Il mercato di riparazione s’è chiuso, trascinandosi dietro, come di consueto, polemiche, sogni e milioni di euro. Il mercato è tema quotidiano, chiacchiera da bar, se volete, però capace ancora di infiammare gli appassionati: ma quel giocatore vale davvero tanti soldi? E come è possibile svenarsi per quell’altro che non vale nulla? E - domanda delle domande - se oggi giocasse Maradona, quanto costerebbe? Una volta per tutte abbiamo deciso di dare una risposta, la migliore possibile. Metodo rigoroso: tabella di conversione dell’Istat per trasformare i valori antichi in numeri attuali (se volete provare anche voi, l’indirizzo elettronico è
www.istat.it/DATI/Rivalutazi/val-lira2001.htm), dati ufficiali delle operazioni storiche del mercato del calcio, e una potente calcolatrice. Il gioco è fatto, e i numeri che vengono fuori sono uno specchio fedele dei tempi, e della follia economica in cui s’è infilato il calcio. Innanzitutto rispondiamo alla domanda delle domande. Quanto costerebbe oggi Diego Maradona? I conti sono presto fatti: i tredici miliardi dell’84 sarebbero, oggi, poco più di quindici milioni di euro. La stessa cifra pagata l’altroieri dalla Fiorentina per strappare Bojinov al Lecce (tredici milioni più la comproprietà del cileno Valdes stimata, appunto, in due milioni). E giù nuove discussioni: Bojinov vale quanto Maradona? Altro esempio-simbolo, Omar Sivori. Nel 1957, secondo i giornali dell’epoca, la Juve lo prese dal River Plate per 190 milioni di lire. Trasformati in euro e rigorosamente rivalutati con la tabella di conversione, i 190 milioni di lire del 1957, oggi diventerebbero meno di due milioni e trecentomila euro. Roba da calciatore di serie C, meno di quanto il Napoli ha pagato per Emanuele Calaiò (2.600.000 euro) nell’estenuante trattativa con il Pescara. La tabella che vedete pubblicata qui sotto cerca di soddisfare altre curiosità e prova ad essere esauriente, ma riesce, soprattutto, a raccontare con la crudezza dei numeri, i guai economici in cui s’è cacciato il mondo del pallone. Nel 1925 per prendere il miglior giocatore sulla piazza, Virginio Rosetta, la Juventus spese una cifra di poco inferiore a 35mila euro di oggi, praticamente settanta milioni delle vecchie lire. Nel 2001 per prendere il miglior portiere in circolazione, la stessa Juventus ha sborsato 47 milioni che rivalutati al 2005 sarebbero più di cinquanta milioni, quasi cento miliardi delle vecchie lire. Ecco, il male del calcio sta tutto nei 99 miliardi e 930 milioni (di vecchie lire) in più che sono serviti alla stessa squadra per comprare il calciatore più bravo a disposizione. Infine, in rapida successione, i valori attuali di alcuni giocatori storici del Napoli: Kriezu oggi sarebbe valutato 266mila euro; Jeppson 1 milione e quattrocentomila mentre Beppe Savoldi, mister due miliardi, oggi dovrebbe essere chiamato mister «otto milioni e ottocentomila». Soprannome meno affascinante, ma decisamente più redditizio.