Caro Cattolico,
1Cor. 21:22 (Nuova Riveduta) «Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati;» Si parla chiaramente di tutti quelli che muoiono, non solo di alcuni
Ripeto... quel "tutti" a chi si riferisce in quel contesto? A "tutti" in assoluto o a "tutti" quelli che appartengono ad un certo gruppo di individui? Paolo lo specifica il versetto dopo: "Ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi
quelli che appartengono al Cristo durante la sua presenza". Dunque tutto il discorso è rivolto come minimo a quelli che "appartengono a Cristo" o quelli morti "unitamente a Cristo" (v. 18) e questo accadrà durante la sua
presenza e non prima. Dunque qui la risurrezione non è quella dei "giusti e ingiusti" (che avverrà dopo il giudizio finale) e non si realizza immediatamente dopo la morte ma alla parousia di Cristo.
Se mi permetti questo è
un quadro ben diverso rispetto a quello che emergerebbe dalla parabola di Gesù, se dovessimo prendere quelle immagini letteralmente come fai tu, per questo che io protendo decisamente per un racconto puramente simbolico.
Shalom
[Modificato da barnabino 09/01/2017 17:13]
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