Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
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I miei conigli neozelanda bianchi

Ultimo Aggiornamento: 20/06/2013 08:30
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14/11/2009 20:05
 
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Ciao Egidio,questa mi è nuova...I primi giorni di vita dovrebbero poppare una volta solo al giorno??? Ma non è poco?
E per la fattrice che non può accedere al nido,non diventa isterica o cos'altro?

Salvo!
15/11/2009 02:08
 
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Salvo mio padre li alleva in questo modo da anni ormai e i risultati sono quelli che vedi in foto...se hai il tempo puoi farlo anche 2 volte al giorno, ma con una dovresti farcela comunque....noi lo facciamo 1 volta sola al giorno...la femmina non si stressa anzi....
[Modificato da Egidio12 15/11/2009 02:09]
15/11/2009 10:43
 
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Ringrazio molto Egidio e suo papa' per le preziose informazioni date.Su alcune metodologie siamo daccordissimo su altre molto meno ma non perchè uno abbia ragione e l'altro torto ma semplicemente perchè descriviamo due tipologie di allevamento diverse e con obiettivi diversi ed è giusto che sia cosi'.Lo si nota dai numeri che entrambi abbiamo dato su periodi di macellazione,interparti delle fattrici,tipologia di alimentazione ecc.
Grazie ancora
Saluti
Guido
15/11/2009 11:41
 
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i maschi è meglio castrarli se si allevano tutti assieme per l'ingrasso???

alberto


15/11/2009 17:00
 
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Io ringrazio entrambi( Egidio e Gui) x le vostre informazioni, che x me fino ad oggi erano sconosciute,e devo dire che inizierò con i vostri suggerimenti.
Grazie di nuovo,

Salvo!
15/11/2009 21:32
 
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ti sarà sembrato eccessivo far riprodurre una fattrice (non giovane) fino a 8-10 volte in un anno...nella migliore delle ipotesi...ma ti posso assicurare che con una buona alimentazione ci si può riuscire, certo le fattrici avranno una vita riproduttiva un po' più breve. Negli anni 60' - 70' l'alimentazione dei nostri conigli era mista e costituita da orzo, avena, poco grano, fieno di sulla, di lupinella, di veccia e di erba medica o quant'altro si poteva reperire oltre ad erba e rami di salice, acacia, melo, pero, gelso ecc...eppure ogni fattrice mediamente produceva da 6 a 8 nidiate l'anno escluso che per i giganti che si limitavano a 4-5. Ti pregherei, per quanto riguarda l'interparto di provare a riaccoppiare la fattrice dopo circa 15 giorni dal parto, vedrai che essa accetterà più facilmente il maschio evitandoti sprechi di tempo per ulteriori attese. Se sei convinto che con l'alimentazione da te adottata sia difficile ottenere buoni risultati è sufficiente produrre nidiate di 6-8 piccoli, avrai modo di scoprirne i risultati.
[Modificato da Egidio12 15/11/2009 22:46]
15/11/2009 22:13
 
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Ciao Alberto, la castrazione dei maschi è una pratica obsoleta; innanzitutto portare i maschi fino ad una età oltre i 3 mesi e mezzo\4 è anti economico e porta ad ottenere soggetti la cui carne perde molto delle peculiarità di morbidezza e succulenza che si riscontrano invece in soggetti più giovani....inoltre i soggetti castrati perdono di vitalità, dimagriscono molto, soffrono tantissimo ed impiegano troppo tempo per riprendere il peso perduto....mio padre, il nonno di Egidio, la praticava qualche volta negli anni '40-'50 ma ti posso assicurare che non ne vale la pena....sarebbe preferibile allevare i maschi più vivaci in gabbie singole appena più grandi di quelle prettamente da ingrasso (25x40 cm)..
vai sempre alla ricerca di buoni riproduttori e fatti la giusta esperienza....avrai anche tu le meritate soddisfazioni.
[Modificato da Egidio12 15/11/2009 22:34]
17/11/2009 17:47
 
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Re:
Egidio12, 15/11/2009 21.32:

ti sarà sembrato eccessivo far riprodurre una fattrice (non giovane) fino a 8-10 volte in un anno...nella migliore delle ipotesi...ma ti posso assicurare che con una buona alimentazione ci si può riuscire, certo le fattrici avranno una vita riproduttiva un po' più breve. Negli anni 60' - 70' l'alimentazione dei nostri conigli era mista e costituita da orzo, avena, poco grano, fieno di sulla, di lupinella, di veccia e di erba medica o quant'altro si poteva reperire oltre ad erba e rami di salice, acacia, melo, pero, gelso ecc...eppure ogni fattrice mediamente produceva da 6 a 8 nidiate l'anno escluso che per i giganti che si limitavano a 4-5. Ti pregherei, per quanto riguarda l'interparto di provare a riaccoppiare la fattrice dopo circa 15 giorni dal parto, vedrai che essa accetterà più facilmente il maschio evitandoti sprechi di tempo per ulteriori attese. Se sei convinto che con l'alimentazione da te adottata sia difficile ottenere buoni risultati è sufficiente produrre nidiate di 6-8 piccoli, avrai modo di scoprirne i risultati.




Buongiorno premetto subito che non discuto su come lei alleva i conigli (uso il LEI perchè mi pare di capire che è il papa' di Egidio)ma dico solo cosa ho scelto di fare io.Ho ottenuto anche io 10 parti annui da ogni fattrice ed è infatti vero che 15 giorni dopo il parto la femmina è piu' ricettiva anzi precisamente lo è nei 5 giorni successivi al parto con un picco statistico massimo proprio il giorno dopo il parto.E' vero che le rese si alzano molto e lo si fa utilizzando i mangimi adatti.Ho allevato cosi' pure io e per un certo periodo ho anche allevato in parallelo gli stessi conigli,parte a mangime e parte ad alimentazione tradizionale(grano orzo fieno),proprio quella che cita lei (a parte l'avena che essendo molto stimolante la davo in piccole dosi solo ai maschi).Secondo la mia bocca il risultato non è uguale pero'.Del resto ho precisato proprio nel mio primo post che utilizzo un allevamento il piu' estensivo possibile compatibilmente alle esigenze mie e al benessere degli animali.Io scelgo questo secondo sistema preferendo fare meno numeri cercando pero' di coniugare per quanto mi è possibile nuove conoscenze e razionalizzazione delle attrezzature anche pero' con metodologie antiche andando alla ricerca del sapore dei conigli di mio nonno.Saro' anche romantico ma è una scelta come un'altra.Le faccio un paio di esempi rapidi:vedo dalle sue foto che non ha rastrelliere per il fieno mentre io ne somministro a volonta'.Vedo che usa il Foractil,ottimo prodotto raccomandato solo per i conigli da compagnia, per la rogna auricolare che immagino somministri solo ai riproduttori che non macella.Io ho scelto come gli antichi di fare una poltiglia di zolfo ventilato e olio da spalmare nelle orecchie dei conigli,funziona benissimo,risparmio e soprattutto evito di dargli qualcosa di cui non conosco a fondo la formulazione.Nello stesso spazio che avevo prima ho dimezzato i posti a favore di spazi piu' ampi per i conigli.Ora ne tengo solo un centinaio.E' certamente vero che produco molto meno ma sono comunque soddisfatto di cio' che ottengo.Intendevo questo quando dicevo che descriviamo tipologie di allevamento diverse e con obiettivi diversi,entrambi validi,ma certamente diversi.Tralascio tutto il discorso sugli ibridi e sul cunilat perchè ho preso anche troppo spazio e per questo mi scuso.La ringrazio moltissimo comunque per lo splendido scambio di informazioni.
Saluti
Guido
[Modificato da GUI63 17/11/2009 17:48]
17/11/2009 23:59
 
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ciao Guido,
ti ringrazio per il Lei ma gradisco colloquiare con un "amico" con cui scambiare ogni cosa. ho adottato per oltre 30anni l'allevamento semi intensivo (acc. 13-15gg) per esigenze di tempo, di spazio e di denaro. Se non avessi impegni di lavoro mi piacerebbe ritornare come da ragazzo all'allevamento in garenna, soprattutto con l'esperienza accumulata ed andrei a recuperare le razze nostrane un po' difficili da ritrovare. Per la sapidità delle carni sai benissimo che oltre ad un fattore di razze occorre un'alimentazione molto equilibrata per ottenere nei tempi giusti la giusta qualità delle carni che altrimenti diventerebbero, pur con un'alimentazione "naturale", del tutto legnose e poco gradite. La formulazione del Foractil è riportata sul flacone ed io la uso per comodità quando necessita. Sono farmacista e non mi mancano quindi nè i modi nè i mezzi per preparare qualsiasi prodotto. Fino agli anni '70 anch'io usavo miscelare olio d'oliva,zolfo fiori e qualche goccina di petrolio; ma ho abbandonato tale pratica perchè comunque portava ad un imbrattamento dell'animale, soprattutto sugli zampetti, e del capo fino al muso, cosa sgradevole ed antiestetica soprattutto per i conigli bianchi. Ritornando sul discorso delle attrezzature, ho eliminato da molti anni l'utilizzo delle gabbie da ingrasso e allevo le nidiate in colonia fino alla macellazione. Da qualche anno sto un po' trascurando i miei animali a causa del poco tempo disponibile sia per il lavoro che per altri interessi, ancor più perchè ho subito ripetuti furti che mi hanno privato dei soggetti migliori. Per almeno 15 anni sono riuscito a produrre mediamente da 1100 a 1200 conigli l'anno, molto apprezzati dai miei clienti, ora ne produco molto pochi ma senza dedicarci le attenzioni che meritano. Spero di non tediarti con queste mie. Sono sempre disponibile per qualsiasi scambio. Mi farebbe piacere sentire un po' delle tue. ciao. a presto. Fedele
18/11/2009 02:56
 
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Ciao sono contento che ci possiamo dare del tu.Non solo non mi annoi ma anzi ti ringrazio moltissimo per le informazioni che mi dai che per me sono preziose.Ripeto come detto che ho enorme rispetto per il tuo sistema di allevamento,per le capacita' e l'esperienza che hai e per i risultati che ottieni.Avevo solo esposto le mie scelte che possono benissimo essere sbagliate.Il Foractil non lo criticavo di certo ma lo avevo solo usato come esempio per dire che per molte cose c'erano anche vecchi sistemi che so bene che chi come te alleva da quarant'anni conosce,ma forse non tutti lo sapevano.Anch'io come te preferisco allevare le nidiate in colonia su listato ma mantengo comunque una trentina di spazi singoli abbastanza comodi(33x40 mi pare)che uso a volte per il finissaggio a volte per dividere qualche capo turbolento.Quando macellavo gli incroci M california per F nuova zelanda che mi piacciono moltissimo anche usando alimentazione tradizionale se andavo oltre i 95-100 giorni trovavo troppo grasso surrenale.Facendo coprire invece queste femmine da M Fulvi di borgogna ho potuto spostare la macellazione a 120 gg riscontrando minore grasso e maggiore marezzatura nelle carni che per me diventano maggiormente rosse e piu' saporite(ma questo è ovviamente un gusto personale).Tra l'altro ho fatto alcune prove usando M Blu di Vienna al posto dei fulvi con buoni risultati come caratteristiche ma li trovo ultimamente un po' piu' delicati di come li ricordavo.E' una mia impressione o sai dirmi qualcosa a riguardo?Anch'io tengo pochi animali ormai non piu' di un centinaio e ridurro' ancora.Al momento copro le femmine a 30 giorni dal parto perchè davvero ho poco tempo e purtroppo per gravi problemi di salute nei prossimi anni mi sa che queste cose rimarranno solo un bellissimo ricordo.Quindi me le godo finchè posso.
Saluti
Guido
18/11/2009 20:06
 
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Con voi 2 mi sto facendo una cultura,meglio di un libro, continuate, vi prego!!!!!!

Salvo!
18/11/2009 22:27
 
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ciao Marco, i nostri conigli non sono mai stati vaccinati, neppure quando la "MEV" imperversava su tutto il territorio dell'alto jonio. Ti dirò di più , non abbiamo mai somministrato alcun tipo di farmaco. I primi anni sono stati un pò duri; ma il tempo, la dedizione e un pò di fortuna ci hanno permesso di creare delle linee di fattrici che erano un amore. Fisicamente erano un pò più piccole delle attuali; tutte avevano una media nati vivi di 12 e una media di coniglietti svezzati superiore ad 8 ( otto). Devo dire che molto dipendeva dalla dieta che era un pò spinta; ora è tutto ridimensionato anche il tempo che dedichiamo all'allevamento. Se abitassimo in una zona collinare e soprattutto più tranquilla, forse, si potrebbe riprendere creando anche un ambiente più idoneo. NON Ciao a presto.RISPARMIATEVI a domande, sarà un piacere rispondere, non ho segreti.
[Modificato da Egidio12 19/11/2009 12:43]
18/11/2009 23:04
 
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ciao Guido, noto che anche tu hai una buona esperienza nell'allevam. cunic. Per l'incrocio col blu sono daccordo con te e non solo; bisogna considerare che la tipologia del blu non si discosta molto da quella del N.Z. e quindi è di gran lunga preferibile l'incrocio col F.di B. oppure con un meticcio nostr.x G.diF. ... Mi sarebbe piaciuto conoscere chi come noi coltiva questa passione; ma ho dovuto fare sempre tutto da solo e senza alcun aiuto o collaborazione. Ti saluto, Fedele...
[Modificato da Egidio12 19/11/2009 12:41]
19/11/2009 12:48
 
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Ciao Fedele anche a me sarebbe piaciuto,quando ho iniziato,avere scambi di opinioni tra l'altro avremmo risparmiato tutti molto tempo e fatiche ma purtroppo Internet e i forum erano una chimera allora.Per questo sono cosi' felice di scambiare informazioni.Qui nel forum ci sono molti giovanissimi che si avvicinano all'allevamento anche di conigli o altri animali.Io avevo citato il Foractil e le pratiche "alternative" non certo perchè voglia regredire ma perchè ho paura che molte praiche antiche se non le trasmetteremo noi ai giovani andranno totalmente perse.Non è necessario poi che vengano adottate ma a me piace sapere che non vengono dimenticate perchè in fondo fanno parte della nosta cultura contadina.Ricordo ad esempio con piacere quando mio nonno gettava rami di rosmarino in grandissime gabbie con molti piccoli e come si rincorrevano per accaparrarselo, certo è anacronistico ma è comunque la memoria di qualcosa che si perde.Almeno in futuro potranno provare se vogliono e liberamente scegliere.Sono in totale accordo con te anche sulla lattazione programmata (uso nidi esterni che posso chiudere e aprire a piacimento e sono anche molto comodi per la manutenzione della cucciolata senza allarmare la madre).Non so se l'ho scritto ma nemmeno io vaccino i miei conigli ne' per ma Mev ne' per la Mixo per non rischiare di introdurre malattie in allevamento.Quello pero' a cui sto molto attento e sono molto ligio è la quarantena per ogni capo nuovo che capita di introdurre(anche se solo presto per una monta un mio maschio ad un vicino si fa 3 settimane di quarantena prima di rientrare).Anch'io evito farmaci ma qui ho una fortuna.L'allevamento è in montagna a 1000 metri in un posto silenzioso e non inquinato.Quindi si evitano malattie da stress dovuti a suoni improvvisi a cui i conigli sono molto sensibili e data la temperatura e la scarsa umidita' anche la semplice coccidiosi che affligge posti caldo-umidi qui diventa una malattia rara(tengo solo l'acqua dei serbatoi di bevanda addizionata al 2-3% di aceto per mantenere un livello di acidita' gastro-intestinale leggermente superiore alla norma e pare sia sufficente a tenere le colonie di coccidi sotto controllo).
Saluti
Guido
[Modificato da GUI63 19/11/2009 13:08]
19/11/2009 15:16
 
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Ciao Guido, sarei lieto di comunicare a neofiti accorgimenti ed esperienze su ogni tipologia di allev. cun., sono sempre in attesa di domande. Fino a qualche anno fa anch'io utilizzavo l'aceto "bianco" per acidificare l'acqua ( 1 lt/q di acq.)... L'ac. bi. a differenza del rosso non causa formazione di coaguli o flocculi nelle tubazioni, soprattutto in quelle di diametro ridotto, con conseguente ostruzione degli abbeveratoi. Non ho mai visto nei miei c. alcun tipo di coccidiosi e sono sempre più convinto che basta partire da soggeti sani, curare l'igiene all'interno delle gabbie (con cannello bruciatore, spazzola di acciaio e della semplice candeggina) e/o nell'ambiente, tenendo lontano le deiezioni sia liq. che solide. Evitare assolutamente che igrumi di pelo dei c. possano dalla gabbia creare un ponte con le deiezioni a terra o sugli scivoli (per chi li usa); consiglio sempre, per chi alleva in gabbia, di utilizzare il sistema Flat Deck (ad un unico piano, senza alcuna sovrapposizione).
Inoltre, raccomando di curare in modo particolare l'igiene dei nidi, quali che siano. Da circa 20 anni uso nidi di plastica, ma in passato ne ho usati: di solo legno, legno e rete zincata, o, di cemento per la garenna. Molto Fevi è da dire sull'ambiente esterno, interno e delle gabbie fino al nido. Attedo di rispondere. A presto...
[Modificato da Egidio12 19/11/2009 21:53]
19/11/2009 16:17
 
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E' diventata ormai la prass dirti che siamo daccordissimo su tutti i punti.Ho gli stessi risultati:pulizia,conigli sani e ben nutriti,quarantena se si introoducono soggetti nuovi,evitare i contatti tra vecchie e nuove generazioni.....e molto difficilmente si entrera' nel circuito vizioso di malattia....farmaco....indebolimento....ecc.L'unica differenza è che io non posso permettermi il piano unico per motivi di spazio e che allevando su listelli in plastica non posso disinfettare a fuoco ma uso il vapore a 100° e il Lisoformio.
Speriamo che qualche nuovo appassionato di conigli si affacci e si incuriosisca un po'. [SM=g7372]
Saluti
Guido
19/11/2009 20:42
 
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Guido e Fedele,io vi chiedevo ,visto che già avevo intenzioni di allevare i conigli,e che poi grazie al forum ho scoperto voi,vorrei un'altro suggerimento!Mi trovo 2 gabbie: una è x 2 fattrici e l'altra è unica dove mettere il maschio!I piccoli quando li andrò a svezzare è consigliabile metterli a terra ( è un ex porcilaio)Di 3mt x 3mt,con base di calcestruzzo, avrebbero tanto spazio e comodità x muoversi,oppure devo farmi o comprare un'altra gabbia?
Ah dimendicavo, x far coprire le fattrici usate anche voi la gabbia rotonda???

Salvo!
19/11/2009 22:03
 
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Ciao Salvo, se osservi le foto di Egidio potrai notare che le gabbie per i maschi sono rettangolari (cica 40x70 o 75) con la mangiatoia a tramoggia posta all'esterno per evitare ingombri agli animali. Probabilmente la gabbia a 2 fori per fattrici è di quelle che io ho messo al bando perchè poco efficienti, ma puoi comumunque dare inizio alla tua attività adottando degli accorgimenti che ora vado ad elencarti. Se la g. ha i piedi troppo bassi devi modificarli per portare il fondo della g. a non meno di 70cm dal terreno. Per il sistema di abbeveraggio ho sempre preferito l'abbeveratoio a goccia a quello a bottiglia o a vaschetta; ciò sopratt. per una migliore igiene che per una ridotta manualità e recupero di tempo. Prob. la mangiatoia sarà di quelle a vaschetta (tanto speco e scarsa igiene). Punto dolente di queste g. è la cassetta del nido se di quelle in lamiera compreso il fondo. Da molto tempo vado predicando che nidi sì fatti vanno modificati eliminando parte del fondo (troppo grande) per sistemarvi, facendolo sprofondare, un nido di plastica con DOPPIO FONDO (ne ho regalati non meno di 30 ad altrettanti allev. che spesso eliminavano fattrici perchè a loro dire non erano brave madri; molti, ancora mi ringraziano per averli ravveduti). Non sono molto daccordo per lo svezzamento a terra; se vuoi ne possiamo discutere. Ti consiglio di acquistare, più in là, un cesto a 5 fori(205x95 cm di buona qualità), del tipo di quelli delle foto, ove potrai sistemarvi. 2 fattr. 2 nidiate e la rimonta, lasciando in disparte la g. per il m.. Tali gabbie, oltre ad ogni confort, ti permettono di distribuire anche del fieno sulla sommità...
[Modificato da Egidio12 20/11/2009 21:48]
20/11/2009 21:17
 
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Sì effettivamente la gabbia a 2 fori è quella che hai elencato,con nidi in lamiera, ma allora in pratica io dovrei tagliare il fondo,in modo da farlo + profondo x mettergli dentro un nido in plastica.
Sai per caso se c'è qualche sito dove vendono queste gabbie che dici tu,con relativi nidi , poichè qui nella mia zona ci sono le classiche gabbie come quella che ho,altrimenti dovrei costruirmela io,ma dovrei avere diverse foto nitide almeno in 3 angolazioni,per poterla copiare esattamente.
X lo svezzamento a terra credo di capire perchè non vanno bene,perchè calpestano con i piedi anche se è pulito , grattando le orecchie con conseguenze, giusto?
Ciao Egidio, fammi sapere!

Salvo.
20/11/2009 22:47
 
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Ciao Salvo, sono Fedele, procurati prima due nidi di plastica con doppio fondo, poi taglia il fondo della cassetta nido in lamiera dal lato più distante dal foro d'ingresso lasciando tutt'intorno un bordo dove far appoggiare quello del n. di pl. che si troverà quindi sotto il piano della cassetta. Sistema due abbeveratoi a goccia ad un'altezza di 12cm dal pavimennto della gabbia. Non ti conviene costruire da te le gabbie ( io l'ho fatto per lungo tempo), dovresti acquistare da 2 a 4 tipi di buona rete elettrosaldata a caldo e poi zincata ( ha un coosto non indifferente); poi va sagomarla accuratamente per ottenere una maggiore consistenza, dovresti acquistare cli accessori idonei ecc. ecc.. Il gioco non vale la candela, è preferibile acquistarle presso ditte specializzate che producono attrezzature di alta qualità . Se la spesa inizialmente potrà sembrarti un pò eccessiva, nel tempo ti assicurerà risparmio e comodità nell'utilizzo. Se vuoi, in altra sede potrò fornirti maggiori dettagli (credo che sul forum certe indicaz. o pubblicità siano vietate). Potremo inviarci qualche e-mail... Fammi sapere.


21/11/2009 19:20
 
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Ciao Fedele grazie dei tuoi consigli,io l'acquisterei volentieri una gabbia ,soltanto che non vorrei prendere un'altra bidonata come la gabbia che ho attualmente!
Comunque ti mando la mia email,cosicchè non disprezziamo le altre marche al pubblico!

Salvo!
07/12/2009 20:00
 
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beh ragazzi non scrive più nessuno........
07/12/2009 20:22
 
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ho una coniglia che stà per partorire .. chiedo consigli . .ho visto sta mattina che aveva un po' di pelo nella cassetta .. poi gli ho portato un po' di fieno per mangiare e per preparare bene il nido . .ma fino a stà sera ancora nulla. . non ha nemmeno continuato a togliersi il pelo ..
è normale?

alberto


08/12/2009 00:06
 
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stai tranquillo che se è una buona madre fa tutto da sola... lasciale un po' di paglia o di fieno x fare il nido... x la mia poca esperienza di solito iniziano a preparlo alcuni giorni prima con la paglia; lo noti perchè si muovono un po' irrequiete con il matieriale in bocca e creano una specie di palla di paglia... poi il pelo lo mettono pochissimo prima del parto... infatti lo trovo sempre al mattino con i coniglietti dentro, non prima...
l'unica coniglia che ho visto togliersi il pelo molto in anticipo aveva una gravidanza isterica... ma credo che ogni bestia si comporti a modo suo...
tienici aggiornati...
08/12/2009 18:25
 
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ciao Egidio, anchio posseggo dei nidi in lamiera e vorrei apportare quelle modifiche che parlavi ma non ho capito i coniglietti rimarrebbero dentro il nido di plastica aldisotto del piano del nido in lamiera? come fà la coniglia ad allattarli? poi vorrei sapere io non chiudo mai il nido quindi la mamma può entrare e uscire quando le pare sbaglio? mi consigliate di ricoprire la coniglia entro i 15 giorni dal parto? In inverno consigliate di dare ancora del fieno? ho sempre paura che si inumidisca e faccia male ai conigli. Scusate l'infinità di domande ma sono anchio alle prime armi e mi sto seriamente appassionando grazie a tutti aspetto tue e vostre notizie. ciao Marco
08/12/2009 22:43
 
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Ciao welbi,il nido in lamiera è in genere molto grande(30-35x50-60), ma anche se fosse più piccolo (25x40) è sempre molto freddo e poco accogliente per i piccoli; perciò è consigliabile adottare il nido di plastica con doppio fondo nel mezzo nel quale si inserisce un pò di paglia o meglio dei trucioli di legno dolce. Bisogna fare in modo che il n. di pl. venga alloggiato in una apertura ricavata nel piano o fondo del n. di lam.; cosi' che il n. di pl. verrà a trovarsi sprofondato rispetto al piano del n. di lam..Consigliavo la chiusura del n.(a condizione che vi siano comunque delle prese d'aria) per evitare che la c., soprattutto se disturbata o spaventata, potesse calpestare i piccoli o trascinarsene qualcuno fuori dal n. . Il problema del fieno è sempre quello di conservarlo nelle migliori condizioni, cioè senza muffe o polveri perchè altrimenti diventa dannoso per gli animali. Riaccoppiare la c. dopo due settimane dal parto, in genere, permette un maggior successo per la maggiore disponibilità della c.
[Modificato da Egidio12 09/12/2009 00:33]
08/12/2009 23:01
 
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Per Albi95. Buona la risposta di markolino85. In genere sono le c. veterane che preparano il nido con più pelo, anche se ne depongono un quantitativo maggiore dopo la prima poppata e alle successive.
09/12/2009 09:07
 
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Ti ringrazio della risposta ma non sò come sono fatti i nidi di plastica a doppio fondo. avrei bisogno di vedere una foto o spiegarmi meglio come sono fatti e dove posso reperirli. Ho guardato dal mio fornitore ha si un nido di plastica che viene inserito all'interno della gabbia ma non presenta un doppio fondo. Posso tenere chiuso il nido tutto il giorno ed aprirlo solo di notte? e quindi richiuderlo alla mattina? cosa intendete per buona alimentazione io somministro pellet e fieno ogni tanto della verdura ed erba medica. Se avete consigli da darmi resto in attesa di una risposta
09/12/2009 14:14
 
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ma è così necessario il nido?
noi, e molti di quelli che conosco, non lo mettiamo... lasciamo che la coniglia se lo faccia da sola in un angolo della gabbia (che ha fondo a bacchette)...
al massimo qualcuno ci mette una cassetta...
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