Nuova Discussione
Rispondi
 

Ratzinger e la parabola del ricco epulone

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2017 10:41
Autore
Stampa | Notifica email    
24/04/2017 16:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Caro Aldo,


E perché Gesù ha sentito la necessità di parlare del Paradiso/terzo cielo a Paolo? Cosa poteva mai indicare questa realtà?



Non lo sappiamo, Paolo semplicemente non dice cosa vide in quella visione e non vedo motivo di farne oggetto di speculazione. Il paradiso per quanto ci riguarda può essere sia in terra che in cielo, questo cambia poco per quanto riguarda il presunto dualismo che difendi.


Non abbiamo tracce? Tutta la Bibbia parla di Cieli a proposito del reame spiriutale, lo stesso regno di Dio e anche detto regno dei Cieli



Si ma non si parla mai di "terzo" cielo. Se Paolo voleva parlare del cielo in cui dimora Dio non aveva bisogno di usare quell'espressione particolare che in genere invece è usata per indicare lo stato di estasi in cui sono rapiti i profeti. Come ti abbiamo già mostrato sono molti i passi dell'AT e del NT in cui si dice che i profeti sono "portati" da Dio da qualche parte solo per indicare che erano l'oggetto di visioni o rivelazioni divine.


Questa è nuova. Quindi il ricco che andò nell'Ades come dice Gesù in LC. 16 non ebbe una decorosa sepoltura, vero?



Di nuovo stai equivocando grossolanamente e ignorando del tutto il significato di Sheol, non è che chi va nella tomba non va nello Sheol e viceversa. Semplicemente tomba e Sheol sono due facce della stessa realtà, solo che con la tombe si identifica il luogo fisico un cui vanno i singoli morti, con lo Sheol si indica invece più in generale la sorte di tutti i morti, il destino che li accomuna tutti, la tomba di tutto il genere umano appunto. Ma non è certo un luogo letterale sotterraneo dove si raccolgono tutti i cadaveri.


La difficoltà dopo quello che hai detto prima è che Gesù fu sepolto nel sepolcro che è una degna sepoltura. Ti ho chiesto perché non si dice mai nel NT che il corpo/carne vede la corruzione nell'Ades? Una spiegazione riesci a darmela?



A parte che nel NT la parola Ades è usata solo 10 volte, dunque non aspettarti di trovare passi per ogni cosa, ma per quanto leggiamo quella di Gesù è presentata come un'eccezione, mentre è detto di Davide che vide la corruzione e certamente Davide andò nello Sheol secondo il Salmo citato, Atti 13:36-37 dice:

"Poiché Davide, dopo aver servito nella propria generazione l’espressa volontà di Dio, si addormentò nella morte e fu posto con i suoi antenati e vide la corruzione. Invece colui che Dio ha destato non ha visto la corruzione"

Dunque per quanto riguarda gli esseri umani i genere vedono la corruzione, Davide la vide, ma questo non accadde a Gesù che rimase nell'Ades tre giorni e dopo fu destato da Dio.

Shalom
[Modificato da barnabino 24/04/2017 17:10]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
24/04/2017 18:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Re:

Non lo sappiamo, Paolo semplicemente non dice cosa vide in quella visione e non vedo motivo di farne oggetto di speculazione. Il paradiso per quanto ci riguarda può essere sia in terra che in cielo, questo cambia poco per quanto riguarda il presunto dualismo che difendi.


Io non sto difendendo nessun dualismo. Sto solo ripetendo le parole di Paolo circa il Paradiso come luogo celeste dove si può andare con il corpo o senza corpo. Non puoi certo dire che questo concetto non appartiene al NT. Abbiamo anche visto che la dicitura "carne e sangue" non centrano proprio nulla con il corpo che non può andare in cielo dato che si riferisce al regno di Dio che riguarda tutti e non solo i 144000.


Si ma non si parla mai di "terzo" cielo. Se Paolo voleva parlare del cielo in cui dimora Dio non aveva bisogno di usare quell'espressione particolare che in genere invece è usata per indicare lo stato di estasi in cui sono rapiti i profeti. Come ti abbiamo già mostrato sono molti i passi dell'AT e del NT in cui si dice che i profeti sono "portati" da Dio da qualche parte solo per indicare che erano l'oggetto di visioni o rivelazioni divine.


Veramente il passo di Ezechiele citato (l'unico) parla di essere trasportati in senso fisico e solo a destinazione avviene la visione. Rileggilo.


Di nuovo stai equivocando grossolanamente e ignorando del tutto il significato di Sheol, non è che chi va nella tomba non va nello Sheol e viceversa. Semplicemente tomba e Sheol sono due facce della stessa realtà, solo che con la tombe si identifica il luogo fisico un cui vanno i singoli morti, con lo Sheol si indica invece più in generale la sorte di tutti i morti, il destino che li accomuna tutti, la tomba di tutto il genere umano appunto. Ma non è certo un luogo letterale sotterraneo dove si raccolgono tutti i cadaveri.


Non è così, se leggi Ap. 20:13 ti accorgi che i morti sono anche nel mare oltre che nell'Ades, quindi non è vero che l'Ades raccoglie tutti i morti in senso simbolico.




"Poiché Davide, dopo aver servito nella propria generazione l’espressa volontà di Dio, si addormentò nella morte e fu posto con i suoi antenati e vide la corruzione. Invece colui che Dio ha destato non ha visto la corruzione"


Si ma anche qui non cambia la sostanza del dualismo proprio della morte di Gesù. Davide andò nello Scheol con i suoi antenati e il suo corpo vide la corruzione (nella tomba). Come vedi questa spiegazione è perfettamente compatibile con un modello esegetico che vede la sorte dell'anima diversa da quella del corpo al momento della morte.
Nella Bibbia non si dice mai che il corpo vede la corruzione nell'Ades o che un corpo va nell'Ades, qui ci va solo l'anima.
Non hai risposto alla mia precedente domanda: come vai Giovanni in Ap. 6:9 vede delle anime di persone morte in Cielo quando il corpo era in una tomba sottoterra? Questo non è un esempio di separazione dell'io personale dal corpo?
24/04/2017 18:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re: Re:
Aldo_evangelico, 24/04/2017 18.15:

come vai Giovanni in Ap. 6:9 vede delle anime di persone morte in Cielo quando il corpo era in una tomba sottoterra? Questo non è un esempio di separazione dell'io personale dal corpo?



[SM=g27987]

Ma non ti ho già risposto io su Apoc. 6:9 nel mio post n. 492?


la psychè, nel N.T, indica principalmente la persona nella sua interezza o la vita della persona, per cui non c’ è qui alcun motivo scritturale di uscire da questo preciso paradigma neotestamentario per considerarle come “anime disincarnate” di martiri ma, piuttosto, le “vite” spirituali degli sgozzati medesimi in un corpo spirituale (1 Cor. 15:44 ; 2 Cor. 5:1-4).

Perchè non hai replicato?


Aldo_evangelico, 24/04/2017 18.15:


Nella Bibbia non si dice mai che il corpo vede la corruzione nell'Ades o che un corpo va nell'Ades, qui ci va solo l'anima.





ma perchè ci fai ripetere sempre le stesse cose?
Atti 2:27 attesta che la psychè, la vita secondo la dualista CEI è nell' Ades, ma il versetto 31 afferma che l' intera persona di Cristo non fu abbandonata nell' Ades.

Ma non te lo avevo già spiegato?


[Modificato da Aquila-58 24/04/2017 18:27]
25/04/2017 10:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE

Ciao Aldo!

aspetto un commento sul mio scritto, cosa ne pensi?

I-gua, 22.04.2017 13:43:

Per andare nel Reame Spirituale
Occorre un corpo spirituale. Punto.
Né lo spirito, né l'anima hanno un esistenza separata dal corpo.

Gli esseri spirituali hanno un corpo spirituale.
Cosa succede quando questo corpo spirituale muore? Smettono di esistere.

Cosa succede quando un essere umano muore? Smette di esistere.
È il suo spirito? La sua persona interiore? Se è fortunato rimane nella memoria di Dio.
E l'anima? Muore. È il soffio vitale? Torna a Dio. e il corpo? Torna alla Terra.

L'unica possibilità per un essere umano per andare nel Reame Spirituale è di morire ed essere risuscitato in tutta la sua persona in un corpo spirituale.
A questo punto non è più umano, ma non è un angelo, è qualche cosa di diverso, comunque una persona completa, dotata di corpo spirituale.

Un essere umano può andare nel Reame Spirituale con un corpo carnale?
No, quindi Paolo può essere andato nel Reame Spirituale con il suo corpo carnale? No.
Avrebbe dovuto prima morire ed essere risorto in un corpo spirituale. La cosa si complica perché per ritornare in Terra, dovrebbe poi risuscitare iancora in un corpo carnale. Tutto è possibile per l'Onnipotente, ma Paolo quando era in terra dice di essere stato morto e risorto?

Poteva andare Paolo nel Reame Spirituale senza un corpo? No. La persona non esiste senza un corpo, sia esso carnale o spirituale.

Queste cose me le invento io, oppure hanno un fondamento scritturale? Sta a voi biblisti dirmelo.

Quindi come spiegare la visionaria esperienza uditiva di Paolo?

Droghe, oppure un'esperienza mistica concessa da Dio per istruirlo?

A voi carismatici pentecostali l'arduo dilemma!

[SM=g1871112]





[SM=g1871112]

I-gua
25/04/2017 11:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
ah dimenticavo...

ti ricordo che Aquila e Barnabino hanno già pubblicato i versetti biblici a sostegno della mia tesi...

giusto o no?
25/04/2017 11:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Caro Aldo,


Io non sto difendendo nessun dualismo. Sto solo ripetendo le parole di Paolo circa il Paradiso come luogo celeste dove si può andare con il corpo o senza corpo



Il che non vedo come possa inficiare la visione unitaria biblica, Paolo qui ha avuto una visione, come lui stesso dice, dunque nel paradiso ci può essere andato senza il corpo, cioè un'esperienza interiore, oppure con il corpo, cioè concretamente, ma qui forse in riferimento alla concretezza dell'esperienza. Quello che semmai è interessante e dovrebbe turbare la tua visione è che Paolo credeva di poter andare in "paradiso" con il corpo, se è come tu dici letterale pare evidentemente il riferimento al paradiso terreno. Ma non devi pensare che "fuori dal corpo" significhi che qualcosa è "uscito" da Paolo per andare altrove, significa semplicemente che l'esperienza non è stata vissuta nella sua esistenza concreta (il corpo) ma interiore (lo spirito).


Non puoi certo dire che questo concetto non appartiene al NT



Quello che non capisci è che non c'è alcuna rivoluzione. Anche l'AT distingue corpo, spirito, anima, cuore, e altro ancora per descrivere esperienze e aspetti differenti della persona, ma che la persona possa pensare, agire concretamente con un corpo, provare sentimenti, porsi delle domande introspettive, sia nel NT che nell'AT non dimostra l'esistenza di alcun dualismo di stampo ellenistico, con "parti" che si possono "staccare" e avere un'esistenza autonoma.


Abbiamo anche visto che la dicitura "carne e sangue" non centrano proprio nulla con il corpo che non può andare in cielo dato che si riferisce al regno di Dio che riguarda tutti e non solo i 144000



Davvero? E quando lo hai visto? Nella tua fantasia? In che passi compare questa espressione e cosa significa se non la persona o esistenza terrena? Suvvia, non diciamo sciocchezza Aldo.


Veramente il passo di Ezechiele citato (l'unico) parla di essere trasportati in senso fisico e solo a destinazione avviene la visione. Rileggilo



Fammi capire... tu leggi che Dio ha letteralmente trasferito il Profeta sul monte del tempio o nella valle delle ossa secche? Ezechiele dice: "mi posò su un monte altissimo, sul quale c’era qualcosa come la struttura di una città verso il sud". Davvero per te Dio ha portato letteralmente Ezechiele dentro quella struttura o era una visone? O ancora al capitolo 8 "mi portò fra la terra e i cieli e mi condusse a Gerusalemme" secondo te è una visione o fu letteralmente condotto a Gerusalemme tra terra e cielo? O Al capitolo 11 "E uno spirito stesso mi alzò e infine mi portò in Caldea dal popolo esiliato", ci andò letteralmente o in visione? Dai, non scherziamo Aldo!


Non è così, se leggi Ap. 20:13 ti accorgi che i morti sono anche nel mare oltre che nell'Ades, quindi non è vero che l'Ades raccoglie tutti i morti in senso simbolico



In Apocalisse il mare (che a volte diventa per alcuni una tomba acquea) è menzionato oltre all’Ades (la comune tomba terrena) per sottolineare che tutti questi morti sono inclusi quando Rivelazione 20:13,14 dice che il mare, la morte e l’Ades dovranno essere svuotati o rendere i loro morti. Dopo di che la morte e l’Ades (ma non il mare) sono scagliati nel “lago di fuoco”.


Si ma anche qui non cambia la sostanza del dualismo proprio della morte di Gesù



Non vedo alcun dualismo... la persona, l'anima di Gesù, è morta, è scesa nell'Ades e con essa anche la suo corpo, cioè la sua vita terrena concreta. Dove è il dualismo? Non c'è un'anima che si stacca del corpo per vivere autonomamente.


Davide andò nello Scheol con i suoi antenati e il suo corpo vide la corruzione (nella tomba)



Perché Davide non fu risorto, mentre Gesù è stato risorto e dunque on ha visto la corruzione, guarda che lo dice chiaramente Atti: "vide in anticipo e parlò della risurrezione del Cristo". Dunque non parliamo di anime che si staccano dai corpi, ma il miracolo che impedisce la corruzione del corpo è la risurrezione.


Come vedi questa spiegazione è perfettamente compatibile con un modello esegetico che vede la sorte dell'anima diversa da quella del corpo al momento della morte



Non vedo alcuna sorte diversa: l'anima, dunque il senso biblico la persona nella sua interessa, va nello Sheol. Non vedo che si separi il corpo separato dall'anima non più di quanto si faccia per Davide nell'AT, solo mentre Davide non è risorto e il suo corpo si decompone Gesù è risorto dopo tre giorni e non vede alcuna corruzione. Dove è il "dualismo"? Dove l'anima si stacca dal corpo per vivere autonomamente?


Nella Bibbia non si dice mai che il corpo vede la corruzione nell'Ades o che un corpo va nell'Ades, qui ci va solo l'anima



Veramente lo si dice proprio di Davide, che a differenza di Cristo fu abbandonato nello Sheol e vide la corruzione... di Gesù non lo si dice perché fu risorto dopo tre giorno e il suo copro non vide la corruzione.


Non hai risposto alla mia precedente domanda: come vai Giovanni in Ap. 6:9 vede delle anime di persone morte in Cielo quando il corpo era in una tomba sottoterra? Questo non è un esempio di separazione dell'io personale dal corpo?



Ti abbiamo già risposto, qui le "anime" sono le "vite" dei martiri che gridano vendetta. Ma ripeto, tu parli di rivoluzione copernicana e poi citi tre o quattro passi del NT dove si potrebbe vedere una certo dualismo e poi ignori le 100 occorrenze in cui psyche e pneuma continuano ad essere usati in termini biblici. Se per questa è filologia....

Shalom [SM=g7405]
[Modificato da barnabino 25/04/2017 11:46]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
25/04/2017 14:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Re: Re: Re:


Ma non ti ho già risposto io su Apoc. 6:9 nel mio post n. 492?


la psychè, nel N.T, indica principalmente la persona nella sua interezza o la vita della persona, per cui non c’ è qui alcun motivo scritturale di uscire da questo preciso paradigma neotestamentario per considerarle come “anime disincarnate” di martiri ma, piuttosto, le “vite” spirituali degli sgozzati medesimi in un corpo spirituale (1 Cor. 15:44 ; 2 Cor. 5:1-4).

Perchè non hai replicato?


Perché non riesco a stare dietro a tutti i post... [SM=g7556]
Certo che oramai tu e Barnabino siete diventati abilissimi a infilare nei vari passi parole e concetti che per nulla vi compaiono.
Addirittura in Ap. 6:9 in un sol colpo fai dire al Testo Sacro che c'è stata la risurrezione di questi martiri (quando questa per te avviene al capitolo 20) e che si sono rivestiti di un corpo spirituale supponendo in aggiunta che questi sono unti. Quindi con una fava hai preso 3 piccioni [SM=g27987] .
Da cosa capisci che anche questi fanno parte dei 144000? [SM=g2037509]

Atti 2:27 attesta che la psychè, la vita secondo la dualista CEI è nell' Ades, ma il versetto 31 afferma che l' intera persona di Cristo non fu abbandonata nell' Ades.


Infatti per psychè nel NT si intende la persona in riferimento al suo io interiore e mai indica esplicitamente il corpo come avveniva nel VT. Come più volte detto c'è spesso un dualismo tra anima e corpo che nel VT non esisteva. Infatti Gesù dice che l'uomo non può uccidere l'anima ma solo il corpo e questo per una persona del VT era una bestemmia. certo tu uscirai con la classica risposta che Dio un giorno si ricorderà dell'uomo ucciso dato che lo crea nuovamente, ma la tua prospettiva futura non cambia il presente di Gesù: l'anima non muore quando muore il corpo.
Ma non te lo avevo già spiegato?






[Modificato da Aldo_evangelico 25/04/2017 14:54]
25/04/2017 15:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Caro Aldo,


Infatti per psychè nel NT si intende la persona in riferimento al suo io interiore e mai indica esplicitamente il corpo come avveniva nel VT



Ignorante, sempre più ignorate. In italiano "io interiore" non significa una cosa diversa dalla persona nel suo insieme. Il tuo io interiore sei sempre tu, carne e ossa, non un concetto astratto tipo "i tuoi pensieri" come se fossero altro dalla tua persona. L'io interiore è la persona in quanto essere pensante e dotato di introspezione, me è la persona, non un essere diverso dalla persona stessa! Neppure nell'AT la psychè non indica il "corpo" per cui esiste un altra parola, ma indica appunto l'io, la persona nella sua interezza compresa quella interiore spesso descritta della nefesh. Continui a fraintendere volgarmente l'antropologia biblica appiccicando ad essa concetti che non aveva. Ti confondi gli aspetti dell'io con le parti dell'io. Sono cose molto diverse.


Come più volte detto c'è spesso un dualismo tra anima e corpo che nel VT non esisteva



Ma quale spesso? Non hai citato neppure un passo in cui sia evidente un dualismo, contro decine e decine in cui passi in cui psuche è usato in continuità con le visione tradizionale biblica.


Infatti Gesù dice che l'uomo non può uccidere l'anima ma solo il corpo e questo per una persona del VT era una bestemmia



Ti abbiamo già spiegato che non è così, e lo dicono tutti i biblisti. Qui anima indica la vita in assoluto, nelle mani di Dio, e corpo indica la vita concreta, terrena, che può essere tolta. Ma a morire non è una parte della persona, è sempre la persona.


certo tu uscirai con la classica risposta che Dio un giorno si ricorderà dell'uomo ucciso dato che lo crea nuovamente, ma la tua prospettiva futura non cambia il presente di Gesù: l'anima non muore quando muore il corpo



Dio non ricrea l'uomo ma lo risorge, se leggi in contesto lo spiega l'anima muore ma non è distrutta, perché Dio può risorgerla. Ma non c'è alcun dualismo, cessa l'esistenza terrena non la prospettiva di vita eterna, che è solo nelle mani di Dio. Questo è quello che oggi dicono tutti i biblisti da almeno 50 anni a questa parte, se ne trovi uno serio che qui vi legge una filosofia dualista dacci il nome.

Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
25/04/2017 16:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Re:


Il che non vedo come possa inficiare la visione unitaria biblica, Paolo qui ha avuto una visione, come lui stesso dice, dunque nel paradiso ci può essere andato senza il corpo, cioè un'esperienza interiore, oppure con il corpo, cioè concretamente, ma qui forse in riferimento alla concretezza dell'esperienza. Quello che semmai è interessante e dovrebbe turbare la tua visione è che Paolo credeva di poter andare in "paradiso" con il corpo, se è come tu dici letterale pare evidentemente il riferimento al paradiso terreno. Ma non devi pensare che "fuori dal corpo" significhi che qualcosa è "uscito" da Paolo per andare altrove, significa semplicemente che l'esperienza non è stata vissuta nella sua esistenza concreta (il corpo) ma interiore (lo spirito).


Trovami un passo del VT che paventi la passibilità di andare in un posto senza il corpo.
Per il resto non può essere il paradiso terrestre giacchè Paolo lo colloca nel terzo cielo. Puoi anche essere convinto che Dio si trovi nel settimo, ma sempre in cielo siamo e non sulla terra.




Quello che non capisci è che non c'è alcuna rivoluzione. Anche l'AT distingue corpo, spirito, anima, cuore, e altro ancora per descrivere esperienze e aspetti differenti della persona, ma che la persona possa pensare, agire concretamente con un corpo, provare sentimenti, porsi delle domande introspettive, sia nel NT che nell'AT non dimostra l'esistenza di alcun dualismo di stampo ellenistico, con "parti" che si possono "staccare" e avere un'esistenza autonoma.


Io nel VT non conosco alcun passo dove si dice che l'uomo in spirito può andare in un luogo anche come visione.



Davvero? E quando lo hai visto? Nella tua fantasia? In che passi compare questa espressione e cosa significa se non la persona o esistenza terrena? Suvvia, non diciamo sciocchezza Aldo.


Significa che il peccato non eredita il regno di Dio. Non centra nulla il non poter andare in cielo.




Fammi capire... tu leggi che Dio ha letteralmente trasferito il Profeta sul monte del tempio o nella valle delle ossa secche? Ezechiele dice: "mi posò su un monte altissimo, sul quale c’era qualcosa come la struttura di una città verso il sud". Davvero per te Dio ha portato letteralmente Ezechiele dentro quella struttura o era una visone? O ancora al capitolo 8 "mi portò fra la terra e i cieli e mi condusse a Gerusalemme" secondo te è una visione o fu letteralmente condotto a Gerusalemme tra terra e cielo? O Al capitolo 11 "E uno spirito stesso mi alzò e infine mi portò in Caldea dal popolo esiliato", ci andò letteralmente o in visione? Dai, non scherziamo Aldo!


Si cito l'ultimo passo che fa intendere proprio il senso letterale:
"24 Lo Spirito mi portò in alto, e mi condusse in Caldea presso i deportati, in visione, mediante lo Spirito di Dio; la visione che avevo avuta scomparve davanti a me; 25 io riferii ai deportati tutte le parole che il SIGNORE mi aveva dette in visione.
Anche se la resa non è chiara, i deportati stavano in Caldea ed Ezechiele stava li per poter rivelare loro le parole di Dio.




In Apocalisse il mare (che a volte diventa per alcuni una tomba acquea) è menzionato oltre all’Ades (la comune tomba terrena) per sottolineare che tutti questi morti sono inclusi quando Rivelazione 20:13,14 dice che il mare, la morte e l’Ades dovranno essere svuotati o rendere i loro morti. Dopo di che la morte e l’Ades (ma non il mare) sono scagliati nel “lago di fuoco”.


Per me è chiarissimo che il mare non può essere scagliato nel lago di fuoco, tu invece non hai la minima idea scommetto. [SM=g27987]
La tua risposta in realtà non è una risposta. Non è vero che tutti i morti vanno nell'Ades. [SM=g10765]


Si ma anche qui non cambia la sostanza del dualismo proprio della morte di Gesù



Non vedo alcun dualismo... la persona, l'anima di Gesù, è morta, è scesa nell'Ades e con essa anche la suo corpo, cioè la sua vita terrena concreta. Dove è il dualismo? Non c'è un'anima che si stacca del corpo per vivere autonomamente.



Perché Davide non fu risorto, mentre Gesù è stato risorto e dunque on ha visto la corruzione, guarda che lo dice chiaramente Atti: "vide in anticipo e parlò della risurrezione del Cristo". Dunque non parliamo di anime che si staccano dai corpi, ma il miracolo che impedisce la corruzione del corpo è la risurrezione.


E quindi? Non cambia la sostanza del dualismo. Il corpo ha la corruzione o meno, l'anima va sempre nell'Ades. Alla risurrezione l'anima si congiunge al corpo, come vedi tutto è coerente con il racconto biblico.




Veramente lo si dice proprio di Davide, che a differenza di Cristo fu abbandonato nello Sheol e vide la corruzione... di Gesù non lo si dice perché fu risorto dopo tre giorno e il suo copro non vide la corruzione.


Per nulla. La corruzione è la conseguenza della separazione dello spirito/anima dal corpo. Infatti Giacomo dice che il corpo senza lo spirito è morto. (Gc. 2:26)

25/04/2017 17:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re: Re: Re: Re:
Caro Aldo,

Aldo_evangelico, 25/04/2017 14.53:


Certo che oramai tu e Barnabino siete diventati abilissimi a infilare nei vari passi parole e concetti che per nulla vi compaiono.
Addirittura in Ap. 6:9 in un sol colpo fai dire al Testo Sacro che c'è stata la risurrezione di questi martiri (quando questa per te avviene al capitolo 20) e che si sono rivestiti di un corpo spirituale supponendo in aggiunta che questi sono unti. Quindi con una fava hai preso 3 piccioni [SM=g27987] .
Da cosa capisci che anche questi fanno parte dei 144000?




banalmente, dal fatto che si parla di sgozzati (alla lettera), di martiri e ciò mi riporta per esempio alle "anime" di Apoc. 20:4. Anche qui non si tratta di “anime” disincarnate, infatti come ti è stato detto un' infinità di volte la psychè neotestamentaria vuole indicare, principalmente, la vita. Non c’ è quindi alcun motivo per vedervi qui un’ “anima” separata dal corpo e nella beatitudine celeste, piuttosto la vita spirituale celeste dei martiri, non più nella loro psychè, nella loro vita terrena (Gv. 13:37 ; 1 Gv. 3:16) ma nella loro psychè, nella loro vita celeste.



Aldo_evangelico, 25/04/2017 14.53:



Infatti per psychè nel NT si intende la persona in riferimento al suo io interiore e mai indica esplicitamente il corpo come avveniva nel VT.




errore e te l' ho spiegato un' infinità di volte.
La psychè neotestamentaria è principalmente la vita della persona

"Non siate ansiosi per la vostra vita (psychè)......non è la vita (psychè) più del nutrimento.... "? (Matteo 6:25 Nuova Riveduta)

Oppure la persona nella sua interezza

"poche anime (psuchai), cioè otto, furono salvate attraverso l' acqua " (1 Pietro 3:20 Nuova Riveduta)

Nell' A.T. come nel N.T. la nepes non indicava il corpo, ma ciò che indica nel N.T..
Non sono io a dirtelo ma una Bibbia cattolica, quindi dualista come te. La Bibbia di Gerusalemme.

La nota in calce della Bibbia di Gerusalemme al Salmo 6,5, afferma quanto segue:

La parola ebraica nepes (=vita, cf Gen. 2,7) designa il soffio vitale (e per estensione la gola) che è al principio della vita e si ritira con la morte. Questa parola designa spesso l’ uomo o l’ animale come l’ individuo animato o nelle diverse funzioni della vita corporea o affettiva, sempre collegare tra loro. L’ espressione “la mia nepes” equivale spesso al pronome riflessivo “me stesso”, proprio come “la mia vita” “il mio volto” “ la mia gloria”. Questi diversi sensi del concetto di “anima” saranno presenti anche nel N.T. (psyche)”.

Come vede, secondo la cattolicissima Bibbia di Gerusalemme, i termini nepes e psychè non indicano mai un’ entità immortale che si separa dal corpo al momento della morte, per vivere coscientemente altrove, perpetrando la personalità del defunto.

Leggo, invece, nel libro della Sapienza (deuterocanonico) quanto segue:

La sapienza non entra in un'anima che compie il male
né abita in un corpo oppresso dal peccato.
“ (Sapienza 1:4)

Nota in calce della Bibbia CEI:
anima e corpo: i due elementi di cui è costituito l’ uomo, SECONDO LA FILOSOFIA GRECA, alla quale attinge anche l’ autore del libro della Sapienza

Ma non te lo avevo già detto?

Aldo_evangelico, 25/04/2017 14.53:


Come più volte detto c'è spesso un dualismo tra anima e corpo che nel VT non esisteva. Infatti Gesù dice che l'uomo non può uccidere l'anima ma solo il corpo e questo per una persona del VT era una bestemmia.




esatto, c' è spesso una dicotomia, ma proprio ora ti ho evidenziato il passo di Matteo 6:25 dalla Nuova Riveduta, dove Gesù opera una dicotomia tra la psychè, che è la vita e il soma, che è e resta il corpo.

L' evoluzione è quella che già ti ho indicato e non altra: la psychè - anche qui la vita - si può salvare o perdere e questo garantisce la continuità della persona tra il "sonno" della morte e la risurrezione dell' ultimo giorno agli occhi di Dio, la fedeltà al Cristo a al Vangelo:

"Chi vuol salvare la sua vita (psychè) la perderà, ma chi perderà la sua vita (psychè) per amor mio e del Vangelo la salverà " (Marco 8:35 Nuova Riveduta)

Questa è l' evoluzione della psychè neotestamentaria rispetto alla nepes anticotestamentaria.
Perchè la psychè neotestamentaria può essere apollymi nella Geenna, cioè a dire l' esistenza dell' individuo può cessare per sempre e questa prerogativa è nel potere solo di Dio, l' uomo non ha questa facoltà (Matteo 10:28)
Ma non te lo avevo già detto?


Aldo_evangelico, 25/04/2017 14.53:


certo tu uscirai con la classica risposta che Dio un giorno si ricorderà dell'uomo ucciso dato che lo crea nuovamente, ma la tua prospettiva futura non cambia il presente di Gesù: l'anima non muore quando muore il corpo.
Ma non te lo avevo già spiegato?




Spiegato sopra e altre mille volte nei precedenti post, mi pare che stiamo a ripetere sempre le stesse cose...

Onestamente, non posso fare altro che pregare Dio che illumini il tuo cuore e ti apra gli occhi.
Altro non posso fare che pregare per te...

Ciao.
[Modificato da Aquila-58 25/04/2017 17:22]
25/04/2017 17:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Aldo_evangelico, 25/04/2017 16.06:



Per nulla. La corruzione è la conseguenza della separazione dello spirito/anima dal corpo. Infatti Giacomo dice che il corpo senza lo spirito è morto. (Gc. 2:26)




vedi, basterebbe questo per cercare di farti comprendere l' errore in cui ti sei cacciato.
Poi a tutto il resto del post risponderà Barnabino, visto che fa parte del suo post che tu hai quotato.
Quella che dici è un' emerita sciocchezza, visto che il pneuma, lo spirito in questo caso altro non è che il soffio vitale, ciò che ci sostiene in vita.

Prova ne sia che nella risurrezione di Luca 8:55 alla fanciulla torna il pneuma e la bambina si rialza e torna a vivere, è ovvio che senza pneuma il soma è morto.
La corruzione riguarda la sarx, la carne che è sottoposta alla diaphthora (Atti 2:31): a Gesù questo non accadde perchè fu risuscitato il terzo giorno, ma a Davide si.

Quante volte te lo abbiamo spiegato?

25/04/2017 18:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Ma si stacca lo spirito o l'anima? Ancora non si è capito come puoi trattare le due parole come sinonimi quando indicano due aspetti diversi... sei tanto sprovveduto che quando lo fai non ti accorgi neppure di confermare l'antropologia biblica per cui anima e spirito (e corpo!) non sono che aspetti differenti della stessa realtà, l'essere umano.

Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
25/04/2017 18:23
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Caro Aquila, inutile spiegare... Aldo si concentra su tre versetti dove sembra esserci una visione dualista e ignora gli altri cento dove è ovvio l'uso biblico dei termini anima, corpo e spirito. Inoltre ignora che questi termini non indicano parti della persona ma tutte indicano l'io che è appunto la persona, confonde la parola io con una specie di sostanza separata dalla persona... insomma, fraintende i termini (ostinandosi a non consultare i dizionari) e inventa sinonimi assurdi come pneuma=psyche. Ecco perché non è neppure in grado di capire quello che scriviamo...

Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
25/04/2017 18:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re:
barnabino, 25/04/2017 18.23:

Caro Aquila, inutile spiegare... Aldo si concentra su tre versetti dove sembra esserci una visione dualista e ignora gli altri cento dove è ovvio l'uso biblico dei termini anima, corpo e spirito. Inoltre ignora che questi termini non indicano parti della persona ma tutte indicano l'io che è appunto la persona, confonde la parola io con una specie di sostanza separata dalla persona... insomma, fraintende i termini (ostinandosi a non consultare i dizionari) e inventa sinonimi assurdi come pneuma=psyche. Ecco perché non è neppure in grado di capire quello che scriviamo...

Shalom




infatti, mi pare che stiamo solo a perdere tempo, peraltro ripetendo sempre le stesse cose.

25/04/2017 18:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Comunque può citare un elenco di tutti i passi in cui compare psyche in senso pseudo dualista e possiamo smontarli uno per uno, qui è un minestrone dove Aldo torna sempre sui stessi passi, per altro con fallacie logiche evidenti.

Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
25/04/2017 18:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re:
barnabino, 25/04/2017 18.34:

Comunque può citare un elenco di tutti i passi in cui compare psyche in senso pseudo dualista e possiamo smontarli uno per uno, qui è un minestrone dove Aldo torna sempre sui stessi passi, per altro con fallacie logiche evidenti.

Shalom




peraltro, per smontarli basta non solo il testo greco ma anche la traduzione della CEI o della stessa Nuova Riveduta, in quei passi dove appare una dicotomia psychè/soma.
Se Aldo capisse che l' evoluzione della psychè neotestamentaria rispetto alla nepes dell' A.T. è quella espressa per esempio in Marco 8:35......


[Modificato da Aquila-58 25/04/2017 18:49]
25/04/2017 19:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Caro Aquila,


Se Aldo capisse che l' evoluzione della psychè neotestamentaria rispetto alla nepes dell' A.T. è quella espressa per esempio in Marco 8:35



Ma poi, siamo certi che ci sia un'evoluzione? Il passo dice:

"Poiché chi vuol salvare la sua anima [vita] la perderà; ma chi perde la sua anima [vita] per amor mio e della buona notizia la salverà"

Mi pare che nell'AT spesso la nefesh indichi la vita delle persone o la persona stessa. Potremmo anche intendere "Poiché chi vuol salvare la sua anima [se stesso] la perderà".

Interessante come rende Luca 9,25 nel passo parallelo:

"Realmente, che giova a un uomo se guadagna tutto il mondo ma perde se stesso?"

Questi mi sembrano usi che non rappresentano un'evoluzione rispetto al senso di nefesh nell'AT o la LXX, che ricordiamolo è della stessa epoca del NT e dunque faceva certamente parte del vocabolario del I secolo, essendo usata a piene mani degli scrittori neotestamentari.

Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
25/04/2017 19:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re:
barnabino, 25/04/2017 19.36:

Caro Aquila,


Se Aldo capisse che l' evoluzione della psychè neotestamentaria rispetto alla nepes dell' A.T. è quella espressa per esempio in Marco 8:35



Ma poi, siamo certi che ci sia un'evoluzione? Il passo dice:

"Poiché chi vuol salvare la sua anima [vita] la perderà; ma chi perde la sua anima [vita] per amor mio e della buona notizia la salverà"

Mi pare che nell'AT spesso la nefesh indichi la vita delle persone o la persona stessa. Potremmo anche intendere "Poiché chi vuol salvare la sua anima [se stesso] la perderà".

Interessante come rende Luca 9,25 nel passo parallelo:

"Realmente, che giova a un uomo se guadagna tutto il mondo ma perde se stesso?"

Questi mi sembrano usi che non rappresentano un'evoluzione rispetto al senso di nefesh nell'AT o la LXX, che ricordiamolo è della stessa epoca del NT e dunque faceva certamente parte del vocabolario del I secolo, essendo usata a piene mani degli scrittori neotestamentari.

Shalom




giustissimo......ma l' evoluzione di cui parlavo riguarda il perdere o salvare la psychè, non il fatto che la psychè come la nepes continui a significare principalmente la vita della persona o la persona stessa.

Il significato del perdere o salvare la psychè mi sembra notevole: la continuità della persona è garantita per Dio dal suo amore per Cristo e per il Vangelo o buona notizia, non da un "anima spirituale" immortale.

Questo intendevo dire quando ho parlato di evoluzione della psychè neotestamentaria...



25/04/2017 20:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Rispondo alle ridicolo obiezione di Aldo


Trovami un passo del VT che paventi la passibilità di andare in un posto senza il corpo



Il problema non è trovare altri passi, giacché non ce ne sono neppure nel NT, ma capire cosa si intende "nel corpo" o "fuori dal corpo". Nella Bibbia il corpo non una parte della persona ma è un aspetto della persona, Paolo non sa se questo rapimento estatico l'ha avuto nel corpo, cioè nella sua esistenza concreta, umana, o fuori dal corpo, cioè nella sua esistenza interiore. Non c'è un'anima che si stacca del corpo per andare da qualche altra parte, Paolo non ne fa alcun accenno, eppure non ci voleva molto se la "rivoluzione copernicana" sintattica e antropologica secondo te c'era già stata.


Per il resto non può essere il paradiso terrestre giacchè Paolo lo colloca nel terzo cielo. Puoi anche essere convinto che Dio si trovi nel settimo, ma sempre in cielo siamo e non sulla terra



Questo costituisce in problema per te, perché se leggi letteralmente il passo Paolo sosterrebbe di essere andato al cospetto di Dio con il suo corpo carnale e non con un'anima disincarnata. Dunque Paolo ammette che in paradiso non ci vanno gli spiriti ma i corpi. Vedi tu la contraddizione in cui ti metti! [SM=g27985]


Io nel VT non conosco alcun passo dove si dice che l'uomo in spirito può andare in un luogo anche come visione



Neppure Paolo infatti lo dice, ti pare di leggere la parola spirito? Una cosa è certa, la visione era comunque una esperienza interiore, spirituale, con visioni o sogni, mentre a volte talmente vivida da essere vissuta concretamente, sentendosi come trascinati da Dio in un luogo allucinato.


Significa che il peccato non eredita il regno di Dio. Non centra nulla il non poter andare in cielo



Fammi vedere dove "carne e sangue" hanno questo significato nel NT e nel VT, please, che ti sei inventato la definizione lo sapevo già prima, inutile ripeterla...

Shalom [SM=g27985]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
25/04/2017 20:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 67.472
Ancora


La tua risposta in realtà non è una risposta. Non è vero che tutti i morti vanno nell'Ades



Non direi, ti risulta che l'AT parli di un luogo particolare dove vanno quelli morti nel mare? Apocalisse si limita a fare un'iperbole per sottolineare che tutti i morti, indipendentemente della morte subita, saranno risorti. Il mare è solo un sinonimo di Ades, come l'Ades inghiotte le vite degli uomini. Comunque non leggo nessun dizionario che si esclude i morti in mare dall'Ades/Sheol, e tu? Oppure abbiamo uno Sheol e un Mare?

Shalom
[Modificato da barnabino 25/04/2017 20:27]
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:45. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com