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22/05/2008 17:20 | |
Non sono per la mutilazione, nè chimica nè fisica che sia.
Purtroppo queste persone hanno un vero e propio male dentro(nella testa intendo) e per quanto ne so non viene riconosciuta come malattia, ma solo come una deformazione perversa della visione del reale.
Credo che anche il legislatore abbia difficoltà a giudicare ciò.
Queste persone non violentano per il gusto di farlo, ma per calmare una pulsazione che hanno dentro. Ovviamente non si può punire l'impulso, e nemmeno è giusto punire la persona preda di questo raptus.
Non sarebbe più giusto ricondizionare queste persone e portarle nella giusta visione della realtà.
Poi ovviamente possono anzi devono scontare la pena, attraverso i servizi socialmente utili, magari mandandoli in qualche casa famiglia a vedere che fine fanno queste ragazze madri o conoscere qual'è la realtà di chi vive questo problema.
Poi aggiungo una cosa, leggendo per internet, queste persone malate, soprattutto nei paesi esteri, nelle carceri subistono altrettanta violenza così come ne hanno fatto. Semplicemente vengono violentate nelle carceri. So che non è la stessa cosa ma è un deterrente. Perchè non mandiamo i nostri detenuti nei paesi arabi a scontare la pena a spese nostre?
Quando ritornano(se ritornano) voglio vedere se commettono più reati ai danni di persone!!!!!!
Diciamoci la verità: la donna è l'essere più bello creato dall'essere supremo. perchè distruggere o rovinare la vita all'essere più meraviglioso? |
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