell'opera di disturbo dei fuoriusciti (e degli oppositori in generale), totalmente incapaci di arginarne la crescita.

Non solo tutti i dati sono aumentati, ma TUTTE LE PERCENTUALI DI AUMENTO SONO CRESCIUTE RISPETTO AL RAPPORTO PRECEDENTE. Anche il "massimo dei proclamatori" che è paradossalmente il parametro statistico meno rilevante, e al quale i fuoriusciti avevano - in modo illogico - attribuito grande importanza perchè rimasto quasi invariato fra il 2014 ed il 2015, ha subito una impennata clamorosa di +120.000 unità.

L'aumento reale dei tdg del mondo è stato dell'1,8 %, contro l'1,5 del rapporto precedente. Questa percentuale misura il tasso di crescita del numero medio dei tdg, a sua volta oggetto di un netto incremento, da 7.987.000 a 8.133.000.

Le congregazioni sono aumentate di 1500 unità. Questo è un chiaro segno di progresso (*), mentre non lo è in sé la chiusura di sale dei congressi e sale del regno. La diminuzione delle Sale del Regno in certi paesi è solo un banale riflesso dell'ottimizzazione delle risorse economiche.

Il numero dei presenti alla Commemorazione è un altro segnale dello stato di salute dei testimoni di Geova. Ha registrato l'ennesimo massimo, e inoltre ha sfondato per la prima volta il tetto dei 20 milioni in tutto il mondo.

Ci sono stati altri 264.000 battezzati, ovvero 4.000 in più rispetto all'anno precedente. Da sottolineare che il #battesimi, che ha subito un lieve calo in anni precedenti al 2015, è stato additato dai fuoriusciti come segno inequivocabile di crisi: c'è dunque da chiedersi se quella che sembra una inversione di tendenza dovrebbe ora dimostrare il contrario. Pionieri, ore di servizio e studi biblici (anche qui con il superamento di una soglia psicologica, 10 milioni: prima volta nella storia) sono tutti aumentati rispetto al 2015.


___________________________________________________


(*) Da notare che in Italia il numero di congregazioni è lievemente diminuito nell'ultimo anno di servizio. Un problema? Mentre la necessità di formare nuove congregazioni costituisce un indizio di progresso, non si può banalmente dedurre il contrario dalla chiusura di congregazioni. Una 'congregazione' infatti non è altro che un raggruppamento di proclamatori il cui numero è variabile e non soggetto a norme predeterminate. Secondo alcune vecchie linee guida, non si sa se ancora in vigore, una nuova congregazione può essere formata con un numero minimo di 60 proclamatori, ma si tratta appunto - ammesso che sia ancora vigente - solo di una linea guida spessissimo disattesa: prova ne sia la facilità con cui si può riscontrare l'esistenza di congregazioni con 50, 40 o anche 30 proclamatori, specie nel campo di lingua straniera, come è del tutto possibile trovarne di composte di 100 proclamatori, 120, 150 o anche più.

Ricondurre la decisione di chiudere una congregazione all'unico parametro del numero di proclamatori coinvolti (per argomentare ad esempio che la cancellazione di una congregazione è necessariamente una diretta conseguenza della crisi di testimoni di Geova in una zona) è riduttivo, a dir poco. Significa non avere idea della grande quantità di variabili in gioco: si va dalla disponibilità di sufficienti anziani e servitori di ministero, a considerazioni logistiche e geografiche, passando per una mera strategia economica (= due congregazioni possono dover usare una stessa Sala del Regno e può convenire fonderle in una sola). Può quindi capitare che si lasci 'sopravvivere' una congregazione anche se ormai ridotta a solo 25 o 30 proclamatori, o che si uniscano due congregazioni, anche se il risultato assomma ad una congregazione di 150 membri e passa.

Il numero di congregazioni non può quindi essere considerato un indice della crescita dei tdG in Italia. L'unico fenomeno che rende conto di tale crescita è il trend nel numero dei proclamatori, il quale, come vedremo alla luce del contesto demografico, è in costante aumento praticamente da sempre: i testimoni di Geova italiani sono sempre di più e sempre più densamente presenti nella popolazione.
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:06]
22/05/2017 12:50
 
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Anche il numero di quelli che prendono gli emblemi alla Commemorazione continua a salire (18.000 nel 2016). L'aumento di questo dato è ormai una costante degli ultimi anni. Se ciò su un piano dottrinale può risultare curioso e anche suscitare perplessità, su quello fenomenologico non conta nulla, essendo del tutto ininfluente nel rilievo della crescita dei testimoni di Geova. Tuttavia, se proprio si vuole porre l'accento su ciò, non possiamo che ripetere che il numero di chi prende gli 'emblemi' può cambiare in un senso o nell'altro senza nulla dire sulla cardinalità della 'classe degli unti', giacché 'chi prende gli emblemi' e 'gli unti' sono due insiemi distinti. Assaggiare il pane ed il vino alla Commemorazione è solo una professione individuale, e non garantisce di per sé l'unzione dallo Spirito.

Nel 2016 18.000 persone hanno preso gli emblemi. La domanda è: quanti di questi 18.000 sono realmente 'unti' con una speranza di vita immortale nei cieli, speranza riservata, secondo l'interpretazione escatologica dei tdG, a 144.000 individui soltanto? la metà? un decimo? centocinquanta persone? due? Chi può saperlo, se non Dio? Anche di quelli che prendevano gli emblemi nel I secolo, dopo la morte di Cristo, non si può esprimere alcuna certezza: ad esempio fra i Corinti ve n'era chi li prendeva indegnamente (I Corinti 11:20-22, 27-29).
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:07]
22/05/2017 12:50
 
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Un aspetto che non può sfuggire all'attenzione generale è il fatto che, per la prima volta nella storia dei testimoni di Geova italiani, c'è stata una sia pur leggera diminuzione nella media dei proclamatori in Italia, fatto che i dilettanti della statistica non hanno ovviamente mancato di porre in rilievo come 'epocale' e come la prova di uno 'stallo' nell'efficacia dell'apostolato dei Testimoni. La media dei proclamatori è infatti scesa da 250.277 (2015) a 250.249 (2016), e quindi con un decremento assoluto, sia pure irrisorio: 28 proclamatori in meno, appena lo 0.01%.

Basta una 'alfabetizzazione statistica' da primo anno di ragioneria per ricavare immediatamente che non solo questo fenomeno non è assolutamente un sintomo di crisi, ma che, al contrario, i testimoni di Geova italiani continuano a crescere. Il fenomeno infatti non va studiato in valore assoluto, ma in rapporto alla crescita - o decrescita - demografica del paese.

In Italia c'è stato in pari tempo un decremento demografico, come si legge nello stesso Annuario:

Popolazione del 2015: 60.795.612 *

Popolazione del 2016: 60.665.551 *

Diminuzione percentuale della popolazione italiana: 0.2%

* i dati che si leggono nell'Annuario corrispondono a quelli dell'ISTAT.

Popolazione italiana 2015: www.tuttitalia.it/statistiche/popolazione-eta-sesso-stato-civi...

Popolazione italiana 2016: www.tuttitalia.it/statistiche/popolazione-eta-sesso-stato-civi...


Abbiamo dunque un decremento dello 0.01% nel numero dei proclamatori, a fronte di un decremento dello 0.2% nel numero di italiani. Differenza tutt'altro che trascurabile, un intero ordine di grandezza: da uno per diecimila a due per mille. Se si vuole, si può leggere la situazione anche in questo modo: il calo demografico in Italia nel 2016 è stato venti volte superiore a quello dei testimoni di Geova nello stesso periodo.

Ciò implica che il numero dei tdg italiani è sì diminuito, ma di una entità MOLTO INFERIORE, in pari tempo, a quello degli italiani in generale. Dato che la demografia di un paese può diminuire per due sole ragioni, che indichiamo per semplicità come 'fattore di mortalità' e 'fattore di espatrio', significa che questi due fattori di decrescita fisiologica, che si sono abbattuti anche sui tdg, non hanno però sortito lo stesso effetto. La crescita dei tdG italiani, ottenuta grazie all'affiliazione di nuovi adepti, ha cioè assorbito e quasi annullato l'effetto della mortalità e dell'espatrio dei nostri connazionali. Concludendo: al netto del tasso naturale di decrescita i tdg sono aumentati in Italia, anche nel 2016.


Un ottimo indice del fatto che non c'è stato nessun calo è il fatto che la ratio dei tdG in Italia è rimasta uguale:

2015: un proclamatore su 242 italiani

2016: un proclamatore su 242 italiani (identica proporzione)
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:09]
22/05/2017 12:51
 
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Cerchiamo di spiegare con un semplice esempio il fatto che la crescita assoluta è un parametro irrilevante, e che la crescita va sempre e comunque rapportata alla variazione demografica del paese.

Supponiamo che in un acquario vi siano 90 pesci neri e 10 pesci rossi, fra cui alcune femmine gravide.

Un bel giorno un certo numero di pesci (presi assolutamente a caso) muore, e/o viene trasferito in un altro acquario.

Risultato: rimangono solo 10 pesci neri e 8 rossi.

Benché anche i pesci rossi siano diminuiti in assoluto, la diminuzione è nettamente inferiore a quella corrispondente dei pesci neri (ben 80 pesci neri in meno, a fronte di 2 rossi soltanto).

Come può essere spiegato questo fatto, dato che la mortalità ed il trasferimento di acquario sono fenomeni che hanno interessato tutti i pesci, senza distinzione di colore? E' molto semplice, le femmine di pesce rosso gravide hanno proliferato abbastanza da lasciare quasi invariata, numericamente parlando, la propria categoria.

Ergo, sebbene si possa affermare in termini assoluti che i pesci rossi siano diminuiti, la loro diminuzione è stata largamente compensata e quasi annullata da una 'crescita interna' nella categoria dei pesci rossi.

Ora operiamo le seguenti sostituzioni concettuali:

- acquario <-> Italia
- mortalità dei pesci <-> mortalità degli italiani
- trasferimento di acquario <-> espatrio
- pesci neri <-> italiani non tdG
- pesci rossi <-> italiani tdG
- proliferazione da parte delle femmine gravide dei pesci rossi <-> - risultati del proselitismo dei tdG

e si arriverà a capire il concetto.


___________________________________________________________


Abbiamo dunque provato come dedurre dalla diminuzione della media dei proclamatori Italiani (di 28 unità) un rallentamento nel 'successo' del proselitismo, misurato in numero di convertiti, costituisca un salto logico abbastanza stupido, perché ignora una realtà di fatto imprescindibile: l'Italia è in recessione demografica. Nel 2016 (dati ISTAT) lo Stivale ha subito un decremento dello 0,2%. Dato che i tdG italiani non sono passibili delle due principali cause di tale recessione (la morte e l'espatrio) in una misura inferiore rispetto al resto del paese, in totale assenza di conversioni (come si vorrebbe far credere) avrebbero dovuto subito l'identico decremento, o anche un decremento superiore, se si mette in conto la 'continua emorragia' di cui farneticano gli ex-. Invece no: i proclamatori italiani hanno subito una diminuzione dello 0,01%, ben venti volte inferiore al corrispondente calo demografico nazionale. Da dove vengono tutti gli individui 'in più' che sono serviti a colmare la perdita? Elementare, sono altrettanti nuovi proclamatori.

La crescita reale dei tdG italiani nel 2015-2016 si può stimare con una buona approssimazione, nel seguente modo. Per 'crescita reale' si intende il numero effettivo di proclamatori al netto dei fattori demografici (mortalità e tasso di espatrio (*) ). Si tratta di una stima grossolana e che non tiene conto di diverse variabili, alcune delle quali indicheremo alla fine.

Nel 2015 avevamo in Italia (prendendo per buona la media annuale) 250.277 proclamatori.

Applicando il calo demografico dello 0.2%, i proclamatori sarebbero dovuti diminuire di circa 501 unità (e quindi portarsi ad una quota di 249.776) nell'ipotesi di 'nessun nuovo proclamatore'.

Abbiamo invece, per il 2016, una media di 250.249 proclamatori. Dalla differenza (250.249 - 249.776) abbiamo la seguente stima:

NUOVI PROCLAMATORI ITALIANI NEL 2016 : 473 (stima).

Naturalmente non è esatto a rigore affermare che questi sono tutti e soli i "nuovi proclamatori". Si tratta di un dato ricavato al netto di due fattori:

- abbandoni (disassociazioni / dissociazioni)

- tdG che diventano inattivi (smettono di predicare)

Il numero reale di nuovi proclamatori è quindi superiore a 473.

Circa il secondo dei fattori indicati, va precisato che molti inattivi divengono tali per ragioni di salute (es. anziani incapaci di intendere e di volere). Non è dato sapere quanto incida questo specifico fattore, ma il progressivo invecchiamento della popolazione italiana è un fatto acclarato.

Come si vede, al netto della crisi demografica in Italia i proclamatori sono AUMENTATI nel 2016. Immaginare che il -28 di differenza si debba ad una "ecatombe" di abbandoni è ridicolo e ancora più lo è, se possibile, pensare che 'nel 2016 i tdg non hanno avuto persone nuove che hanno iniziato a proclamare'.


Un'ultima osservazione: l'entità di questi aumenti è sostanzialmente diversa ("a spanne" 500 nuovi proclamatori contro 5000 nuovi battezzati) ed è inevitabile, trattandosi come ribadisco di insiemi di natura differente. Questi nuovi proclamatori andranno a ingrossare l'ammontare dei battezzati dei prossimi anni. Alcuni di essi per esempio si battezzeranno quest'anno, insieme a molti altri divenuti proclamatori in anni precedenti al 2016.


(*) approssimazione concettuale. Si dovrebbe parlare rispettivamente di 'differenza fra mortalità e natalità' e 'differenza fra uscite e ingressi dalle linee di confine nazionali'.

[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:40]
22/05/2017 12:52
 
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Interessante che l'anno scorso certi fuoriusciti avevano sottolineato che la diminuzione nel 'massimo' del proclamatori fosse un sintomo di crisi, mentre ora prendono di mira la 'media', che nell'anno teocratico 2016 ha subito la stessa sorte.

Se, come (stupidamente) essi asserivano, il 'massimo' dei proclamatori è un dato di qualche rilevanza ai fini dell'analisi di crescita, eccoli accontentati: il massimo è tornato a crescere nel 2016.

massimo proclamatori 2015: 251.032

massimo proclamatori 2016: 251.092



Come già detto, il 'massimo' ha in realtà un'importanza relativa. Questo è particolarmente vero per il massimo mondiale, calcolato semplicemente sommando i massimi annuali per ciascuna nazione. Il massimo annuale nazionale a sua volta si intende come 'miglior mese' dell'anno per ciascuna nazione. Quindi ad esempio se in Italia il massimo è stato raggiunto nel febbraio del 2016, e in Francia nell'agosto dello stesso anno, questi due contributi vanno a costituire gli addendi del massimo mondiale per quanto riguarda Italia e Francia. Si può ben capire come questo risultato costituisca solo una indicazione di grana grossa.

Il seguente fumetto spiega in termini semplici la differenza, notevolissima, che sussiste fra massimo e media ai fini della determinazione dell'effetto netto di un fenomeno statistico:

[IMG]http://i64.tinypic.com/a5gabs.jpg[/IMG]

Perché allora la WTS pubblica anche il 'massimo'? Perché rappresenta un estremo superiore di tale stima, ed è dunque un parametro di riferimento. Sappiamo cioè certamente che i tdG nel mondo nel 2016 non hanno superato la quota massima di 8.340.847 (e anzi erano certamente in numero inferiore a tale quota).

La migliore stima disponibile del dato '#testimoni di Geova nel mondo' non è data dal massimo, ma dalla media dei proclamatori (8.132.358 nel 2016). Anche questa è ovviamente solo una stima, soggetta a margine di errore, ma certamente più verosimile del massimo. Il margine di errore della media è inoltre positivo, ovvero la media 'sottostima' il dato reale, perché si tratta di un fenomeno in crescita continua. Un buon paragone può essere fatto con l'età anagrafica. Se dico che nel 2016 la mia età media è stata di 28 anni, è chiaro che il 31 dicembre 2016 avevo certamente più di 28 anni e per la precisione 28 anni e mezzo (l'età è una variabile in continua crescita).
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:37]
22/05/2017 12:52
 
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C'è da dire che gli ex-tdG nostrani non sono gli unici a prendere (e a propagare senza ombra di serietà o di onestà) di tali castronerie. Anche diversi ex-tdG critici che scrivono dall'estero, tanto ansiosi di dimostrare una presunta crisi quanto digiuni della più elementare cultura statistica, commettono errori similari. Ad esempio, in un blog statunitense si asserisce che in molti paesi europei vi sarebbe il preoccupante fenomeno di una diminuzione nella media annua dei proclamatori. E invece, come ripetiamo, un tasso di decrescita non è in grado di spiegare 'nulla' se non calato nel contesto nazionale.

In statistica i numeri in valore assoluto non servono a nulla: servono solo in rapporto ad altri numeri. Sarebbe come chiedere: un uomo di statura 1 mt. e 70 cm è alto o basso? Domanda insensata, naturalmente: costui sarebbe altissimo in una tribù di pigmei, mentre è evidentemente troppo basso per giocare a pallacanestro a livello professionistico.

Si noti allora, a proposito della media dei proclamatori, cosa è accaduto in altri paesi europei:

Macedonia: malgrado il calo della media dei proclamatori (solo 4 in meno), la ratio dei tdG è aumentata (da un tdg ogni 1600 si è passati ad un tdG ogni 1587). In Macedonia dunque il proselitismo dei testimoni ha assorbito ed anzi superato il pesante calo demografico (quasi 30.000 abitanti in meno).

Portogallo: anche qui una diminuzione 'sulla carta', ma una crescita di fatto: da un tdG ogni 202 portoghesi, ad uno ogni 201 portoghesi (nel 2016 il tasso di tdG in Portogallo è maggiore che in precedenza).

Romania: diminuzione della media, ma di nuovo tasso di tdG invariato (sempre 1 proclamatore ogni 523 abitanti). La riduzione nella popolazione è stata pesantissima, oltre 100.000 abitanti in meno fra il 2015 ed il 2016. I fratelli romeni hanno resistito alla grande a questo 'salasso' demografico.

Serbia: ratio di tdG praticamente invariata (da un tdG ogni 2084 ad uno ogni 2085). Da notare che la Serbia è da anni in una fase di depressione demografica (link).

Ucraina: questo è uno dei dati più eclatanti. Malgrado la grave crisi politica che ha causato un pesante calo demografico (quasi 50.000 abitanti in meno), la ratio di tdG è rimasta si può dire invariata (da 1 su 298 a 1 su 299).
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:37]
22/05/2017 12:53
 
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E' dunque necessario sfatare questo errore statistico, tipico di chi considera i fatti nudi e crudi senza rapportarli al contesto sociale in cui devono essere necessariamente calati

errore statistico: "diminuisce il massimo dei proclamatori (per un dato paese) => i tdG sono in diminuzione".

Il 'massimo', lo ripetiamo, è un dato interessante se inteso come estremo superiore di un insieme dotato di relazione d'ordine, ma possiede un rilievo quasi nullo se si vuole studiare l'evoluzione differenziale di un fenomeno. Ad esempio, un un forum di dissidenti USA ha riportato i seguenti paesi sotto il lemma 'paesi del mondo sviluppato nei quali i tdG diminuiscono':

- Regno Unito
- Germania
- Italia
- USA
- Giappone


Un'analisi attenta dei dati, quella basata sull'impiego della 'media' invece che del 'massimo'. rivela l'esatto contrario:

Regno Unito: da 134.491 (media procl. 2015) a 134.517 -> AUMENTO

Germania: da 163.871 a 164.885 -> AUMENTO

Italia: AUMENTO DI FATTO (vedi commenti precedenti sul caso italiano)

USA: AUMENTO (da 1.195.081 a 1.198.926)

Giappone: CALO STRUMENTALE. I tdG in Giappone, infatti, hanno subito un calo dello 0,3%. Gli abitanti del Giappone in pari tempo sono però a loro volta diminuiti da 126.573.481 a circa 126.323.000 (vedi qui) con un calo dello 0,2%. La differenza, come si vede, è di un solo punto per mille (= 0.3% - 0.2%). Peraltro il Giappone - che gli apostati citano come emblematico dell'esistenza di una 'crisi di crescita' fra i tdG - è da anni in una fase di notevole contrazione demografica dovuta all'invecchiamento della popolazione, non bilanciato da un adeguato tasso di natalità. Ecco qualche link:

it.ibtimes.com/contrazione-demografica-il-destino-comune-di-italia-e-giappone-tra-ripercussioni-econ...

www.ilcaffegeopolitico.org/38780/nel-giappone-senza-giovani-un-futuro...

www.ilpost.it/2016/02/26/ci-sono-sempre-meno-giapponesi/

it.actualitix.com/paese/jpn/giappone-popolazione.php
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:17]
22/05/2017 12:54
 
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I testimoni di Geova crescono nei paesi ricchi e istruiti. E' anche tutto dire il fatto che i fuoriusciti in genere 'dimentichino' di sottolineare, o almeno di spendere qualche parola, sui paesi europei nei quali i tdG sono viceversa cresciuti ed il motivo è facile a dirsi: si scoprirebbe che in Europa i tdG sono aumentati nei paesi più ricchi.

I dieci paesi più ricchi d'Europa, nel 2016, sono stati i seguenti (link):

1) Lussemburgo
2) Norvegia
3) Svizzera
4) Austria
5) Paesi Bassi
6) Svezia
7) Irlanda
8) Germania
9) Islanda
10) Belgio

Ebbene, IN TUTTE QUESTE NAZIONI, con l'unica eccezione dei Paesi Bassi (che ho dunque evidenziato in rosso), i tdG sono cresciuti nel 2016 come di seguito.

Lussemburgo + 2%
Norvegia + 1%
Svizzera + 1%
Austria + 1%
Svezia crescita < 1%
Irlanda + 2%
Germania crescita < 1%
Islanda crescita < 1%
Belgio + 1%

Questa constatazione disintegra all'istante il teorema (indimostrato) per cui i tdG avrebbero successo solo 'nel terzo mondo'. Nel nostro continente pare che sia successo l'esatto contrario: continui aumenti nei paesi ricchi, e qualche calo in quelli poveri, che però risulta sempre facilmente interpretabile alla luce della realtà politica o di fattori demografici. Se si considera che in Europa i casi i paesi più ricchi sono anche tendenzialmente quelli con il più elevato tasso di istruzione, è presto demolito anche l'assioma per cui i tdG avrebbero successo solo fra gente poco acculturata, e peraltro questa tendenza si rileva su tutto il pianeta. Gli Stati Uniti ad esempio, insieme alla Norvegia, al Belgio, all'Inghilterra, e alla Repubblica Ceca sono nella 'top ten' dei paesi più istruiti del mondo:

www.huffingtonpost.it/2016/10/20/classifica-studenti-intelligenti_n_12572...

In tutti questi paesi i testimoni di Geova sono cresciuti nel corso del 2016.
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:18]
22/05/2017 12:54
 
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La situazione in Europa. Sulla base dei dati forniti dall'Annuario 2017, ho suddiviso i paesi europei in quattro categorie:

1) AUMENTO ASSOLUTO (verde scuro). Paesi nei quali, nell'anno di servizio 2016, i testimoni di Geova sono cresciuti e di un aumento superiore al contestuale aumento demografico.

Sono i seguenti:

[IMG]http://i68.tinypic.com/33kyyc3.png[/IMG]

I nomi delle nazioni sono in inglese, ma sono tutti facilmente comprensibili (traduco i meno immediati: Belarus = Bielorussia; Denmark = Danimarca; Iceland = Islanda; Norway = Norvegia; Sweden = Svezia).

Si noti come in questa categoria rientrino MOLTI DEI PAESI PIU' RICCHI D'EUROPA (ad esempio, la Francia, la Svizzera e quasi l'intera Scandinavia). In tutti questi paesi, come si è detto, i testimoni di Geova sono cresciuti più rapidamente della popolazione: ad esempio in Francia l'aumento dei proclamatori (1,25%) è stato quasi tre volte superiore a l'aumento della popolazione (0,47%).

Addirittura in alcuni paesi (ad esempio in Bulgaria e in Spagna) i testimoni di Geova sono aumentati malgrado la contemporanea diminuzione della popolazione.


2) CALO DI ENTITA' INFERIORE AL CALO DEMOGRAFICO (verde medio). Nei paesi seguenti si è registrato un calo; ma, trattandosi di un calo inferiore in valore assoluto alla diminuzione della popolazione che si è avuta in pari tempo, il dato va considerato positivo ai fini dello sviluppo dei testimoni di Geova; questo perché in tali paesi gli esiti del proselitismo, espresso in termini di nuovi proclamatori, hanno assorbito gli effetti della depressione demografica. La 'Latvia' è la Lettonia.

[IMG]http://i67.tinypic.com/288sewj.png[/IMG]


Come si è a lungo dibattuto, l'Italia rientra appunto in questa categoria. Come ho dimostrato qui, nel 2016, per compensare la notevole recessione demografica pari allo 0.2%, i nuovi proclamatori italiani devono essere stati diverse centinaia.



3) AUMENTO DI ENTITA' INFERIORE ALL'AUMENTO DEMOGRAFICO (verde chiaro). Paesi nei quali, nell'anno di servizio 2016, i testimoni di Geova sono cresciuti ma di una entità inferiore all'aumento demografico.

Sono i seguenti:

[IMG]http://i65.tinypic.com/24ci1dh.png[/IMG]

Anche qui troviamo alcuni fra i paesi ricchi del nostro continente, quali il Lussemburgo e la Germania.



4) CALO ASSOLUTO (rosso). Nei seguenti paesi si è avuto un calo uguale o superiore a quello dei relativi abitanti:

[IMG]http://i65.tinypic.com/208xw6x.png[/IMG]

(La traduzione di qualche nome più ostico: Gibraltar = Gibilterra; Netherlands = Paesi Bassi; Poland = Polonia). Si noti la presenza in questa quarta classe di alcuni dei paesi europei più poveri, quali la Bosnia/Erzegovina, la Moldavia, la Serbia e la Grecia. In altri casi la ricaduta in questa categoria è facilmente spiegabile alla luce di questioni politiche (Ucraina) o di persecuzione religiosa (la ben nota opposizione del governo della Russia alla libertà religiosa).


Come ripetiamo, proprio l'Europa dimostra che i testimoni di Geova crescono maggiormente nei paesi contraddistinti da maggior benessere economico e culturale e da un maggior tasso di istruzione, che sono poi, com'è noto, quelli della parte centro-occidentale del continente.

Il seguente grafico mostra una colorazione della mappa secondo i criteri illustrati nel commento precedente: abbiamo dunque tre tonalità di verde per i paesi nei quali il proselitismo dei tdG ha conseguito un successo (= aumento, o diminuzione inferiore al calo demografico), mentre i paesi 'rossi' sono quelli del 'calo assoluto'.

[IMG]http://i67.tinypic.com/28jebdv.png[/IMG]



Nel successivo grafico non si fa differenza fra le varie tonalità di verde, ossia sono colorati di verde (unico) tutti i paesi europei che hanno registrato un bilancio positivo per l'opera di evangelizzazione dei testimoni di Geova nel corso dell'anno 2016.

[IMG]http://i64.tinypic.com/25updet.png[/IMG]


L'effetto grafico è ben chiaro; eccezioni a parte, i paesi 'verdi' sono concentrati nella ricca Europa occidentale, mentre quelli 'rossi' appartengono ai paesi meno ricchi ed evoluti dell'est: esattamente il contrario di quanto affermato dai fuoriusciti dissidenti.


22/05/2017 12:56
 
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I testimoni di Geova 'gonfiano' i dati? Alcuni detrattori sostengono che il Corpo Direttivo indurrebbe i segretari delle varie congregazioni a 'gonfiare' i dati sulla crescita, conteggiando come proclamatori anche individui che predicano poco o per nulla (ad esempio, bambini molto piccoli o persone molto anziane). Un altro presunto escamotage consisterebbe nell'attribuire periodicamente sul rapporto personale dei proclamatori che sono sull'orlo dell'inattività un minimo simbolico di servizio di campo, quanto basta perché risultino ancora 'regolari' e quindi vadano ad ingrossare il totale dei proclamatori. Rileviamo anzitutto che entrambe le asserzioni sono prive di conforto numerico (ammesso cioè che siano rispondenti a verità, di quanto inciderebbero sui totali di crescita? Nessuno è ovviamente in grado di stabilirlo). La prima delle due è illogica (non si capisce per quale motivo ad esempio una donna molta anziana, e che si limita a dare testimonianza della sua fede alla propria badante, non dovrebbe essere considerata una testimone di Geova), e, quanto alla seconda, risulta nient'altro che una congettura destituita di qualsiasi fondamento.

Quest'ultimo ragionamento in particolare presuppone l'equazione "inattivo" = "non testimone di Geova", e dunque che la WTS avrebbe interesse a gabellare per attivi (nell'opera di proselitismo) individui che non lo sono. La realtà di fatto ci dice che la WTS al contrario sottostima il numero dei fedeli, escludendo dal novero centinaia di migliaia di soggetti che molti osservatori esterni considererebbero testimoni di Geova.

Ad esempio:

- un tdG che è da anni in coma irreversibile in seguito ad un incidente stradale, ed è dunque ovviamente inattivo, cessa di essere testimone di Geova?

- una donna anziana, tdG battezzata inattiva, che non è più in grado di predicare per problemi invalidanti di salute, e magari è divenuta incapace di intendere e di volere, è testimone di Geova oppure no?

ma anche:

- un tdG inattivo, indipendentemente dal fatto che sia critico o meno, è testimone di Geova oppure no?

La risposta è "sì" in tutti i casi. Costoro sono sicuramente testimoni di Geova dal punto di vista dell'affiliazione religiosa: il loro stato di inattività non cambia tale condizione, come il fatto che un cattolico, a prescindere che sia praticante o meno, rimane cattolico finché non muore, finché non viene scomunicato o finché non compie un atto volontario di abiura.

Altra domanda interessante: un bambino che è nato in una famiglia di testimoni di Geova è testimone di Geova? Molti, per non dire quasi tutti, risponderebbero senza esitazione di sì.

Eppure, per strano che possa sembrare, tutti questi individui non entrano nel numero dei proclamatori delle statistiche ufficiali emesse dalla WTS, che dunque sottostima il dato reale dei testimoni di Geova. La WTS infatti pubblica unicamente il numero dei 'proclamatori attivi'; esiste pertanto un vasto insieme di persone che qualunque studio sociale considererebbe appartenenti alla religione dei testimoni di Geova, ma che i tdG stessi non contano nelle proprie statistiche. Ecco cosa ha osservato in proposito il sociologo Pier Luigi Zoccatelli: "mentre molti movimenti religiosi esagerano il numero dei loro fedeli, i Testimoni in un certo senso lo riducono, perché considerano membri in senso stretto della loro organizzazione soltanto coloro che si impegnano nella “testimonianza” di porta in porta" (I testimoni di Geova – Le origini, il successo. I problemi, dal sito unavocegrida.tripod.com)

Segnaliamo anche questa interessante pagina di Wikipedia inglese:

en.wikipedia.org/wiki/Demographics_of_Jehovah%27s_Witnesses

La pagina conferma che, parlando di numero di testimoni di Geova nel mondo, le stime interne del movimento (quelle che si trovano sull'Annuario) sono di solito inferiori a quelle determinate dagli osservatori esterni. Ad esempio secondo l'Annuario negli USA vi sono solo 1.2 milioni di proclamatori; secondo le ricerche del PEW, un istituto di ricerca che gli apostati amano per le sue conclusioni sul tasso di istruzione medio del movimento, i tdG americani sarebbero addirittura più del doppio: circa due milioni e mezzo.

Jehovah's Witnesses' official statistics only count as members those who submit reports for preaching activity, usually resulting in lower membership numbers than those found by external surveys. For example, Jehovah's Witnesses report approximately 1.2 million active publishers in the United States (including some children), whereas the Pew Research Center reported that Jehovah's Witnesses make up 0.8% of the US population (approximately 2.5 million).

Traduzione (a cura di tdgonline):

Le statistiche ufficiali dei testimoni di Geova contano come membri solo coloro che consegnano un rapporto di servizio, il che di solito risulta in un numero di membri inferiore rispetto a quello determinato da indagini esterne. Per esempio, i testimoni di Geova riferiscono all'incirca 1.2 milioni di proclamatori attivi negli USA (inclusi alcuni bambini), laddove il Pew Reasearch Center riportava che i testimoni di Geova erano all'incirca lo 0.8% della popolazione americana (circa 2.5 milioni).



E' palese dunque, come riconosciuto anche da fonti imparziali, che la WTS non metta in atto alcuna strategia per gonfiare i dati, ma che al contrario sia fin troppo conservativa nei suoi calcoli.
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:58]
22/05/2017 12:56
 
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Confronto fra #proclamatori e #battezzati. Anche quest'anno è stato ripetuto il marchiano errore di sottolineare il fatto che in alcuni paesi il numero dei proclamatori è sostanzialmente più basso di quello dei battezzati. Negli USA ad esempio ci sono stati nel 2016 oltre 28.000 battezzati, ma meno di 3.000 proclamatori. Nell'ingenuità dei fuoriusciti incapaci di interpretare correttamente i numeri, il sottinteso è, naturalmente, quello di lasciar credere che i restanti 25000 proclamatori, a parte i pochi morti nello stesso periodo, sarebbero ex-adepti, ovvero disassociati o dissociati: 'un sacco di testimoni di Geova lasciano l'organizzazione'. Abbiamo già demolito in passato questo puerile ragionamento, ma a beneficio di chi non ne fosse al corrente lo ribadiamo in questa sede.

Cominciamo con l'osservare che, se anche questa conclusione fosse esatta, ci porterebbe ad una percentuale di diserzione irrisoria: 25000 ex-testimoni di Geova, su 1.200.000 proclamatori statunitensi, corrispondono a poco più del 2%. Un 'tasso di abbandono' davvero risibile per un gruppo religioso che costoro descrivono a tambur battente come oppressivo, fondamentalista e contrario alla libertà e alla gioia di vivere. E' anche il caso di sottolineare che la quasi totalità delle disassociazioni, o delle dissociazioni, come ribadito innumerevoli volte, non si portano dietro alcuna polemica: il dissenso ideologico costituisce un fenomeno del tutto marginale, rarissimo fra le file degli ex-testimoni di Geova.

Avete letto con attenzione il paragrafo precedente? Bene: ora dimenticatevelo pure. Tutto il ragionamento dei fuoriusciti è completamente sbagliato.

Tale 'geniale intuizione' discende infatti dall'ingenua premessa per cui i nuovi proclamatori di un certo anno sarebbero in qualche modo correlati ai battezzati nel medesimo anno. I 28.000 battezzati di un certo anno costituiscono un insieme di battesimi di persone che possono aver iniziato la predicazione in un qualunque momento passato. Moltissimi proclamatori non battezzati permangono in tale stato per due, tre, quattro anni o anche più, prima di battezzarsi: il fenomeno è comunissimo, specie per i preadolescenti (ad esempio: diventare proclamatori intorno ai dieci anni, e battezzarsi intorno ai quindici). E' forse vero che le indicazioni della Società siano genericamente di battezzarsi a breve distanza dal battesimo (*) e che diversi riescano a farlo, ma ciò non costituisce né la norma, né la tendenza generale.

Dato che i dilettanti della statistica amano i disegnini colorati di Excel, ecco un semplice diagramma temporale che lo dimostra: l'evoluzione temporale che riflette è immaginaria, ma non meno realistica di qualsiasi altra. In particolare, ho supposto che la 'normalità' sia costituita dal diventare proclamatori l'anno precedente al battesimo, e che si registri un numero di casi inferiore man mano che ci si allontana da questo evento (in un senso o nell'altro). Supponiamo che i 28.000 battezzati del 2016 negli USA siano così distribuiti:

- 5000 di essi avevano iniziato a predicare nel 2012;
- 6000 di essi nel 2013;
- 7000 nel 2014;
- 8000 nel 2015;
- 2000 hanno effettivamente iniziato a predicare nel 2016.

[IMG]http://i66.tinypic.com/67sl00.png[/IMG]


Morale della favola: 28000 battesimi nel 2016, come mostra il diagramma, e senza nessun bisogno di ipotizzare una 'ecatombe' di estromissioni.
22/05/2017 12:56
 
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A proposito del punto precedente è necessario un breve approfondimento:

si può affermare che 'il passo fra proclamazione e battesimo sia generalmente breve'? Il periodo è di per sé privo di contenuti, dato che quel 'generalmente' e quel 'breve' andrebbero quantificati con statistiche alla mano. Se però per 'generalmente' si intende, come nel linguaggio comune, l'80-90% dei casi, e per 'breve' si intende un periodo che possiamo indicare, tanto per capirci, in sei mesi - un anno, ebbene, tale premessa è integralmente fasulla. L'esperienza reale ci dice che specialmente nei paesi come l'Italia in cui i tdG sono presenti da più tempo, le 'conversioni lampo' (di chi, cioè, conosce i testimoni di Geova e si unisce ai ranghi nel giro di pochi mesi) sono sempre più rare e la grande maggioranza dei testimoni di Geova perviene al battesimo dopo un periodo da proclamatori non battezzati che mediamente è di due, tre, quattro anni o anche più. Questa costituisce 'la norma' di riferimento anche perché, come è noto, diversi arrivano a battezzarsi dopo vari ripensamenti in un senso o nell'altro. Ma è specialmente verificata nel caso dei figli di tdG.

E qui gli ex- incorrono in una clamorosa contraddizione, perché affermano che la maggioranza dei convertiti sarebbe costituita da figli di tdG e non da persone estranee al movimento (*): di tendenza, i figli di tdG diventano proclamatori molto presto (diciamo intorno ai dieci anni) e non si battezzano che verso i 15 anni, o anche oltre, secondo i casi (è dialetticamente inutile citare i casi di battezzati sotto i dieci anni, vere e proprie mosche bianche). Abbiamo dunque una categoria, che secondo i fuoriusciti costituirebbe di fatto la quasi totalità dei casi, cui corrisponde una forbice di almeno 5 anni fra l'inizio dell'opera di predicazione ed il battesimo.


Venendo al dato generale, paragonare i 260.000 battesimi di un anno (il 2016) con i 119.000 nuovi proclamatori dello stesso periodo è come sommare pere ed elefanti, poiché si tratta di eventi concettualmente e statisticamente non correlati. Di fatto questi 'conti della massaia' presuppongono un'ipotesi di lavoro, ovvero che tutti, o almeno la stragrande maggioranza, dei battezzati sarebbe costituita da gente che ha iniziato a uscire in servizio nello stesso anno di osservazione (il 2015): che è ovviamente puro delirio, essendo alieno all'evidenza dei fatti. Lo iato fra l'inizio del servizio di campo e il battesimo non solo, come indica l'osservazione sul campo, non è 'generalmente breve' ma soprattutto non è quantificabile, essendo soggetto ad una variabilità enorme; la conseguenza è che il numero di battesimi in un anno risulta dalla sommatoria di eventi che possono essere avvenuti due, tre, quattro, cinque anni prima o anche più.

________________________________________________________________

(*) Peraltro, se ci fosse qualcosa di vero nell'affermazione per cui la grande maggioranza dei nuovi proseliti sarebbe data da figli di tdG e dunque da persone interne al movimento, ci pare che i fuoriusciti ne dovrebbero ricavare l'ennesima magra figura, alla luce di due considerazioni:

1) i fuoriusciti dissidenti sostengono che le famiglie dei testimoni di Geova sarebbero tendenzialmente poco prolifiche, perché la loro Organizzazione li suggestionerebbe, con la credenza nell'imminente fine del sistema di cose, a fare pochi figli (ad esempio incoraggiandoli ad intraprendere scelte di vita per le quali la genitorialità costituisce un ostacolo naturale: beteliti, missionari, ecc.). Ma allora, se non dall'esterno perché la predicazione avrebbe poco successo, né dall'interno perché i tdG farebbero pochi figli, da dove vengono tutti questi nuovi adepti?

2) i fuoriusciti dissidenti sostengono che la loro opera di "informazione" 'salverebbe le famiglie' inducendo un rilevante numero di figli di testimoni di Geova, la 'nuova generazione', ad abbandonare la religione o a non aderirvi al conseguimento dell'età adulta. E menomale...
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:25]
22/05/2017 12:57
 
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I commenti di certuni oscuri ex-tdG, che a proposito della (de?)crescita dei tdG parlano di 'cataclisma', 'emorragia', 'spettacolo deprimente' e altre puerili interiezioni, insieme alla improbabile dietrologia che le accompagna, nascondono evidentemente un profondo disagio. Perché mai il CD ha differito il rilascio dell' "Annuario 2017" da ottobre a gennaio (ammesso che sia vero)? "Perché non sapeva come digerire le brutte notizie" pervenute dai rapporti mondiali, è ovvio.

Beh, che dire? Il Corpo Direttivo deve proprio avere il morale a terra: i tdG sono aumentati in media (e di una percentuale superiore rispetto al 2015: 1.8% contro 1.5%), nel numero massimo, nel numero dei battezzati, hanno formato "solo" 1500 nuove congregazioni, sono presenti in 240 paesi del mondo con una novantina di filiali e sale del regno ad ogni tiro di freccia, in media mezzo milione di fedeli al mese investe 30+ ore nell'opera di evangelizzazione e altri 700.000 (pionieri regolari) lo fanno su base sistematica, conducono studi biblici a 10 milioni di persone e per la prima volta nella storia oltre 20 milioni di persone hanno assistito alla Commemorazione.

Questo sarebbe uno 'spettacolo deprimente'? Forse è proprio lo stato d'animo dei fuoriusciti che hanno giurato odio incondizionato alla propria ex-confessione di fede a inclinare pericolosamente verso la depressione. C'è un dato sul quale gli ex-dovrebbero riflettere seriamente: i testimoni di Geova continuano a crescere ad un ritmo maggiore della popolazione mondiale.

La seguente tabella mette a confronto la crescita della popolazione mondiale dal 2006 al 2016 e la corrispondente crescita dei testimoni di Geova (ho considerato la media dei proclamatori):

[IMG]http://i65.tinypic.com/kt36g.png[/IMG]

Link alla tabella della popolazione mondiale:

www.geohive.com/earth/his_history3.aspx


Nel 2016 abbiamo un tasso di 1 tdG ogni 911 abitanti della terra. Nel 2015 la stessa cifra era di uno ogni 917 e nel 2014 di uno ogni 921. Il trend continua a essere netto e inesorabile. Ovviamente prima o poi si assesterà (nessuna "deriva" è infinita), ma per il momento è abbastanza eclatante, ed eclatante è la verità che si porta dietro: i tdG sono "sempre più presenti" nella società umana.


Tutti sanno che la popolazione mondiale continua a crescere anno dopo anno, ma non tutti realizzano che i tdG ormai da molti decenni crescono molto più velocemente del resto della popolazione umana. Il seguente diagramma mette a confronto, anno per anno, la percentuale di crescita demografica (barre blu) con la percentuale di crescita dei testimoni di Geova (barre verdi). Ogni anno, le barre verdi risultano sempre più alte delle barre blu.


[IMG]http://i65.tinypic.com/2rr051e.png[/IMG]


[IMG]http://i67.tinypic.com/11wexyo.png[/IMG]

Per esempio, nel recente anno 2011, la crescita dei tdG è stata ESATTAMENTE IL DOPPIO, in confronto percentuale, di quella della popolazione mondiale (2.36% contro 1.18%): detto molto grossolanamante, "per ogni nuovo essere umano" ci sono stati, in quell'anno, "due nuovi testimoni di Geova". Anche nel 2014 c'è stata una proporzione simile (%crescita popolazione 1.14, %crescita tdG 2.20: poco meno del doppio). Nel 2009 il rapporto fra i due incrementi era di quasi il triplo.


Il seguente istogramma illustra molto bene l'evoluzione del fenomeno: man mano che il tempo avanza, aumenta la densità dei testimoni di Geova.

[IMG]http://i64.tinypic.com/34jc85i.png[/IMG]
diagramma della densità dei testimoni di Geova: un tdG ogni ... abitanti della terra


Peraltro, molti statistici affermerebbero che il confronto popolazione umana - crescita statistica dei tdG è di per sé poco significativo, perché bypassa una verità di fatto imprescindibile: mentre si nasce, secondo i casi, italiani, francesi o venezuelani, nessuno 'nasce' testimone di Geova. Come in una gara con handicap, mette a paragone un insieme destinato a crescere fisiologicamente con uno che 'cresce' solo in conseguenza di una scelta consapevole. Il CD in qualche modo accetta sua sponte questo handicap e il confronto impari che ne viene fuori, e come si vede i numeri, anno dopo anno, gli danno sistematicamente ragione.
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:26]
22/05/2017 12:58
 
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Il caso del Congo. Il rapporto dei tdG in Congo sembra indicare un clamoroso boom di conversioni, dato che la media è aumentata in un solo anno addirittura di 38.000 unità: sono facilmente immaginabili i "fuochi d'artificio" che questo fatto curioso ha cagionato nelle discussioni dei forum dei fuoriusciti anonimi. Cosa può essere successo in Congo? Già, chi può saperlo? Si possono fare solo congetture. Ad esempio si può ipotizzare una migrazione da più paesi circostanti (e non da uno solo), oppure può essere che un certo numero di proclamatori degli anni precedenti risultassero non conteggiati per un errore di calcolo cumulativo, o per altre ragioni che ci sfuggono.

Se anche fosse vera quest'ultima ipotesi (proclamatori in più degli anni precedenti conteggiati come nuovi proclamatori del 2016), facciamo notare che affermare che 'cifre e fluttuazioni siano non attendibili' è ancora una stupidaggine, perché l'ipotesi implicherebbe che anche le statistiche del numero dei proclamatori congolesi degli anni precedenti sarebbero non esatte (e precisamente sottostimate). I '38.000 proclamatori' non sono spuntati dal nulla. Il trend medio comunque non risente di tali errori, perché, come è noto, la media tende a livellare i picchi.

Facciamo un esempio: se i 38.000 proclamatori fossero in realtà frutto di un errore perdurato per 3 anni, dal 2013 al 2015, e sanato solo nel 2016, vorrebbe dire:

- che la percentuale di aumento medio dei proclamatori nel 2016 non è di 1.82%, ma inferiore;

- che le percentuali di aumento medio degli anni dal 2013 al 2015 non sarebbero quelle indicate nei vari annuari (2.11, 2.20, 1.52) ma superiori: andrebbero aumentate ciascuna di una adeguata quota parte.

Il trend medio è comunque invariato. Inoltre, nell'ipotesi che il 22% di aumento non risulti da un boom dell'apostolato ma da un errore contabile, nessuno potrebbe sapere quanti fossero in realtà i proclamatori in questo specifico paese e dunque sottrarre il 38.000 dalla media (per far credere che si arrivi ad una stima più attendibile), come se la crescita in Congo fosse 'zero', è un arbitrio privo di fondamento. L'ennesimo.
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:31]
22/05/2017 12:58
 
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Il caso della Germania. I fuoriusciti hanno tentato di dire per diverso tempo che l'apostolato dei tdG in Germania sarebbe in crisi, avvalendosi di grafici come questo (vedi qui):

[IMG]http://i63.tinypic.com/2nk0x3q.jpg[/IMG]

Altro dato a 'supporto' di questa tesi era il diminuito numero di battezzati, che nel 2013 aveva toccato il minimo storico di 2.616 nuovi adepti.

Forse vi chiederete perché i fuoriusciti internauti da un po' di tempo hanno cessato di parlare di questo paese. Nella prospettiva andreottiana che costoro amano tanto, evidentemente è perché dal 2013 in poi la Germania, da questo punto di vista, è in una fase di netta ripresa e dunque non può essere più citato ad esempio sfavorevole. I tdG tedeschi hanno ripreso ad aumentare secondo la seguente tabella di marcia:


Media proclamatori tedeschi nel quadriennio 2013-2016

2013: 162459
2014: 163246
2015: 163871
2016: 164243

L'aumento medio dal 2013 al 2016 è stato dell'1,1%, il che, se si considera che i tdG sono piuttosto noti in Germania, è tutt'altro che irrilevante. Ma più ancora di questo è importante il fatto che la popolazione tedesca in pari tempo è diminuita, portandosi da 82187000 a 82175684 abitanti. Abbiamo dunque una diminuzione demografica in 4 anni di oltre 11.000 abitanti, a fronte di un aumento di quasi 2.000 proclamatori, il quale, fatte le debite proporzioni, è un miglioramento STRAORDINARIO.

Anche il numero di battesimi in Germania ha subito uno sprint evidente. Nel 2014 era di quasi 3000 anime; nel 2016 si sono battezzati come tali 3224 testimoni di Geova, che rappresenta il massimo dal 2010 a questa parte.
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:31]
22/05/2017 12:59
 
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Concludiamo con un paio di note di colore. Ovviamente continua a spadroneggiare nelle speculazioni apostate l'idea per cui i successi statistici evidenziati dal Corpo Direttivo sarebbero inattendibili, perché ricavate da dati forniti dallo stesso movimento dei testimoni di Geova.

Abbiamo già demolito innumerevoli volte questa inferenza, ricorrendo a due ragionamenti molto banali che a scanso di equivoci ripetiamo:

- Se i dati propagati dal CD sono da prendere con beneficio del dubbio perché la loro fonte è appunto solo il CD, che senso ha l'operazione dei fuoriusciti di costruire camionate di statistiche - spesso grossolanamente sbagliate - che vorrebbero dimostrare una supposta crisi? Che senso ha speculare su dati che si suppongono 'tarati'? Quale base abbiamo per stabilire se i tdG crescono o diminuiscono, se dell'unica fonte disponibile (la WTS) si decreta l'inattendibilità? Tanto varrebbe tirare la classica monetina.

- Se la WTS diffonde dati 'taroccati', perché allora non 'calcare la mano' e pubblicare numeri 'gonfiati a dovere'? Ad esempio la WTS sostiene che l'aumento medio è stato dell'1.8%; perché non dire invece che è stato del 5%, o magari del 50%, con una bella 'impennata' da 8 a 12 milioni? Perché non nascondere la diminuzione di 28 proclamatori italiani con un incremento (fasullo) di 'qualche centinaio' di unità, abbattere il n° ore necessario per una conversione (che aumenta ogni anno per un banale effetto di saturazione) da 1500 a 1000, o magari a 500, eccetera? Perché non dare una bella 'spinta' a tutte quelle cifre del rapporto che prestano il fianco alle insinuazioni sull'esistenza di una crisi numerica?
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 14:02]
22/05/2017 13:00
 
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Benedizione divina <=> crescita numerica?
Si è visto al di là di ogni dubbio che i testimoni di Geova continuano a crescere sia a livello planetario che nei singoli paesi, compresi i più ricchi e socialmente evoluti. Ma anche se così non fosse, quale conseguenza ne verrebbe? Si può argomentare, sfruttando magari le stesse dichiarazioni del Corpo Direttivo, che uno 'stallo' o un 'calo' statistico denuncerebbero l'assenza di una benedizione divina?

Si tratta di un tipico errore di chi ignora la logica proposizionale, errore determinato da due equivoci:

- errata supposizione dell'unicità dell'ipotesi: è vero che i tdG affermano che i successi (numerici) della loro opera siano una prova di sostegno divino, ma non che sia l'UNICA POSSIBILE PROVA del sostegno divino.

- falsa implicazione: da 'VERO A, VERO ANCHE B' non si deduce 'FALSO A, FALSO ANCHE B'.


In pratica, gli apostati partono dalla seguente implicazione (la freccia sta per 'implica che') che attribuiscono al modo di ragionare dei tdG:

[IMG]http://i66.tinypic.com/do1dvl.png[/IMG]


Dopodiché essi negano l'ipotesi, supponendo che da ciò deriverebbe la negazione della tesi:

[IMG]http://i66.tinypic.com/20fyyc1.png[/IMG]

'Se' i tdG non crescono, non può essere che essi abbiano la benedizione divina.


Ecco l'errore. Questa deduzione è sbagliata in logica, perché se dall'asserzione A discende l'asserzione B, non è vero che da 'non A' discende 'non B'. E' vero invece che 'non B' implica 'non A'.


[IMG]http://i67.tinypic.com/2rwwymg.png[/IMG]


Ad esempio, se A = "siamo in gennaio" e B = "siamo in inverno [in Italia]", stante che da A deriva B (se siamo in gennaio, siamo sicuramente in inverno), non è vero che 'NON A' implica 'NON B' (se non siamo in gennaio, potrebbe ugualmente essere inverno) mentre è vero che 'NON B' implica 'NON A' (se non siamo in inverno, di sicuro non siamo in gennaio).


I tdG come tutti gli uomini di fede credono che, seppure sia naturale 'leggere' in un aumento numerico un indizio della benevolenza di Geova, è pur sempre quest'ultimo a decidere modo e misura della sua benedizione. Che non deve per forza essere una vittoria dilagante. Quando Davide si lanciò al salvataggio delle mogli rapite dai predoni del deserto (1 Samuele 30) chiese e ottenne l'assistenza divina (v.8), ma ciò non impedì che alcune centinaia di filistei riuscissero a sfuggire alla cattura (v.17). Fra l'imbarcata e la goleada esistono infinite sfumature, evidentemente inafferrabili a chi 'vede' solo il bianco ed il nero.


All'errore si aggiunge anche una semplificazione grossolana, dato che l'implicazione 1 (la prima di questo post) non è neppure vera. Per i tdG la benedizione divina non è legata solo all'aumento numerico, ma ad una serie praticamente infinita (un OR logico) di concause. Una schematizzazione più verosimile sarebbe questa:

[IMG]http://i64.tinypic.com/33ohz4i.png[/IMG]

Ecco ad esempio cosa si leggeva nella Scrittura del Giorno del 17/1/2017:




La mano di Geova non è divenuta troppo corta da non poter salvare (Isa. 59:1)

Il fatto che i Testimoni di Geova siano riusciti a “difendere e stabilire legalmente la buona notizia” è una prova del sostegno fornito dalla potente mano di Geova (Filip. 1:7). Alcuni governi hanno cercato di fermare completamente l’opera del popolo di Dio. Ma quando riflettiamo sul passato e vediamo che i Testimoni di Geova hanno riportato almeno 268 vittorie legali presso tribunali di alto grado, di cui 24 presso la Corte europea dei diritti dell’uomo dal 2000 in poi, diventa evidente che nessuno può fermare la mano di Dio (Isa. 54:17). La predicazione della buona notizia in tutto il mondo è possibile solo grazie all’aiuto di Dio (Matt. 24:14; Atti 1:8). Se pensiamo anche all’unita famiglia mondiale di fratelli e sorelle, qualcosa che il mondo non può imitare, comprendiamo perché persino molti non Testimoni ammettono che “Dio è veramente fra [noi]” (1 Cor. 14:25). Nel complesso, quindi, abbiamo abbondanti prove che Dio opera a favore del suo popolo (Isa. 66:14). w15 15/10 1:13, 14





Come si vede, vengono citate tre diverse prove del favore divino (le vittorie nei tribunali, la diffusione geografica dell'opera di proselitismo e l'unità cristiana) e fra di queste non c'è l'aumento nel numero dei proclamatori, che è una tipica fissazione dei fuoriusciti, o meglio di quelli che illudono di capire cosa sia la statistica.

Va notato tuttavia che se anche il CD si spingesse a proferire un arbitrio simile ("è necessario aspettarsi un incremento numerico dei tdG, altrimenti significa che Geova NON benedice i suoi testimoni"), i dati, allo stato attuale e praticamente da sempre, gli darebbero comunque ragione, dato che i testimoni di Geova crescono in tutto il mondo e ad una velocità superiore alla corrispondente crescita demografica.
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:01]
22/05/2017 13:01
 
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Analisi... sbagliate (o farlocche?). Come ripetiamo, i fuoriusciti nostrani e quelli esteri vanno volentieri a braccetto quando si tratta di proferire 'inesattezze' (eufemismo) a proposito della crescita numerica dei tdG.


Abbiamo per esempio preso in esame un'analisi effettuata da un dissidente, della quale trovate qui una traduzione in italiano:


Fonte: un sito di fuoriusciti, altre info in spoiler


E qui i dati in formato tabellare da cui costui ha ricavato tale analisi (si tratta di una rielaborazione delle statistiche dell'Annuario 2017):

docs.google.com/spreadsheets/d/1PpySvOlI4lRSD0k3-TcNcqLe-FPduCvPYYTZv2Twzmg/ed...

Questo blogger ha realizzato due mappe, visibili nel link indicato in spoiler, nelle quali i paesi verdi sono quelli in cui i tdg sono in crescita, e quelli rossi i paesi nei quali 'sarebbero' in calo. La seconda mappa è ottenuta a partire da un'ipotesi di lavoro ancora più stringente (si veda il punto 2 di seguito).

In base alla prima mappa, la crescita del tdG sarebbe poca cosa; in base alla seconda, sarebbe addirittura un disastro completo. Se ne evince infatti che i testimoni di Geova crescerebbero solo in qualche paese dell'Europa occidentale e nel 'meridione del mondo'.

Queste conclusioni sono una lampante dimostrazione di quali 'risultati' porti quel micidiale cocktail al quale i fuoriusciti dissidenti (in generale) ci hanno abituato, cioè a dire quel cocktail composto di parti uguali di prevenzione, analfabetismo statistico e scarsa onestà intellettuale. Esse partono infatti da una congerie di ipotesi tendenziose e anche completamente errate.


1) il relatore ha messo nel novero delle nazioni 'rosse' anche i paesi nei quali l'opera dei tdG è soggetta a restrizioni o interamente clandestina, sebbene per il totale di questi paesi la WTS dichiari un aumento notevolissimo (12%): ARBITRIO.

2) nella seconda mappa, il relatore ha messo nel novero delle nazioni 'rosse' anche i paesi nei quali la crescita del proselitismo fra i tdG è risultata, sì, superiore alla crescita demografica, ma di un quantitativo inferiore o uguale a 100 persone: ARBITRIO.

2a) a corollario del punto precedente, ho fatto notare (vedi qui) che anche se, per eccesso di condiscendenza, si decidesse di considerare ragionevole la precedente ipotesi di lavoro, si dovrebbe tarare la 'soglia' in modo variabile a seconda dei casi e non fissarla a 100 per tutti i paesi del mondo: ERRORE CONCETTUALE.

3) come i suoi amici dell'al di qua geografico, il fuoriuscito si astiene dal considerare che il calo dei proclamatori di un paese non è un dato sensato se non si rapporta al contesto demografico: ERRORE CONCETTUALE. In Italia ad esempio si è avuto un calo dei proclamatori, ma molto meno consistente della diminuzione della popolazione, il che dimostra senza possibilità di dubbio che al netto della depressione demografica i tdG italiani sono aumentati.

4) la tabella che (a quanto pare) è servita di base per la colorazione in rosso / verde dei paesi contiene un EVIDENTE ERRORE DI CALCOLO RIPETUTO, come abbiamo dimostrato qui.

[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:41]
22/05/2017 13:02
 
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Ancora mappe 'abusive': si consideri il seguente diagramma geografico, realizzato da un fuoriuscito estero. I paesi rossi sono quelli in cui l'opera dei tdG sarebbe in diminuzione, quelli grigi sono i paesi in cui è in crescita.

[IMG]http://i63.tinypic.com/2gx1is4.jpg[/IMG]

Fonte: un sito di fuoriusciti, altre info in spoiler


Questo grafico è del tutto ingannevole. Confrontandolo con quello ottenuto da tdgonline:

[IMG]http://i64.tinypic.com/25updet.png[/IMG]

si viene a scoprire che paesi quali Italia, Portogallo, Macedonia, Lituania e altri sono in realtà da annoverare fra le nazioni in cui i tdG sono in progresso, e la ragione è sempre la medesima: il numero dei proclamatori va 'pesato' demograficamente e non giudicato come dato nudo e crudo. Peraltro da entrambe le carte geografiche si evince proprio quello che i siti dei dissidenti italiani negano contro ogni evidenza, ovvero che nella parte occidentale, ricca, istruita ed evoluta, del continente i tdG continuano a crescere, mentre se c'è una concentrazione geografica di 'crisi' questa è nell'Europa orientale, più povera, meno istruita e in molti casi (Russia, Bulgaria, Ucraina) soggetta a vicissitudini politiche che possono senz'altro spiegare le difficoltà cui va incontro una minoranza come quella dei tdG.
[Modificato da EverLastingLife 22/05/2017 13:45]
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