Bernardo ,sogno l’esordio al San Paolo
Data: 20/04/2009
[Vincenzo Bernardo (fonte sito ufficiale)] Il 18enne fantasista della Primavera si è messo in mostra nel test infrasettimanale con la prima squadra una settimana fa. "Sogno l’esordio al San Paolo ed a settembre voglio i Mondiali Under 20 con l’Usa" dichiara ai nostri microfoni.
Santon, D’Alessandro, Ariaudo tutti ragazzi provenienti dalla Primavera che hanno saputo farsi valere in questo campionato, volendo tacere degli expolit nello scorsa stagione di Balotelli, Paloschi. A quest’andazzo sfuggono però alcune realtà, tra le quali Napoli: il solo Sepe quest’anno è stato prelevato dal settore giovanile, per entrare in quel di Firenze, dopo che tre portieri erano finiti ko. Eppure sono tanti i ragazzi a strappare l’occhio dello staff della prima squadra e per alcuni non c’è neanche bisogno di andarsi a vedere le gare della Primavera.
È il caso di Vincenzo Bernardo, peperino della squadra di Apuzzo, che nelle consuete sfide infrasettimanali con la prima squadra, ha realizzato quattro gol nelle ultime cinque esibizioni a Castelvolturno. L’ultimo della serie appena giovedì: il ragazzo attende, come altri il suo turno, e spera che la possibilità possa arrivare quanto prima: “Ho voglia di giocare” ci racconta Bernardo “ho sempre aspettato il mio turno ed ho ascoltato i consigli della società, perchè sono molto legato a quest’ambiente ed a questa maglia, che mi stanno facendo crescere. Tuttavia credo che per migliorarsi occorra fare esperienze e saggiare il propio talento. Sono in eccellenti condizioni e sento di poter dare tanto”.
Bernardo è una seconda punta veloce, che può agire anche da trequartista: caratteristiche che lo avvicinano a Miccoli, ma soprattutto a Mauro Esposito, la cui famiglia abita a pochi metri dalla sua casa. Il fiuto del gol non gli manca e se non sono accorti anche i portieri della prima squadra, battuti dal 18enne furetto nel test infrasettimanale. Una prodezza che è valsa anche i complimenti di mister Donadoni, che nel suo primo mese napoletano, sta scrutando anche qualche ragazzo interessante della Primavera di Apuzzo: “Le congratulazioni di un campione e di un allenatore come Donadoni non possono che rendere orgoglioso un ragazzo come me che si sta affacciando a questo mondo” dichiara emozionato.
Bernardo ha in testa un obiettivo chiaro: a settembre lo attende una scadenza importante; in Egitto ci sono i mondiali Under 20, con la nazionale americana inserita nel gruppo C con Camerun, Germania e Corea del Sud. In New Jersey Vincenzo ha trascorso i primi 16 anni della sua vita ed ha lasciato gli Usa solo per intraprendere la carriera di calciatore: “Sono molto legato alle mie origini napoletane ed anche i colori azzurri me li sento cuciti addosso. Certo giocare per gli Stati Uniti è un’emozione particolare e ci tengo a partecipare a tutte le manifestazioni, ai Mondiali Under 20 su tutti”.
Ma Vincenzo Bernardo cosa sogna?: “Sono sincero, di esordire al San Paolo con la maglia azzurra, davanti alla mia gente - risponde d’acchitto - Sarebbe un’emozione indescrivibile e spero che almeno uno dei miei compagni della Primavera possa veder realizzato questo sogno già in questa stagione, me compreso”. Una Primavera che in questo periodo sta letteralmente volando e col successo contro il Palermo, i baby azzurri hanno riacciuffato l’ultima piazza utile per i playoff e Bernardo crede in un finale di stagione importante: “Stiamo facendo davvero un gran bel campionato e speriamo di raggiungere l’obiettivo. Personalmente sono felice di trovare sempre più spazio, dopo un inizio difficile, anche perchè è un momento che fisicamente mi sento davvero bene”.
L’auspicio è che qualcuno di questi ragazzi vedano premiata la loro abnegazione e l’attaccamento alla maglia azzurra, anche con una presenza in prima squadra. Oltremanica sir Alex Ferguson chiede ad un ragazzino di 17 anni, l’ex sconosciuto Federico Macheda, di risolvergli una gara decisiva (e con che risultati...), mentre un santone come Arsene Wenger ha affidato qualche anno fa le chiavi del centrocampo dell’Arsenal a Fabregas, prima ancora che i suoi genitori gli affidassero quelle dell’auto.
Autore: Massimo Tanzillo
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