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Caratteri morfologici della vecchia razza Padovana Comune

Ultimo Aggiornamento: 17/01/2017 17:09
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21/05/2010 15:36
 
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Un carattere decisamente molto difficile da osservare e peculiare di questa razza era la coda ed il suo portamento .
La tinta delle femmine dimostra disomogeneità tipica di queste vecchie razze poco o per nulla sottoposte a selezione per il colore.
Si tentava semplicemente di unire stirpi più possibili uniformi attenendosi alla colorazione dominante ( selezione massale)
[Modificato da Crestillo 21/05/2010 15:45]
21/05/2010 15:50
 
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Ricordano anche la modenese....
21/05/2010 16:29
 
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mi permetto anch'io un piccolo contributo.
questa è un'altra foto delle padovane camoscio (per camoscio si intendevano il fulvo ed in certi casi il pile)del pollaio provinciale di padova. si nota bene il dorso corto, la coda molto rilevata, la postura quasi verticale ben alta sui tarsi.
Questo poi lo "standard" dell'epoca:


Le più salienti caratteristiche del pollo padovano sono le seguenti:
- Testa piccola senza traccia di ciuffo, becco corto e di colore giallo scuro;
- Guancia, cresta e bargigli di color rosso vivo;
- Cresta molto sviluppata, bene dentellata, perfettamente eretta nel gallo, ripiegata
nella gallina;
- Occhi rosso-scuri, grandi, vivaci;
- Orecchioni grandi di color bianco o crema;
- Zampe sottili, di color giallo lucido, assolutamente prive di piume;
- Coda folta, lunga, a portamento quasi verticale, bene arcuata nel gallo;
- Portamento svolto nel gallo «alla bersagliera»;
- Statura raccolta, peso del gallo Kg. 2,600, peso della gallina Kg 2;
- Piumaggio liscio e bene aderente al corpo. Le livree più frequentemente
riscontrabili sono la lionata, la perniciata, la camosciata, la sparvierata, la
ermellinata, la bianca e la nera.



ecco la foto in questione:
Andrea
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21/05/2010 16:35
 
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Si oche1 il pollame locale del Piemonte "Morozzo" e Modenese rappresenta molto bene questo prototipo di galline del nord Italia. Ci sono fortissime similitudini morfologiche.
L'aspetto è più tozzo e meno fine del Livorno classico.
Più si procedeva verso sud più i polli presentavano forme svelte e leggere.
Suppongo per un effetto adattativo o per particolari regimi alimentari.

L'analisi delle fonti documentali come questa e tante altre che vi consiglio di leggere in originale, creano un quadro completo di questa macro popolazione "mediterranea" da cui andavano differenziandosi via via tipi locali.
www.gallinaboffa.com/downloads.html


Fortunatamente molto rimane ancora da sondare . Pollai nascosti , ritorni atavici di geni sopiti. Una criptozoologia da pollaio che vedo entusiasma molti di noi.

Bello veramente parlare di tutte queste cose che nobilitano un campo per troppo tempo sottovalutato .
21/05/2010 16:47
 
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FOTO GRUPPO POLLI MODENESI(Nonantola)
[Modificato da Crestillo 21/05/2010 17:03]
21/05/2010 16:49
 
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MODENESI.
21/05/2010 16:51
 
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...beh, se parliamo di criptozoologia avicola, allora queste due foto scattate in un pollaio del vicentino mostrano bene che tipo di animali vivevano nel padovano e territori limitrofi.
la prima è la foto di un ceppo di millefiori primitiva da cui si è intrapresa la selezione moderna della millefiori di lonigo:
Andrea
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21/05/2010 16:52
 
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la seconda un'animale molto simile alla vecchia padovana cuccola o barrata. Questo genere di ritrovamenti fa ben sperare nella possibilità di riuscire a trovare ceppi ancora affini a quelli un tempo presenti sul territorio. ciao!
Andrea
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21/05/2010 16:55
 
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21/05/2010 16:57
 
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ps ricordo che ben pochi allevatori veneti avrebbero selezionato pollame locale a coda bassa. Il perchè è piuttosto... goliardico: spesso si paragonava la coda del gallo ad una determinata appendice del contadino che l'allevava. se la coda del gallo era portata verso il basso, altrettanto in basso avrebbe puntato l'appendice del suo padrone.

Non credo di dovervi spiegare di quale appendice si stia parlando, vero ;-)!

PPS Non me la sono inventata. Più di un contadino mi ha tirato fuori sta storiella.
Andrea
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21/05/2010 17:04
 
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Sti veneti......... [SM=x1650009] [SM=x1650009] [SM=x1650009] [SM=x1650009]

[Modificato da Crestillo 21/05/2010 17:04]
21/05/2010 17:10
 
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Ora ho capito l'oscuro disegno dei perfidi tedeschi.
Abbassare la coda dei galli Italiener per ferire il nostro orgoglio virile.
[SM=g7352] [SM=g7352] [SM=g7352] [SM=g7352]

Ora vado a strappare le barbe alle Barbute di Turingia
E se becco Il pollo Regno tedesco gli tiro il collo con quella cresta piccola e le sue zampe rosa [SM=g7355]
[Modificato da Crestillo 21/05/2010 17:23]
21/05/2010 21:25
 
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interessante anche se molto ingarbugliato il discorso sulle razze mediterranee il mio pensiero non lo esprimo per non urtare nessuno l'unica cosa mi sembra che la barrata mostrata da andrea non abbia i classici bargigli bianchi delle padovane e mi sembra anche leggermente piu' tozza onestamente da qui a parlare di un vecchio ceppo mi sembra un pochino azzardato
un saluto emanuele
22/05/2010 01:02
 
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...perchè pensi che il tuo pensiero potrebbe urtare qualcuno?
in fin dei conti una voce fuori dal coro può essere un'ottima via per aprire nuovi spiragli e nuove idee! A me il tuo parere interessa molto!
Riguardo alla barrata mi spiego meglio, non volevo dire che si tratta di un vecchio ceppo, ma che ricorda le forme della vecchia razza (o meglio ancora ceppo) cucca o capparola, simile alle padovane comuni ma un po' più tozza e grossa; se ti va a questo indirizzo trovi il documento originale di mazzon che ne parla:

www.gallinaboffa.com/pdf/pollicolturapadovana1934.pdf

io non penso come Mazzon si trattasse di una vera razza ma solo della selezione locale di un ceppo un po' più tozzo e pesante, appunto.
già quando mostrai la foto in questione spiegai che questo animale non rappresenta un ceppo antico, ma che gli somiglia solo. Gli orecchioni sarebbero bianchi con venature rosse ai bordi, purtroppo in foto non rendono affatto. La gallina in questione deriva da ceppi sparviero locali incrociati con livorno barrata... ha sì delle ascendenze probabilmente autoctone ma certo non così antiche.
ciao!!
Andrea
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22/05/2010 11:43
 
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meglio di no andrea vedo che da un po' di tempo il forum e' piu' vivibile tu cosa ne pensi delle razze mediterranee credi veramente che in italia ci siano cosi tanti ceppi antichi
un saluto emanuele
22/05/2010 12:49
 
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ciao Emanuele, ovviamente quello che scrivo ora è la mia opinione, me la sono fatta leggendo una sana dose di letteratura avicola ma certo non ho la pretesa che sia la verità o che sia condivisa da tutti.
Credo che in Italia esistesse una razza autoctona dai caratteri tipici del pollo mediterraneo, le cui tracce si possono trovare già nei mosaici di epoca romana; credo che questa razza fosse ben distribuita in tutte le regioni, e che in ciascuna esistessero dei ceppi che si differenziavano da loro non tanto a livello estetico quanto fisiologico produttivo. Faccio entrare in questa categoria la originale livorno, la leccese, nera di capitaniata, megiarola, modenese originale, bionda piemontese originale, rossa calabrese, cucula di catanzaro, ermellinata di lucca originale, ecc...
Ceppi, insomma, e non razze vere e proprie. Almeno non all'inizio, e certo non tutte.
Oltre a queste esistevano delle razze che si discostavano un po' da questi standard, per alcune caratteristiche come il colore dei tarsi, la taglia e altre caratteristiche: ecco quindi siciliana, polverara, valdarno, romagnola (a cui personalmente accomuno i brianzoli originali).
Alcuni dei ceppi sopra nominati finirono col modificarsi con la selezione massale diretta, lentamente (per capirci, lo stesso processo che ha portato alla nascita della new hampshire per selezione diretta di un ceppo di rhode island), fino a raggiungere delle caratteristiche che li differenziavano maggiormente dagli altri polli. Così dalla megiarola si selezionò la cuccola, più pesante e tozza e a colorazione sparviero; dalle galline piemontesi le bionde che ora conosciamo, più grosse e pesanti; e così via per altri ceppi che si avvicinarono via via al concetto che ho di razza. Altri invece rimasero similissimi esteriormente, differenziandosi invece a livello di caratteristiche fisiologiche - es. leccese e trentina, molto simili ma la prima adattissima a climi caldi ed estati torride, la seconda adatta a pascoli in poendenza, inverni rigidi, ecc...
Detto questo: ci sono oggi ceppi davvero antichi di polli cui fare riferimento? Se li pensiamo puri ed intonsi no, non credo: sono pochissimi. la maggior parte ha visto immissioni di sangui stranieri. Se pensiamo invece a ceppi vecchi di 50, 60, 100, 200 anni sì, ce ne sono ancora, ma occorre capire se essi rappresentino davvero una razza o non siano piuttosto solo dei ceppi, appunto.
Andrea
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Molti allevatori dicono che sono le stesse galline che un pollo vale l altro ma io voglio vedere un vero pollo italico non una italianer o un incrocio falsato , sono stufo , dico basta alle menzogne io personalmente vorrei vedere nelle fattorie questi polli non solo nelle mostre , BASTA ovaiole le persone sono ingorde non gli interesa il pollo ma il prodotto , vorrei che insegnasero a scuola che sono patrimonio culturale e che non faccesero solo gita a agriturismi ma anche a mostre di razze se i venditori con un pulcino giallo fanno interesare i bambini noi allevatori possiamo farli restare di stucco con i volatili di colore differenti . Io ho solo 12 anni e non posso fare tanto ma mia sorella di 10 che non ha mai visto un maras gli ho fatto vedere un piccolo dal vivo lo amava , quindi forse si puo fare qualcosa . Spero che il mio messagio sia chiaro
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