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Maria Grazia Capulli (1960-2015)

Ultimo Aggiornamento: 22/12/2023 16:20
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22/08/2017 00:39
 
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Re:
=nasone2000=, 21/08/2017 21.40:

inserisco foto richieste in privato. spero sia tutto Ok

correva l'anno 2003


Grazie mille, Nasone, erano proprio le foto che cercavo! [SM=x44641]

__________________

Le mie foto con le giornaliste

"Mi sono sempre chiesto come si vive da mezzo morto."

(Cholo, "La terra dei morti viventi")

"Noi siamo noi, ma anche loro sono noi; sia noi che loro siamo noi."

[Data, "Ricordare Parigi" (TNG, 1x23)]

-"Abbiamo iniziato con un omicidio e finiamo con un'esecuzione. Hai lavorato molto. Riposati fino a domenica".
-"Ma è venerdì!"
-"Allora ci vediamo lunedì."

[Adam Schiff e Jack McCoy, "Un brutale omicidio" (Law & Order, 7x15/16/17)]

La nave è ormai in preda al cuoco di bordo, e ciò che trasmette al microfono del comandante non è più la rotta, ma ciò che mangeremo domani".
(S. Kierkegaard)

"Il vantaggio di non pensare alle conseguenze è che riesci sempre a sorprendere chi invece ci pensa"
(Magic, Ravnica, "Goblin delirante")
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22/08/2017 10:14
 
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oltre alle 3 foto postate vi era anche questa
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19/09/2017 19:30
 
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Sono entrato nel forum da poco,ma sono sempre stato fan della dolcissima Maria Grazia Capulli e depongo queste rose alla sua memoria.
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21/09/2017 19:53
 
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MARIA GRAZIA CAPULLI - in ricordo di una giornalista libera
di Adriano Ercolani
Maria Grazia Capulli era una persona splendida.
E, soprattutto, una giornalista libera.


... ... ...
In questo contesto penoso, in questo mondo dell'informazione gestito da vili e mediocri, è doveroso ricordare una giornalista come Maria Grazia Capulli, perennemente controcorrente.
In un mondo che voleva parlare di fatti di sangue per instillare la paura degli immigrati, Maria Grazia parlava di integrazione e rispetto della diversità.
In un regime che incollava le masse agli schermi con donne nude e giochi a premi, Maria Grazia parlava di ricerca spirituale, volontariato, impegno nel sociale.
In un Sistema che bombarda gli elettori di notizie cruente e negative per deprimere ogni impulso al cambiamento, Maria Grazia aveva deciso di dare solo buone notizie.
Da circa un anno aveva ideato la rubrica Tutto il bello che c'è, in cui si continua a mostrare il lato meno conosciuto dell'Italia, meno appetibile per chi ragiona solo in base all'audience: l'Italia del volontariato, dei mille progetti per l'integrazione, dei miracoli culturali che vengono dal basso.
Uno spazio televisivo dove dare visibilità alle forze che provano a cambiare sul campo la situazione del Paese.

Non è da tutti.

Maria Grazia ci ha lasciato dopo una lunga dolorosa lotta contro un male incurabile.
Avevo avuto il piacere di incontrarla, mi aveva colpito la sua gentilezza, la sua viva intelligenza, il suo essere sinceramente interessata e partecipe alle attività di volontariato che svolgevamo.
Non a caso il suo direttore Marcello Masi ha ricordato nell'omaggio funebre come all'inizio non comprendesse alcuni suoi atteggiamenti, realizzando solo in seguito la sua autentica bellezza d'animo.

L'ultimo servizio che da giornalista ha realizzato, poche ore prima di lasciarci, è stato quello su MediTiAmoRoma, la manifestazione dedicata alla meditazione e al volontariato a cui ho avuto l'onore di partecipare dietro le quinte.
L'ultimo suo post su Facebook era un invito a diffondere la notizia dell'evento.
L'ultimo suo desiderio è stato dare visibilità a un evento gratuito, realizzato senza sponsor, che tramite l'impegno di pochi volontari (e la generosità di partner come il Coni che ci ha concesso la Tribuna Monte Mario, il Comune di Roma che ci ha dato il patrocinio, i giocatori Totti della Roma e Keìta della Lazio che hanno gratuitamente promosso l'evento) ha portato alle 11 di mattina di sabato, sotto la pioggia battente, circa 3000 persone allo stadio, a meditare per la pace nel mondo.
Sgombriamo il campo da equivoci: la persona che stiamo ricordando non faceva parte dell'associazione, non aveva interessi né economici, né ideologici a riguardo, addirittura seguiva un percorso meditativo completamente differente da quello proposto nell'evento, pur avendo un grande rispetto per Shri Mataji Nirmala Devi, l'ispiratrice della manifestazione.
Ha semplicemente visto il nostro impegno, ha compreso il nostro desiderio, ha riconosciuto i nostri ideali e, quasi sul letto di morte, ha inviato la troupe televisiva per documentare il nostro evento.
Non potremmo mai dimenticarlo e ti saremo per sempre grati.

Ciao, Maria Grazia.
Come direbbe il personaggio di una nota serie tv: "ci vediamo in un'altra vita, sorella".
26/09/2017 20:14
 
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Re:
GTO.telegiorna, 21/09/2017 19.53:

MARIA GRAZIA CAPULLI - in ricordo di una giornalista libera
di Adriano Ercolani
Maria Grazia Capulli era una persona splendida.
E, soprattutto, una giornalista libera.


... ... ...
In questo contesto penoso, in questo mondo dell'informazione gestito da vili e mediocri, è doveroso ricordare una giornalista come Maria Grazia Capulli, perennemente controcorrente.
In un mondo che voleva parlare di fatti di sangue per instillare la paura degli immigrati, Maria Grazia parlava di integrazione e rispetto della diversità.
In un regime che incollava le masse agli schermi con donne nude e giochi a premi, Maria Grazia parlava di ricerca spirituale, volontariato, impegno nel sociale.
In un Sistema che bombarda gli elettori di notizie cruente e negative per deprimere ogni impulso al cambiamento, Maria Grazia aveva deciso di dare solo buone notizie.
Da circa un anno aveva ideato la rubrica Tutto il bello che c'è, in cui si continua a mostrare il lato meno conosciuto dell'Italia, meno appetibile per chi ragiona solo in base all'audience: l'Italia del volontariato, dei mille progetti per l'integrazione, dei miracoli culturali che vengono dal basso.
Uno spazio televisivo dove dare visibilità alle forze che provano a cambiare sul campo la situazione del Paese.

Non è da tutti.

Maria Grazia ci ha lasciato dopo una lunga dolorosa lotta contro un male incurabile.
Avevo avuto il piacere di incontrarla, mi aveva colpito la sua gentilezza, la sua viva intelligenza, il suo essere sinceramente interessata e partecipe alle attività di volontariato che svolgevamo.
Non a caso il suo direttore Marcello Masi ha ricordato nell'omaggio funebre come all'inizio non comprendesse alcuni suoi atteggiamenti, realizzando solo in seguito la sua autentica bellezza d'animo.

L'ultimo servizio che da giornalista ha realizzato, poche ore prima di lasciarci, è stato quello su MediTiAmoRoma, la manifestazione dedicata alla meditazione e al volontariato a cui ho avuto l'onore di partecipare dietro le quinte.
L'ultimo suo post su Facebook era un invito a diffondere la notizia dell'evento.
L'ultimo suo desiderio è stato dare visibilità a un evento gratuito, realizzato senza sponsor, che tramite l'impegno di pochi volontari (e la generosità di partner come il Coni che ci ha concesso la Tribuna Monte Mario, il Comune di Roma che ci ha dato il patrocinio, i giocatori Totti della Roma e Keìta della Lazio che hanno gratuitamente promosso l'evento) ha portato alle 11 di mattina di sabato, sotto la pioggia battente, circa 3000 persone allo stadio, a meditare per la pace nel mondo.
Sgombriamo il campo da equivoci: la persona che stiamo ricordando non faceva parte dell'associazione, non aveva interessi né economici, né ideologici a riguardo, addirittura seguiva un percorso meditativo completamente differente da quello proposto nell'evento, pur avendo un grande rispetto per Shri Mataji Nirmala Devi, l'ispiratrice della manifestazione.
Ha semplicemente visto il nostro impegno, ha compreso il nostro desiderio, ha riconosciuto i nostri ideali e, quasi sul letto di morte, ha inviato la troupe televisiva per documentare il nostro evento.
Non potremmo mai dimenticarlo e ti saremo per sempre grati.

Ciao, Maria Grazia.
Come direbbe il personaggio di una nota serie tv: "ci vediamo in un'altra vita, sorella".

.

Concordo in pieno con tutto quanto scritto qui sopra.. ..giornalista di altri tempi il
Massimo dell’umanita E del giornalismo era lei...!! [SM=x44621] [SM=x44621] [SM=x44620] [SM=x44602] [SM=x44619]


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16/10/2017 19:51
 
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21 ottobre 2015 - 21 ottobre 2017


Corriere della Sera 21 ottobre 2015

Tutto il bello che sei, ci mancherai

di Luca Mattiucci


ROMA - «Ciao Napoli», ricordi? Era cosi che mi chiamavi. E ora sto qui a Ponte Milvio, da Pallotta, quello di ogni volta. «Un posto che fa respirare un po’ di cultura al quartiere», me lo ripetevi sempre. «Gli dobbiamo dare una mano, perché sono ragazzi eccezionali». Il tavolino è sempre lo stesso, il caffè stavolta l’ho già ordinato. Ho messo in conto che oggi farai tardi.
La tua sedia è qui che ti aspetta, le buone notizie anche. «Abbiamo un sacco di storie da raccontare», era la prima cosa mi dicevi. Era primavera e poi estate, era un senza tempo. Era l’appuntamento da non mancare, senza dirlo si stava sospesi, al riparo da tutto. Qui ora fa freddo Grazia, o forse sono io che ho freddo. E’ la solitudine. E’ sapere che stavolta mi dovrò alzare da questo maledetto caffè senza una lista di persone da contattare, senza storie da raccontare, senza un sorriso. Senza una promessa di viaggi da inseguire per spiegare a tutti che quest’Italia storta una spina dorsale ce l’ha.
Restavi ad ascoltarmi quando ti parlavo dell’ultimo progetto che avevo visto, l’ultima storia di eroi normali. La proposta di andarla a vedere da vicino era sottintesa. C’era un attimo di silenzio. Quello che passa tra lo slancio e lo strappo. Quel peso lo sentivamo.
«Non posso, Luca». Non potevi Grazia, lo so. Non ne abbiamo mai parlato, ma lo osservavamo da lontano, quasi non ci appartenesse. Quasi a non volerlo fare entrare nelle cose nostre. Un breve silenzio. Io fissavo la tazzina. Tu l’albero che avevamo di fronte. Poi tornavi a sorridere. «Sei intelligente, sai».
Io sorridevo e tornavamo a parlare di futuro. E’ con quello che si scappa dal presente. Ci eravamo inventati il gioco del «domani». E forse tu sentivi più di me che era solo un gioco. Aspettavi il racconto come una bambina che ascolta una favola di terre immaginarie e rilanciavi. I ruoli s’invertivano ed eri tu a dirmi dove saremmo andati, dove avremmo trovato riparo da lui. Ma io ora con cosa scappo in avanti? In due si riesce, ma se resti da solo la forza ti manca. A te non è mai mancata.
Erano le 5:25 quando stamattina mi sono svegliato, è stato di soprassalto. A me lo sai non capita. Sei partita e non ci si è potuti salutare. Come quando eri lì prossima ad andare in onda e mi prendevi in giro per il «tempismo perfetto», poi il tg finiva e arrivava il tuo squillo. Stavolta il cellulare resta lì a raccogliere squilli a vuoto. Li metto assieme a quello che porto dentro. E sto qui aggrappato alla tastiera. Aspetto ancora un pò, aspetto che qualcuno venga a dirmi che questo è stato solo un buon esercizio stilistico. Che si, «scribacchi benino tu, perché ci metti umanità», ma lei è lì, la vedi?
Arriva. Aspetto il tuo passo spedito ma piano. Passo da sinfonia. «No Grazia, l’umanità è di quelli come te, di quelli buoni e io buono non sono». Resto ancora un po' qui, che magari stavolta sono arrivato in anticipo di troppo. Che magari hai avuto un contrattempo. Che magari poi ci si vede. Forse non qui, forse da un’altra parte. Magari in un posto dove di buone notizie ne fioccano a valanga, e allora sai come ci si divertirà? Saremo lì con una fila interminabile di persone che aspettano di essere intervistate, e potremo andare avanti senza tempo. Senza minuti, senza scadenze, senza fretta, senza dolore. Sai che bello? Li ci sarà tutto ma proprio tutto il bello che c’è.
Ci manchi Grazia.
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19/10/2017 14:25
 
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20/10/2017 23:11
 
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19/11/2017 19:35
 
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20/12/2017 15:07
 
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[SM=x44624]

"Un minuto per sempre - Maria Grazia Capulli"
Autore PerSeo Palucci
la prima parte del video è volutamente senza audio

www.youtube.com/watch?v=Py8VdYgeMlA

la prima parte del video è volutamente senza audio
[SM=x44626]
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21/12/2017 22:04
 
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Allora Almitra parlò dicendo: Ora vorremmo chiederti della Morte.
E lui disse:
Voi vorreste conoscere il segreto della morte.
ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce.
Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita.
poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.

Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita;
E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
confidate nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell’eternità.
La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore.
In questo suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l’impronta regale?
E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal suo tremito?

Che cos’è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole?
E che cos’è emettere l’estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio?
Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare.
E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire.
E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente.

Kahlil Gibran
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03/01/2018 15:31
 
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[SM=x44624] Carissima Maria Grazia sarai sempre nei nostri cuori
[SM=x44618]
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17/01/2018 17:46
 
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Tumori al seno, una giornata nazionale nel nome di Maria Grazia Capulli
www.bsnews.it/tag/maria-grazia-capulli/

Tra i personaggi più noti che hanno combattuto e perso la battaglia contro il cancro la giornalista Rai Maria Grazia Capulli, scomparsa il 21 ottobre 2015
By Redazione BsNews.it - dicembre 9, 2017

Una giornata nazionale, magari già dal 13 ottobre 2018, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del tumore al seno metastatico, nel nome della telegiornalista Maria Grazia Capulli e di tante altre donne che hanno perso la loro battaglia. A chiederla sono le associazioni dei malati guidate da Europa donna Italia, movimento che rappresenta i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno.
In Italia nel 2017 sono stati stimati oltre 5mila nuovi casi di tumore alla mammella infiltrante: quasi la metà dei casi complessivi di tumore per quanto riguarda le donne. Il 6 per cento di queste ha la malattia in stato di metastasi già al momento della diagnosi, mentre secondo alcune stime sono circa 35mila le donne che attualmente convivono con la malattia nella forma più grave.
Il cancro alla mammella, lo ricordiamo, resta la prima causa di mortalità tra le patologie oncologiche nelle donne: tra i personaggi più noti che hanno combattuto e perso la battaglia contro il cancro la giornalista Rai Maria Grazia Capulli, scomparsa il 21 ottobre 2015, diventata uno dei simboli delle campagne di sensibilizzazione italiane.
Da qui la richiesta di una giornata dedicata a questa patologia (come negli Usa), per uscire dall’isolamento e salvare vite.
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Resp. Relazioni Esterne
con le telegiornaliste

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12/02/2018 17:23
 
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Io non sono uno che fa fotografie.....sono uno che guarda




email: forum@telegiornaliste.it
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26/02/2018 10:46
 
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06/03/2018 17:52
 
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Giornalismo costruttivo, un convegno in ricordo di Maria Grazia Capulli

www.cronachemaceratesi.it - Maria Grazia Capulli

March 5, 2018

Mercoledì 7 marzo alle 10 si svolgerà all’Università di Macerata un convegno su “Il giornalismo costruttivo al tempo delle fake news”, che apre un percorso di riflessione critica sui nuovi scenari del mondo dell’informazione su cui sta lavorando il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali. Questo primo incontro sarà dedicato alla memoria di Maria Grazia Capulli, prematuramente scomparsa meno di tre anni fa. La giornalista, volto noto del Tg2, con la rubrica televisiva “Tutto il bello che c’è” ha rappresentato, in Italia, uno dei primi esempi di giornalismo costruttivo, quel giornalismo, cioè, che predilige evidenziare gli aspetti positivi e le soluzioni, piuttosto che denunciare solamente i problemi o le vicende negative. Per questo sarà presentato anche il bando di laurea a lei intitolato e fortemente voluto dalla sua famiglia proprio per gli studenti dell’Università di Macerata, dove la Capulli si laureò con lode in lettere classiche. Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato, della direttrice del Dipartimento Elisabetta Croci Angelini e della delegata del rettore alla comunicazione Lucia D’Ambrosi, interverranno Angelo Capulli, fratello della giornalista, Maurizio Blasi, caporedattore del Tg Marche, Luca Mattiucci del Corriere della Sera e direttore de “Il Paese della Sera”, Silvia Vaccarezza, collega e amica di Maria Grazia Capulli. Il convegno si concluderà con la presentazione dell’esperienza di “Cronache Maceratesi Junior” a cura di Paola Nicolini, docente di psicologia dello sviluppo e dell’educazione, Alessandra Pierini, giornalista e ideatrice della testata, Federica Nardi, dottoranda in scienze umane e giornalista.
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14/03/2018 23:45
 
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CORRIERE ADRIATICO.it
Lunedì 12 marzo 2018

UN ESEMPIO DI VITA E CARRIERA: TUTTO IL BELLO DI MARIA GRAZIA CAPULLI


di Laura Ripani

«Era una professionista seria, forte e determinata. La sua profonda dedizione per il lavoro, con un occhio speciale e sensibile ai temi del disagio e degli ultimi, e l’attenzione al mondo della cultura, l’hanno sempre accompagnata anche nei momenti più difficili. Un impegno professionale portato avanti con scrupolo, discrezione e rigore». La ricordano così gli amici e i colleghi del sindacato dei giornalisti della Rai: Maria Grazia Capulli se ne è andata presto, troppo presto. A soli 55 anni, stroncata da una malattia che ha combattuto fino all’ultimo: 48 ore prima di morire, infatti, il 21 ottobre dell’anno 2015 era ancora lì, al suo posto, nella redazione romana del Tg2.

Il testamento
Nonostante sapesse di essere ammalata Maria Grazia è stata un esempio. Come donna, aveva adottato a distanza due figli, come professionista negli ultimi mesi aveva infatti fortemente sostenuto il progetto che il Tg2 realizzasse una nuova rubrica dal titolo “Tutto il bello che c’è”. «Un progetto editoriale - dicono ancora i suoi colleghi - nel quale aveva voluto mettere tutto il suo desiderio di futuro, di raccontare storie positive e di speranza. Il primo a dare la notizia della scomparsa di Maria Grazia, non a caso fu il suo direttore, Marcello Masi, che twittò sconsolato: «Maria Grazia ci ha lasciati. Era intelligente e sensibile. Una grande amica che fino all’ultimo ha amato la vita». Giornalista e scrittrice, Capulli era peraltro uno dei volti più noti della redazione del Tg2: ha a lungo condotto l’edizione delle 13 e anche numerose rubriche di successo come Salute, Costume e Società ed altri approfondimenti culturali. Per anni, con i suoi occhi azzurri, è entrata nelle case degli italiani raccontando quello che succedeva nel mondo. Maria Grazia, nata a Macerata, è cresciuta a Camerino. Si iscrisse al corso di giornalismo che l’ha poi portata a muovere i primi passi della sua carriera fondando, con alcuni coetanei Radio C1. Laureata con lode in Lettere Classiche all’Università di Macerata, iniziò a collaborare con la carta stampata con inchieste sia sull’edizione Marche del Messaggero sia sul Corriere Adriatico.
L’assunzione
Sul finire degli Anni Ottanta fu assunta dalla Rai e nel 1996 entrò nella redazione del TG2, e l’anno successivo Clemente Mimun le affidò la conduzione dell’edizione delle 13 dopo essere rimasto positivamente colpito da una sua intervista fatta a Piero Chiambretti, presentatore del Festival di Sanremo. «Che fortuna ho avuto: ho trovato questo diamante nella polvere» disse di lei il suo primo direttore. Nel 2004 Maria Grazia per alcuni mesi fu anche corrispondente dalla sede di Parigi e diventò inviata speciale per gli eventi di cultura e spettacolo, cura varie rubriche: Tg2 Neon Libri, Achab Libri oltre quelle che la resero più nota all’interno del Tg. Ha condotto anche il Tg delle 20.30 per poi tornare a quello delle 13 fino agli ultimi giorni.

La cultura
Donna colta e sensibile, poco incline alle seduzione dei salotti, ha invece presentato numerosi e prestigiosi premi letterari: Strega, Campiello, Viareggio, Scanno, Giuseppe Dessì. È stata membro della giuria tecnica del Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice e del Premio Castiglioncello. Ma anche come professionista ha ricevuto tantissimi riconoscimenti: nel 1998 il Premio Personalità europea per il giornalismo, nel 1999 il Premio Sulmona di giornalismo e critica d’arte, nel 2001 le viene attribuito il premio Marchigiana dell’anno, in un lungo susseguirsi di riconoscimenti fino all’aprile 2015, quando la sua città natale le conferisce il XXIX Premio Collevario. Dopo averle attribuito il premio “Laureato dell’anno 2017" alla memoria, proprio nei giorni scorsi, l’Università di Macerata ha presentato un bando intitolato alla sua memoria e incentrato sul tema del giornalismo costruttivo ai tempi delle fake news ispirato ai contenuti di “Tutto il bello che c’è”.

La difesa
Ma Maria Grazia era anche capace di tirare fuori le unghie se la toccavano nella professionalità. Come quella volta che un sondaggio - mai verificato - le avrebbe attribuito l’etichetta di “Regina delle papere”. Si difese con forza sul Corriere della Sera smentendo con decisione la falsa accusa: «Non sbaglio i congiuntivi, io sono la più attenta alla lingua: mi chiamano così solo perché faccio notizia».

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25 marzo 2018



Quarta edizione - CERTAMEN LATINUM -
Liceo Classico di Macerata,

Ospite d’onore e apprezzatissimo nel suo intervento, il giornalista RAI Francesco GIORGINO che ha sostenuto, fra l’altro, la grande importanza attuale dello studio del latino.
Insieme a lui i componenti la commissione che hanno decretato i vincitori del Certamen.
Un pensiero particolare è stato rivolto a Maria Grazia CAPULLI (a cui è intitolato il premio della sezione Juniores), indimenticato volto del giornalismo televisivo nazionale e brillantissima studentessa dell’ateneo maceratese.
Il concorso, incentrato sulla lingua e civiltà latina, è articolato in 2 sezioni:
Juniores, sulla produzione di un lavoro in forma multimediale inerente un aspetto della civiltà latina e Seniores, consistente in una traduzione dal latino di un passo d’autore.
[SM=x44619] [SM=x44619] [SM=x44619]
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[SM=x44624] Maria Grazia Capulli ... semplicemente UNICA [SM=x44624]
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Mercoledì 16 maggio 2018

2° GIORNATA DELLA RICERCA LILT

Maria Grazia Capulli



Si svolgerà il 16 maggio, presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (Aula Magna, “Gianni Bonadonna” - Via Venezian, 1 - Milano), la seconda Giornata Nazionale della Ricerca LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Sarà un’occasione per un dibattito sugli orizzonti della ricerca oncologica nel nostro paese, così come avvenuto nel 2016 durante la prima edizione. L’iniziativa è dedicata alla memoria della giornalista Rai Maria Grazia Capulli.
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