la Terra morirà tra 7,59 miliardi di anni
WASHINGTON (11 marzo) - Il New York Times ha dato l'annuncio: la Terra morirà esattamente tra 7,59 miliardi di anni. Sarà risucchiata da un sole sempre più congestionato e rosso che la attrarrà inesorabilmente fuori della sua orbita, condannandola alla fine nel giro di poco tempo. Lo studio è stato condotto dagli astronomi, Klaus Peter Schroeder e Robert Connon Smith che hanno messo a punto nuovi sistemi di
calcolo grazie ai quali si è per così dire «ricalcolata» la attuale massa solare e quanto di essa si perderà nel tempo in seguito alla espansione del sole fondata su questa teoria: tra 5,5 miliardi di anni il sole sarà almeno 10 volte più luminoso di quanto non lo sia oggi, ma più leggero.
Si calcola che proprio per quel periodo inoltre, il sole terminerà il suo carburante, cioè l'idrogeno del suo nucleo e per questo motivo comincerà ad alimentarsi con l'idrogeno dei suoi raggi. Questo comporterà una espansione gassosa di incredibili proporzioni. Mentre il nucleo si contrarrà, riducendo la massa, i raggi esterni si espanderanno fino a trasformare l'attuale motore del sistema solare in un gigante rosso 250 volte più grande di oggi.
Sarà questa trasformazione a portare alla morte l'intero sistema solare. Terra compresa, naturalmente, che, uscendo dalla sua orbita, tra 7,59 miliardi di anni precipiterà verso una «morte vaporosa» tanto lenta quanto inesorabile.
Il professor Smith, docente di astrofisica alla University of Sussex, commenta così la notizia: «È una scoperta un pò deludente, ma la possiamo sempre mettere in questo modo: può essere uno stimolo per l'umanità per cercare il sistema per lasciare il
pianeta e colonizzare altre aree nella galassia».
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