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Australia seconda guerra mondiale

Ultimo Aggiornamento: 13/08/2017 18:14
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12/08/2017 14:49
 
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salve a tutti
ciao...
stavo leggendo un paio di articoli su "tdgonline" quando mi inbatto sull'articolo "La questione dell’Australia: Qualche compromesso e coinvolgimento nello sforzo bellico?"...

non sapendo nulla della questione ho fatto un po di ricerche su internet e ho visto un articolo xxxxxxxxxxxxxx

in alcuni documenti si legge che alcuni fratelli presi dalle attività commerciali si erano dedicati anche al lavaggio di uniformi militari praticando per un buon prezzo. Mentre altri lavoravano nei laboratori dove venivano costruite articoli per la guerra.

e in molti lavori sostenuti da fratelli si sostenevano attività belliche come la produzione di armamenti lavori in mense militari...

questi fatti mi erano sconosciuti...

ma pensandoci bene è sempre una questione che si è risolta molto tempo fa...

comunque credo che nel libro "Il Regno di Dio è già una realtà!" si parlava di fratelli che andavano in guerra ma pur di non uccidere nessuno sparavano in aria...
poi le cose cambiarono anche li...

voi cosa ne pensate?


mod: evitiamo di far propaganda gratis ai fuoriusciti per favore
[Modificato da Giandujotta.50 12/08/2017 14:59]
12/08/2017 15:03
 
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spero di ricevere un vostro parere

grazie a tutti...

12/08/2017 15:34
 
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Re:
Mimmo.Mammo, 12.08.2017 15:03:

spero di ricevere un vostro parere

grazie a tutti...





Il nostro parere è quello esposto nell'articolo di tdgonline


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Testimoni di Geova Online Forum

www.TdGonline.it
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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
12/08/2017 15:34
 
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Della "famosa" questione australiana abbiamo già parlato in questo articolo anni fa:

La questione dell’Australia: Qualche compromesso e coinvolgimento nello sforzo bellico?


Uno studio sociologico intitolato “Ulteriori informazioni sulla giustificazione della violenza”, pubblicato dall’Università del Michigan, afferma:

“Dal volgere del secolo i Testimoni di Geova hanno coerentemente mantenuto la loro posizione non violenta di ‘neutralità cristiana’ attraverso due grandi guerre mondiali e i successivi conflitti militari del periodo della ‘guerra fredda’”.

Identificando il motivo per cui i Testimoni rimangono neutrali, lo studio diceva:

“Gli insegnamenti dei Testimoni di Geova scaturiscono dalla loro convinzione che la Bibbia è l’ispirata parola di Dio”.

Alla luce di dichiarazioni come queste fatte da fonti imparziali, stupisce leggere accuse stucchevoli secondo le quali i Testimoni di Geova durante la seconda guerra mondiale non solo avrebbero fatto compromesso, rispetto alla loro conclamata neutralità politica nella Germania nazista ma addirittura avrebbero dato un appoggio aperto allo sforzo bellico in paesi dell’impero britannico. (Approfondimenti si possono trovare nel sito www.triangoloviola.it)

Secondo questi accusatori — che trovano spazio solo in internet dove “tutto è lecito” —, la ‘prova provata’ sarebbe contenuta addirittura nelle pubblicazioni a carattere storico dei Testimoni di Geova, come il libro “Proclamatori” (I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio, pagina 640 e 641, edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova nel 1993 ). Alla redazione del sito TdgOnline preme capire come stanno veramente i fatti e pertanto, animati dallo spirito di Atti 28:22, siamo andati a controllare le fonti.

La prova che dimostrerebbe la “colpevolezza” della Watch Tower Society sarebbe contenuta alle pagine 640, 641 del libro Proclamatori. La dichiarazione incriminata dice:

«Un problema analogo ci fu in Australia a partire dal 1938, e soprattutto mentre la Società era al bando (dal gennaio 1941 al giugno 1943). Per far fronte a quelli che sembravano bisogni validi, la filiale della Società si impegnò direttamente in diverse attività commerciali. Questo fu un grave errore. Avevano delle segherie, più di 20 “poderi del Regno”, un’officina meccanica, un panificio e altre imprese. Due tipografie commerciali fornirono la copertura per continuare a stampare le pubblicazioni della Società durante il bando. La coscienza di alcuni però era profondamente turbata. Anche se la maggioranza rimase fedele all’organizzazione, ci fu una stasi generale nell’opera di proclamare il Regno»

Il libro Proclamatori poi aggiunge:

«tutto questo aveva portato persino a un coinvolgimento in diretto nello sforzo bellico».

Ecco, secondo i nostri detrattori, la prova del compromesso. La stessa Watch Tower deve ammettere che per colpa sua i fratelli in Australia fecero compromesso. Interessante il commento che compare in alcuni siti Internet di nostri detrattori:

«I *fratelli* in generale quindi fecero compromesso, anche se solo la coscienza di *alcuni* fu turbata per questo. Pochi furono turbati, inizialmente, perché, secondo il comune modo di pensare dei TdG, se le imprese erano gestite alla Società, questo voleva dire che tutto doveva essere giusto e corretto.»

Avete notato l’insidia di questo commento? Si vuole fare credere:

1. che fu la Watch Tower a spingere i fratelli al compromesso e quindi al peccato;

2. che i Testimoni di Geova non possiedono una autonoma percezione di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato (percezione comunemente chiamata “coscienza”) che sarebbe stata soffocata dalla loro organizzazione. Per cui se la loro organizzazione dice che una cosa sbagliata è giusta … quasi tutti i Testimoni diranno che è giusta perché privati di autodeterminazione e di capacità morale.

Noi vorremmo liquidare la “questione Australia” in due parole, non fosse altro per la capacità di pescare nel torbido e di torcere persino la storia da parte di costoro. Ma viste le implicazioni morali in atto, desideriamo fornire ai lettori del nostro sito una panoramica completa di ciò che avvenne in Australia durante la seconda guerra mondiale e la dimostrazione chiara che i Testimoni di Geova non sono marionette in mano ai loro “capi”.

Le parole citate dal libro Proclamatori si trovano nel contesto di un capitolo che ha come titolo: “Prove e vagliatura all’interno”. È un capitolo che mostra come l’opera di predicazione iniziata nel XX secolo dai Testimoni di Geova (in adempimento al passo biblico di Matteo 24:14) abbia incontrato ostacoli non soltanto dall’esterno ma anche dall’interno dei Testimoni di Geova stessi. Leggendo tutto il capitolo non si può restare che colpiti dall’onestà dell’Organizzazione dei Testimoni di Geova. Essa non cerca di nascondere nulla. Ma fatti interni e persino scomodi vengono raccontati con candore, il candore di chi è consapevole di aver fatto tutto in buona coscienza e di cercare sempre la guida di Dio.

Quindi, nel capitolo in questione, non ci troverete solo la questione “Australia”, ma molte altre “questioni” che possono fornire ai malevoli e maldicenti molto da scrivere.

L’esperienza australiana si trova ad un preciso sottotitolo: “Dedicata unicamente alla diffusione del messaggio del Regno”. È un sottotitolo che vuole spiegare la convinzione dei Testimoni di Geova secondo la quale, per avere la benedizione di Dio, l’organizzazione deve essere unicamente dedicata alla diffusione del messaggio del Regno e non farsi distrarre da altro. Infatti a pagina 640 leggiamo: “Per continuare ad avere il favore di Geova l’organizzazione deve dedicarsi esclusivamente all’opera che la sua Parola comanda per i nostri giorni: la predicazione della buona notizia del Regno di Dio. (Matt. 24:14)” Il commento successivo mostra come alcuni, con posizioni di rilievo dentro l’organizzazione, non tennero fede a questo mandato.

A questo punto potremmo anche fermarci. In fondo leggiamo una pubblica ammissione di errore e gli immediati provvedimenti presi per correggere una situazione che si considera errata. Ma i nostri critici non amano la sincerità. Vogliono leggere tra le righe ciò che le righe non contengono. Vorrebbero perciò dirci che fu la Watch Tower a fare peccare i suoi aderenti e che costoro lo fecero fidandosi ciecamente.

In realtà i fatti sono molto diversi. La questione risale a prima della seconda guerra mondiale. Nel 1938 J.F. Rutheford visitò l’Australia per esaminare la questione di alcune lamentele in relazione ad attività commerciali dei fratelli della filiale. L’Annuario del 1984 riferisce: “Si convinse che queste cose non danneggiavano la predicazione della buona notizia e lodò il fratello MacGillivray per la sua iniziativa. In seguito però queste attività finirono per creare problemi e difficoltà”. Agli inizi della seconda guerra mondiale l’opera dei Testimoni di Geova fu messa la bando in Australia. Le attività commerciali iniziate anni prima, e che durante la guerra erano servite per promuovere l’opera, avevano finito per influire sullo spirito dei fratelli. L’annuario prosegue: “Le attività commerciali dei precedenti cinque anni cominciavano a far sentire il loro peso. Negli anni della guerra e nel periodo del bando erano stati provveduti con esse i mezzi di sostentamento a molti ex pionieri che a causa del bando non avevano potuto svolgere il servizio continuo. L’organizzazione però si era spinta troppo in là creando delle imprese commerciali, e la cosa aveva turbato molti fratelli”.

In che senso ci si era spinti troppo in là?

La filiale australiana della Watch Tower gestiva, da prima della guerra, “delle segherie, più di 20 ”poderi del Regno”, un’officina meccanica, un panificio e altre imprese.” Non era coinvolta in nulla che riguardasse la guerra e lo sforzo bellico. Al massimo si potrebbe trovare da ridire sul fatto che un ente religioso gestisca delle attività commerciali. E infatti questo non era giusto. Ma il libro Proclamatori dice: “..alcune attività commerciali indussero i fratelli a violare la neutralità cristiana, con il pretesto di provvedere i fondi e mantenere i pionieri durante il bando” (pag. 641). E qui notiamo tutta la faziosità dei nostri detrattori e critici.

Invece di apprezzare l’onestà dei Testimoni di Geova nel parlare delle loro verità “scomode” giocano sul significato delle parole cercando di indurre l’incauto lettore dei loro siti a pensare che i Testimoni di Geova fabbricassero armi o altri supporti per i militari.

Il loro commento, privo di riscontri storici è:

“Molti TdG ritenevano quindi l’Organizzazione direttamente responsabile dei compromessi avvenuti”.

Ma, ad oggi 30.12.2003, nessuno dei nostri detrattori ha evidenziato quali fossero queste attività scandalose intraprese dai Testimoni di Geova in quegli anni. Sapete quali furono queste attività che ci portarono a fare “compromesso”? Ve lo diciamo noi.

Si tratta di “segherie, più di 20 ”poderi del Regno”, un’officina meccanica, un panificio e altre imprese”. Le altre imprese altro non sono che “Army canteens” . E qui veniamo al punto.

Secondo i nostri oppositori (che forse masticano l’inglese dei Chewingum) le “army canteens” sarebbero niente di meno che “depositi di armi” e invece altro non sono che dei “bar” o degli “spacci” gestiti da civili (nel nostro caso da alcuni Testimoni di Geova) nei quali si recavano i soldati e i militari in genere. Per i Testimoni di Geova questa era una violazione della neutralità cristiana. Essi, a differenza delle chiese che parlano di pace ma non esitano a collaborare realmente con gli sforzi bellici, considerano con scrupolo la propria posizione davanti a Dio e vogliono evitare ogni forma di collaborazione con la guerra, persino fornire un cappuccino ai militari.

Alla luce di quanto sopra stupisce leggere considerazioni del tipo:

“I TdG non fecero altro che seguire le direttive dell’Organizzazione e lavorarono nelle imprese costituite con l’autorizzazione della Watch Tower”.

oppure

“I principali responsabili degli errori commessi furono quindi i Dirigenti del Movimento”.

Non si tratta di collaborazione “reale” con la guerra né di una istigazione al peccato, come vorrebbero farci credere. Si tratta semplicemente di un temporaneo sbandamento in attività commerciali non in armonia con gli scopi statutari dell’Organizzazione dei Testimoni di Geova. Nulla di grave che possa comportare una partecipazione “diretta” alla guerra (e quindi allo spargimento di sangue) o un sostegno aperto allo sforzo bellico nazionale.

Alla luce di quanto sopra stupisce vedere come gli oppositori sottolineino il contenuto della Risoluzione adottata on Australia come se si fosse ammesso di aver sganciato la Bomba di Hiroshima o di aver bombardato Dresda. La Risoluzione presentata dal presidente della Watch Tower di allora, N.H.Knorr usa un linguaggio forte, carico di sentimenti. Per esempio si legge:

«…desideriamo confessare … che durante la seconda guerra mondiale abbiamo contribuito in vari modi con le nostre mani alle ingiustizie di questo mondo in guerra; abbiamo impiegato vari beni del consacrato popolo di Dio in attività che ora comprendiamo facevano parte della propaganda e dello sforzo bellico, venendo meno in tal modo alla neutralità di tutti i seguaci delle orme di Cristo Gesù che erano nel mondo ma non autorizzati a farne parte. Questo, come ora comprendiamo chiaramente, non ha avuto la benedizione di Geova. … Non vogliamo scaricare la colpa di questa condotta su qualcuno in particolare, ma desideriamo umilmente ammettere una responsabilità comune in questa faccenda qui in Australia».

Come comprendiamo, si tratta sì di una ammissione di colpevolezza ma non per “spargimento di sangue” (colpa di cui si macchiarono le chiese della cristianità) ma per non aver osservato una stretta neutralità. In realtà si tratta di un linguaggio, se vogliamo un pò ampolloso e tipico di una certa retorica religiosa, ma che non dice ciò che vorrebbero fargli dire i nostri oppositori. Nessun testimone di Geova australiano aveva ucciso il proprio prossimo o fabbricato una bomba. Avevano fatto compromesso in una forma che molti giudicherebbero lecita ma che per l’etica cristiana dei Testimoni di Geova era ed è errata. Ecco la motivazione della richiesta di perdono a Geova.

Dobbiamo anche calarci nel contesto storico in cui vivevano i Testimoni di Geova nel periodo della Il Guerra Mondiale. Quando nel 1939 uscì l’articolo della Torre di Guardia dal titolo “Neutralità”, in cui si spiegava chiaramente che a motivo della sottomissione a Geova Dio e al Re Messianico i cristiani non potevano invischiarsi nei conflitti del mondo, tutte le implicazioni relative la neutralità cristiana non potevano essere comprese. Per esemplificare: mentre si poteva capire che imbracciare un fucile e fabbricare una bomba avrebbero costituito una chiara violazione della neutralità, lo stesso non si poteva dire del cucire una divisa militare o preparare un thè alle truppe in licenza. Solo dopo aver osservato la stretta neutralità dei fratelli tedeschi che rifiutarono persino di cucire le stellette militari sulle divise, i Testimoni di Geova poterono comprendere tutto ciò che comporta essere neutrali. Questo spiega perché nel 1939 aprire un bar o uno spaccio militare non era visto come un compromesso ma lo divenne in seguito.

Anche questa situazione mette in luce non solo la verità storica ma anche le motivazioni che muovono coloro che la leggono. E’ vero ciò che scrisse Montanelli, nel suo libro “Solo un giornalista”, che non esiste una verità storica che sia tale ma solo una interpretazione, più o meno fedele, della storia. Noi, leggendo la storia dei Testimoni di Geova in Australia vediamo quella di uomini e donne fedeli che fecero l’errore di confondere l’opera di Dio con aspetti commerciali (pensando che con tali attività si potesse finanziare l’opera stessa) e che alla fine della guerra ebbero il coraggio di ammettere “pubblicamente” i loro sbagli.

L’onestà e la sincerità mostrata non possono fare altro che rallegrarci e stimolarci nell’essere risoluti mentre si serve Dio. Dispiace osservare faziosità e animosità in chi vuole interpretare i fatti della storia unicamente per gettare ombre e oscurare la conoscenza del Sovrano Universale Geova Dio.

www.tdgonline.it/
[Modificato da barnabino 12/08/2017 15:39]
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12/08/2017 16:08
 
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Re:
Mimmo.Mammo, 12/08/2017 15:03:

spero di ricevere un vostro parere

grazie a tutti...




Si, è cosi'. Il primo tdG noto in Italia era un tale Remigio Cuminetti che è indicato dagli obiettori italiani come il precursore di tutti gli obiettori di coscienza italiani.

L'Australia per i miei gusti sta dall'altra parte del globo e non ho abbastanza tempo a disposizione per pormi il problema del lavaggio delle divise militari nella seconda guerra, per quel poco che l'Australia vi partecipo'.

Simon
12/08/2017 16:15
 
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ciao
grazie per i vostri messaggi...

comunque la questione è che questi documenti dicono:


la parte che ho sottolineato vorrei approfondire
[Modificato da Mimmo.Mammo 12/08/2017 16:33]
12/08/2017 16:46
 
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Mimmo, il file che hai allegato è illeggibile...
vuoi dirci dove l'hai preso? sempre che non si tratti di un sito di qualche fuoriuscito...nel qual caso sei pregato di evitare la fonte..
puoi però spiegarci a parole tue cosa vuoi davvero sapere che non sia stato spiegato dall'articolo postato da admin
12/08/2017 16:57
 
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Scusa, Mimmo... ma quello che hai riportato e sottolineato è l'Annuario dei testimoni di Geova che abbiamo già spiegato nella risposta, quale è la perplessità esattamente?

Shalom [SM=g2037509]
[Modificato da barnabino 12/08/2017 17:00]
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12/08/2017 17:08
 
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Clicca sopra e con il tasto dx imposta apri in un'altra pagina... comunque è l'articolo citato tradotto (male come segnalato nel in tdgonline!) in italiano.

Shalom
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12/08/2017 19:42
 
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per barnabino
la parte che mi lascia più perplesso è:


"vi furono altri, invece, che dopo essere stati invitati a lavorare in quelle attività, divennero così impegnati nell'attività di stampa di cose che facevano parte di questo mondo,lavorando in stabilimenti per la produzione di armamenti, o servendo alle mense dell'esercito..."

grazie in anticipo per le risposte
12/08/2017 19:46
 
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Re: per barnabino
Mimmo.Mammo, 12/08/2017 19.42:

la parte che mi lascia più perplesso è:


"vi furono altri, invece, che dopo essere stati invitati a lavorare in quelle attività, divennero così impegnati nell'attività di stampa di cose che facevano parte di questo mondo,lavorando in stabilimenti per la produzione di armamenti, o servendo alle mense dell'esercito..."

grazie in anticipo per le risposte




non lo hai detto tu stesso?

Mimmo.Mammo, 12/08/2017 14.49:



ma pensandoci bene è sempre una questione che si è risolta molto tempo fa...

comunque credo che nel libro "Il Regno di Dio è già una realtà!" si parlava di fratelli che andavano in guerra ma pur di non uccidere nessuno sparavano in aria...
poi le cose cambiarono anche li...



idem per quei fratelli a cui accenni

Certo che se continui a bazzicare i siti apostati, di progresso ne farai davvero poco e di regresso invece tanto...

[Modificato da Aquila-58 12/08/2017 19:47]
12/08/2017 19:56
 
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per aquila
be...

hai ragione...

scusatemi...

continuare a cercare siti di quel genere mi farà più male che bene...

comunque un'altro 3D che possiamo chiudere visto che non mi preoccupa più di tanto...

grazie per il vostro tempo e per i vostri commenti...

cercherò di aprire più 3D su argomenti su questioni bibliche e argomenti edificanti più tosto che questi...

scusatemi ancora...

un abbraccio...

Mimmo.Mammo
12/08/2017 20:05
 
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Re: per aquila
Mimmo.Mammo, 12/08/2017 19.56:

be...

hai ragione...

scusatemi...

continuare a cercare siti di quel genere mi farà più male che bene...





Mimmo, non deve essere un' imposizione, devi essere convinto che leggere i siti apostati o dar retta alle loro "argomentazioni" ti faccia più male che bene.

Te lo dice l' apostolo Paolo, guarda cosa facevano gli apostati Imeneo e Fileto:

"16 Ma evita i discorsi vuoti che violano ciò che è santo; poiché essi progrediranno sempre più in empietà, 17 e la loro parola si spargerà come cancrena. Imeneo e Fileto sono fra quelli. 18 Questi stessi [uomini] hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione sia già avvenuta; e sovvertono la fede di alcuni." (2 Timoteo 2:16-18)

Tu sei libero di leggere quello che vuoi, ma se Geova ha fatto scrivere questa roba nella sua parola, converrà essergli leale?

Ricorda bene: gli apostati non costruiscono nulla, hanno un solo scopo: distruggere, demolire tutto quello che riguarda i testimoni di Geova....

Ragiona anche su questo: gli apostati come mettono in pratica Ebrei 10:24-25?

Si riuniscono per incitarsi all' amore e alle opere eccellenti, o piuttosto se ne stanno tutto il giorno nei loro ritrovi internettiani per incitarsi all' odio e alle opere scadenti?

Rifletti...

[Modificato da Aquila-58 12/08/2017 20:10]
12/08/2017 20:11
 
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aquila
grazie pere il messaggio Aquila...

riguardo a Ebrei 10:24-25 gli apostati hanno sempre cercato di fare il contrario abbattendo i loro fratelli di una volta, sia con parole che con le azioni...

grazie ancora Aquila

un abbraccio
12/08/2017 20:14
 
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Re: aquila
Mimmo.Mammo, 12/08/2017 20.11:

grazie pere il messaggio Aquila...

riguardo a Ebrei 10:24-25 gli apostati hanno sempre cercato di fare il contrario abbattendo i loro fratelli di una volta, sia con parole che con le azioni...

grazie ancora Aquila

un abbraccio




un abbraccio a te Mimmo.
Ti dico queste cose perchè ti voglio bene, perchè sei un mio fratello e per i miei fratelli io darei la mia stessa vita.

Per difenderli da chiunque voglia in qualche modo danneggiarli, sapendo di farlo..

12/08/2017 20:20
 
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grazie
grazie fratello Aquila...

spero di raggiungere il battesimo con una fede forte e solida...

dovrò lavorare molto per questo...

grazie ancora Aquila per i messaggi incoraggianti [SM=g8925]

un abbraccio forte [SM=g7255]


Mimmo.Mammo
12/08/2017 21:18
 
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Caro Mimmo,


lavorando in stabilimenti per la produzione di armamenti, o servendo alle mense dell'esercito..."



Hai letto cosa dice l'articolo? Quella è una traduzione poco consona...

Shalom
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12/08/2017 21:24
 
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"Anche questa situazione mette in luce non solo la verità storica ma anche le motivazioni che muovono coloro che la leggono. E’ vero ciò che scrisse Montanelli, nel suo libro “Solo un giornalista”, che non esiste una verità storica che sia tale ma solo una interpretazione, più o meno fedele, della storia. Noi, leggendo la storia dei Testimoni di Geova in Australia vediamo quella di uomini e donne fedeli che fecero l’errore di confondere l’opera di Dio con aspetti commerciali (pensando che con tali attività si potesse finanziare l’opera stessa) e che alla fine della guerra ebbero il coraggio di ammettere “pubblicamente” i loro sbagli.

L’onestà e la sincerità mostrata non possono fare altro che rallegrarci e stimolarci nell’essere risoluti mentre si serve Dio. Dispiace osservare faziosità e animosità in chi vuole interpretare i fatti della storia unicamente per gettare ombre e oscurare la conoscenza del Sovrano Universale Geova Dio."

questa è la parte che mi ha colpito di più
12/08/2017 22:58
 
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Re: per aquila
Mimmo.Mammo, 12/08/2017 19:56:

be...

hai ragione...

scusatemi...

continuare a cercare siti di quel genere mi farà più male che bene...

comunque un'altro 3D che possiamo chiudere visto che non mi preoccupa più di tanto...

grazie per il vostro tempo e per i vostri commenti...

cercherò di aprire più 3D su argomenti su questioni bibliche e argomenti edificanti più tosto che questi...

scusatemi ancora...

un abbraccio...

Mimmo.Mammo



Caro Mimmo,

A mio parere quello che qualcuno ha (o non ha) fatto in Australia nel 1940 puo' influenzare meno che minimamente la tua coscienza e la tua conoscenza biblica.

Se prendi le maggiori religioni di questo mondo, troverai che all'epoca erano tutte impegnate direttamente a sostenere lo sforzo militare, o da una parte o dall'altra.

Siccome stai imparando questioni di base, fossi in te baderei al sodo e non alle storielle irrilevanti e secondarie, scritte da chi non ha trovato di meglio da criticare.

Se t'interessa la storia dell'obiezione di coscienza, in Italia i tdG l'hanno fatta e scritta in prima persona. Da chi devono accettar lezioni?

Simon
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