Disturbi come l'ansia, la depressione possono essere collegati alla perdita di densità ossea e a malattie come l'osteoporosi.
Nono solo fattori fisici dietro a malattie come l’osteoporosi, ma anche fattori mentali come ansia e depressione
Di tutto avremmo potuto pensare ma non che dietro all’indebolimento delle ossa ci potessero essere anche disturbi psichici come l’ansia e la depressione. Eppure questo è quanto suggerito da un largo studio condotto dai ricercatori della delle Deakin University (Australia) e della Norwegian University of Science and Technology, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Affective Disorders.
La ricerca ha coinvolto oltre 8mila uomini e donne norvegesi e mostra come una diminuzione della densità ossea possa essere influenzata da diversi fattori, tra cui anche quelli legati alla sfera psichiatrica. «Tra i diversi fattori di rischio che causano la diminuzione della densità ossea ci sono l'età avanzata, l'essere donna, la predisposizione familiare, un inadeguato apporto di calcio e di vitamina D. Ora abbiamo riscontrato che anche una cattiva salute mentale può essere fattore di rischio», spiega la dottoressa Lana Williams della Deakin University.
Già di recente, la possibile associazione tra malattie psichiatriche – in particolare la depressione – e l'osteoporosi è stata oggetto di un crescente corpo di ricerca. Ora però il team di ricercatori sta lavorando per comprendere il perché di questa connessione, e se i farmaci usati per trattare queste patologie possano anch’essi contribuire all'insorgere dell’osteoporosi e altri problemi legati alla salute delle ossa.
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