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Il topic su Zeman

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2024 11:07
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22/04/2015 00:01
 
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Cagliari, Giulini: "Forse ho sbagliato a puntare su Zeman e Zola il primo anno"
--
oh,ecco uno che fa autocritica.
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22/04/2015 08:03
 
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così ha regalato cinque minuti di orgasmo al pisellino di Bersani e Ciardi. Aspettiamo Baff.
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22/04/2015 14:36
 
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Re:
lucaDM82, 22/04/2015 00:01:

Cagliari, Giulini: "Forse ho sbagliato a puntare su Zeman e Zola il primo anno"
--
oh,ecco uno che fa autocritica.




o forse ha sbagliato a vende' tutti i migliori?(quasi tutti a noi tra l'altro...(e se quelli erano i migliori pensa l'altri...))
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22/04/2015 14:44
 
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Con una squadra scarsa meglio un minestraro.Ha fatto un po' l'errore di baldini che prese luis enrique e parlava di modello barcellona ma in squadra avevamo i fichi secchi...
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22/04/2015 15:10
 
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Re:
lucaDM82, 22/04/2015 14:44:

Con una squadra scarsa meglio un minestraro.Ha fatto un po' l'errore di baldini che prese luis enrique e parlava di modello barcellona ma in squadra avevamo i fichi secchi...



e al Barcellona se gli chiedi Osvaldo e Jose Angel te rimandano subito a casa..

Cmq al di là degli errori di Giulini pure Zeman se dovrà rende conto che è meglio se si confronta con un'altra dimensione di calcio.

Non è possibile neanche che te a 70 anni puoi allena' solo se te prendono i giocatori giusti.


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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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23/04/2015 13:12
 
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no ma je n'avessero preso uno in vari anni però!
ah già....TACHTSIDIS!!! [SM=g7305]


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26/04/2015 21:08
 
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Si ok, a Roma sto discorso ha avuto un fondamento perchè ritrovarsi con 2 centravanti non aveva molto senso, idem dargli Piris come terzino destro.
Mo' in tutta la sua carriera con 10 e passa esoneri credo ci sia stato anche dell'altro. Altrimenti qua ogni allenatore potrebbe accampare sta cantilena e rifarsi un curriculum.

Però sta cosa de Verratti me pare abbastanza forzata.
E chi avrebbero dovuto cedere sapendo che fa il 4-3-3? De Rossi a cui avevano rinnovato a 6 milioni 5 mesi prima?
Verratti con Zeman escludeva De Rossi. Tachtidis l'ha voluto lui, ma naturalmente come riserva.Poi in campo co DDR centrale s'è reso conto presto che nn poteva anda' lontano.

Mo' a Cagliari non gli hanno preso i giocatori? bah..gli si è fatto male Sau e Ibarbo , sic, l'ha visto poco.
Però ha perso una marea di partite in casa contro squadre abbordabili.Questo mi pare un dato su cui possa accampare poche scuse.
E , secondo me cmq, l'errore piu' grande lo ha fatto tornando là dopo l'esonero di Zola. Quello azzera tutti sti discorsi sui giocatori che nn gli avrebbero preso.

[Modificato da Sound72 26/04/2015 21:08]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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26/04/2015 22:00
 
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Secondo me una squadra complessivamente mediocre come il cagliari necessitava di un allenatore normale,un catenacciaro alla reja,uno da lotta alla salvezza.Zeman col suo gioco era inadeguato,significava voler fare le nozze coi fichi secchi.
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16/06/2015 16:46
 
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I suoi detrattori vedono Lugano come un esilio: non ha ricevuto offerte dall’Italia?
"Soltanto un mese fa avevo dato la parola al presidente Sebastiani, che insisteva per riportarmi al Pescara. E ho rifiutato di parlare con altre quattro squadre che mi volevano offrire la panchina".

Ad ascoltare altre proposte non si fa peccato.
"Quando do la mia parola per me vale come una firma. Non è la prima volta che chi ho davanti ragiona in maniera differente. Ne resto deluso, ma non per questo cambio modo di agire. Ancora fino a martedì scorso Sebastiani mi ha ripetuto: lei è il nuovo tecnico. Poi ha cominciato ad elogiare il lavoro di Oddo, quindi non ha risposto più al telefono e alla fine mi ha fatto arrivare una proposta indecente...".
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16/06/2015 19:30
 
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replica di sebastiani
"Io eviterei anche di rispondere a Zeman perché, evidentemente, purtroppo sono stato io a non capire in questi anni questo allenatore e soprattutto questa persona. Quello che ha detto è una cosa vergognosa e grave perché io, come presidente del Pescara, non ho fatto nessuna proposta indecente a Zeman, sapendo anche come il mister tiene ai fatti suoi - ha detto il massimo dirigente del Pescara -. Ribadisco che nessuno lo avrebbe mai chiamato, ci mancherebbe per venire gratis a Pescara. Se c'è qualcuno che non ha mantenuto la parola che aveva dato al Pescara non è certo il Delfino Pescara, ma Zeman, che tre anni fa disse che sarebbe stato un pazzo ad andare via e il giorno dopo invece ha lasciato Pescara. Il mister però è così e, forse, più passa il tempo più capisco quelle persone che lo avevano catalogato in un certo modo", ha concluso Sebastiani.
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un bel re mirda ci sta bene [SM=g8074]
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17/06/2015 09:53
 
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Cosi..a grandi linee..Sebastiani nn me pare che abbia tutti i torti.
Ma cmq..so diatribe loro, quando ne parli pubblicamente tralasci sempre qualcosa.
In ogni caso a Lugano potrebbe fare qualcosa di buono visto che là il campionato da dicembre a fine febbraio è fermo.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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18/06/2015 09:49
 
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Speciale L'EQUIPE su Zeman


l'homme qui a enchanté l'Italie du Catenaccio avec des équipes d'inconnus au jeu offensif et spectaculaire..

www.lequipe.fr/Football/Article/Zdenek-zeman-prophete-en-son-pays/567322?xtatc...[Zdenek-zeman-prophete-en-son-pays]

Peccato che sul sito ci sia soltanto l'intro dell'articolo..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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17/02/2017 11:49
 
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È tornato il boemo [SM=g11491]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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17/02/2017 12:03
 
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Re: replica di sebastiani
lucaDM82, 16/06/2015 19.30:

"Io eviterei anche di rispondere a Zeman perché, evidentemente, purtroppo sono stato io a non capire in questi anni questo allenatore e soprattutto questa persona. Quello che ha detto è una cosa vergognosa e grave perché io, come presidente del Pescara, non ho fatto nessuna proposta indecente a Zeman, sapendo anche come il mister tiene ai fatti suoi - ha detto il massimo dirigente del Pescara -. Ribadisco che nessuno lo avrebbe mai chiamato, ci mancherebbe per venire gratis a Pescara. Se c'è qualcuno che non ha mantenuto la parola che aveva dato al Pescara non è certo il Delfino Pescara, ma Zeman, che tre anni fa disse che sarebbe stato un pazzo ad andare via e il giorno dopo invece ha lasciato Pescara. Il mister però è così e, forse, più passa il tempo più capisco quelle persone che lo avevano catalogato in un certo modo", ha concluso Sebastiani.
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un bel re mirda ci sta bene [SM=g8074]




considerando come si sono lasciati in ottimi rapporti non è per niente sorprendente...
[SM=g27993] [SM=g11491]
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17/02/2017 19:02
 
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in generale mi piace il ritorno di zeman in A...solo che sebastiani invece di rinforzarsi dopo le due promozioni ha sempre indebolito la squadra quindi non vedo come fare progetti di lungo periodo con un presidente che ha tappato due volte nel momento decisivo.
Poi il fatto che il Pescara abbia giocato con la maglia del Vicenza per le minacce degli ultras e'stata una vergogna,capisco il timore ma andavano denunciati.
Comunque in bocca al lupo a zeman,mi immagino sconfitte tipo 8 a 5. [SM=x2478856]
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18/02/2017 09:29
 
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Pescara Vicenza nessuna differenza [SM=x2478856] credo che abbiano proprio la terza maglia biancorossa.
Vabbe' con Zeman è amoreodio a cicli un po'per tutti.
A me sarebbe piaciuto vedergli finire la carriera a Foggia.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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18/02/2017 09:39
 
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però a Pescara c'è il mare.
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19/02/2017 16:56
 
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E' tornata Zemanlandia [SM=g11491]

beh..comunque è un mezzo scandalo che una panchina per Zeman in questa Serie A arrivi solo a metà febbraio da una squadra virtualmente retrocessa.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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19/02/2017 22:03
 
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I gol del pescara li ho azzeccati [SM=x2478843]
Contentissimo x zeman alla faccia dei gufi (anche romanisti)
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26/05/2019 17:07
 
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L'occasione è festeggiare con qualche giorno di ritardo il compleanno: la carta di identità recita 72, portati alla grandissima. Zeman regala la mitica smorfia con le labbra e rifà i conti: "Io me ne sento 40, non di più". Quando sei a cena con "Il mister" devi mettere in conto due cose. La prima è essere interrotti continuamente per foto, autografi e strette di mano cui si concede sempre con grande disponibilità. La seconda è che la cena si divide sempre in un primo tempo al coperto, e un secondo (dolce, caffé, amaro) in un tavolino all'aperto, perché la sigaretta chiama. E non fa differenza se è una serata di maggio che pare novembre. "Che faccio? Tiro palline... (traduzione, gioco a golf, ndr) e vedo calcio, anche se mi diverte poco. E aspetto la chiamata giusta. Le tre quattro ricevute quest'anno non lo erano".

Come è stata questa stagione vista da fuori?
"Brutta, perché in 50 anni sono stato fermo poche volte. In più non è stato un anno di grande calcio in Italia. Tra le cose positive la Nazionale che sta cambiando mentalità".

La lotta scudetto è finita presto.

"Sono otto anni che finisce prima di cominciare".

Come giudica la stagione di Ronaldo?

"Un po' peggio di quella di Quagliarella".

Mister...

"È un campione. Ma il salto di qualità della Juve non c'è stato. Senza Ronaldo aveva raggiunto due finali di Champions".

Da chi si aspettava di più?

"Forse dal Napoli di Ancelotti, ma aprire un nuovo ciclo non è facile. L'Inter si ritrova a lottare fino all'ultimo come l'anno scorso. Ha costruito poco. Mi aspettavo un calcio migliore".

Cosa è successo alla Roma?

"Troppe cose non hanno funzionato. A partire dalla campagna acquisti, non mirata. Mi è dispiaciuto per Di Francesco ottimo ragazzo e tecnico. Se prendi uno come lui poi devi seguire le sue indicazioni. Ma oggi i tecnici contano poco".

Dopo Totti la Roma ha salutato anche De Rossi

"Capisco la delusione dei tifosi, ma cerco di capire anche il club. Un giocatore che ha dato 18 anni alla Roma meriterebbe di decidere lui quando smettere. Ma il calcio di oggi non lo permette. Mi spiace che De Rossi abbia fatto con me la peggior stagione della sua carriera: non so ancora se per colpa mia o sua".

Cosa salva del campionato?


"L'Atalanta, che gioca il calcio più europeo di tutte. La Coppa Italia della Lazio, la salvezza di Spal e Bologna. Mihajlovic ha cambiato mentalità alla squadra: con lui ha giocato sempre per vincere".

Si aspettava quattro inglesi nelle finali di Coppa?

"Le inglesi hanno mentalità offensiva, giocano per fare un gol in più. E il loro campionato è più bello e divertente. Qui è l'opposto. Si gioca per non prenderle".

In Premier le prime 5 hanno tecnici stranieri: merito loro?

"Il contrario. Gli allenatori si adattano al calcio inglese. Se vediamo una vecchia partita del Barcellona e una oggi del City giocano un calcio diverso. La grandezza di Guardiola, il più bravo di tutti, è adattare la sua filosofia ai tornei in cui va".

E Ten Hag con l'Ajax?

"Continua nel tracciato del grande Ajax, dove lanciano talenti. Ha idee e la possibilità di esprimerle. Oggi pochi allenatori hanno idee".

Nulla di nuovo in Europa?

"A livello tecnico e tattico no. Ma la conferma che le squadre che vogliono proporre qualcosa, alla fine vanno avanti".

Si è riproposta la divisione tra risultatisti e giochisti...

"E lo chiede a me? Un allenatore deve cercare di far divertire la gente. I risultati sono la conseguenza di quello che proponi. Chi gioca bene a lungo andare vince".

Cosa pensa dell’idea della Superchampions?

"Che questo piano ammazzerebbe i campionati. È una corsa solo ai soldi ma il calcio per me è la passione della gente che può assistere alle partite. Trovo giusta la protesta dei club contrari".

Quanto è difficile nell'era dei social entrare nelle teste dei giocatori?

"È molto più difficile. Ho cominciato che la squadra era una famiglia, si stava insieme, oggi il calcio è uno sport di 11 individui. Ognuno si fa gli interessi propri".

Cosa pensa degli staff tecnici così allargati?


"Sono una esagerazione. Un allenatore non deve demandare troppo, ha lui il dovere di sapere tutto ciò che c'è da fare in campo".

Il suo Lecce è tornato in A , il suo Palermo invece è retrocesso in C...

"Sono contento per la piazza di Lecce che vive di calcio. Sul Palermo ci sarebbe da parlare due giorni".

È un suo cruccio non averlo allenato?


"Sì. Sono sempre stato convinto che avrei finito la mia carriera lì dove la cominciai da ragazzo...".

Aspetta una nuova panchina?

"Passione, voglia e testa sono le stesse. Le mie idee e il mio calcio ancora moderni. Sei anni fa dissi che ero avanti 20 anni: resto in vantaggio di 14".

Quando le candeline costano più della torta si cominciano a fare bilanci... Qual è la cosa più importante nella vita? E cosa la spaventa?

"La propria salute e quella di chi hai vicino. E di conseguenza mi spaventa la malattia. Ho vissuto in questi ultimi anni il dramma di mio figlio Andrea che ha affrontato con coraggio una grave malattia. In quel momento in cui hai paura che il corso della natura si stia rovesciando, nulla ha più un senso. Ogni certezza si sgretola. È stato uno shock di cui parlo solo ora perché si è risolto abbastanza bene. Ma solo chi ha vissuto qualcosa di simile può capire sensazioni, il vuoto, il male dentro che niente può attenuare finché le cose non tornano al loro posto".

Guardando indietro ha rimpianti? Cambierebbe qualcosa?

"Non potrei farlo anche volendo. Ho commesso errori, ma chi non ha mai fatto cose di cui si è pentito? Sciocchezze però rispetto alla vita globale. Ho vissuto la mia come volevo e se ho sbagliato l'ho fatto in buona fede. C'è solo una ferita mai rimarginata, ma non per colpa mia...".

Quale?

"Nell'estate del 1968 da Praga venni a Palermo con mia sorella per passare le vacanze con mio zio Čestmír Vycpálek. Scoppiò l'insurrezione politica che portò alla Primavera di Praga. E nella notte fra il 20 e il 21 agosto ci fu l'invasione sovietica. Rimasi in Italia senza poter tornare: per venti anni non ho più rivisto la mia famiglia. Venti anni senza ricordi. Non mi mancano coppe e scudetti, mi mancano quei 20 anni".

E cosa chiede al futuro?

"La salute dei miei familiari e altri 20 anni per me. La carriera dipende da chi chiama ma spero ancora di ricevere l'affetto degli sportivi, il riconoscimento per quello che sono riuscito a dare e dire alla gente".

Andrea De Caro
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