L'IO SPECCHIO DELLA TRINITA?
UN PO DI MEDITAZIONE NATURALE SULLE BASI TRINITARIE
L'amore prima di porsi con gli altri, deve prima sapersi porre in se stesso, relazionarsi con se stesso, cosa che facciamo chi ci crede e lo vive,
senza necessità di essere multipli di se stessi.
Chi è in conflitto con se stesso lo sarà potenzialmente anche con il suo prossimo, dato che nel suo relazionarsi con se stesso non trova un armonia.
ADAMO
Questo equilibrio Adamo lo perse, e così uccise in se stesso la sua persona come figlio di Dio, in nome di un ego che contemplò il concetto dell'amore principalmente in modo oggettivo, possessivo; avendo con ciò messo sull’altare dell’idolatria la sua anima pura e senza macchia , sacrificandola in nome di questo tipo di amore oggettivo, idolatrico,( non intendendo con ciò il deificare questo o quello.
E così pure ha continuato a fare una sua certa sua progenie, in se stessi e negli altri.
“Tu bramerai tuo marito, ed egli ti dominerà" Tutto ciò riflette il risultato di questa loro scelta.
Si potrebbe dire che lo stesso Caino ereditò da sua madre la gelosia, e da suo padre l’idea di omicidio.
Quindi ce amore e amore. Anche satana è innamorato delle creature terrene., servendogli anche come organi da trapiantarsi (o meglio in cui trapiantarsi)…così dicono in termini pseudoscientifici.
Un uomo che per avidità di emozioni mette in serio pericolo la sua vita, lo farà anche rispetto ai suoi cari, o altri, mettendo in pericolo la loro vita anche per i propri capricci esistenziali.
Questo significa possedere se stessi in modo oggettivo, non rispettando la sacralità della vita, perciò strumentalizzandola rispetto al suo scopo e significato.
Il che ci porta a strumentalizzare gli altri sullo stesso piano da noi creato in noi stessi.
Questo concetto di amore per se stessi, per la vita, e dunque per gli altri non ha nessuna regola ed è impersonale, nel senso che il suo valore principale è di tipo oggettivo.
Cioè per l'individuo in questo caso conta principalmente la funzione vitale è l'intrinseco piacere dell'esistere, al di sopra di regole di bene e di male.
Pertanto con questo tipo di posizione esistenziale, non è necessaria nemmeno una caratterizzazione personale, perchè si vive più appieno in tal senso oggettivo, cioè fisiologico, se si riesce a vivere con molteplici facce, e ruoli, in pratica io posso vivere ad esempio il sesso in modo più appieno se lo vivo con tanti, uomo o donna, ragazzi, l’orgia ,ecc, l'onesto e il farabutto.
In modo impersonale, posso essere tutto e tutti, e che è il fine ultimo di una certa depravazione morale.
In realtà sono niente, sono un senza nome, non avendo fedeltà al mio ruolo naturale, o come padre o come figlio, o moglie. Chi è tutto in tale senso o modo, in realtà è niente rispetto alla caratterizzazione, che è tipica di ogni ordine morale e funzionale.. da ciò l'armonia prima discussa, e da cui non possiamo scindere nemmeno l'universo fisico, se si vuole che esista.
In ogni caso l'essere umano è potenzialmente in grado di divenire questo e quello.
Per manifestare amore relazionale, devi prima averne la capacità o il potenziale di manifestarlo.
Se ti accosti a una pietra, anche accarezzandola, non potrà mai manifestare ciò che non ha.
Questi miracoli avvengono solo nel pensiero evoluzionistico,per la quale le cose vengono dal nulla, senza una causa, anche l'universo, come se il nulla si potesse anche pensare. .
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ERESIE
Per potere dire che Dio è amore lui doveva obbligatoriamente,( lo stabiliamo noi?) avere una relazione schizoide con se stesso? Cosa significherebbe, che Dio prima sotto tale aspetto era una pietra?
Dio non poteva essere amore(= armonia con se stesso e in modo sublimamente creativo e costruttivo), se non aveva un doppio se con cui relazionarsi?
Ma nel doppio se, non cadiamo nel discorso dell'amore possessivo, possedendo se stesso in modo egoistico nei confronti dell'altro se stesso legato da un cordone ombelicale ? In pratica dell'io negato nella sua piena espressione di libertà d'essere?
E questo poi non si sarebbe manifestato anche nel creato?
E questo il significato e lo scopo dell'io, del se, quello di rimanere legato per la vita e l'eternità nell'embrione della madre? .
Non mi pare che la natura creata dal Creatore rifletta questo pensiero.
NON MI PARE AFFATTO UNA ESPRESSIONE DI AMORE
Piuttosto questo lo considero il pensiero del distruttore, o dittatore da cui ne ho concluso quanto prima scritto.
Un simbolo una manifestazione di potere con amore possessivo e oggettivo.
Cosa è che influenza questi pensieri idolatrici, lo tratterrò in altro spot sul tema IDOLATRIA. L'idolatria rappresenta un chiaro tentativo subliminale di condizionamento morale e mentale.
L'allegato riportato non centra nulla con l'argomento, serve però a dare un idea e un sospetto. Le figure di sinistra sono di Zeus, cioè compresa la testa.