Nuova Discussione
Rispondi
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

ASH.TAR SHE.RA.NH : A.RB.EL

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2017 15:12
09/10/2017 23:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Post: 2.149
Post: 750
Registrato il: 22/08/2001
Sesso: Maschile
Occupazione: Freelance
Amministratore
Utente Senior
ONLINE
I Bambini delle Stelle, come fummo chiamati noi dodici dai nostri genitori, date le nostre particolarità uniche. Io ho dei ricordi che definirei remoti di alcuni eventi che razionalizzati dopo in senso terrestre potrei definire quantomeno insoliti. Una notte ero con mio padre e mia madre, era estate, circa le 11 di sera, stavamo ritornando da amici loro che abitavano in una specie di castello sulle colline, mio padre fermò l'auto in mezzo al buio pesto della campagna e mi indicò una stella più rossa delle altre, io avevo circa tre anni, e mi disse: "Vedi quello è Marte, il pianeta rosso" e poi disse "Un tempo lontano là abitavano altri uomini come noi" non disse altro ma quello che io percepii fu molto di più, sentii che quello era un luogo particolare, che c'era qualcosa di molto forte che ci legava con quel pianeta, ma non sapevo che cosa, quella sensazione rimase per tutta la vita, fino a quando a 17 anni in una notte d'estate non seppi la verità su chi ero, seppi anche che Marte fu in tempi molto remoti una Colonia Umana, ma che non avrei potuto sapere di più perché non era importante per la missione, ma che anzi avrebbe potuto portare problemi se io avessi saputo tutto.

Vi raccontai tempo fa quando mio padre qualche anno più tardi mi portò in un luogo vicino al paese di montagna nel quale andavamo d'estate, avevo circa 6 - 7 anni, una notte per vedere l'eclissi di luna, invece oltre all'eclissi vidi una cosa sorprendente, mentre eravamo al buio in questa radura e la luna si stava oscurando quasi totalmente, ad un certo punto udii distintamente delle voci che ridevano come sommessamente, le loro risa sembravano un fruscio, tanto erano gentili, ad un certo punto vidi delle figure alte più o meno come me, forse un pò meno, bambini, sembravano nudi, come sagoma, era quasi completamente buio, ridevano e si rincorrevano a circa 15 metri da me al limitare nel bosco, ne contai credo, 7- 8, la cosa sorprendente erano i loro occhi che sembravano retroilluminati di un azzurro incredibile, tutto questo avveniva mentre mio padre guardava la luna con un binocolo Zeiss 8x30, senza distogliere lo sguardo e con una voce calma e ferma come se dicesse la cosa più naturale del mondo disse; "Sono i bambini delle Stelle, sono qui per salutarti" mi sembrò la cosa più normale di questo mondo, data la voce di mio padre così calma e tranquilla come se fosse stata una cosa normale, i bambini questo non l'ho mai detto, ad un certo punto si fermarono uno a fianco all'altro sempre con quegli occhi azzurri retroilluminati, erano in fila uno accanto all'altro, e con la loro manine mi salutarono, io credo fossero più piccoli di me almeno per il loro modo di gestire, poi sempre ridendo come prima scapparono nel bosco e scomparvero.

Perché vi racconto queste cose? Forse per comunicarvi che io non sono un'entità, come molti mi hanno percepito, Ashtar Sheran è stato percepito come un entità, ma non lo è, è reale, io ho avuto esperienze reali, molto reali, se mi fossi presentato come Ashtar Sheran, tutti sarebbero stati condizionati dai racconti dei contattisti e data la fama di Ashtar nemmeno voi oggi sareste qui a parlare con me, molto meglio ARBEL, di questo nome, il mio nome più familiare, come mi chiamava mia madre da piccolo, nessuno di loro seppe mai nulla, i Nasoni, non glielo comunicarono mai.

Ora credete che a me non sembri strano vedere la mia faccia scolpita sulla superficie di Marte? È strano anche per me, a volte vorrei essere come voi, vorrei che arrivasse qualcuno dalle stelle a salvarmi insieme e tutti quanti se fossi in pericolo, a volte vorrei essere terrestre, perché tutto questo pesa, pesa davvero tanto. A volte mi chiedo perché proprio io, perché? A volte mi chiedo come vedrei le stelle e l'universo con gli occhi più ingenui di un terrestre che non conosce altro se non questo pianeta.

Questa è una missione molto particolare si perde nel passato e sconfina nel futuro, questa conoscenza che i Nasoni (HU.DHA.HI) mi diedero da piccolo, non mi pesò mai nella mia vita qui, io ero un normalissimo bambino per tutti, tutto ciò fu vissuto come se fosse stato deciso prima solo dentro la mia famiglia, le mie preveggenze furono sempre rese normali dall'atteggiamento dei miei genitori che mai hanno dato enfasi a queste cose neanche davanti a me, mia madre stessa mi diceva quando ero piccolo che quando la guardavo in un certo modo le facevo soggezione, mi diceva "Non guardarmi così, non fare quegli occhi" lo diceva come per scherzo, ma io avvertivo che il suo disagio era vero, ora è come se fatalmente quel ruolo annunciatomi a 17 anni prendesse forma sempre più precisa giorno dopo giorno, ora dopo ora, senza accorgerci tutti noi 12 siamo dentro a questo gioco, che non è un gioco e che ci dà una responsabilità che la nostra parte terrestre, perché siamo tutti nati qui, non avrebbe forse voluto, in questo siamo soli, quello che ho detto in nel mio ultimo post io lo penso veramente, a parte l'amore, non è vero che non posso condividere l'amore, non è vero come dice "no name" che non devo distrarmi ad amare creature terrestri o perderò i miei poteri e diventerei un semplice terrestre, se fosse così, per amore lo farei, rinuncerei a tutto, anche alla memoria, forse mi piace pensarlo, forse vorrei immaginare come sarebbe un 10 agosto visto con gli occhi ingenui di chi crede siano stelle cadenti, vorrei essere un contadino nato sulla terra tanti anni fa, che guarda le stelle come fossero meraviglie del creato, con paura e speranza, messe lì per essere amate, per illuminare le notti buie dell'uomo e non pensare che da quelle meraviglie possa arrivare mai alcun pericolo, guardare il cielo e sentirsi perso nella sua grandezza per poi ritornare insieme a chi ami vicino al caldo fuoco della tua casa, a volte lo vorrei, ma so che non sarà mai così.

A volte invece mi mancano le dolci notti di GHE.MU. Con il suo pianeta gemello verde nel cielo blu screziato da bianche ferite, come fosse un aurora boreale, i dolci mari viola dalle acque salatissime, gli enormi campi di grano e di orzo attraversati da fiumi verdi e azzurri, vedere Orione è come sentirsi a casa sempre perché è quasi uguale da qui come da GHE.MU, mia madre mi raccontava che quando era incita di me lei e mio padre in quell'estate del 54 aspettavano a volte che Orione sorgesse al mattino perché era la loro costellazione e perché dopo sorgeva la loro Stella.

Sorelle, Fratelli, lo spirito della nostra fratellanza illumini il vostro cammino in questo momento decisivo e renda forte il vostro animo, e il vostro animo vi dia coraggio.

KHE.HIM.MH.MA.NH.RA. - Andate verso il cammino della vostra origine nella luce.

A.RB.EL.


---
ORIONEYE ALIEN CONSPIRACY
---
"Perché mio alleato è la Forza.
E un potente alleato essa è.
La vita essa crea, e accresce.
La sua energia ci circonda e ci lega.
Esseri luminosi noi siamo"
- Maestro Jedi Yoda
15/10/2017 15:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Post: 418
Post: 62
Registrato il: 19/11/2006
Sesso: Maschile
Occupazione: disoccupato
Utente Junior
OFFLINE
e rieccomi...
Ho bisogno di parlare di nuovo con Arbel….
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:48. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com