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Cosa identifica la vera religione il comportamento oppure la dottrina?

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2017 20:40
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16/09/2017 14:16
 
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Caro barnabino


Perché quello è il frutto dello spirito, come lo spirito può scaturire dalla menzogna? Come posso amare la verità se amo la menzogna? Come posso avere fede se la ripongo in dottrine errate?



Ma quelle persone non amano la menzogna, lo sa solo Geova che si tratta di una menzogna, le persone sono sincere ma non sono consapevoli dell'accuratezza dottrinale. Io posso aver fede anche in una dottrina errata poiché non nè sono consapevole.


E anche dalle opere che produce, non basta credere a parole, non amiamo a parole né con la lingua, ma con opera e verità.



Infatti ogni dottrina genera delle opere ma non necessariamente opere di personalità .



Certo ma anche dalle opere che tale dottrina produce,



Ma c'e pur sempre la dottrina nel punto di partenza, ed è quella che bisogna verificare per determinare l'autentica religione.



la vera dottrina deve per forza produrre il frutto delle spirito. L'una è il riflesso e conseguenza dell'altra.



Non necessariamente, che frutto dovrebbe produrre colui che crede nella trinità, nel dualismo, la transutanziazione ecc..? Resta una credenza punto e basta!!! Poi ci sono filosofie e religioni come budismo e altre che generano, pace, padronanza, gioia ecc....



Ci devono essere entrambe, perché una dottrina che producesse le opere della carne evidentemente non può scaturire dalla verità. Come detto io vedo le due cose indissolubilmente legate.



Ma le opere della carne vengono prodotte solo quando si cerca di imporle con la forza. Dopo tutto anche il popolo d'israele faceva delle guerre che facevano parte dell'autentica dottrina ma non credo che questo producesse pace, gioia, bontà.






[Modificato da erevnitis 16/09/2017 14:16]
16/09/2017 14:25
 
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Caro Erev,


Ma quelle persone non amano la menzogna, lo sa solo Geova che si tratta di una menzogna, le persone sono sincere ma non sono consapevoli dell'accuratezza dottrinale. Io posso aver fede anche in una dottrina errata poiché non nè sono consapevole



Per questo al di là della disposizione personale è importante identificare anche la vera e la falsa religione, giacché Satana si serve anche di questa per sviare persone.


Ma c'e pur sempre la dottrina nel punto di partenza, ed è quella che bisogna verificare per determinare l'autentica religione



Certo, io dico solo che i due aspetto convivono, sono solo uno lo specchio dell'altro.


Non necessariamente, che frutto dovrebbe produrre colui che crede nella trinità, nel dualismo, la transutanziazione ecc..? Resta una credenza punto e basta!!! Poi ci sono filosofie e religioni come budismo e altre che generano, pace, padronanza, gioia ecc..



Nessuna dottrina è "neutra" moralmente, ciascuno porta con sé conseguenze morali ad essa correlate. Chi crede nella trinità di fatto parte già con un dio filosofico e creato dalla filosofia umana, in un certo senso il suo cuore è già preparato ad accettare insegnamenti umani e mettere al secondo posto quelli biblici, faccio solo un esempio, dunque affidarsi più alla ragione umana che alla parola di Dio. Che il buddismo di per sé generi buoni frutti è da dimostrare, anche nei paesi buddisti esistono guerre, differenze sociali, razziali, tradimenti e omicidi, come altrove.


Ma le opere della carne vengono prodotte solo quando si cerca di imporle con la forza. Dopo tutto anche il popolo d'israele faceva delle guerre che facevano parte dell'autentica dottrina ma non credo che questo producesse pace, gioia, bontà



Come detto quello della nazione d'Israele è un discorso a parte rispetto al cristianesimo, e secondo le Scritture le sofferenze difendevano dal non attendere alle esigenze della Legge. Ma noi no siamo sotto la Legge e non c'è alcuna nazione per cui è giusto combattere, come del caso degli ebrei dove la guerra era un'esigenza divina non umana.

Shalom





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16/09/2017 21:38
 
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Re:
Caro barnabino


Certo, io dico solo che i due aspetto convivono, sono solo uno lo specchio dell'altro.



Convivono per chi mette in pratica ma è sempre la partenza, la dottrina che prevale, se parti bene e metti in pratica finisci bene, , se non lo fai finisci male. Ma è sulla partenza in cui divergiamo con la chiesa che si deve discutere ed quella che risponderà se siamo nella vera o falsa religione.


Nessuna dottrina è "neutra" moralmente, ciascuno porta con sé conseguenze morali ad essa correlate. Chi crede nella trinità di fatto parte già con un dio filosofico e creato dalla filosofia umana, in un certo senso il suo cuore è già preparato ad accettare insegnamenti umani e mettere al secondo posto quelli biblici, faccio solo un esempio, dunque affidarsi più alla ragione umana che alla parola di Dio.



Ma le persone non sanno dove sono messe, loro sanno che c'è Dio punto!!! Amano il Dio della bibbia, evangelici e altri, non importa se è un Dio filosofico. Come potrebbero capire tre secoli di dibattito? non sanno nemmeno cosa significa!!!

Ed e questo il punto, le persone ma anche tdG non interessa questi discorsi, si ci sofferma sul non rubare, essere uniti, non dire bugie ecc... Questo basterà per determinare la vera religione. l'atteggiamento della personalità!!!!

Riguardo a quello dottrinale (trinità, inferno, dualismo...) anche se convive con quello morale (forse ho capito quello che intendi, il modo di adorare) le persone non interessa!!!
Interessa solo quello della personalità


Che il buddismo di per sé generi buoni frutti è da dimostrare, anche nei paesi buddisti esistono guerre, differenze sociali, razziali, tradimenti e omicidi, come altrove.



Sicuramente perché non mettono in pratica quello che viene insegnato nella filosofia buddista, l'aspetto morale della personalità è riconosciuto in tutto il mondo!!!

Ma anche qui la domanda e identica!!
Non è l'aspetto della personalità che importa ma quello dottrinale le sue radici.



Come detto quello della nazione d'Israele è un discorso a parte rispetto al cristianesimo, e secondo le Scritture le sofferenze difendevano dal non attendere alle esigenze della Legge.



Le guerre erano volute da Dio


Ma noi no siamo sotto la Legge e non c'è alcuna nazione per cui è giusto combattere, come del caso degli ebrei dove la guerra era un'esigenza divina non umana.





Questo è il punto, bisogna determinare la dottrina su cui non siamo d'accordo. Puo esistere il concetto di guerra giusta nel cristianesimo?
Tutti questi punti determineranno se siamo nella vera religione!!
Quindi per identificare la vera religione non soffermiamoci sugli aspetti morali della personalità con cui siamo d'accordo anche con la chiesa (non rubare, non mentire, non fornicare ecc..)

Soffermiamoci su quelli che non siamo d'accordo. Questi determineranno se sei nella vera religione , mentre i secondi determineranno se sei un vero credente.
Ma prima devi essere nella religione giusta.








[Modificato da erevnitis 16/09/2017 21:40]
16/09/2017 23:11
 
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penso che la dottrina e le opere vadano a braccetto...

ma credo che 2 sono le cose più importanti:

-amare Geova con tutto il cuore, mente, forza e l'anima
-amare il prossimo come noi stessi

amare Dio ci porterà a conoscerlo meglio e a conoscere i suoi propositi e ci spingerà ad accettare insegnamenti che possono farci capire la volontà di Dio per il genere umano, e ci insegnerà a seguire l'esempio di Gesù Cristo...

mentre amare il prossimo ci porterà a parlare con gli altri delle sue magnifiche qualità e promesse...



16/09/2017 23:18
 
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Caro Erev,


Convivono per chi mette in pratica ma è sempre la partenza, la dottrina che prevale, se parti bene e metti in pratica finisci bene, , se non lo fai finisci male. Ma è sulla partenza in cui divergiamo con la chiesa che si deve discutere ed quella che risponderà se siamo nella vera o falsa religione



Su questo siamo d'accordo mi pare, la chiesa deve indirizzare i credenti, non a caso Babilonia la Grande secondo la nostra lettura è considerata uno strumento di Satana, perché svia e falsifica la retta dottrina.


Ed e questo il punto, le persone ma anche tdG non interessa questi discorsi, si ci sofferma sul non rubare, essere uniti, non dire bugie ecc... Questo basterà per determinare la vera religione. l'atteggiamento della personalità!!!!



Dovrebbero interessare, solo con uno studio profondo della Bibbia, cioè delle dottrine, è possibile ottenere un cambiamento di personalità.


Ma prima devi essere nella religione giusta



Non caso andiamo a predicare, altrimenti bastava un generico appello alla morale, un po' come quelli dei papi o di miss Italia.

Shalom
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16/09/2017 23:24
 
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ma credo che 2 sono le cose più importanti:

-amare Geova con tutto il cuore, mente, forza e l'anima
-amare il prossimo come noi stessi



Ma questi sono due aspetti profondamente dottrinali se li leggi attentamente, che ne contengono molti altri, ad esempio l'uso del nome divino. Una religione che si dice cristiana e che scoraggia o impedisce l'uso del nome divino può essere in armonia con questo comando di Cristo? Vedi come tutto è collegato, la religione ha il compito di preservare e diffondere la verità dottrinale.

Shalom
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17/09/2017 20:41
 
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Caro barnabino, penso che siamo d'accordo nel dire che alla base di ogni comportamento c'è la dottrina.

1 – Se parliamo di non mentire, essere uniti, non fornicare , non rubare anche queste sono dottrine, tuttavia concordi se dico che fanno scaturire una condotta morale?

2 – Se parliamo di non venerare le immagini, usare il nome divino, adorare Dio non in trinità ma alla maniera di Deuteronomio 6:4 come anche oggi i giudei continuano. Anche queste sono dottrine, tuttavia concordi che fanno scaturire.....(non trovo i termini).

Alla base c'è sempre la dottrina in ambedue i casi, ma che termini useresti nel punto numero due per differenziare i due aspetti?
[Modificato da erevnitis 17/09/2017 20:43]
17/09/2017 21:24
 
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1 – Se parliamo di non mentire, essere uniti, non fornicare , non rubare anche queste sono dottrine, tuttavia concordi se dico che fanno scaturire una condotta morale?



Ovvio


2 – Se parliamo di non venerare le immagini, usare il nome divino, adorare Dio non in trinità ma alla maniera di Deuteronomio 6:4 come anche oggi i giudei continuano. Anche queste sono dottrine, tuttavia concordi che fanno scaturire.....(non trovo i termini)



Ovvio... sui risvolti morali di queste dottrine si può riflettere, diciamo che influiscono sulla forma mentis?

Shalom


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17/09/2017 21:32
 
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Re:
barnabino, 17/09/2017 21:24:


1 – Se parliamo di non mentire, essere uniti, non fornicare , non rubare anche queste sono dottrine, tuttavia concordi se dico che fanno scaturire una condotta morale?



Ovvio




Questo ho capito.




2 – Se parliamo di non venerare le immagini, usare il nome divino, adorare Dio non in trinità ma alla maniera di Deuteronomio 6:4 come anche oggi i giudei continuano. Anche queste sono dottrine, tuttavia concordi che fanno scaturire.....(non trovo i termini)



Ovvio... sui risvolti morali di queste dottrine si può riflettere, diciamo che influiscono sulla forma mentis?



Qui non ho capito cosa intendi, cos'è questa forma mentis contrariamente ai primi elencati sopra? Cosa vuoi dire?







[Modificato da erevnitis 17/09/2017 21:32]
17/09/2017 21:43
 
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Intendi dire che semplicemente richiedono uno studio, una riflessione e una sistematizzazione contrariamente ai primi?
[Modificato da erevnitis 17/09/2017 21:46]
17/09/2017 21:54
 
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Intendo dire che ad esempio un idolatra abituato a pensare superstiziosamente che un oggetto inanimato ha potere su di lui moralmente sarà spinto a comportarsi secondo quella forma mentale...

Shalom
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17/09/2017 22:08
 
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Quindi sul punto numero 1 e sul punto numero 2 in ambedue ci sono risvolti morali, sono due condotte morali.

Pero si nota che sono due categorie diverse una agisce sulla personalità, dei valori interiori che tutta l'umanità creata ad immagine di Dio tende a raggiungere per chi vuole diventare una brava persona mentre l'altra sui modi più procedurali di come Dio desidera essere adorato.

Concordi?
Non so se le due categorie sono state ben definite!!
17/09/2017 22:15
 
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Si, direi che concordo.

Shalom
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17/09/2017 22:25
 
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Per esempio non fare la guerra (concetto di guerra giusta per i cattolici), in quale categoria entra?
La prima oppure la seconda?
17/09/2017 22:35
 
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Secondo me è un mix di entrambi, difficile stabilire esattamente quanto uno o l'altro fattore influiscano... proprio non ti saprei rispondere.

Shalom
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18/09/2017 17:59
 
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Se quindi dico che il vero cristianesimo si identifica sul discutere su tutte le dottrine che ci divergono con la chiesa non solo dottrine che fanno nascere una morale legata alla personalità (mentire, rubare, ecc..) ma anche una morale di bene e male sulla prassi legata al suo culto (immagini, trinità ecc..).

Concordi?

Se poi aggiungo che in quanto popolo dove concordiamo con la chiesa sulla dottrina che fa nascere una morale legata alla personalità (non mentire,non rubare, non fornicare, ecc...)questo non è determinante poiché anche non cristiani e atei potrebbero insegnare la stessa dottrina.

Concordi anche su questo?
[Modificato da erevnitis 18/09/2017 18:01]
18/09/2017 18:08
 
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Città: GENOVA
Età: 51
TdG
Quando Gesù fu sulla terra additò un chiaro esempio di ortoprassi e ortopoiesi: La donna anziana di cui non conosciamo nemmeno il nome, ma le cui due monetine sono famosissime.

Ci troviamo di fronte ad una atto di fede grandissimo la cui azione rispecchia la fedeltà ad una ortodossia. Sebbene il tempio era corrotto e i suoi officianti indegni, la vedova senza altra direttiva si attiene strettamente all'ortodossia, ovvero la dottrina dell'obolo, mostrando di fatto una grande fede nell'atto passato inosservato da chiunque ma non da Gesù.

Quindi la fede e le sue opere hanno diretta attinenza con la dottrina e i suoi dettami.

Come diceva Barnabino è un mix inscindibile.
18/09/2017 21:23
 
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Infatti è quello che si diceva con barnabino ma la domanda verte adesso
su queste due domande

1 - Se quindi dico che il vero cristianesimo si identifica sul discutere e stabilire la verità in base alla bibbia su tutte le dottrine che divergono con la chiesa non solo su dottrine che fanno nascere una morale legata alla personalità (mentire, rubare, ecc..) ma anche una morale di bene e male sulla prassi legata al suo culto (immagini, trinità ecc..) siete concordi ? Penso di si!!!

2 - Se poi aggiungo che in quanto popolo dove concordiamo con la chiesa sulla dottrina che fa nascere una morale legata alla personalità (non mentire,non rubare, non fornicare, ecc...)questo non è determinante poiché anche non cristiani e atei potrebbero insegnare la stessa dottrina.

Concordate anche su questo?
[Modificato da erevnitis 18/09/2017 21:24]
22/09/2017 20:40
 
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I frutti comunque sono legati alla dottrina. Se la dottrina è buona e ti attieni ad essa i frutti sono buoni mentre se ti attieni a una dottrina errata i frutti sono cattivi.

Il fatto di vedere un popolo gentile, unito, che si ama, che non ruba ecc...non c'entra nulla per identificare la vera religione. Solo Geova puo determinare se i frutti sono buoni dal momento che ti attieni alla sua parola.

I frutti buoni non sono identificabili da quello che l'uomo vede con gli occhi. Ogni religione vedrà i suoi frutti buoni.
Ecco perché occorre uno studio profondo della bibbia, la dottrina sara quella che occorrerà studiare per determinare la vera religione e ripudiare la falsa.

Se qualcuno pensa che sia la condotta morale legata alla personalità a identificare la vera religione si sbaglia.

Che dite?
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