Fantagiro 2019 dei nebe1980

Mi sembra una buona prima settimana, fatta di tappe mai banali.

Mi piace la partenza con la prima tappa che non è la classica passerella, ma con i velocisti che dovranno conquistarsi la volata; e la seconda subito di media montagna con l'arcigno finale.
Mi convince meno la parte centrale, con le 4 tappe successive che sono si varie, ma che è molto probabile si concludano consecutivamente tutte in volata.
Mi piace invece l'idea del trittico finale con le due tappe di montagna intervallate dalla crono, anche se la salita di 1^ cat. inserita all'interno potrebbe eliminare completamente i vantaggi dei passisti, il che potrebbe portare forse a un maggior attendismo degli scalatori sull'arrivo in salita del giorno precedente.
Bello il finale della tappa di Orsogna con Maielletta da Roccamorice, Bocca di Valle e il Muro di Guardiagrele, soprattutto per la differenza con la tappa della Tirreno-Adriatico, con gli ultimi km qua di grande complessità tattica.

SaloNico, 17/10/2017 15.51:

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Mi sembra una buona prima settimana, fatta di tappe mai banali.

Mi piace la partenza con la prima tappa che non è la classica passerella, ma con i velocisti che dovranno conquistarsi la volata; e la seconda subito di media montagna con l'arcigno finale.
Mi convince meno la parte centrale, con le 4 tappe successive che sono si varie, ma che è molto probabile si concludano consecutivamente tutte in volata.
Mi piace invece l'idea del trittico finale con le due tappe di montagna intervallate dalla crono, anche se la salita di 1^ cat. inserita all'interno potrebbe eliminare completamente i vantaggi dei passisti, il che potrebbe portare forse a un maggior attendismo degli scalatori sull'arrivo in salita del giorno precedente.
Bello il finale della tappa di Orsogna con Maielletta da Roccamorice, Bocca di Valle e il Muro di Guardiagrele, soprattutto per la differenza con la tappa della Tirreno-Adriatico, con gli ultimi km qua di grande complessità tattica.

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La cronometro l'ho disegnata così per un motivo preciso.
Come noto negli ultimi anni i tatticismi e le alte velocità sviluppate sulle salite hanno ridotto di molto i distacchi su tal terreno.
Nelle crono ciò non accade perchè corri solo.
Guarda Froomeche distacco da agli scalatori nlle crono (e Froome non è né Dumoulin né Indurain
Così la crono nei primi 28 K favorisce gli specialisti che avranno anche un'altra crono di 21 Km piatta a disposizione nelle seconda settimana. Sostanzialmete 50 Km a loro favorevoli è più di quanto hanno al Tour

Ha perfettamente senso allora.
Considerando che l'altra crono è per specialisti, ma fin qui non si vede

La seconda settimana si apre con una frazione insidiosa, il Colle di San Lorenzo a metà percorso potrebbe contribuire ad assottigliare il gruppo epurandolo dai velocisti puri mentre il Colle di Fossato a 13 Km dal traguardo potrebbe servire quale trampolino di lancio per qualche coraggioso sempre che non vi sia in atto una fugacon troppo vantaggio.
Non si tratta di una tappa in cui aspettarsi differenze tra gli uomini di classifica. Chi vuol giocarsi la tapa in un eventuale sprint tenga conto che l'ultimo chilometro tira leggermente all'insù

Si tratta dell'unica tappa per velocisti della seconda settimana mentre nella terza ce ne saranno due.
Quella di oggi è però una frazione che merita due stellette sia per il chilometraggio elevato sia per la presenza di due facili GPM e di qualche altro tratto in contropendenza.
I GPM sono lontani dal traguardo e sono abbordabilissimi ( terza e quarta categoria) me i corridori dovranno tenere gli occhi aperti.
Domani è prevista una tappa di media montagna molto insidiosa che potrebbe anche causare qualche secondo di distacco tra i big.

Tappa di media montagna molto ma molto impegnativa. Divisa nettamente in tre settori, il primo è costituito da 80 Km sostanzialmente pianeggianti, quindi la parte centrale di altri 80 Km con tre salite abbastanza impegnative e le relative discese. Il finale è molto insidioso, prima uno strappo di 2 Km verso il santuario di Nostra Signora delle Grazie, con dure pendenze quindi discesa e tratto molto tortuoso con anche alcune arcigne rampe e poi discesa fino a Camogli, da lì si affronterà la salita della Ruta di Camogli fino a scollinare i 275 metri di altitudine quando mancheranno 8 Km di discesa tecnica ed estremamente tortuosa per andare all'arrivo posto sul lungomare della rinomata località rivierasca. Il finale è molto complesso, sulla Ruta di Camogli ci sono i primi 2 Km con una pendenza media del 9% e la discesa è molto tecnica e tortuosa senza alcun tratto di recupero, tuttavia anche i precedenti Km sono difficili. Sono gli ultimi 25 Km quindi quelli da tenere in conto per la vittoria finale ma la parte centrale con salite di non trascurabile difficoltà sarà importantissima in chiave tattica. Il finale così messo potrebbe anche causare qualche distacco tra i big. In caso di un attacco sulla salita verso Ruta di Camogli non ci sarebbe il tempo per chiudere. Domani inizia il trittico finale con due tappe di montagna (di cui una con arrivo in salita) intervallate da una cronometro come nella prima settimana. Nella terza settimana invece il trittico finale sarà composto da tre tappe di montagna di cui una con arrivo in salita.

Prima tappa di montagna della seconda settimana e secondo arrivo in salita in linea dopo Campocatino.
La tappa è divisa in due parti. I primi 80 Km lungo la costa ligure sono pianeggianti ma da finale ligure inziano i guai perchè la salita di Colle Melogno è lunga quasi 20 Km e le pendenze anche se non impossibili si faranno sentire. Da lì una girandola di salite brevi prima dell'ascesa finale verso Pratonevoso che vedrà i big darsi battaglia. Se la bagarre dovesse scoppiare prima dell'ascesa finale potremmo vederne delle belle ma la possibilità che i big si muovano prima dei chilometri finali è abbastanza remota. Il tratto più duro della salita di Pratonevoso è ai - 5 con un km al 12%, è lì che potrebbe esserci l'allungo decisivo che gli scalatori dovranno tentare perchè domani è prevista una cronometro interamente piatta.

Siamo alla seconda e ultima cronometro di questo fantagiro, quasi 22 km piatti su percorso abbastanza filante nella prima parte e quasi del tutto rettilineo nella seconda. Si tratta di una crono per specialisti, non è lunghissima ma tutti abbiamo visto che distacco ha dato Froome agli avversari nella crono finale del Tour di 22 Km. Questa crono arriva alla seconda settimana e quindi le forze non saranno al lumicino e le differenze tra specialist e non potrebbero venire fuori in modo molto evidente.
Domani tappa di montagna che chiuderà la seconda settimana

Nella domenica che chiude la seconda settimana ecco la tappa che ricalca esattamente il percorso di quella che Coppi conquistò nel 1949 con una fuga solitaria leggendaria.
Diversamente dal 2009 anno in cui questa tappa fu stravolta a causa di un divieto di transito sul Colle della Maddalena, questa volta andrà in scena il percorso originale.
E' una tappa di montagna molto dura con cinque colli ed un dislivello da superare di 5600 metri, tuttavia la lontananza dal traguardo dell'ultimo colle (55 Km) e la discesa da pedalare e per nulla tecnica suggerisce un atteggiamento prudente da parte dei big ed una tappa dedicata più agli outsiders.
In ogni caso se corsa a ritmi elevati questa tappa presenterà il conto nella terza settimana.
Il percorso prevede quindi la scalata al Colle della Maddalena, lungo ma pedalabile, il Vars più breve con forti inclinazioni nella seconda parte, il mitico Izoard con la Casse Deserte e la stele alla memoria del Campionissimo, il Monginevro e il Sestriere prima della discesa e dell'arrivo a Pinerolo.
L'Izoard che appunto ospita la stele alla memoria di Coppi sarà anche la Cima più alta del Giro e quindi dedicata proprio all'uomo che compì forse la più grande impresa della storia in questa tappa.
Questa sarà anche l'unica tappa in cui la corsa rosa supererà i 2000 metri ( e questo accadrà per 3 volte (Vars, Izoard, Sestriere mentre la Maddalena raggiunge i 2000 ma non li supera, anche se altre misurazioni pongono la vetta a 1996 metri)
Il percorso atipico per l'era moderna renderà difficile l'interpretazione di questa tappa
Sarà previsto un premio speciale nel caso un corridore riuscisse a conquistare sia la vittoria di tappa sia la Cima Coppi

Commenti sulla seconda settimana?

Dopo il riposo senza trasferimento va in scena una tappa completamente pianeggiante e quindi una tappa di trasferimento proprio in sostituzione del trasferimento non effettuato ieri.
L'ottica di questo fantagiro infatti è anche quella di evitare trasferimenti lunghi con aeroplani o robe simili e limitare i trasferimenti a brevi spostamenti. Il trasferimento più lungo infatti è stato quello del primo giorno di riposo con spostamento da Orsogna a San Benedetto del Tronto ossia meno di 100 Km da percorrere quasi interamente in autostrada quindi comunque molto breve.
E' sinora l'occasione più ghiotta che ci sia stata per i velocisti insieme alla tappa di Canosa di Puglia.
L'altra tappa per velocisti sarà l'ultima mentre domani ci saraà una tappa di media montagna e quindi il terribile trittico conclusivo con tre tapponi di alta montagna con caratteristiche diverse tra loro e uno dei quali con l'arrivo in salita.

Eccoci alla tappa di media montagna che fa da antipasto ai tapponi finali.
Rispetto alla tappa di media montagna della seconda settimana si rivela meno dura ma con un finale che potrebbe accendere la bagarre anche tra i big.
Il tracciato è pianeggiante per i primi 120 Km poi si dovrà affrontae un GPM di tutto rispetto il Passo Aigueglio che se presenta pendenze tutto sommato pedalabili con qualche breve passaggio in doppia cifra ha un chilomtraggio da salita vera: 15 Km per raggiungere quota 1180 metri.
Al termine della discesa tecnica ci saranno una cinquantina d chilometri di pianura nei quali le squadre cercheranno di ricompattarsi. A 14 chilometri dall'arrivo cominica l'ultima saita verso Triangia che misura 7 Km e presenta una pedenza media del 7,2% con un chilometro al 10% nella parte iniziale e poi pendenze regolari sempre sul 6/7%. Il GPM è posto a 8 Km dalla conclusione, la discesa è tecnica con molti tornanti. Ultimo Chilometro pianeggiante per raggiungere il centro storico di Sondrio.
Sulla salita finale e nella succssiva discesa potrebbe scoppiare la bagarre anche tra i big vista l'esigua distanza dall'arrivo e pertanto non è escluso che vi siano dei distacchi anche se contenuti tra gli aspiranti al podio, ma attenzione al dispendio energetico perchè domani è prevista la tappa più dura del giro con arrivo in salita