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Gli anni mancanti di Gesù

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2017 08:43
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30/11/2017 21:32
 
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La domanda che spesso emerge su Gesù riguardano gli anni che seguirono la sua ultima visita a Gerusalemme con i genitori. Cosa fece e dov'era stato Gesù dai 12 anni in poi? Se Gesù e G. Battista, che erano cugini, avessero vissuto insieme gli anni della giovinezza, si sarebbero incontrati almeno 3 volte all'anno, quando cioè le famiglie si riunivano in occasione delle grandi festività ebraiche. Invece secondo il Vangelo di Giovanni, quando Gesù arrivò a Betania, al di là del Giordano, dove il Battista stava battezzando, Giovanni disse: "io non lo conoscevo" (Gv. 1,28; 1,33).

Se ne deduce che Giovanni Battista NON riconoscesse in Gesù nè il proprio cugino, nè il Messia che era stato profetizzato. In seguito e solo quando lo Spirito santo, sotto forma di colomba, scese su Gesù, Giovanni intuì chi era, infatti in Gv. 1,34, il Battista rese testimonianza che Gesù era figlio di Dio.

Lo strano rapporto tra Giovanni e Gesù viene reso noto anche dal Vangelo di Luca che riporta che fin dall'inizio del ministero di Gesù, giunse a Giovanni in carcere che la folla acclamava il Cristo come un grande profeta, al che Giovanni inviò dei messaggeri a chiedergli: "Sei tu colui che viene?" (cioè il Messia), Luca 7,19. In tutto questo , sembra strano che Giovanni non fosse al corrente della missione di Cristo, nè che sapesse che si trattava di un componente della sua famiglia. Questo si potrebbe spiegare con le domande del Battista che ignorava e non riconosceva suo cugino, non sapendo cioè che Egli (Gesù) fosse (molto probabilmente) vissuto lontano dalla Palestina. Se così fosse, probabilmente in Cornovaglia...
Un saluto

30/11/2017 21:42
 
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Invece secondo il Vangelo di Giovanni, quando Gesù arrivò a Betania, al di là del Giordano, dove il Battista stava battezzando, Giovanni disse: "io non lo conoscevo" (Gv. 1,28; 1,33).



Secondo me Giovanni non intende dire che non conosceva Gesù ma che non conosceva chi era l'Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo. Sbagli soggetto del verbo.

Shalom
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30/11/2017 21:59
 
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barnabino, 30/11/2017 21:42:


Invece secondo il Vangelo di Giovanni, quando Gesù arrivò a Betania, al di là del Giordano, dove il Battista stava battezzando, Giovanni disse: "io non lo conoscevo" (Gv. 1,28; 1,33).



Secondo me Giovanni non intende dire che non conosceva Gesù ma che non conosceva chi era l'Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo. Sbagli soggetto del verbo.

Shalom


:..........

Ciao Barnabino. Sarà come dici tu, certo, ma rimane una ipotesi. Personalmente fin dai primi anni di lettura, mi è sempre rimasta impressa una sorta di meraviglia da parte di Giovanni Battista nei riguardi di Gesù. Meraviglia da lui stesso evidenziata quando era incarcerato, che chiedeva lumi per la venuta del Messia, quasi un'implorazione. é una mia sensazione ovviamente corroborata però dalle parole stesse del Battista.
Un saluto
30/11/2017 22:16
 
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Re:
ZarzacoDranae, 30/11/2017 21:32:



La domanda che spesso emerge su Gesù riguardano gli anni che seguirono la sua ultima visita a Gerusalemme con i genitori. Cosa fece e dov'era stato Gesù dai 12 anni in poi? Se Gesù e G. Battista, che erano cugini, avessero vissuto insieme gli anni della giovinezza, si sarebbero incontrati almeno 3 volte all'anno, quando cioè le famiglie si riunivano in occasione delle grandi festività ebraiche. Invece secondo il Vangelo di Giovanni, quando Gesù arrivò a Betania, al di là del Giordano, dove il Battista stava battezzando, Giovanni disse: "io non lo conoscevo" (Gv. 1,28; 1,33).

Se ne deduce che Giovanni Battista NON riconoscesse in Gesù nè il proprio cugino, nè il Messia che era stato profetizzato. In seguito e solo quando lo Spirito santo, sotto forma di colomba, scese su Gesù, Giovanni intuì chi era, infatti in Gv. 1,34, il Battista rese testimonianza che Gesù era figlio di Dio.

Lo strano rapporto tra Giovanni e Gesù viene reso noto anche dal Vangelo di Luca che riporta che fin dall'inizio del ministero di Gesù, giunse a Giovanni in carcere che la folla acclamava il Cristo come un grande profeta, al che Giovanni inviò dei messaggeri a chiedergli: "Sei tu colui che viene?" (cioè il Messia), Luca 7,19. In tutto questo , sembra strano che Giovanni non fosse al corrente della missione di Cristo, nè che sapesse che si trattava di un componente della sua famiglia. Questo si potrebbe spiegare con le domande del Battista che ignorava e non riconosceva suo cugino, non sapendo cioè che Egli (Gesù) fosse (molto probabilmente) vissuto lontano dalla Palestina. Se così fosse, probabilmente in Cornovaglia...
Un saluto




Se guardi con attenzione è già Marco che parla prima di una "voce che grida" nel deserto e poi di Giovanni.
Lui proclamava la venuta di "uno piu' forte" ma evidentemente non sapeva nemmeno lui chi fosse.
Non conosceva suo cugino? Mah

Simon
30/11/2017 22:18
 
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Re: Re:
ZarzacoDranae, 30/11/2017 21:59:


:..........

Ciao Barnabino. Sarà come dici tu, certo, ma rimane una ipotesi. Personalmente fin dai primi anni di lettura, mi è sempre rimasta impressa una sorta di meraviglia da parte di Giovanni Battista nei riguardi di Gesù. Meraviglia da lui stesso evidenziata quando era incarcerato, che chiedeva lumi per la venuta del Messia, quasi un'implorazione. é una mia sensazione ovviamente corroborata però dalle parole stesse del Battista.
Un saluto



Hai ragione, ma la figura del Messia non è da prendere per scontata.
C'erano diverse opinioni a riguardo, certamente molto diverse, e quasi nessuno si sarebbe aspettato un falegname da inchiodare a in legno!

Simon
01/12/2017 16:18
 
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Un'altra curiosità si rileva considerando la residenza di Gesù. L'esattore delle imposte chiese a Pietro se il Maestro fosse obbligato a pagare le tasse al Tempio. Poichè era chiaro che Gesù era ebreo, il funzionario avrebbe DOVUTO SAPERE che Egli pagava le tasse al Tempio. Riferendosi all'imposta romana sui forestieri, l'esattore domandava se Cristo era stato lontano dal Paese tanto tempo da essere soggetto a quel tributo. In tal caso dov'era stato Gesù.

La risposta al mystero FORSE si cela, almeno in PARTE, in una leggenda in cui entra in gioco Giuseppe d'Arimatea (che in seguito si sa che depose il corpo di Gesù nella propria tomba), conosciuto come mercante di stagno, e con il suo importare il metallo dalla Cornovaglia. Possibile che portasse con se, nei suoi viaggi anche Gesù? Possibile, se è vero come sembra, fosse pure un suo zio. Sembra altresì che ancora ai nostri giorni, gli operai della Cornovaglia che estraggono questo metallo usino dire: "Gesù faceva questo mestiere".
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01/12/2017 16:57
 
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L'esattore delle imposte chiese a Pietro se il Maestro fosse obbligato a pagare le tasse al Tempio. Poichè era chiaro che Gesù era ebreo, il funzionario avrebbe DOVUTO SAPERE che Egli pagava le tasse al Tempio



La domanda degli addetti alla riscossione della tassa del tempio che si avvicinano a Pietro (che comunque conferma che Gesù pagava la tassa e dunque era ebreo) evidentemente aveva lo scopo di coinvolgere Gesù in qualche violazione della consuetudine, probabilmente per metterlo in difficoltà come in altre occasione, quando i farisei chiesero a Gesù: "Che ne pensi? È lecito pagare il tributo a Cesare o no?". Ovvio che doveva pagarlo, ma la domanda era un tentativo di accusarlo di sedizione oppure di sollevare il popolo contro di lui. Nell'occasione di Capernaum Gesù diceva di essere figlio di Dio e dunque, in quanto tale, non avrebbe dovuto pagare alcuna tassa al tempio, tanto è vero che alla fine... non è lui a pagare!

Shalom


[Modificato da barnabino 01/12/2017 17:17]
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02/12/2017 08:06
 
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Re:
ZarzacoDranae, 01/12/2017 16:18:



Un'altra curiosità si rileva considerando la residenza di Gesù. L'esattore delle imposte chiese a Pietro se il Maestro fosse obbligato a pagare le tasse al Tempio. Poichè era chiaro che Gesù era ebreo, il funzionario avrebbe DOVUTO SAPERE che Egli pagava le tasse al Tempio. Riferendosi all'imposta romana sui forestieri, l'esattore domandava se Cristo era stato lontano dal Paese tanto tempo da essere soggetto a quel tributo. In tal caso dov'era stato Gesù.

La risposta al mystero FORSE si cela, almeno in PARTE, in una leggenda in cui entra in gioco Giuseppe d'Arimatea (che in seguito si sa che depose il corpo di Gesù nella propria tomba), conosciuto come mercante di stagno, e con il suo importare il metallo dalla Cornovaglia. Possibile che portasse con se, nei suoi viaggi anche Gesù? Possibile, se è vero come sembra, fosse pure un suo zio. Sembra altresì che ancora ai nostri giorni, gli operai della Cornovaglia che estraggono questo metallo usino dire: "Gesù faceva questo mestiere".
Un saluto



Caro Zarzaco,
a quei tempi i romani cercavano di far pagare le tasse a tutti i popoli sottomessi, non solo agli "ebrei".
D'altra parte c'erano gruppi di persone, oggi magari li chiamerebbero "ribelli", che non volevano affatto pagare la tassa ai dominatori romani e si opponevano anche con la forza.

Il tranello era per Gesu', perchè se avesse negato il diritto dei romani a prelevare le imposte sarebbe probabilmente incorso nella condanna a morte per lesa maestà...

Sulla Cornovaglia non mi pronuncio.

Simon
02/12/2017 08:43
 
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Cornovaglia? Mi pare un'ipotesi un tantino azzardata... sappiamo che Gesù era noto come "il falegname", non il commerciante di stagno.

Shalom
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