Avete mai terminato un racconto con 'era tutto un sogno?'

Io l'ho fatto una volta alle medie, poi in un altro avevo creato una situazione dove il lettore poteva decidere se ciò che era successo era un sogno oppure no. Nemmeno io avevo ben chiaro se ciò che era successo era frutto della fantasia dei personaggi o era tutto vero.

Voi avete già terminato una storia (anche mai pubblicata) così?

Sì, una sola volta, e questa storia è attualmente pubblicata sul mio account; si trattava di uno dei miei primi tentativi di originale -anche se in origine era un fanfiction, e i risultati si vedono =_=.
Ora come ora, però, lo considero un espediente narrativo piuttosto banale.

Non concordo con Satomi: se si riesce a giocare bene questa carta il "era tutto un sogno" non diventa così banale. Secondo me è una buona idea il non marcare distintamente la linea di confine tra sogno e realtà a tal punto da non far capire bene cosa sia effettivamente successo (qui sono stata influenzata da XXXHolic delle Clamp XD).

Mah... Narrare una sequenza di avvenimenti per poi liquidare il tutto alla fine con "era tutto un sogno" per me è banale. Ti lascia con un senso di vuoto e, diciamolo, se la storia era bella ti fa pure restare male. Ricordo un film in cui l'azione era arrivata al culmine... e poi si scopre che il protagonista, una specie di veggente, aveva semplicemente immaginato quanto sarebbe accaduto, dunque si sarebbe regolato di conseguenza.
La mia espressione fu da manuale XD

Però su una cosa concordo con Armonia: dipende. I peggiori clichè possono essere ben sfruttati da ottimi narratori.

Non mi pare di averlo mai fatto (anche se sono di memoria corta e le storie iniziano a esser tante). Come tutto, può aver senso se usato bene e no se usato male XD
Normalmente, un sogno viene dal subconscio del personaggio. Gli eventi perdono quindi valenza di per sé e vanno a cadere tutti sulla caratterizzazione del sognatore. Tutti i comprimari non si comportano come si comportano realmente ma come li vede il pov. Eccetera. Può essere un bello studio caratteriale, perché no!
Se l'ambientazione permette sogni speeeciaaaaali, beh, che siano coerenti con le regole dell'ambientazione - livello di chiarezza, simbolismo, conseguenze sulla realtà eccetera.



...ah no sono una deficiente, sì che l'ho fatto e anche di recente, in una flashfic original. La versione a fumetti, di gran lunga superiore e non mia, è qui; per iscritto, quella conclusione che lì è così carina mi sembrava monca e ho aggiunto due righe di dormiveglia finale perché mi piaceva l'immagine. Non ha particolarmente senso, ma il punto è che l'intera flashfic non ha un senso sequenziale, è solo una trasposizione di un'idea visiva dal pov di un personaggio con grandi fantasie.

Poi beh FFX ma FFX non conta. FFX ce l'ha canone e 'era tutto un sogno' lì aggiunge senso e trama a secchiellate.

No.
E' una cosa che odio u__u


Certo, in determinati frangenti può essere un ottimo espediente, ma personalmente preferisco evitare :D

Non esattamente... cioè, non ho mai inserito questo espediente al termine di una fanfic.

Una volta l'ho usato nel primo capitolo di una long, per far partire da lì l'evoluzione sentimentale tra due personaggi.
Lei si ritrova a vivere una situazione assurda assieme a lui, situazione che la costringe a guardarsi dentro e capire delle cose fondamentali di sé... per poi svegliarsi e scoprire che era tutto un sogno, dunque lei si rende conto di aver interiorizzato lui come la sua coscienza e da lì inizia a guardarlo sotto una nuova ottica, più intima.

Un'altra volta, invece, sempre all'inizio di una long, ho inserito l'elemento del "sogno indotto" (se così possiamo chiamarlo).
Una ragazza crede di vivere una certa scena, molto intima a livello psicologico, con un uomo che odia... ma poi scopre che era tutto un sogno creato da lui, che è dotato di poteri psichici e che si è introdotto nel suo mondo onirico.
Anche in questo caso l'espediente mi serviva per far nascere una storia d'amore tra i due.

Doralice84, 09/06/2011 18.32:

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Non esattamente... cioè, non ho mai inserito questo espediente al termine di una fanfic.

Una volta l'ho usato nel primo capitolo di una long, per far partire da lì l'evoluzione sentimentale tra due personaggi.
Lei si ritrova a vivere una situazione assurda assieme a lui, situazione che la costringe a guardarsi dentro e capire delle cose fondamentali di sé... per poi svegliarsi e scoprire che era tutto un sogno, dunque lei si rende conto di aver interiorizzato lui come la sua coscienza e da lì inizia a guardarlo sotto una nuova ottica, più intima.

Un'altra volta, invece, sempre all'inizio di una long, ho inserito l'elemento del "sogno indotto" (se così possiamo chiamarlo).
Una ragazza crede di vivere una certa scena, molto intima a livello psicologico, con un uomo che odia... ma poi scopre che era tutto un sogno creato da lui, che è dotato di poteri psichici e che si è introdotto nel suo mondo onirico.
Anche in questo caso l'espediente mi serviva per far nascere una storia d'amore tra i due.

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Però così è diverso. Io intendo 'era tutto un sogno' come finale.

Perché, conosci un altro modo per giustificare una James/Hermione?

No, ma mi piacerebbe. Le storie con questo finale mi hanno sempre lasciata a bocca aperta, incacchiata come una biscia, e per suscitare reazioni tanto forti vuol dire che a) la storia era buona e b) questo espediente ti lascia di stucco.... ed è questo che io cerco. Devo rimanere stupefatta xD

Mi sembra di averlo fatto più di una volta, ma non ricordo... ho scritto troppe storie XD

Ho scritto una storia in occasione del primo aprile in cui le azioni svolte dal protagoniste sono tutte un sogno, o meglio un incubo. Peccato che quello che ha sognato si avvera XD
Era una flashfic.

Alice Sacco, 09/06/2011 18.39:

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Però così è diverso. Io intendo 'era tutto un sogno' come finale.

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Sì, sì... infatti non ho mai usato quell'espediente per terminare una fanfic... portavo solo degli esempi della sua applicazione al di fuori di un finale. :)

Lizzyluna, 09/06/2011 20.12:

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Perché, conosci un altro modo per giustificare una James/Hermione?

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Una giratempo scampata alla distruzione generale nel Reparto Misteri...?
No, vabbè, sarebbe eccessivo da parte di Hermione interferire in questo modo negli eventi passati... o forse no? Magari inconsapevolmente... cioè, capita negli anni '70 per sbaglio e sempre per sbaglio s'innamora di James...
Ok, è meglio se freno la mia fantasia... U_U

E beh, dipende...

Se l'espediente è usato sapientemente, l'effetto finale non è così banale. Se è usato però da uno che non se la cava tanto... oltre a sembrare banale sembra proprio brutto...!

Usato e pubblicato. Il fatto che fosse il sogno del mio pg di un gdr narrativo non ha importanza, come non ne ha il fatto che chiunque conoscesse detto pg sapesse dalla prima riga chesi trattava di un sogno ^_^
Tra l'altro, ci ho preso gusto e in questi giorni sto scrivendo la seconda storia, che finirà con lui che si sveglia più scioccato della prima volta XD
Come espediente non è malvagio, dipende tutto da cosa si vuol dire con la storia, da come lo si dice e, soprattutto, da quello che si riesce a far intuire su quello che succederà poi.

Mi è capitato in un crossover, "White snow comet", in cui ho incrociato i personaggi di Aria con quelli di Iditial D, anche se l'ho usato più come citazione di un noto racconto.

L'ho fatto.
Ma era una cosa tremenda e demenzialissima, in cui facevo rimanere incintO un tizio.
Se non l'avessi fatta finire così, temo che il personaggio sarebbe uscito dallo schermo per ammazzarmi in maniera violenta e dolorosa.

Non l'ho mai usato per un finale ma potrebbe rivelarsi un ottimo espediente, nel caso in cui la trama permettesse l'uso di questo escamotage senza suscitare il disappunto del lettore. Ovvero, sarebbe bene strutturare il racconto in modo tale da evitare che il lettore si senta preso in giro (un po' come se gli strappassero il copione che aveva tra le mani e gliene dessero un altro, totalmente slegato dal primo); e l'unico modo per evitare questo effetto, secondo me, sarebbe quello di indurlo a dubitare della veridicità di ciò che accade nel racconto.

L'idea di fondo per me non è affatto banale. Ovviamente, molto dipende un po' dai gusti di chi scrive e di chi legge, ma io, ad esempio, adoro i racconti dal finale un po' ambiguo (sul genere Inception o Fight Club, per intenderci), che lasciano al lettore la possibilità di scegliere liberamente l'interpretazione del finale. E' chiaro che questa scelta comporta qualche rischio, ma se l'autore crea una trama solida, in cui quest'ultima opportunità è plausibile, non vedo proprio perchè scartarla a priori.

Non mi è mai capitato, in realtà.

Non escludo di poter chiudere delle storie con finali liberamente interpretabili, ma più probabilmente giocherei sulla possibilità che sia stato tutto in qualche modo un'illusione (indotta da qualcuno/qualcosa), più che un sogno...un finale così mi ricorderebbe molto Through the looking glass, ed io tendo ad evitare di richiamare la trama di storie che, per me, sono state importanti - temo che non sarei abbastanza obiettiva e rischierei di sconfinare nel "plagio" (o, almeno, nella mancanza di originalità) gestendo le cose in maniera troppo simile a quanto fatto nell'opera originale.

Si XD

Ammetto che non è il massimo della fantasia, ma era l'unica via d'uscita per evitare che il protagonista (che compie un'aggressione) si macchiasse 'realmente' del suo ignobile atto, pur redimendosi (perché, nonostante fosse un sogno, emotivamente l'aveva vissuto).

Tra l'altro non era proprio un sogno, lui lo crede un sogno, in realtà un altro personaggio ha compiuto un incantesimo per manipolare il passato e fargli credere che fosse stato solo un sogno.

Ebbene sì, una situazione un po' incasinata. Non farci caso. ;)

Finivo così tutti i temi delle elementari/medie xD
Per ora non ho usato questo finale in nessuna fanfic, perchè al momento ne ho scritte solo due non ancora complete u.u