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Consigli d'incubazione su temperatura (per non riaprire sempre le stesse discussioni)

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2013 13:03
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20/01/2011 09:40
 
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fase dìincubazione e fase di schiusa (ultimi 2 giorni) per polli
La temperatura deve mantenersi costante sul valore 37.7 °C = 99.7 °F per tutta la durata dell'incubazione, giorno di schiusa compreso.
Non ci sono temperature da alzare o diminuire nelle 2 fasi, agli embrioni da fastidio.

Esistono 2 misure della temperatura, una in gradi Celsius (°C) ed una in gradi Fahrenheit (°F). Le 2 misure hanno 2 termometri diversi, controllate quali dei 2 avete in dotazione per fare una corretta valutazione.

Un'oscillazione per pochi giorni fra i valori 36.5 °C (97.7 °F) per la minima e 38.5 °C (101.3) per la massima non incide sulla riuscita di schiusa. Una temperatura costante di 36.5 °C o 38.5 °C può incidere sulla riuscita di schiusa.

Una temperatura costantemente più alta o più bassa ma vicina a quella ideale, ad esempio 38 °C per la alta e 37.2 °C per la bassa non incide sulla riuscita di schiusa ma sui tempi. Sopra 37.7 °C nasceranno in anticipo, sotto in posticipo.


CONFRONTATE SPESSO IL VALORE DELLA TEMPERATURA NEL TERMOMETRO A MERCURIO CON QUELLO DEL TERMOREGOLATORE DIGITALE PER EVITARE MALFUNZIONAMENTI. Quando i 2 valori non corrispondono da qualche giorno, ritarare il termoregolatore seguendo il manuale istruzioni o chiamare la casa costruttrice per farsi mandare un nuovo termoregolatore.


Se manca la corrente o la macchina smette di funzionare, chiudete i fori di areazione per mantenere più a lungo al caldo le uova. Gli embrioni hanno una resistenza di circa 5-6 ore, maggiore dalla 2° settimana d'incubazione. Ad inizio estate la resistenza è superiore, dalle 12 alle 24 ore nell'ultima settimana.Nel mese di agosto l'embrione può resistere anche 4 giorni se la macchina è a temperatura ambiente e non posizionata in luoghi freschi come cantine ecc.
[Modificato da Rachele1 20/01/2011 09:46]
20/01/2011 18:57
 
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grazie rachele ma parlaci anche un po' dell'umidita' !!!
grasssssssssssssssie !!!
silvia
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01/04/2011 20:50
 
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Sono scettico sul fatto di chiudere i fori di areazione.....Quando manca l’energia elettrica e non c’è ricambio d’aria, è l’anidride carbonica la causa di mortalità. Da SUMMAGALLICANA...
01/04/2011 21:29
 
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quoto Beppe,la chiusura dei fori di areazione,può causare più danni della temperatura,ha me è successo due settimane fa,4 ore senza corrente durante la notte,la mattina ho trasferito le incubatrici da un altra parte.Risultato tutti nati solo con un po di ritardo.NB erano presenti anche uova acquistate e consegnate per posta,nessun bianca alla speratura tutte schiuse.
Per avere dei buoni risultati secondo me,oltre ad una buona incubatrice e necessario stabilizzare l'ambiente in cui vengono posizionate,tamponare aperture che possono generare correnti d'aria;evitare esposizione diretta ai raggi solari ecc.

Saluti
Sebastiano



02/04/2011 08:51
 
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si la chiusura dei fori di aerazione fa accumulare anidride carbonica, specialmente se gli embroni sono in stadio avanzato di sviluppo ma parlavo di incubatrici medie..in quelle troppo piccole o grandi professionali da 1000 e più uova come dicevi è sconsigliato
12/05/2011 11:00
 
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Sarebbe carino fare un post con i criteri di incubazione per tutti gli avicoli. io per esempio cercavo info sull'incubazione delle uova di fagiano. Hanno tempi, umidità e temperatura come quelle di gallina?
12/05/2011 15:48
 
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SI POTREBBE PARLARE ANCHE DEL UMIDITA
12/05/2011 15:48
 
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SI POTREBBE PARLARE ANCHE DEL UMIDITA
12/05/2011 15:56
 
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Sempre da SUMMAGALLICANA:



3. INCUBAZIONE

Le uova di pollo, come in tutti gli altri uccelli, sono meroblastiche, ossia ricche di vitello nutrizionale. Pertanto la segmentazione non interessa tutto il tuorlo, ma solo una piccola parte: il disco germinativo. Tale segmentazione è detta discoidale.

Lo sviluppo embrionale si compie in 2 momenti distinti:

· la prima fase internamente alla madre, nell’ovidutto

· la seconda fase in ambiente esterno, e solo se l’uovo è messo in condizioni di riprendere e di proseguire lo sviluppo già iniziato, affidandolo a una chioccia naturale o artificiale.

Nel pollo la fecondazione dell’uovo si può compiere entro 15-20 giorni al massimo dall’avvenuto accoppiamento. In altri uccelli domestici, quali il tacchino. può verificarsi anche in un lasso di tempo più lungo.

Generalmente le prime uova fecondate si ottengono dopo 24 ore dall’accoppiamento. Avvenuto l’accoppiamento, gli spermatozoi risalgono rapidamente l’ovidutto, e 15 minuti dopo l’ovulazione gli spermi penetrano nell’ovocellula attraverso la membrana vitellina, ma uno solo feconderà l’ovulo in quanto gli altri vanno incontro a degenerazione.

Dopo circa 5 ore dalla fecondazione il nucleo di segmentazione inizia a dividersi ripetutamente sino a formare il blastoderma o discoblastula, che ha la forma di un piccolo disco di colore bianchiccio del diametro di 4 mm circa, leggermente sopraelevato sul tuorlo. Tale segmentazione si compie nell’ovidutto a una temperatura di 40,5-41,5°C circa. Il rapido abbassamento della temperatura dovuto alla deposizione blocca ogni ulteriore sviluppo del blastoderma, che potrà riprendere solo quando l’uovo verrà posto in ambiente idoneo.

Al 20° giorno di incubazione il pulcino acquista la posizione definitiva per la schiusa: il capo è nascosto parzialmente sotto l’ala destra ed è rivolto verso il polo ottuso dell’uovo; le zampe, strettamente aderenti al corpo, hanno le dita e la regione plantare accollate alla membrana del guscio.

Al 21° giorno il feto ruota lentamente su se stesso e la sua posizione, all’atto della schiusa, ha una grandissima importanza e un ruolo decisivo sulla possibilità di uscire dal guscio.

Le malposizioni che possono essere assunte tra il 18° e il 21° giorno sono varie, e varie sono le cause specialmente se l’incubazione è artificiale: irregolarità a carico della temperatura, dell’umidità, della ventilazione, del movimento delle uova, il trasferimento dalla camera d’incubazione a quella di schiusa eseguito in modo brusco.

I momenti più critici e più delicati per lo sviluppo embrionale sono due:

· tra il 3° e il 5° giorno d’incubazione, con mortalità anche del 25%. A causa dei processi metabolici il sangue si arricchisce di anidride carbonica, ammoniaca e acido lattico: un eccesso di uno di questi cataboliti porta o alla morte immediata o a un eccessivo indebolimento dell’embrione. Altre cause che possono concorrere alla mortalità sono la temperatura troppo elevata o troppo bassa, un insufficiente movimento delle uova.

· tra il 18° e il 20° giorno. La mortalità è molto più elevata rispetto al primo periodo, potendo raggiungere il 50%. Le cause possono essere: indebolimento dell’embrione nella fase precedente, errori nella regolazione della temperatura, dell’umidità e della ventilazione dell’incubatrice, operazioni mal condotte nel trasferimento in camera di schiusa.

Inoltre nel pollo si conoscono decine di fattori genetici che possono portare a morte o a indebolimento dell’embrione (vol.II - XXI - 4) per cui nei ceppi caratterizzati da elevata consanguineità lo stato omozigote per tali geni è frequente e inevitabili sono i danni che ne derivano.
3.1. Incubazione naturale

Non tutte le galline e non tutte le razze sono adatte alla cova. Migliori sono le galline a duplice attitudine, tipo New Hampshire e Plymouth Rock. Le tacchine sono indiscutibilmente le migliori chiocce. Si deve dare la preferenza a soggetti di peso medio con abbondante piumaggio, vigorosi, privi di pidocchi pollini. Vanno scartati i soggetti deboli, sgarbati e selvatici. A una gallina possono essere affidate 11-15 uova, a una tacchina 19-21. Meglio non eccedere nel numero per evitare raffreddamenti che colpirebbero tutti gli embrioni, perché durante la giornata la chioccia, ripetutamente, trasferisce le uova del centro alla periferia del nido e viceversa. Ricordarsi di cospargere il nido con acaricidi.

Temperatura dell’uovo sotto le ali materne [1] :

in superficie 38,8-39,5°C (101-103°F)
al centro 40°C
3.2. Incubazione artificiale

Nelle incubatrici a tavolino la temperatura varia dai 38,8°C (100°F) delle prime 2 settimane ai 39,5°C (103°F) dell’ultima settimana. Nelle incubatrici ad armadio la temperatura oscilla fra 37 e 38°C.

Il calore prodotto dall’embrione aumenta durante tutto il periodo d’incubazione, ma il suo aumento è molto più rapido verso gli ultimi 2 giorni prima della schiusa. In questo momento la temperatura dell’uovo è superiore a quella dell’incubatoio di circa 2°C. Per questa ragione in molti incubatoi si tende a diminuire la temperatura della camera di schiusa di ½ o 1°C onde evitare la mortalità embrionale per eccesso di caldo.

L’umidità relativa nell’atmosfera dell’incubatrice può variare entro limiti piuttosto ampi senza che si verifichino eccessivi danni a carico dell’embrione e della schiusa. Esistono però limiti ottimali. Per le incubatrici amatoriali l’umidità relativa ottimale è pari al 35-45% (70-80°F).

L’umidità relativa consiste nel rapporto percentuale tra la tensione di vapore effettiva all’istante considerato - pressione parziale del vapor acqueo nell’atmosfera - e la tensione di vapore che sarebbe necessaria per rendere l’aria satura d’umidità alla temperatura e alla pressione attuali. Queste grandezze sono interdipendenti.

Spesso le incubatrici amatoriali sono fornite di igrometro che esprime l’umidità in °F in quanto lo strumento è un termometro con scala in °F con bulbo raffreddato attraverso una calza che attinge acqua per capillarità: più l’ambiente dell’incubatrice è secco, più l’acqua evapora e più i gradi °F sono bassi.

Approssimativamente la conversione tra °F e umidità relativa in % è la seguente:

°F 70 72 74 76 78 80 82 84 86 88 90 92 94
UR 35 37 39 41 43 45 47 52 57 62 67 72 77

Se l’umidità relativa è bassa, la schiusa è ritardata e molti embrioni muoiono prima; se è alta, la schiusa è accelerata e i pulcini nascono bagnati e appiccicaticci.

L’umidità assoluta è invece espressa dai grammi di vapor acqueo per m³ d’aria.

In una camera di schiusa a umidità statica, spesso usata dagli amatori, l’umidità relativa deve essere al 67-77% (90-94°F).

Quando manca l’energia elettrica e non c’è ricambio d’aria, è l’anidride carbonica la causa di mortalità.

Muovere le uova con una certa frequenza e delicatamente impedisce l’accollamento dell’embrione alle membrane del guscio. Movimenti bruschi sono assai dannosi e nelle prime 24 ore d’incubazione si corre il rischio di inibire lo sviluppo dell’apparato circolatorio.

Durante la speratura l’embrione è visibile come una macchia scura dalla quale si staccano delle diramazioni a guisa di raggi che conferiscono l’aspetto di ragnatela o di ragno, dovuto al sistema circolatorio extraembrionale. Quando si presenta un anello circolare di colore rosso (anello di sangue), lo sviluppo embrionale si è arrestato.

La disinfezione di uova e incubatoi si attua con fumigazioni di formalina e permanganato di potassio nelle prime 24 ore d’incubazione: 30 cc di formalina e 15 gr di permanganato per 15 minuti con ventilatori funzionanti e aeratori aperti.
3.3. Inconvenienti durante l’incubazione e alla nascita

· Numero eccessivo di uova infeconde: congelamento della cresta e dei bargigli nel gallo, gallo troppo vecchio, sterilità del gallo, gallo con cresta e bargigli piccoli, uova conservate troppo a lungo e in condizioni non idonee, errori di alimentazione, acqua da bere scarsa, troppo calda o troppo fredda.

· Anello di sangue: temperatura dell’incubatrice troppo alta, specialmente nel primo periodo, uova vecchie, riproduttori ammalati.

· Eccessiva mortalità nel guscio: temperatura dell’incubatrice troppo alta, mancanza di ventilazione, movimento delle uova non ben eseguito, errori nell’alimentazione delle madri se la mortalità si verifica tra 10° e 14° giorno, errori nella ventilazione, pullurosi o altre malattie infettive.

· Uova bucate ma non schiuse: umidità insufficiente, ventilazione inadeguata, temperatura elevata o bassa.

· Schiusa precoce: temperatura dell’incubatrice troppo elevata oppure con sbalzi eccessivi, vibrazioni inabituali ed eccessive.

· Schiusa tardiva: temperatura troppo bassa.

· Pulcini asciutti: temperatura elevata, umidità e ventilazione non appropriate.

· Pulcini con malformazioni: temperatura troppo alta o troppo bassa, posizione scorretta delle uova, movimento delle uova imperfetto, fattori genetici.

· Pulcini deboli: sovrariscaldamento dell’incubatrice.

· Pulcini piccoli: uova incubate piccole, umidità bassa e temperatura elevata.

· Pulcini con respiro affannoso: eccessiva umidità alla schiusa, infezioni.

· Pulcini bagnati: temperatura troppo bassa oppure umidità elevata durante l’incubazione, scarsa ventilazione, onfalite.

· Pulcini incapaci di bucare il guscio: bassa umidità durante l’incubazione, umidità elevata o insufficiente al momento del trasferimento in camera di schiusa.


4. ALLEVAMENTO

Sia nell’allevamento a terra che in quello a batteria la temperatura delle madri artificiali nei primi 7-10 giorni deve essere di 35°C, per diminuire progressivamente di 2-3°C e raggiungere, al termine della 4ª settimana, i 19-18°C. La temperatura della pulcinaia, al di fuori delle aree riscaldate, deve essere di 18-19°C, potendosi al minimo raggiungere i 15°C. Un pulcino può sopportare senza danni una diminuzione di 3°C per la durata massima di 1 ora e ½ circa, ma esso è molto sensibile al raffreddamento specialmente nelle prime 2 settimane di vita. Se la temperatura delle madri artificiali non è idonea, i pulcini fuggono dalla fonte di calore se troppo elevata, al contrario si stipano gli uni sugli altri se è troppo bassa.

È indispensabile che l’aria circoli liberamente sia sotto la madre artificiale che nella pulcinaia, senza però che si creino correnti, specie durante le prime 4 settimane.
[Modificato da peppe6622 12/05/2011 15:59]
12/05/2011 19:35
 
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grazie di tutto peppe
12/05/2011 21:58
 
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Prego, ma ho solo fatto un copia e incolla (e qualche aggiustatina qua e la).. :-)
25/06/2012 14:24
 
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Grazie anche da parte nostra a Peppe!
Siamo alla prima incubata e sono due giorni che il caldo eccessivo fa aumentare fino a 104°f la temperatura dell'incubatrice, siamo sconsolati!
http://www.facebook.com/innoisureu#!/pages/Innoi-Su-Reu/303319356831
27/02/2013 13:03
 
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La fase di schiusa è di tre giorni non di due come dice Rachele.
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