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Trama
Il film è incentrato su uno scopritore di talenti dei Philadelphia 76ers che viaggia in tutto il mondo e che vorrebbe tornare a casa dalla sua famiglia per poter fare l'allenatore. Il presidente della squadra gli comunica che vorrebbe nominarlo vice, ma muore il giorno dopo e così inizia il travaglio del protagonista, osteggiato soprattutto dal nuovo "capo". La storia prenderà una svolta quando il
talent scout entrerà in contatto in modo molto curioso con un grandissimo giocatore spagnolo in un playground.
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Pareri
✅ Questo film è una sorta di
ripoff di "Che aria tira lassù?" (pellicola del 1993 prodotta dalla Disney). Hanno semplicemente tolto la questione-Africa, hanno rappresentato l'Europa come il terzo mondo e hanno aggiunto degli aspetti tecnici, ovviamente tutta la magia degli anni '90 è stata rimpiazzata da una città scura (spesso notturna) e da ambienti angusti.
✅ Ci sono un sacco di cameo di giocatori, ex giocatori, allenatori e tecnici NBA. Chi segue la lega statunitense impazzirà di gioia, per me è un "meh".
✅ Una delle chiavi di lettura del film è come reagire alle avversità della vita con l'unione familiare (in questo caso il protagonista viene pesantemente mobbizzato e obbligato a vivere un'esistenza fatta di sacrificio che non ha mai scelto), ma l'empatia fra lo scopritore di talenti e il giocatore (uno con la mano "incidentata" ha dovuto rinunciare alla sua carriera da star NBA, l'altro rischia la sua per una condanna in Spagna) finisce in un discorso molto veloce in macchina.
✅ Il secondo "cattivo" della storia oltre al nuovo presidente è un giocatore che è già praticamente entrato nell'NBA. Sono scene che non hanno senso, perché puntualmente il ragazzo spagnolo si trova sempre davanti questo ogni volta che è sul campo. Sto dicendo che quando vuoi mettere nella storia una rivalità (forzatissima in questo caso perché l'altro non avrebbe motivo di essere lì) devi introdurla con una
backstory, non far comparire personaggi completamente
ad cazzum.
✅ Il doppiaggio è fatto molto bene, ma Adam Sandler "compresso" in un omino barbuto che parla in modo sommesso e a volte ripetendo le frasi anche no, dai.
✅ Il film è troppo lungo.
✅ Spoiler: la pellicola finisce con un messaggio molto controverso: "diventa virale sui social, ricevi
endorsement e sarai realizzato". Eeeh... no. Non è così che finiva "Che aria tira lassù?" che invece spronava a lottare insieme nonostante le differenze culturali e a battersi per il bene comune.
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Conclusioni
Ma i BCisti e gli utenti di FFZ cosa ne pensano dell'ultimo fenomeno cestistico su Netflix?
Vale la pena?
Per me sì, ma solo se si è appassionati sfegatati dell'NBA e molto addentro alle realtà social. Io essendo nato negli anni '80 un po' di puzzetta l'ho sentita.