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Nuovo FAP per motori benzina ...

Ultimo Aggiornamento: 16/06/2017 17:06
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12/06/2017 22:31
 
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Il Gruppo PSA (riguarda Peugeot, Citroën, DS, Opel e Vauxhall Motors) si appresta a introdurre un’importante novità su svariati modelli, volta a ridurre l’impatto ambientale delle proprie vetture. Dal mese di dicembre le auto con propulsori a iniezione diretta di benzina saranno equipaggiate con il GPF, un inedito filtro antiparticolato in grado d’intrappolare fino al 75% delle polveri sottili emesse.
Tre e quattro cilindri. La soluzione, che non prevede una speciale manutenzione e quindi una spesa aggiuntiva per i clienti, sarà utilizzata su larga scala. Riguarderà indistintamente sia la famiglia dei motori a tre cilindri turbo sia quella dei quattro cilindri. Le unità aggiornate saranno affiancate dalla trasmissione manuale a sei rapporti oppure dall’automatico a otto marce.

Sono molti i motivi che portano i possessori di automobili diesel a voler rimuovere (illegalmente) il filtro antiparticolato.

Nella maggioranza dei casi, si vuole rimuovere il FAP a causa dei molti problemi dati dalla rigenerazione. A quanto pare, soprattutto per i filtri di prima generazione (i FAP più moderni sembrano soffrire meno di questo problema), la rigenerazione sembra essere una fase molto critica. La pulitura non è mai completa, ed è necessario ripeterla più volta. Durante la fase di rigenerazione l’auto può soffrire di cali di potenza improvvisi e drastici. Se la rigenerazione non avviene correttamente, può accadere che la centralina mandi in protezione il motore, riducendone stabilmente la potenza fino a quando il FAP non viene sostituito. Anche dopo la sostituzione del FAP, accade che questo duri solo pochi mesi o addirittura poche settimane, rendendo necessaria un’ulteriore (costosa) sostituzione. Insomma, questi filtri sembrano creare grossi problemi.

I problemi si presentano in forma maggiore per chi usa l’automobile quasi sempre in città. Abbiamo visto infatti che il filtro si pulisce viaggiando a velocità superiori ai 70 km/h. Se questo accade raramente, il FAP darà molti più problemi. È (anche) per questo che si suggerisce l’acquisto di un’automobile diesel solo a chi percorre parecchi chilometri in autostrada.

C’è da dire inoltre che, anche quando il filtro sembra funzionare bene e non dà i problemi appena descritti, alcuni automobilisti decidono di farlo rimuovere lo stesso, per migliorare le prestazioni del motore.

Le conseguenze legali della rimozione del FAP

In caso di controlli, se si viene trovati alla guida di un’automobile diesel a cui è stato rimosso il FAP, si va incontro a:


1098 euro di multa
denuncia penale per reato ambientale
sequestro della carta di circolazione del veicolo
obbligo di riportare le emissioni del veicolo a quelle originarie, ripristinando quindi il FAP
I dubbi sull’efficacia del FAP

Per completezza d’informazione, dobbiamo aggiungere che la reale efficacia dei FAP nel ridurre le emissioni inquinanti non è chiara. È vero che il filtro cattura alcune particelle inquinanti; è anche vero però che nella fase di rigenerazione esse vengono bruciate e poi liberate nell’aria. Per sostenere la tesi della mancata efficacia del FAP si usa citare questa presentazione di AgipPetroli; in realtà a leggerla attentamente si nota come la questione sia più complicata: ha rilevanza anche la presenza o meno di una valvola EGR (Exhaust Gas Recirculation) usata per far ricircolare parte dei gas di scarico all’interno del motore.

Non abbiamo trovato fonti serie che mettano chiaramente in dubbio l’efficacia dei FAP, al di là di vaghi articoli scritti più per sentito dire. Se potete aiutarci a fare chiarezza su questo punto aggiungete un commento in fondo all’articolo.

La rimozione del FAP: una questione complicata

Chi legge Bikeitalia regolarmente sa come la pensiamo riguardo alle automobili ad uso privato: possono essere nella gran parte dei casi sostituite dalla bici o dai mezzi pubblici. Al di là di questo, proviamo a rimettere in ordine le idee. La nostra ricerca ci ha dato poche certezze e molti dubbi:

L’unica cosa certa è che rimuovere il FAP è una pratica illegale
Ma quanto sono diffusi i controlli? Quanti centri revisione hanno “chiuso un occhio” in passato, facendo passare la revisione a mezzi privi di FAP? Quante autofficine offrono alla luce del sole i loro servizi di rimozione del FAP, senza informare i clienti delle conseguenze legali? Quante ancora si nascondono dietro la foglia di fico che si tratta di interventi da effettuare solo per uso sportivo in circuiti privati? Impossibile dirlo con precisione
Se è vero che i FAP di prima generazione danno tutti questi problemi, mentre quelli più recenti no (o comunque in misura molto minore), perché non viene resa obbligatoria la loro sostituzione?
Perché i concessionari non spiegano chiaramente agli acquirenti di automobili che è meglio puntare su un motore a benzina se si gira solo in città?






Mai discutere con uno stupido, prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.
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13/06/2017 09:19
 
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La reale utilità del FAP (o DPF) ed EGR è soltanto una, far ottenere l'omologa antiinquinamento alla macchina su cui è montato, come il sistema di iniezione ossigeno nello scarico su motori a benzina. I filtri antiparticolato trattengono gran parte delle polveri sottili e durante la rigenerazione che avviene con postiniezioni di gasolio in modo da alzare la temperatura nello scarico (su alcuni veicoli viene utilizzato anche dell'additivo (cerina) al solo scopo di rendere possibile la rigenerazione a temperature di scarico più basse), vengono spaccate queste polveri sottili in particelle ancora più sottili e volatili delle precedenti, molto più dannose per la salute. Vengono anche prodotti altri composti organici pesanti e acido solforico. E qui mi direte ma allora che senso ha? Ma è ovvio, per la prova antiinquinamento l'opacimetro non è in grado di misurare il particolato più fine che si viene a creare dopo la rigenerazione e non ne è nemmeno prevista la misura dal test. Idem la EGR, bruciare 2 volte gli ossidi di azoto non equivale a farli sparire, ma scomporli in qualcosa di diverso. Per non discutere poi l'effettiva compromissione di affidabilità a cui vengono sottoposti i motori, collettori pieni di catrame con farfalle che si bloccano e scambiatori di calore che scoppiano, oppure FAP intasati che causano la contaminazione dell'olio con il gasolio con relativo grippaggio del motore, per non dire anche che durante le rigenerazioni esiste un rischio di incendio del veicolo soprattutto se il FAP è molto intasato come indicato nelle informazioni tecniche addirittura da BMW. Rimuovere il FAP è si illegale, ma un operaio che ha famiglia e figli e va a lavorare da mattina a sera che resta a piedi per il FAP oltre all'incazzatura, si sente dire in officina che per cambiarlo ci vogliono minimo 2000€ e che in futuro si intaserà di nuovo perchè fa solo città, ma con 500€ lo toglie e si risolve il problema per sempre, cosa credi che faccia l'operaio? Sicuramente era meglio un benzina ma magari lui si è trovato quella auto e non può cambiarla perchè non ha soldi.

Stessa cosa vale per l'iniezione di ossigeno... avete mai visto un tubo che parte dal filtro aria collegato ad una scatoletta da cui parte un'altro tubo e va nello scarico? ecco, proprio quello... altro sistema per falsare quello che viene misurato dagli attuali strumenti, aumentare la percentuale di ossigeno così che l'auto (o moto) sembri inquinare meno, già, le misure sono tutte in percentuale, se aumenti una cosa, l'altra diminuisce... peccato che la cosa che hai aumentato, dal tuo motore non ci passa proprio... L'antiinquinamento attuale è tutta una buffonata, vuoi non inquinare o inquinare al minimo? Compra un ibrido o un elettrico con i relativi costi... sicuramente il futuro sarà elettrico ma fin quando mamma petrolio non molla l'osso, le auto elettriche costeranno e saranno poche.

In altre parole attualmente si nasconde e si altera tutto, purtroppo in natura nulla si crea, nulla si ditrugge ma tutto si trasforma, questo è quello che fanno, trasformare una cosa in un'altra o che non sia misurata dagli strumenti, o che camuffi tutto il resto.
[Modificato da ____ANGEL___ 13/06/2017 09:21]



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13/06/2017 21:34
 
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Controprova è pure il servizio delle Jene di qualche tempo fa :

www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/263202/pelazza-filtro-antiparticol...






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Concordo pienamente con ANGEL, a mio parere solo se rieco a fare più strada con lo stesso consumo posso sostenere di avere inquinato meno altrimenti ho solo inquinato diversamente
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16/06/2017 17:06
 
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Re:
///Mman, 12/06/2017 22.31:




Il Gruppo PSA (riguarda Peugeot, Citroën, DS, Opel e Vauxhall Motors) si appresta a introdurre un’importante novità su svariati modelli, volta a ridurre l’impatto ambientale delle proprie vetture. Dal mese di dicembre le auto con propulsori a iniezione diretta di benzina saranno equipaggiate con il GPF, un inedito filtro antiparticolato in grado d’intrappolare fino al 75% delle polveri sottili emesse.
Tre e quattro cilindri. La soluzione, che non prevede una speciale manutenzione e quindi una spesa aggiuntiva per i clienti, sarà utilizzata su larga scala. Riguarderà indistintamente sia la famiglia dei motori a tre cilindri turbo sia quella dei quattro cilindri. Le unità aggiornate saranno affiancate dalla trasmissione manuale a sei rapporti oppure dall’automatico a otto marce.

Sono molti i motivi che portano i possessori di automobili diesel a voler rimuovere (illegalmente) il filtro antiparticolato.

Nella maggioranza dei casi, si vuole rimuovere il FAP a causa dei molti problemi dati dalla rigenerazione. A quanto pare, soprattutto per i filtri di prima generazione (i FAP più moderni sembrano soffrire meno di questo problema), la rigenerazione sembra essere una fase molto critica. La pulitura non è mai completa, ed è necessario ripeterla più volta. Durante la fase di rigenerazione l’auto può soffrire di cali di potenza improvvisi e drastici. Se la rigenerazione non avviene correttamente, può accadere che la centralina mandi in protezione il motore, riducendone stabilmente la potenza fino a quando il FAP non viene sostituito. Anche dopo la sostituzione del FAP, accade che questo duri solo pochi mesi o addirittura poche settimane, rendendo necessaria un’ulteriore (costosa) sostituzione. Insomma, questi filtri sembrano creare grossi problemi.

I problemi si presentano in forma maggiore per chi usa l’automobile quasi sempre in città. Abbiamo visto infatti che il filtro si pulisce viaggiando a velocità superiori ai 70 km/h. Se questo accade raramente, il FAP darà molti più problemi. È (anche) per questo che si suggerisce l’acquisto di un’automobile diesel solo a chi percorre parecchi chilometri in autostrada.

C’è da dire inoltre che, anche quando il filtro sembra funzionare bene e non dà i problemi appena descritti, alcuni automobilisti decidono di farlo rimuovere lo stesso, per migliorare le prestazioni del motore.

Le conseguenze legali della rimozione del FAP

In caso di controlli, se si viene trovati alla guida di un’automobile diesel a cui è stato rimosso il FAP, si va incontro a:


1098 euro di multa
denuncia penale per reato ambientale
sequestro della carta di circolazione del veicolo
obbligo di riportare le emissioni del veicolo a quelle originarie, ripristinando quindi il FAP
I dubbi sull’efficacia del FAP

Per completezza d’informazione, dobbiamo aggiungere che la reale efficacia dei FAP nel ridurre le emissioni inquinanti non è chiara. È vero che il filtro cattura alcune particelle inquinanti; è anche vero però che nella fase di rigenerazione esse vengono bruciate e poi liberate nell’aria. Per sostenere la tesi della mancata efficacia del FAP si usa citare questa presentazione di AgipPetroli; in realtà a leggerla attentamente si nota come la questione sia più complicata: ha rilevanza anche la presenza o meno di una valvola EGR (Exhaust Gas Recirculation) usata per far ricircolare parte dei gas di scarico all’interno del motore.

Non abbiamo trovato fonti serie che mettano chiaramente in dubbio l’efficacia dei FAP, al di là di vaghi articoli scritti più per sentito dire. Se potete aiutarci a fare chiarezza su questo punto aggiungete un commento in fondo all’articolo.

La rimozione del FAP: una questione complicata

Chi legge Bikeitalia regolarmente sa come la pensiamo riguardo alle automobili ad uso privato: possono essere nella gran parte dei casi sostituite dalla bici o dai mezzi pubblici. Al di là di questo, proviamo a rimettere in ordine le idee. La nostra ricerca ci ha dato poche certezze e molti dubbi:

L’unica cosa certa è che rimuovere il FAP è una pratica illegale
Ma quanto sono diffusi i controlli? Quanti centri revisione hanno “chiuso un occhio” in passato, facendo passare la revisione a mezzi privi di FAP? Quante autofficine offrono alla luce del sole i loro servizi di rimozione del FAP, senza informare i clienti delle conseguenze legali? Quante ancora si nascondono dietro la foglia di fico che si tratta di interventi da effettuare solo per uso sportivo in circuiti privati? Impossibile dirlo con precisione
Se è vero che i FAP di prima generazione danno tutti questi problemi, mentre quelli più recenti no (o comunque in misura molto minore), perché non viene resa obbligatoria la loro sostituzione?
Perché i concessionari non spiegano chiaramente agli acquirenti di automobili che è meglio puntare su un motore a benzina se si gira solo in città?




Prende il nome di Euro6C, ed entra in vigore dal 1/1/2018: devono montarlo tutte le Case se vogliono vendere.
[SM=x54328]




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