Si ma è indifferente, Gesù li condanna non per l'aldilà ma per l'aldiqua. Di lì a poco, dice Gesù, la loro condizione sarà rovesciata. Non capisco il problema.
Infatti non c'è alcun problema. L'avidità del ricco nell'aldiquà gli causa la sofferenza nell'aldilà. Questo non è un rovesciamento delle parti come dici tu?
Come detto per me è una metafora, per te invece la lettura è intermittente, metafora quando di pare, letterale quando ti conviene. Il tutto ignorando l'antropologia di riferimento.
Infatti l'antropologia di riferimento è quella dei Farisei che Gesù fa propria in quanto usa la visione dell'oltretomba che hanno loro.
Altro che morti non consci di nulla di Ecclesiaste, questo è un altro grande ribaltamento rispetto al passato sulla concezione dei morti.
Non lo metto in dubbio, ma Gesù dice che chi è condannato non va nell'ades ma nello sheol, che fai contraddici Gesù?
Dipende. Se l'uomo che muore è greco va nell'Ades, se è semitico va nello Sheol....
A parte la battuta forse non sai che l'Ades e o Sheol sono la stessa e identica cosa. L'Ades è il regno dei morti per la cultura greca mentre lo Sheol è il nome che usavano gli ebrei. Quello che è certo in senso biblico è che l'Ades/Sheol non è una semplice tomba.
Questo crea più problemi di quanto ne risolve:
1. Giuseppe Flavio non parla di "spiriti" ma di "anime", che siano spirituali non lo sappiamo
Tu pensi che Giuseppe Flavio conoscesse alla perfezione e facesse propria l'escatologia dei Farisei? Essendo la sua cultura ellenica, da un seguace di Platone, con anima intendeva la componente spirituale dell'uomo che nulla ha a che fare con il concetto di anima che avevano gli ebrei anche al tempo di Gesù. Nel NT con anima si intende la parte interiore dell'uomo, fatta dalle passioni, dai sentimenti...
Nel VT invece l'anima era tutta la persona, fatta di forza vitale e corpo.
2. Gesù diventerebbe dottrinalmente fariseo, dobbiamo dedurre che condividesse anche altre dottrine
Per nulla, dottrinalmente parlando Gesù era fariseo.
3. La concezione di cui parli contraddice sia la concezione antropologica dell'AT, che per Gesù era la sola autotitativa, e quella del NT che per tutti i biblisti è in perfetta continuità
Certo, come spiegato prima c'è una differenza enorme con il VT. Ovvio che Gesù parla della Legge che non viene cambiata per nulla, ma non mi pare che Mosè avesse ricevuto da Dio anche lo stato dei morti assieme ai 10 comandamenti.
Vorrei conoscere i nomi di questi biblisti che attestano l'immutabilità della concezione escatologica della Bibbia. Mi puoi dare i riferimenti bibliografici?
Insomma, per difendere la tua teologia butti alle ortiche tutte le Scritture... bellissimo colpo!
Per nulla, tutto è in perfetta armonia con le Scritture se nelle stesse si riesce a cogliere la luce progressiva di Dio.