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Gli apostati sono i più informati ?

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2017 17:21
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08/09/2017 20:59
 
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09/09/2017 08:13
 
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Re:
anonimo, 08/09/2017 16:30:

Garcia, 08/09/2017 13.40:

Giusto Sea,ma poi potremmo aggiungere milioni di testimonianze viventi che si associano a noi,le quali non sono tdg! Inoltre dico io:Se tu,fuoriuscito livoroso,fai uso delle mie stesse pubblicazioni per screditarmi,visto che quelle stesse le ho scritte e pubbicate io,ho il diritto di dire che sei un bugiardo? O no? Mi sapresti dare una risposta amico anonimo?



Amico Garcia
Se permetti, quella di dire che tutti i fuoriusciti dissociati.., siano dei bugiardi, livorosi...,è apologia, poi dici ciò perchè ti è insegnato a non ascoltarli; chissà perchè ?
E se avessero ragione ,affermando che hanno buttato anni della loro vita , seguendo una organizzazione umana e null'altro ? Ci hai mai pensato ?
Allo stesso modo è apologia, quella di affermare che secondo i sociologi " numero esiguo nonchè anch'essi tdG sicuramente" gli ex tdG siano inattendibili
Ciao



Infatti generalmente i sociologi, quelli seri, affermano che gli "ex" non sono affatto attendibili.
Poi ognuno si abbevera alle fonti che preferisce...

Simon
09/09/2017 08:40
 
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Anonimo... ma perché hai virgolettato la frase dove dici che i sociologi sono "numero esiguo nonchè anch'essi tdG sicuramente"? Chi stai citando?

Shalom [SM=g2037509]
[Modificato da barnabino 09/09/2017 08:40]
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09/09/2017 08:50
 
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Re:
barnabino, 09/09/2017 08.40:

Anonimo... ma perché hai virgolettato la frase dove dici che i sociologi sono "numero esiguo nonchè anch'essi tdG sicuramente"? Chi stai citando?

Shalom [SM=g2037509]




Eh, voglio proprio leggere ' sta risposta...



[SM=g27985]
[Modificato da Aquila-58 09/09/2017 08:54]
09/09/2017 09:16
 
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Già,sarebbe proprio interessante saperlo. [SM=g1871115]
09/09/2017 14:02
 
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Non preoccuparti, questi anonimi scompaiono presto... lanciano il sasso e nascondono la mano. Ecco un'altra ragione per dare poco credito alle loro critiche.

Shalom
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09/09/2017 14:59
 
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Già...e dire che sanno bene anche loro che in questo forum,(forse l'unico)purché si resti nel rispetto delle idee altrui,ci si può esprimere liberamente! Così come sanno bene che qui,anche se non condividono la nostra fede,non subiranno mai alcun tipo di offesa.Pertanto il nostro amico anonimo è invitato a non scoraggiarsi ed a sostenere la discussione,perché ad esempio,riflettendo sul suo post num.15 egli ad un certo punto chiede:"...e se avessero ragione,affermando che hanno buttato anni della loro vita,seguendo una organizzazione umana e null'altro?Ci hai mai pensato?..." Risposta mia:Si certo,ci ho pensato,e mi sono chiesto a mia volta:Ma ragione di cosa?Hanno forse quelle persone imparato ad odiare il prossimo,rubare,violentare,ubriacarsi,drogarsi eccetera nell'organizzazione di Geova,da pensare addirittura di aver buttato via i loro anni?Eppoi,dopo tanti anni si sono accorti di essere nel posto sbagliato?È prima dov'erano?Ma forse la domanda più importante che rivolgerei al nostro amico anonimo è:Ma della Bibbia e le sue promesse quelle persone che ne hanno fatto? Ecco,adesso speriamo di ricevere una sua risposta.
09/09/2017 16:16
 
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Seabiscuit, 08/09/2017 18.31:

anonimo, 08.09.2017 16:30:


Allo stesso modo è apologia, quella di affermare che secondo i sociologi " numero esiguo nonchè anch'essi tdG sicuramente" gli ex tdG siano inattendibili
Ciao


Non dire castronerie. Lo capisco che ti rode il fegato venire a conoscenza che per i socioligi seri del pianeta gli apostati sono un fenomeno da baraccone da non prendere sul serio, ma almeno assorba la botta e taci



Che linguaggio è .....?
Non mi rode niente amico, proprio perchè non sono un ex tdG, e dalle tante testimonianze ascoltate, e video..., quelli dissociati " apostati per voi e non si capisce come" sono più attendibili di voi che li demonizzate.
Poi parli di sociologi seri; nel pianeta saranno milioni ascritti a questa categoria, puoi citare questi seri sociologi... ed il loro numero per avere ragione ?

Garcia, 09/09/2017 14.59:

Già...e dire che sanno bene anche loro che in questo forum,(forse l'unico)purché si resti nel rispetto delle idee altrui,ci si può esprimere liberamente! Così come sanno bene che qui,anche se non condividono la nostra fede,non subiranno mai alcun tipo di offesa.Pertanto il nostro amico anonimo è invitato a non scoraggiarsi ed a sostenere la discussione,perché ad esempio,riflettendo sul suo post num.15 egli ad un certo punto chiede:"...e se avessero ragione,affermando che hanno buttato anni della loro vita,seguendo una organizzazione umana e null'altro?Ci hai mai pensato?..." Risposta mia:Si certo,ci ho pensato,e mi sono chiesto a mia volta:Ma ragione di cosa?Hanno forse quelle persone imparato ad odiare il prossimo,rubare,violentare,ubriacarsi,drogarsi eccetera nell'organizzazione di Geova,da pensare addirittura di aver buttato via i loro anni?Eppoi,dopo tanti anni si sono accorti di essere nel posto sbagliato?È prima dov'erano?Ma forse la domanda più importante che rivolgerei al nostro amico anonimo è:Ma della Bibbia e le sue promesse quelle persone che ne hanno fatto? Ecco,adesso speriamo di ricevere una sua risposta.


Mio caro amico Garcia " ti do dell'amico, perchè non ho nemici, ma spesso sono indignato quando leggo direttive che mettono pesi sulle persone"
Dimentichi che molti, tanti hanno visto morire i loro figli anche piccoli, genitori....per una direttiva umana , come quella del veto sulle emotrasfusioni, oppure vedere i figli abusati sessualmente, e non vederli in galera...." e lasciamo stare senno interviene la solita apologia...,sull'odio per i tdG.
Te saresti contento se un tuo parente minore...,venisse abusato da un tdG, e gli anziani ti dicessero che non si può fare nulla poichè non vi sono i due testimoni...?
Te la sentiresti di dare tale risposta in coscienza ?
Ecco questo può essere senz'altro un motivo.
09/09/2017 16:30
 
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Re:
anonimo, 09/09/2017 16.16:




Mio caro amico Garcia " ti do dell'amico, perchè non ho nemici, ma spesso sono indignato quando leggo direttive che mettono pesi sulle persone"
Dimentichi che molti, tanti hanno visto morire i loro figli anche piccoli, genitori....per una direttiva umana , come quella del veto sulle emotrasfusioni,




a parte il fatto che non è una direttiva umana, puoi quantificare quanti sono morti, visto che parli di "tanti"?

Attendo da te dei dati certi e documentati...




anonimo, 09/09/2017 16.16:


oppure vedere i figli abusati sessualmente, e non vederli in galera...." e lasciamo stare senno interviene la solita apologia...,sull'odio per i tdG.
Te saresti contento se un tuo parente minore...,venisse abusato da un tdG, e gli anziani ti dicessero che non si può fare nulla poichè non vi sono i due testimoni...?
Te la sentiresti di dare tale risposta in coscienza ?
Ecco questo può essere senz'altro un motivo.



Gigi, stavolta non sfuggi, perchè devi imparare come si sta al mondo: se mi porti dei dati certi sul numero di morti tra i testimoni di Geova a motivo di mancata emotrasfusione e dati certi degli abusi sui minori commessi dai testimoni di Geova, bene.

In caso contrario, ne dovrai pagare le conseguenze....

Dati certi e documentati, avanti.


Attendo (tutti attendiamo....)


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[Modificato da barnabino 09/09/2017 16:45]
09/09/2017 16:40
 
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Caro amico,


Non mi rode niente amico, proprio perchè non sono un ex tdG, e dalle tante testimonianze ascoltate, e video..., quelli dissociati " apostati per voi e non si capisce come" sono più attendibili di voi che li demonizzate



Noi non demonizziamo nessuno, ci limitiamo solo a registrare specifici argomenti su cui circolano informazioni inesatte, distorte o vere o proprie menzogne. Il punto è come può dire che siano più "attendibili" di noi. Ha la sfera magica oppure ha dei riscontri precisi?


Poi parli di sociologi seri; nel pianeta saranno milioni ascritti a questa categoria, puoi citare questi seri sociologi... ed il loro numero per avere ragione ?



Nel link ci sono nomi e cognomi di questi sociologi, che non sono certo testimoni di Geova, mi trovi invece lei sociologi che affermano che sia serio trarre informazioni equilibrate dai fuoriusciti da qualunque organizzazione.


Dimentichi che molti, tanti hanno visto morire i loro figli anche piccoli, genitori....per una direttiva umana , come quella del veto sulle emotrasfusioni



Non c'entra nulla, amico mio, non faccia il pollo che alza la polvere per confondere le idee... noi infatti non accettare le emotrasfusioni, lo diciamo apertamente senza bisogno di informarsi da siti apostati.


oppure vedere i figli abusati sessualmente, e non vederli in galera...." e lasciamo stare senno interviene la solita apologia...,sull'odio per i tdG



Direi proprio di si, è in grado di dirmi dove noi testimoni di Geova sosterremmo che chi abusa sessualmente (o compie altri reati) non deve andare in galere? Altrimenti è una balla.


Te saresti contento se un tuo parente minore...,venisse abusato da un tdG, e gli anziani ti dicessero che non si può fare nulla poichè non vi sono i due testimoni...?



Ecco, proprio di questo si parlava dicendo che gli apostati mettono in giro balle per gettare fango su di noi. Guardi che i testimoni di Geova non dicono nulla di tutto questo... lei pensa davvero che chiunque qui in questo forum se avesse un figlio che subisce abusi "non farebbe niente"?

Adesso capisce il veleno e il pericolo del fango gettato da persone senza scrupoli? Lei crede che sia corretto mettere in giro menzogne vergognose come queste?

Shalom
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09/09/2017 16:49
 
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Dati certi e documentati, avanti.


Attendo (tutti attendiamo....)



Caro Aquila, banalmente non ci sono dati e documenti perché quella che i testimoni di Geova non possono denunciare chi compie un reato, su ordine degli anziani, come se gli anziani avessero poi chissà quale potere, semplicemente è una balla o bufala se preferisci. Non esiste nessun documento che lo ha mai detto o scritto...

Quello che in nostro amico non capisce è che non si demonizza nessuno, ma è evidente che fare affermazioni false è moralmente deplorevole, specialmente per il fatto che si mettono in mezzo i bambini per fare più colpo.

Shalom
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09/09/2017 16:54
 
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barnabino, 09/09/2017 16.49:


Dati certi e documentati, avanti.


Attendo (tutti attendiamo....)



Caro Aquila, banalmente non ci sono dati e documenti perché quella che i testimoni di Geova non possono denunciare chi compie un reato, su ordine degli anziani, come se gli anziani avessero poi chissà quale potere, semplicemente è una balla o bufala se preferisci. Non esiste nessun documento che lo ha mai detto o scritto...

Quello che in nostro amico non capisce è che non si demonizza nessuno, ma è evidente che fare affermazioni false è moralmente deplorevole, specialmente per il fatto che si mettono in mezzo i bambini per fare più colpo.

Shalom




infatti, e allora si taccia una buona volta, invece di sciacallare impunemente di continuo come fa questo utente da molto tempo.....





09/09/2017 17:01
 
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09/09/2017 17:25
 
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Caro amico,


No ma aborrisco leggere direttive come queste :

Ausiliario per capire la Bibbia, Roma 1981, pag. 819; Perspicacia nello studio delle Scritture, Roma, 1990, II Vol. pag. 257; La Torre di Guardia del 1°/6/1997, pagg. 10 e segg. ;

Non dire la verita a coloro che non hanno il diritto di saperla...



Ma guardi che lei cita pubblicazioni dei testimoni di Geova che sono di dominio pubblico, non sono segrete, non c'è bisogno di un sito apostata per leggerle. Semmai i siti apostati le citano parzialmente per distorcerne il contenuto. Le pare moralmente corretto?


Quale link; mi citi i numeri..



Io le ho già dato le coordinate con nomi e cognomi, mi citi lei quali sociologi invece suggerirebbero di ottenere informazioni attendibili da fuoriusciti di qualunque gruppo religioso.


Dati certi ? Ma se è scritto in prima pagina e...sulle vostre riviste che sono morti migliaia di bambini per mancanza di emotrasfusioni; leggi la Svegliatevi del 22 Maggio 1994



A parte che le "migliaia" sono una sua aggiunta che dimostra la sua malafede e disonestà, ma quella rivista che cita malamente è appunto pubblicata dai testimoni di Geova ed è di pubblico dominio, non abbiamo bisogno di consultare materiale apostata per trovarla, l'abbiamo anche distribuita in predicazione.... che c'entrano i siti apostati o i fuoriusciti? [SM=g27987]


Poi i dati di abusi..., sono oltre un migliaio solo in Australia , per i quali il CD è comparso nanti la R.C. Australiana; superfluo portare i link ; non li leggereste
Ma perchè sempre a negare e far finta che non esistono sti fatti, se c'è stata una audizione ?



Non guardi che noi non neghiamo nulla, anzi qui ne abbiamo parlato qui fin dal 2011, dunque nulla di segreto o nascosto e non mi risulta che i testimoni di Geova si siamo tirati indietro o che abbiamo negato di dare spiegazioni o piena collaborazione con la Royal Commission, sappiamo bene che questa piaga può nascondersi anche nella congregazione e per essa non c'è alcuna tolleranza

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/9833569/Presunta-pedofilia-dei-TdG-in-Australia/discussi...

Certamente in Australia nessun testimone di Geova è stato condannato dopo quell'audizione, non le pare strane se coprissimo i pedofili come i siti apostati lasciano intendere?


Chi vi capisce



No, chi capisce a lei, il punto invece è che lei ha detto che i testimoni di Geova non possono "fare nulla" in caso di abusi perché servono due testimoni. Mi può dire quale pubblicazioni sosterebbe che un testimoni di Geova non può denunciare chi ha abusato di lui o di un suo parente o amico, maggiorenne o minorenne? Stiamo aspettando che giustifichi questa balla letta in qualche sito di bufale, evidentemente, con un documento. Lei ha fatto un'accusa grave, è in grado di provarla? O devo dedurre che anche lei propaga le balle che legge sul web senza controllare?

Shalom [SM=g27987]

[Modificato da barnabino 09/09/2017 17:37]
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09/09/2017 17:31
 
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barnabino, 09/09/2017 17.25:





Dati certi ? Ma se è scritto in prima pagina e...sulle vostre riviste che sono morti migliaia di bambini per mancanza di emotrasfusioni; leggi la Svegliatevi del 22 Maggio 1994








E' incredibile fino a che punto, chi odia i testimoni di Geova, sia capace di barare.
La Svegliatevi da te indicata non parla di morti per mancata emotrasfusione.

Eccola


Sangue contaminato agli emofilici
IL COMMERCIO del sangue è diventato un affare da 2 miliardi di dollari l’anno. La ricerca dei profitti ha portato a una tragedia di vaste proporzioni in Francia. Il sangue contaminato dal virus HIV ha provocato la morte di 250 emofilici per malattie legate all’AIDS, e altre centinaia di emofilici sono stati contagiati. — The Boston Globe, 28 ottobre 1992, pagina 4.
Un’“empia complicità” tra negligenza dei medici e avidità commerciale è costata la vita a circa 400 emofilici tedeschi, e almeno altri 2.000 sono stati contagiati da sangue infetto dall’HIV. — Guardian Weekly, 22 agosto 1993, pagina 7.
Anche il Canada ha avuto il suo scandalo del sangue. Si calcola che oltre 700 emofilici canadesi siano stati trasfusi con sangue infetto dall’HIV. Nel luglio 1984 il governo fu avvertito che la Croce Rossa stava distribuendo agli emofilici canadesi sangue contaminato dall’AIDS, ma gli emoderivati contaminati non furono ritirati dal mercato che un anno dopo, nell’agosto 1985. — The Globe and Mail, 22 luglio 1993, pagina A21, e The Medical Post, 30 marzo 1993, pagina 26.
Il 21 aprile 1993 un comunicato stampa dell’agenzia Reuters proveniente da Madrid affermava che, secondo il Ministero della Sanità spagnolo, la Spagna avrebbe pagato un indennizzo a 1.147 emofilici che avevano contratto il virus dell’AIDS negli anni ’80 attraverso le trasfusioni di sangue o di plasma. Più di 400 di questi hanno già sviluppato l’AIDS e sono morti. — The New York Times, 22 aprile 1993, pagina A13.
Verso la fine del 1982 i Centri americani per il Controllo delle Malattie cominciarono ad avvertire la NHF (Fondazione nazionale emofilici) dei pericoli che rappresentava il fattore VIII della coagulazione del sangue: una sola dose poteva essere un concentrato proveniente da 20.000 donatori di sangue, e bastava che uno solo di questi avesse l’AIDS per contaminare il prodotto. Un avvertimento più deciso fu dato nel marzo 1983, ma nel maggio di quell’anno la NHF diramò un bollettino intitolato “La NHF esorta a continuare a usare il fattore della coagulazione”. A quel tempo il numero delle vittime stava salendo, e migliaia di altre persone continuavano ad essere messe a rischio. Questo fattore della coagulazione non era indispensabile per la sopravvivenza degli emofilici; esistevano terapie alternative. Migliaia di vite si sarebbero potute salvare. Nel 1985 le industrie farmaceutiche avevano scoperto che tale fattore poteva essere reso sicuro riscaldandolo. Anche allora, le scorte di magazzino non sottoposte a tale trattamento termico venivano ugualmente messe sul mercato. — Dateline NBC, 14 dicembre 1993.
[Referenza fotografica a pagina 31]
CDC, Atlanta (Georgia, USA)



09/09/2017 17:45
 
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Senti Aquila,


E' incredibile fino a che punto, chi odia i testimoni di Geova, sia capace di barare.
La Svegliatevi da te indicata non parla di morti per mancata emotrasfusione



Lui parla dell'articolo Giovani che hanno messo Dio al primo posto che è dalla pagina 3 in poi, ma cita in modo del tutto errato la frase "migliaia di giovani" che è in tutt'altro contesto. Classico di questi signori che amano citare parzialmente... una cosa è certa, che i testimoni di Geova, compresi molti adolescenti, non accettano trasfusioni, non è un segreto ma è di dominio pubblico, questa rivista era distribuita di casa in casa, non era segreta: dove sarebbe l'informazione più "corretta" dei cosiddetti siti di apostati?

Semmai è scandaloso vedere come gli articoli sono citati daqueste persone, proprio come ha fatto lui, parzialmente, fuori contesto, tagliando parti essenziali, al solo scopo di gettare fango sui testimoni di Geova.

Shalom
[Modificato da barnabino 09/09/2017 17:46]
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09/09/2017 17:56
 
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Questa, dico bene?


Ha ‘ricordato il suo Creatore nei giorni della sua giovinezza’


“ADRIAN aveva sempre richiesto moltissima attenzione da parte mia e di mia moglie”, ha detto il padre. “A quattro anni si mise al volante della macchina di famiglia e andò a sbattere contro un albero, facendoci arrivare tutti in ritardo all’adunanza di congregazione. A cinque anni raccolse decine e decine di rane e le portò in casa. Ci vollero diversi giorni prima che riuscissimo a liberarcene. Ci sembrava di essere una famiglia egiziana durante la piaga biblica delle rane.
“A 11 anni trovò tre piccoli procioni lungo la strada e li portò a scuola nella cartella. Quando entrò l’insegnante, la classe era in subbuglio: gli alunni erano tutti attorno alla cartella di Adrian e schiamazzavano eccitati. L’insegnante guardò cosa stava accadendo, vide i procioni e portò in macchina Adrian con i suoi animaletti in un orfanotrofio per animali. Adrian era in lacrime al pensiero di separarsi dai cuccioli, ma dopo aver visitato l’orfanotrofio e aver visto cuccioli di volpe e di altri animali ben curati, vi lasciò i piccoli procioni”.
Il padre ha aggiunto: “Adrian non era cattivo. Era solo molto vivace. Aveva una fervida immaginazione che rendeva la vita interessante”.
La madre ha descritto un altro aspetto di Adrian: amava la famiglia, stava volentieri in casa ed era molto affettuoso. Ecco le sue parole: “I compagni di scuola dicono che non avrebbe fatto del male a nessuno. Una compagna di classe, che prendeva lo stesso scuolabus di Adrian, aveva un piccolo handicap mentale, pur non essendo ritardata. Altri ragazzini la prendevano in giro, ma la madre ci ha detto che Adrian ha sempre trattato sua figlia con rispetto e con particolare gentilezza. Adrian era un ragazzino serio, sensibile, con pensieri profondi che non esprimeva spesso. Quando lo faceva, però, ci sorprendeva facendo osservazioni molto acute”.
Concludendo, la madre ha detto: “La malattia lo ha fatto maturare in fretta e ha approfondito la sua spiritualità”.
Fu irremovibile: niente sangue!
Malattia? Sì. Tutto cominciò nel marzo 1993, quando Adrian aveva 14 anni. Gli trovarono un tumore in rapida crescita nello stomaco. I medici volevano fare una biopsia ma, temendo un sanguinamento eccessivo, dissero che forse sarebbe stata necessaria una trasfusione. Adrian si oppose. Fu irremovibile. Con le lacrime agli occhi disse: “Se mi deste il sangue non avrei più rispetto di me stesso”. Lui e la sua famiglia erano testimoni di Geova, e come tali rifiutavano le trasfusioni di sangue a motivo dei comandi biblici riportati in Levitico 17:10-12 e Atti 15:28, 29.
Mentre Adrian era ricoverato nella clinica pediatrica del dott. Charles A. Janeway a Saint John’s (Terranova, Canada), in attesa della biopsia — da effettuare senza far uso di sangue — l’oncologo Lawrence Jardine gli chiese di spiegargli il suo punto di vista sul sangue.
“Guardi”, disse Adrian, “il fatto che i miei genitori siano testimoni di Geova o meno non c’entra. Non accetterei sangue comunque”.
Il dott. Jardine chiese: “Ti rendi conto che senza una trasfusione di sangue potresti morire?”
“Sì”.
“E saresti disposto a morire?”
“Se non c’è altra scelta, sì”.
La madre, che era presente a questa conversazione, chiese: “Perché prendi una simile decisione?”
Adrian rispose: “Mamma, non conviene fare diversamente. Sarebbe stupido disubbidire a Dio e prolungare la mia vita attuale di qualche anno per poi perdere, a motivo della mia disubbidienza, la risurrezione e la vita eterna sulla terra paradisiaca di Dio!” — Salmo 37:10, 11; Proverbi 2:21, 22.
La biopsia fu compiuta il 18 marzo. Indicava che Adrian aveva un grosso linfoma maligno. Una successiva biopsia del midollo osseo confermò il sospetto che Adrian fosse affetto da leucemia. A questo punto il dott. Jardine spiegò che l’unica speranza per Adrian era una chemioterapia intensiva associata a trasfusioni di sangue. Adrian, però, rifiutava ancora le trasfusioni. Fu iniziata la chemioterapia senza le trasfusioni.
Ora, però, in questa fase critica della cura, si temeva che il Dipartimento per la Tutela dell’Infanzia potesse intervenire ottenendo con un’ordinanza del tribunale l’affidamento del minore e quindi l’autorità di somministrare trasfusioni di sangue. La legge riconosceva a chiunque avesse 16 anni o più il diritto di decidere da sé a quali cure essere sottoposto. Tale diritto poteva essere riconosciuto a qualcuno al di sotto dei 16 anni solo se tale persona veniva riconosciuta legalmente come “minore maturo”.
Davanti alla Corte Suprema di Terranova
Così la mattina di domenica 18 luglio la direttrice ad interim del Dipartimento per la Tutela dell’Infanzia avviò la pratica per ottenere dal tribunale l’affidamento. Fu subito assunto un avvocato eminente e molto rispettato di Saint John’s, David C. Day, per rappresentare Adrian. Quello stesso pomeriggio, alle 3,30, si riunì la Corte Suprema di Terranova, sotto la presidenza del giudice Robert Wells.
Durante la seduta pomeridiana il dott. Jardine spiegò molto bene al giudice che considerava Adrian un minore maturo dotato di profonde convinzioni contro l’uso del sangue e che gli aveva promesso di non includere la trasfusione di sangue in nessuna cura. Il giudice Wells chiese al medico se avrebbe somministrato una trasfusione nel caso che questa fosse stata ordinata dal tribunale. Il dott. Jardine rispose: “No, personalmente non lo farei”. Menzionò che Adrian era convinto che la sua speranza biblica della vita eterna sarebbe stata messa in pericolo. L’onesta deposizione di questo autorevole medico fu sia sorprendente che toccante, e fece commuovere i genitori di Adrian.
“Vi prego di rispettare me e i miei desideri”
Quando la corte si riunì di nuovo, lunedì 19 luglio, David Day presentò delle copie di un affidavit che Adrian — impossibilitato a comparire in tribunale di persona a motivo delle sue condizioni di salute — aveva preparato e firmato per esprimere la sua volontà che il suo tumore venisse curato senza far uso di sangue o di emoderivati. In esso Adrian diceva:
“Quando si è malati si pensa molto, e se si è malati di cancro si sa di poter morire e ci si pensa. . . . Non accetterò sangue né permetterò che venga usato; neanche per idea. So che se non viene usato il sangue potrei morire, ma è una mia decisione. Nessuno mi ha costretto a prenderla. Ho molta fiducia nel dott. Jardine. Credo che è un uomo di parola. Dice che mi curerà con una terapia intensiva senza mai usare il sangue. Mi ha detto quali sono i rischi. Me ne rendo conto. So cosa può succedermi nel peggiore dei casi. . . . Per me se mi dessero il sangue sarebbe come se mi violentassero, se violassero il mio corpo. Se questo dovesse succedere rifiuterei il mio corpo. Non lo sopporterei. Se dev’essere usato sangue, o se c’è anche solo il rischio che venga usato, non voglio nessuna cura. Mi opporrò all’uso del sangue”. L’affidavit di Adrian finiva con questo appello: “Vi prego di rispettare me e i miei desideri”.
Per tutta la durata dell’udienza Adrian fu confinato nella sua camera d’ospedale, e il giudice Wells, molto gentilmente, andò a trovarlo lì, alla presenza di David Day. Riferendo quel colloquio, l’avv. Day ha detto che Adrian parlò al giudice con grande fermezza essenzialmente su quest’unico tema: “So di essere molto malato, e so che potrei morire. Alcuni medici dicono che il sangue mi farebbe bene. Io non ci credo, dopo aver letto di tutti i rischi che esso comporta. Che mi faccia bene o no, la mia fede è contraria all’uso del sangue. Se rispettate la mia fede rispettate me. Se non rispettate la mia fede mi sentirò violentato. Se rispettate la mia fede potrò affrontare la mia malattia con dignità. La fede è praticamente tutto quello che mi resta, e in questo momento è ciò di cui ho più bisogno per combattere la malattia”.
L’avv. Day ha aggiunto alcune osservazioni personali riguardo ad Adrian: “Il mio assistito era capace di affrontare la sua grave malattia con pazienza, stoicismo e coraggio. Nei suoi occhi c’era determinazione, nella sua voce una fiduciosa fermezza e nei suoi modi la tenacia di chi non si arrende. Soprattutto, dalle sue parole e dai suoi gesti traspariva una fede incrollabile. Ciò che lo contraddistingueva era la fede. La malattia inesorabile l’aveva costretto a costruire dei ponti tra i suoi sogni giovanili e la realtà degli adulti. La fede l’aveva aiutato a farlo. . . . Era molto schietto e, a mio avviso, sincero. . . . Stavo attento per capire se i suoi genitori gli [avessero imposto] il loro punto di vista contrario all’uso del sangue nelle cure. . . . Mi sono convinto [che] quando diceva di voler essere curato senza sangue stava ragionando con la sua testa”.
In un’altra occasione l’avv. Day, parlando delle convinzioni di Adrian, osservò che “per lui erano più importanti della vita stessa”, e poi disse: “Questo giovane incrollabile di fronte a simili problemi mi fa capire che tutti i miei guai non sono nulla. [Adrian] rimarrà per sempre impresso nella mia memoria. È un minore maturo dotato di un coraggio, di un acume e di un’intelligenza fuori del comune”.
Il verdetto: Adrian è un minore maturo
Lunedì 19 luglio l’udienza si concluse, e il giudice Wells lesse il suo verdetto, che fu poi pubblicato nel numero del 30 settembre 1993 di un periodico giuridico che si occupa dei diritti dell’uomo (Human Rights Law Journal). Eccone alcuni brani:
“Per i motivi che seguono, le istanze della Direttrice della Tutela dell’Infanzia sono respinte; il ragazzo non ha bisogno di protezione; non è stato dimostrato che l’impiego di sangue o di emoderivati in trasfusioni o iniezioni sia indispensabile, e nelle particolari circostanze di questo caso esso potrebbe risultare dannoso.
“A meno che un mutamento di circostanze non renda necessaria un’ulteriore ordinanza, è fatto divieto di usare sangue o emoderivati nelle cure: si dichiara inoltre che il ragazzo è un minore maturo il cui desiderio di essere curato senza sangue o derivati del sangue va rispettato. . . .
“Non vi è alcun dubbio che questo ‘giovane’ è molto coraggioso. Ritengo che abbia il sostegno di una famiglia amorevole e premurosa, e che affronti il suo male con una grande dose di coraggio. In base al suo credo religioso è sbagliato usare emoderivati introducendoli direttamente nel corpo, per qualunque scopo . . . Ho potuto leggere un affidavit scritto ieri da A., ho potuto udire la deposizione di sua madre e ho potuto parlare ad A. di persona.
“Sono convinto che egli crede con tutto il cuore che accettare il sangue sarebbe sbagliato e che essere costretto a ricevere sangue nelle circostanze di cui stiamo parlando sarebbe una violazione del suo corpo, della sua privacy e della sua persona, al punto che ciò avrebbe gravi ripercussioni sulla sua forza e sulla sua capacità di affrontare la terribile prova che lo attende, qualunque ne sia l’esito.
“Trovo estremamente sensata l’affermazione del medico secondo cui il paziente dev’essere disposto a cooperare e avere un atteggiamento positivo nei confronti della chemioterapia e di altre cure antitumorali perché ci sia una qualche speranza di successo, e che se a un paziente si impone qualcosa che va contro le sue più intime convinzioni se ne limita drasticamente l’idoneità alla cura. . . .
“Credo che ciò che è successo ad A. gli abbia dato un grado di maturità impensabile per un quindicenne che non debba affrontare quello che lui deve affrontare e sta affrontando. Credo che la sua esperienza sia la più triste che si possa immaginare, e suppongo che una delle cose che sorregge lui e la sua famiglia è la loro fede. Credo che l’accaduto abbia dato ad A. una maturità che normalmente non ci si aspetterebbe da un quindicenne. Credo che il ragazzo con cui ho parlato questa mattina sia molto diverso da un normale quindicenne, a motivo di questa tragica esperienza.
“Credo che sia abbastanza maturo da esprimere un valido punto di vista, e me l’ha espresso . . . Sono anche convinto che sia giusto . . . che io tenga in considerazione i suoi desideri, e lo faccio. I suoi desideri sono che non si somministrino emoderivati, e io sono anche convinto che se la Direttrice va contro questi desideri in seguito a un’ordinanza di questo Tribunale, i migliori interessi [di A.] verrebbero lesi in maniera palese e sostanziale. . . . Inoltre, se — ed è una possibilità molto concreta — egli dovesse davvero morire per questa malattia, morirebbe in uno stato mentale che, alla luce delle sue convinzioni religiose, sarebbe molto triste, molto infelice e niente affatto desiderabile. Tengo in considerazione tutti questi fattori. . . .
“Date tutte queste circostanze, ritengo giusto respingere l’istanza di usare emoderivati nella cura di A.”
Il messaggio di Adrian al giudice Wells
Il messaggio che questo ragazzino, il quale sapeva di essere in fin di vita, inviò al giudice Robert Wells diede prova di grande considerazione, come ha riferito l’avv. David Day: “Sarei negligente se, a nome del mio assistito, con cui ho parlato solo brevemente oggi dopo che voi avete lasciato l’ospedale, non vi ringraziassi; egli vi ringrazia dal profondo del suo cuore, e si tratta di un cuore grande grande, per aver trattato questa faccenda con prontezza, sensibilità e grande equità. Egli le è estremamente grato, Vostro Onore, e desidero che ciò venga messo agli atti. Grazie”.
La madre di Adrian narra l’epilogo della storia.
“Dopo il processo Adrian chiese al dott. Jardine: ‘Quanto tempo mi resta?’ Il medico rispose: ‘Una o due settimane’. Vidi mio figlio chiudere forte gli occhi e versare una sola lacrima. Feci per abbracciarlo ma lui disse: ‘No, mamma. Sto pregando’. Dopo qualche momento gli chiesi: ‘Come ti senti, Adrian?’ ‘Mamma, io vivrò comunque, anche se muoio. E se mi restano solo due settimane di vita, voglio godermele. Perciò devi tirarti su di morale’.
“Voleva visitare la filiale canadese della Watch Tower a Georgetown. Lo fece. Nuotò nella piscina della filiale con un suo amichetto. Andò a una partita di baseball in cui giocavano i Blue Jays, e si fece fotografare insieme ad alcuni giocatori. Ciò che più conta, nel suo cuore si era dedicato a servire Geova Dio, e ora voleva simboleggiarlo con l’immersione in acqua. A questo punto le sue condizioni erano peggiorate, era stato nuovamente ricoverato in ospedale e non poteva più uscirne. Per questo motivo le infermiere benevolmente misero a disposizione una delle vasche di acciaio della sala di fisioterapia. Lì fu battezzato il 12 settembre; il giorno dopo, il 13 settembre, morì.
“Il suo funerale fu il più grande che l’agenzia di pompe funebri avesse mai tenuto: c’erano infermiere, medici, genitori di pazienti, compagni di classe, vicini e molti fratelli e sorelle spirituali della sua e di altre congregazioni. Come genitori non ci eravamo mai resi conto di tutte le meravigliose qualità che sono venute a galla in nostro figlio mentre ha superato le sue numerose prove, né della benignità e della premura che facevano parte della sua personalità cristiana in via di sviluppo. Il salmista ispirato disse: ‘I figli sono un’eredità da Geova’. Di certo nostro figlio lo è stato, e attendiamo di rivederlo nel giusto nuovo mondo di Geova, che presto verrà stabilito su una terra paradisiaca”. — Salmo 127:3; Giacomo 1:2, 3.
Ci sia concesso di pregustare, per Adrian, l’adempimento della promessa di Gesù riportata in Giovanni 5:28, 29: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio”.
Respingendo le trasfusioni di sangue che teoricamente avrebbero potuto prolungare la sua vita presente, Adrian Yeatts ha dimostrato di essere uno dei molti giovani che hanno messo Dio al primo posto.
[Riquadro a pagina 5]
‘La vita è nel sangue’
Il sangue è incredibilmente complesso, e raggiunge ogni cellula del corpo. In una sola goccia di sangue 250.000.000 di globuli rossi trasportano ossigeno e portano via l’anidride carbonica, 400.000 globuli bianchi scovano e distruggono gli invasori indesiderati, 15.000.000 di piastrine si raccolgono immediatamente dove c’è un taglio e cominciano il processo di coagulazione e di chiusura della ferita. Tutti questi sono sospesi nel plasma, un liquido trasparente color avorio, formato anch’esso da centinaia di componenti che svolgono un ruolo essenziale nell’assolvere la lunga lista di compiti del sangue. Gli scienziati non riescono a capire tutto quello che il sangue fa.
Non c’è da meravigliarsi se Geova Dio, il Creatore di questo fluido miracoloso, dichiara che ‘la vita è nel sangue’. — Levitico 17:11, 14.
[Riquadro a pagina 7]
Trapianto cardiaco senza sangue
Lo scorso ottobre Chandra Sharp, una bambina di tre anni, fu ricoverata in un ospedale di Cleveland (Ohio, USA): aveva il cuore ingrossato e soffriva di insufficienza cardiaca. Era denutrita, il suo sviluppo aveva subìto un arresto, tanto che pesava solo 9 chili, e aveva bisogno di un trapianto cardiaco. I medici le avevano dato solo poche settimane di vita. I suoi genitori acconsentirono al trapianto ma non alla trasfusione di sangue. Sono testimoni di Geova.
Questo non fu un problema per il chirurgo, il dott. Charles Fraser. Il 1° dicembre 1993 il quotidiano del Michigan The Flint Journal riferiva: “Fraser ha detto che la Cleveland Clinic e altri centri ospedalieri stanno diventando esperti nel compiere molti interventi chirurgici — trapianti inclusi — senza trasfondere nei pazienti sangue di altre persone. ‘Ora ne sappiamo di più su come minimizzare le perdite di sangue e su come avviare la macchina cuore-polmone con soluzioni non ematiche’, ha detto Fraser”. Ed ha aggiunto: “Alcuni ospedali specializzati compiono da decenni grossi interventi cardiovascolari senza trasfusioni di sangue. . . . Cerchiamo sempre di operare senza (trasfondere) sangue”.
Il 29 ottobre il dott. Fraser compì il trapianto cardiaco su Chandra senza sangue. A un mese dall’intervento Chandra stava bene.
[Foto di Adrian Yeatts a pagina 3]
09/09/2017 18:01
 
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Re:
Ah eccola!


Aquila-58, 09/09/2017 17.56:


Respingendo le trasfusioni di sangue che teoricamente avrebbero potuto prolungare la sua vita presente, Adrian Yeatts ha dimostrato di essere uno dei molti giovani che hanno messo Dio al primo posto.




Si parla di uno dei molti giovani che hanno messo Dio al primo posto, non di molti giovani morti per mancata emotrasfusione


[SM=g27985]

09/09/2017 18:28
 
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Comunque non capisco che c'entrano i siti anti-tdg che sarebbero più "aggiornati", questa rivista si trova facilmente in ogni congregazione e libreria di testimoni di Geova e pure in rete... amico caro, ti pare che nascondiamo qualcosa?

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
09/09/2017 18:32
 
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Re:
barnabino, 09/09/2017 18.28:

Comunque non capisco che c'entrano i siti anti-tdg che sarebbero più "aggiornati", questa rivista si trova facilmente in ogni congregazione e libreria di testimoni di Geova e pure in rete... amico caro, ti pare che nascondiamo qualcosa?

Shalom




i siti anti-tdG sono senza dubbio più aggiornati in quanto a distorcere il senso di certe frasi estrapolate dal loro contesto, come si è visto chiaramente in questo caso.

Lì si che sono imbattibili...

Mah


[Modificato da Aquila-58 09/09/2017 18:32]
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