75 anni fa: Insurrezione 23-25 aprile 1945

Sextum
00venerdì 24 aprile 2020 20:40

75 anni... tanti nei sono passati da quei giorni fondamentali per la nostra libertà, una libertà che mai, in questi 75 anni, è stata messa messa in discussione come in questi ultimi anni per il rinascere di pericolose spinte nazionaliste e sovraniste in Europa e nel Mondo e ancor di più in Italia dove sono incarnate da movimenti beceri, squallidi, sguaiati, inconsistenti e pure pericolosi.

Basta pensare, per rendersene conto, di cosa sarebbe successo se al posto dell'ottimo Conte avessimo avuto il fancazzista salvini a Palazzo Chigi.

Probabilmente oggi non scriveremmo nulla occupati come saremmo a seppellire i cadaveri, ammesso che fossimo ancora vivi.

Ma torniamo all'Insurrezione con questo scritto, non mio, ma che riporto volentieri per la chiarezza dell'esposizione dei fatti di quei giorni... a futura memoria

Sextum
00venerdì 24 aprile 2020 20:48
GENOVA

Genova è l'unica città europea in cui le forze armate del Terzo Reich si sono arrese ai Partigiani

Alle 19,30 del 25 aprile 1945 il generale Günther Meinhold e l'operaio comunista Remo Scappini, rispettivamente comandante delle truppe germaniche dell'intera area genovese e presidente del CLN della Liguria, firmano l'atto di resa in base al quale tutte le forze tedesche operanti nell'area si arrendevano alle formazioni partigiane. Lo storico evento ebbe luogo a Villa Migone, dove risiedeva il cardinale Pietro Boetto, arcivescovo di Genova, uno dei mediatori nelle trattative che portarono alla resa.

23 aprile 1945

Il CLN decide di dare avvio all'insurrezione e tutte le formazioni partigiane della zona convergono sulla città, di fatto circondando il nemico, che tuttavia dispone di 12.000 uomini in città e 18.000 nei dintorni: una forza che è molto difficile battere, ma che si può contrastare.
Il comando militare partigiano conta anche sul fatto che da qualche tempo il cardinale Boetto si sta adoperando affinchè vengano risparmiati ulteriori sofferenze ad una città stremata dall'occupazione e dai bombardamenti alleati, e presume che il generale Meinhold non intenda dar seguito alla minaccia di far aprire il fuoco sull'abitato alle potenti batterie collocate sulle alture e nella zona del porto.
La situazione è resa ancora più complessa e rischiosa dal fatto che le intenzioni tedesche non sono affatto univoche: se Meinhold pare essere disponibile a trattare, molti suoi ufficiali intendono seguire alla lettera l'ordine di Hitler di fare terra bruciata: in particolare le forze che controllano il porto sono al comando del capitano di vascello Berninghaus, un fanatico nazista ben deciso a opporsi in ogni modo ai partigiani; orientamento condiviso dalle Brigate Nere e dagli altri reparti repubblichini.
Meinhold è dunque in grave difficoltà e inutilmente propone di risparmiare la città a condizione che gli venga consentito di far evacuare le truppe: le formazioni partigiane intorno a Genova sono in grado di bloccare la ritirata e il CLN ribadisce che "i colpevoli di distruzioni saranno considerati criminali di guerra e come tali passati per le armi." Inoltre molti ufficiali e soldati tedeschi sono stati catturati dalle SAP, Squadre di Azione Patriottica, e dunque sono dei veri e propri ostaggi.
L'insurrezione inizia con una formidabile operazione di sabotaggio: vengono disattivate le linee elettriche ad alta tensione, le locomotive sono messe fuori uso, le comunicazioni telefoniche interrotte; mentre si rafforza il controllo partigiano sulle strade verso il Piemonte e la brigata Balilla entra a Sampierdarena, nelle zone portuali altri reparti - con l'apporto decisivo dei camalli - provvedono al rischioso compito di disinnescare le numerose cariche esplosive piazzate sui moli, tra gli impianti, e sott'acqua. Tedeschi e fascisti cercano in tutti i modi di contrastare queste azioni, e i combattimenti sono durissimi.

24 aprile 1945

La situazione è estremamente confusa: si continua a combattere in città, in particolare nella zona di De Ferrari, ed un reparto fascista riesce ad occupare la prefettura, da dove lancia appelli (fingendo di far capo al CLN) alla pacificazione, disorientando non poco i cittadini; il famigerato Berninghaus attua misure di controsabotaggio e cerca addirittura di provocare un incendio che coinvolga la città, e quindi la zona portuale è aspramente contesa. I partigiani prendono il controllo delle carceri di Marassi e liberano i detenuti politici, ma la città continua ad essere frammentata tra zone ancora in mano ai nazifascisti e quartieri liberati; e sulle alture le fortificazioni non cedono alla pressione dei partigiani. Gli alleati sono ancora lontani, a La Spezia.

25 aprile 1945

Durante la notte le forze partigiane hanno messo fuori combattimento gran parte delle postazioni d'artiglieria tedesche e sull'altura di Granarolo hanno occupato la stazione radio, da cui trasmettono i messaggi del CLN.
Le vie di fuga dalla città sono ormai tutte saldamente in mano ai patrioti, la sorte dei tedeschi è segnata.
Nel pomeriggio Meinhold riceve due missive: una del cardinale Boetto, che si rende garante di una giusta resa, e l'altra del CLN, che definisce le condizioni della resa.
Meinhold ha due alternative: obbedire a Hitler e distruggere la città, e quindi tentare, con poche speranze, di raggiungere il Piemonte; oppure evitare un inutile massacro e accettare la resa. Sceglierà la seconda strada, e per questo verrà condannato a morte in contumacia da Berlino. Si reca all'incontro decisivo con i capi del CLN e finalmente, alle 19,30, firma la resa: "Tutte le Forze armate germaniche di terra e di mare alle dipendenze del signor generale Meinhold si arrendono alle Forze armate del Corpo volontari della libertà alle dipendenze del Comando militare per la Liguria..."

26 aprile 1945

Alle 4,30 del 26 aprile Meinhold trasmette l'ordine di resa a tutti i reparti sotto il suo comando, non senza incontrare forti resistenze da parte degli ufficiali più legati al nazismo.
Alle 9 Paolo Emilio Taviani 'Pittaluga', capo delle formazioni cattoliche, su mandato del CLN da Radio Genova annuncia la capitolazione tedesca, legge il testo della resa e conclude: "Popolo genovese, l'insurrezione, la tua insurrezione è vinta ... Genova è libera. Viva il popolo genovese, viva l'Italia!"
Ma non è tutto finito: i nazifascisti più irriducibili cercano disperatamente di rinviare l'inevitabile disfatta, e si susseguono tentativi di fuga, sortite, azioni di cecchinaggio. Solo in nottata la resa sarà totale.
Genova è dunque davvero libera ed il CLN assume tutti i poteri.
L'indomani arrivano le avanguardie alleate, che prendono in consegna dai partigiani quasi 30.000 prigionieri e che resteranno sbalorditi nel vedere una città aspramente ferita (soprattutto dalle loro bombe...) ma viva e ordinata, con i tram circolanti, la rete elettrica in funzione.

"A Wonderful Job!", commentò il gen. Almond, comandante delle forze angloamericane.

Sextum
00venerdì 24 aprile 2020 20:51
Sextum
00venerdì 24 aprile 2020 20:55
Uno Uno stralcio tratto da " La Resistenza Sestrese " di Clara Causa - IL 24 APRILE ... pag. 148.
Sextum
00venerdì 24 aprile 2020 21:11
Partigiani sfilano in via Sestri liberata

Sextum
00venerdì 24 aprile 2020 21:27
Partigiani della Brigata Buranello sfilano in via Sestri

Sextum
00sabato 25 aprile 2020 09:29
L’insurrezione a Sestri Ponente e’ cominciata prima


La sera del 23 aprile le SAP sestresi entrano in azione, la Sordi nella zona di Levante, la Longhi in centro la Alpron a ponente. Alle 23 una squadra di sei uomini della Sordi comandata da Francesco Panizzi occupa la stazione ferroviaria di Sestri, dopo aver eliminato due tedeschi di guardia. Contemporaneamente al Cantiere Navale gli uomini della Longhi catturano una cinquantina di militi repubblichini, successivamente liberati, ad eccezione degli ufficiali che si impegnano – come poi faranno – a convincere i tedeschi a consegnare gli schemi di minamento degli impianti principali del Cantiere. Prima di mezzanotte anche i presidi tedeschi e repubblichini del Fossati, delle Fonderie, della Piaggio, della San Giorgio e del Bagnara si arrendono ai partigiani. La stazione di Borzoli è occupata dopo mezzanotte dagli uomini della Sordi che attaccano anche la postazione della Rocca dei Corvi sulle alture degradanti verso Fegino.

Nella notte del 23 aprile a Sestri è già festa di vittoria, soprattutto per chi, intuendo la situazione propizia, aveva deciso, solo poche ore prima, di rompere gli indugi.

Poi, la mattina del 24 aprile tutta Genova insorge.
Sextum
00sabato 25 aprile 2020 09:32
Sextum
00sabato 25 aprile 2020 22:01
E' inutile ... on perdono occasione per dimostrare cosa sono.



Genova, imbrattate targhe intitolate ai martiri del Turchino, a Mele e ai partigiani a Ceranesi

https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/04/25/news/svastiche_su_lapidi_simbolo_della_lotta_di_liberazione-254877508/?ref=RHPPTP-BH-I254883680-C12-P7-S2.3-T1

Che atti eroici... da farne un vanto.
Steneve
00domenica 26 aprile 2020 15:06
Re: E' inutile ... on perdono occasione per dimostrare cosa sono.
Sextum, 25/04/2020 22:01:




Genova, imbrattate targhe intitolate ai martiri del Turchino, a Mele e ai partigiani a Ceranesi

https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/04/25/news/svastiche_su_lapidi_simbolo_della_lotta_di_liberazione-254877508/?ref=RHPPTP-BH-I254883680-C12-P7-S2.3-T1

Che atti eroici... da farne un vanto.

A parte che si muovono di notte e questo la dice lunga. Vigliacchi.

Da una parte forse sarebbe anche meglio non farli troppa "pubblicità", anche se negativa....




Steneve
00domenica 26 aprile 2020 15:14
Poi c'è chi non ha vergogna di esporsi, nonostante le due cariche che ricopre...


https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/04/25/news/sarzana_il_post_del_consigliere_leghista_un_cecchino_per_chi_canta_bella_ciao-254909594/

Speriamo abbia il buongusto di lasciare la sua carica, almeno da consigliere
Sextum
00domenica 26 aprile 2020 16:17
C'è anche quest'altro fenomeno leghista...

... tale Lasaponara da Forlì, anch'egli consigliere comunale leghista.

«Il 25 Aprile? I partigiani festeggino in piazza così si ammalano».


https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/20_aprile_23/liberazione-fate-partecipare-partigiani-cosi-si-ammalano-bufera-consigliere-leghista-forli-958c01a2-856e-11ea-99b4-f928831bd11a.shtml?refresh_ce-cp

Ma non è poi un male che questa cosa avvengano, almeno diventa pubblico con chi si ha a che fare.

E poi non sono che gli ultimi di una lunga serie...

PS. Tenete conto che quest'eroe è un ufficiale dell'Esercito Italiano che, speriamo cladamente, prenda le dovute iniziative a difesa dell'onore dell'istituzione.
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