da
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19 maggio 2008
Entroterra, sos per i bus
Gloria Barbetta
Fontanabuona, scatta l’sos per i trasporti pubblici. Tutti i residenti nella valle, ma soprattutto studenti e anziani, chiedono che i servizi siano incrementati nel numero e ottimizzati nella logistica. A farsi portavoce delle esigenze considerate prioritarie dagli utenti del territorio sono, fra gli altri, Alessandro Sturla, assessore al commercio di San Colombano, e Claudio Solari, assessore ai Lavori pubblici di Lorsica, nonché assessore a cultura, famiglia e istruzione della Comunità montana. «Innanzitutto - dice Sturla - sarebbe importante spostare il capolinea della linea urbana 1 dell’Azienda trasporti provinciali, che attualmente arriva fino a Carasco, in piazza dello Sport a Calvari: sarebbe il punto più adatto per le coincidenze con i pullman che si inoltrano in Fontanabuona ed è particolarmente adatto per le manovre dei mezzi». E poi Solari aggiunge: «C’è bisogno d’incrementare le linee pubbliche dell’Atp per non parlare della necessità impellente di realizzare il traforo, del quale si parla da svariati anni. Il problemadella mobilità pubblica in Fontanabuona è sempre più sentito dagli utenti: in gran parte sono pensionati e giovani che frequentano le scuole della vallata e i centri di aggregazione, che spesso gravitano attorno alle parrocchie o alle associazioni locali». La risposta da Atp giunge immediata tramite il direttore Remigio Zaninetta e il vicepresidente Riccardo Cecconi. «Abbiamo fatto una riunione con la Comunità montana Fonatanabuona - rivela Zaninetta - alla quale hanno partecipato anche numerosi sindaci del territorio. Alla lucedi diversi solleciti sul trasporto pubblico nella vallata, abbiamo prospettato una nuova progettazione della linea 15, che collega Chiavari, la val Fontanabuona e Genova tramite Ferriere: contiamo di incrementare il servizio rendendo Monleone baricentro del percorso sia verso Genova sia verso Chiavari». Il problema per attuare subito il progetto? «Sono i fondi - ammette il direttore - Bisognerà comprare qualche nuovo autobus e coprire i costi degli autisti: la Regione in parte ci aiuterà e speriamo quindi di potere attuare la rimodulazione dei trasporti nel giro di tre mesi. Sarà allestito un gruppo apposito di lavoro per incrementare la linea 15». Il vicepresidente Cecconi aggiunge: «Crediamo nel trasporto pubblico locale, siamo a disposizione degli amministratori che vorranno contattarci per ulteriori suggerimenti: da subito possiamo fare quelle modifiche che non comportano esborsi». Altrimenti? «Bisognerà che i sindaci dei vari comuni della Fontanabuona si mettano d’accordo, si uniscano e ci diano dei fondi: così potremmo proporci con mezzi che siano autobus di linea e al tempo stesso scuolabus». Cecconi tira fuori a tal proposito il caso Santa Margherita: «Da “Santa”abbiamo ricevuto un contributo di 500.000 euro e abbiamo creato una linea che porta gli utenti dalla città all’ospedale di Lavagna». Ma a queste condizioni la Fontanabuona non ci sta. «Stiamo proprio perdendo il senso delle proporzioni - repolica seccamente il presidente della Comunità montana, Gianfranco Arata - Parlare di 500.000 euro dati da Santa Margherita ad Atp e riferirsi ai bilanci dei nostri Comuni è come essere già sulla luna: se Atp pensa che i nostri Comuni possono sborsare determinate cifre, allora i cittadini si mettano subito il cuore in pace e ci si dica che per la nostra mobilità pubblica non c’è altro da fare».