Caro Aldo,
I Farisei erano attaccati al denaro, la loro ricchezza era quindi una disapprovazione spirituale se proprio vogliamo usare le tue parole
Si ma è indifferente, Gesù li condanna non per l'aldilà ma per l'aldiqua. Di lì a poco, dice Gesù, la loro condizione sarà rovesciata. Non capisco il problema.
Mi sembra ovvio che tu neghi in maniera categorica il significato più immediato delle parole di Gesù
Come detto per me è una metafora, per te invece la lettura è intermittente, metafora quando di pare, letterale quando ti conviene. Il tutto ignorando l'antropologia di riferimento.
Gesù condanna i Fariesi per la loro ricchezza e per questo dopo la morte subiranno il giusto giudizio di condanna
Non lo metto in dubbio, ma Gesù dice che chi è condannato non va nell'ades ma nello sheol, che fai contraddici Gesù?
Come detto tutto quadra, anzi è perfettamente coerente con la concezione che avevano dei morti i Farisei, dato che la loro anima (spirituale) sopravvive alla morte fisica del corpo secondo le parole di Flavio Giuseppe
Questo crea più problemi di quanto ne risolve:
1. Giuseppe Flavio non parla di "spiriti" ma di "anime", che siano spirituali non lo sappiamo
2. Gesù diventerebbe dottrinalmente fariseo, dobbiamo dedurre che condividesse anche altre dottrine
3. La concezione di cui parli contraddice sia la concezione antropologica dell'AT, che per Gesù era la sola autotitativa, e quella del NT che per tutti i biblisti è in perfetta continuità
Insomma, per difendere la tua teologia butti alle ortiche tutte le Scritture... bellissimo colpo!
Shalom
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