ADL: “4-3-3? Dissi a Giuntoli di convincere Sarri!

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peppino de filippo
00venerdì 30 ottobre 2015 15:21
Il presidente partenopeo, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto ai microfoni di Radio 24, nel corso del programma Tutti Convocati. "L'Italia si basa sulla provincia. Noi siamo un paese dalle cento città che contano e questo lo hanno raccontato il cinema italiano, la commedia italiana. Il gioco del campabile non ci deve mai porre su una torre per buttare giù quello della provincia che sembra il più debole. Scelta di Sarri e Valdifiori? Sarri, a me, ha creato un grande dolore, la scorsa stagione: non c'ero ad Empoli e telefonai dopo trenta minuti a Nicola Lombardo, che mi disse che stavamo perdendo per 3-0. Prendemmo quattro zucchine e da lì iniziai a studiare Sarri. Col presidente dell'Empoli stavo pensando ed immaginando di prendere qualche elemento. Mi piaceva Hysaj, Valdifiori, non ero mai riuscito ad avere il regista. Io avevo preso un grandissimo regista dal Pescara (Verratti, ndr), che poi è stato dirottato a Parigi. Non avere il regista mi aveva disturbato, per questo mi stavo studiando l'Empoli che ha una grande cantera. Per questo ci siamo incontrati al Vesuvio di Napoli: mi ha conquistato la sua semplicità ed il fatto che moriva per venire da noi. Non ho avuto difficoltà a fargli capire il mio metodo di lavoro. Gli ho detto: 'guarda Maurizio, devo difendere il club e per farlo devo difendere la società. Devo avere un contratto programmatico, io non posso prescindere dai matrimoni lunghi'. Nel cinema puoi scegliere delle persone ma anche reintervenire a posteriori, chiedendo cambiamenti al regista. Nel calcio sono tanti film che si giocano ogni volta, con la parola fine, e non puoi tornare indietro. Io, rispettoso dei ruoli, non dico niente. Lui mi incitava a prendere Saponara ma io non potevo prendere tutti a Corsi, tutto l'Empoli. Poi, ad un certo punto, dico: 'Saponara è un trequartista', ed ero preoccupato dal fatto di avere sei attaccanti. All'inizio non dissi nulla, ma con questo modulo ha perso una gara pareggiandone due. Lì ho chiamato il ds Giuntoli, straordinario acquisto: non volevo intervenire, gli ho detto 'faglielo capire tu' (di cambiare schema, ndr). Glielo stava già dicendo, poi l'ha convinto e con il 4-3-3 ha iniziato a vincere. Differenza Benitez-Sarri? A differenza di Benitez, Sarri è più tecnico e pratico. Benitez è più teorico, cerca di non di disturbare mai lo spogliatoio, perchè da lì deriva anche un'eventuale aria benefica per un allenatore. Molti hanno questo tipo di atteggiamento. Sarri sa avere un rapporto col calciatore, gli sa spiegare quello che vuole. Non c'è niente di peggio che non riuscirsi a far capire e poi metterti da parte, non utilizzarti. Le razioni di Insigne e Mertens? Sono felice: io gli ho detto di non punirli, ma poi per regolamento forse gli sarà comminata. Il presidente si deve far da parte, sennò diventa una commedia delle parti. Però mi fa piacere che si siano scaldati: dimostra attaccamento alla maglia, che si divertono. Dovremmo fare due squadre diverse.... Scudetto? Credo che il Napoli abbia possibilità di giocare fino in fondo onorando la maglia, poi non pronuncio la 'parola magica'. I giocatori devono essere caricati a pallettoni, non bisogna fargli già vedere come brilla all'orizzonte un obiettivo. 12 anni fa io ricevo un pezzo di carta pagato 30 milioni, ripartendo dalla C1 invece che dalla B... Mi faccio 2 anni investendo 100 milioni miei per uscire dalle sabbie mobili della C. Nel gran caos di Calciopoli, arriviamo in A. Il calcio è un'esperienza di vita unica, irripetibile. Sono sei anni che siamo l'unica italiana consecutivamente in Europa. Qualcosa, per quel che possa valere, l'abbiamo vinta. Reina e su Higuain? Higuain ha una famiglia impeccabile, straordinaria. Amo tutti, mi manca di conoscere solo il fratello che gioca negli States... Lui è una persona tridimensionalmente pulita: è trasparente, leale, educato. Una bella persona. E' stata una nostra intuizione, non di Benitez. Lui voleva prendere Damiao: dopo un incontro con l'agente dissi 'mah, siamo convinti?'. Io ed il mio ad virammo su Madrid, per verificare l'acquisto di Higuain. Ci siamo intesi in un attimo. Se fosse deluso, sarebbe già andato via: non mancavano le pretendenti. Reina? E' straordinario. Con l'agente non ci siamo capiti la scorsa stagione".
peppino de filippo
00venerdì 30 ottobre 2015 15:21
NOTO CAZZARO IL [SM=x1693112]
peppino de filippo
00sabato 31 ottobre 2015 13:56
Il noto giornalista di Mediaset, Maurizio Pistocchi, ha pubblicato un messaggio sul suo profilo ufficiale Twitter soffermandosi, tra le altre cose, sulle ultime parole pronunciate dal patron partenopeo. Ecco le sue parole: "Aurelio De Laurentiis non si rende conto del male che fa al Napoli con le sue dichiarazioni che tolgono credibilità a Maurizio Sarri".
mblu6
00sabato 31 ottobre 2015 17:57
[SM=g2496671]
peppino de filippo
00sabato 31 ottobre 2015 18:10
Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis intervenuto al Maschio Angioino per il trentennale di Eduardo De Filippo ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto raccolto da CalcioNapoli24.it: "Da bambino frequentavo Eduardo De Filippo, perchè mio padre era in affari con lui. Me le sono fatte tutte le commedie di Eduardo. Quando Luca mi ha invitato a questo convegno, alla riflessione sul perchè la politica è assente, ho subito colto l'occasione. Noi abbiamo un apparato burocratico macroscopico. Renzi cercherà di smantellarlo, perchè questi apparati bloccano tutto. Come dice Eduardo, proprio nel suo discorso al Senato, il mondo cambia ma deve confrontarsi con leggi vecchie. Certe leggi sono piene di voglia di fare, ma poi rimangono lettera morta perchè nessuno le attua. Pensate alle commissioni che legiferano: si passano la palla da una parte all'altra, scambiandosi favori. Speriamo che questo Stato immobile diventi mobile, ho molta fiducia in Renzi perchè ha dato una ventata di gioventù. Il problema è che il 55% degli italiani non va a votare, e questo è gravissimo".

Problema strutture: "Vi racconto una storia: vengo a Napoli, vado da un giudice fallimentare, verso 33 mln e mi danno un pezzo di carta. In due anni, partendo dalla C, ho sborsato altri 100 milioni. Dal nulla, siamo arrivati ad essere l'unica squadra presente in Europa quest'anno e la 15esima squadra più importante d'Europa. Mi vergogno quando il Bayern Monaco viene qui al San Paolo. Ma io al San Paolo sono ospite. I tornelli li ho pagati io. Noi diciamo che siamo al 90esimo anno. Questa squadra è nata nel 2004, altro che 1926. Il Napoli non esisteva più, questa squadra potevo anche chiamarla Partenope. Sono andato da Caldoro, ho chiesto i fondi europei per mettere a posto lo stadio. Non l'ho visto più da allora. Ora abbiamo il nuovo presidente della regione che è molto in gamba. Ho bussato al sindaco di Pompei e di Ercolano perchè lì c'è la cumana, volevo fare un'accademia. Volevo costruire dieci campi regolamentari, una scuola, un albergo, palestre, piscine. Avevo semplicemente chiesto di darmi il terreno. Volevo investire 8 milioni di euro. Non ho più visto neanche loro. Il privato è sempre più veloce della pubblica amministrazione, ma deve essere messo in condizione di lavorare. È vero, gli italiani hanno la mano lunga, ma avrebbero potuto mettere dei supervisori a controllare il mio lavoro. San Paolo? È un cesso e continuo a chiamarlo cesso".

Le altre idee del presidente: "Sono andato a vedere Soccavo, e poi l'altro grosso campo di Scampia. Premesso che lì c'è ancora di mezzo il Comune fino al 2019, ma c'è anche un soggetto che fa delle aste che chiede cifre non idonee. Sapete perchè? Perchè sa bene che soltanto il calcio Napoli può investire su quel territorio. Non è così semplice trovare una soluzione per fare campi da calcio. Bisogna riflettere prima di parlare. Quando il sindaco dice che voglio investire solo 20 mln nello stadio, voglio dire che i miei soldi si basano su lavori basilari da fare allo stadio. In primis, penserei a risolvere il problema delle stalattiti di escrementi. Io non devo dimostrare niente a nessuno, mi fanno ridere quando mi dicono che devo dimostrare di avere i 20 mln. Poi, io ho offerto 20 mln, ma ci sono altri privati che farebbero arrivare la cifra a 50 mln. Vorrei rendere Fuorigrotta una zona vivibile non solo ogni 15 giorni. Volevo mettere a disposizione miei dottori per fare una clinica a disposizione della città e non mi è stato concesso. Da un giorno all'altro, mi posso anche stancare e ritirare l'offerta. Se la legge non funzione, andiamo da Renzi, e chiediamogli cosa dobbiamo fare per uscire da questo immobilismo. La mia parola è sacra, ho promesso al sindaco di fare la pista d'atletica da un'altra parte e gli farò anche nuove palestre al Collana. Vorrei fare anche una squadra femminile. Ammiro il sindaco perchè anche lui ha i suoi problemi all'interno della giunta. Invece di contrastarci, dovremmo parlare. De Laurentiis vuole il bene della propria squadra. Voglio che quando compro un top player non mi vergogni di portarlo allo stadio. Alcuni si lamentano perchè le mogli non possono andare in bagno a fare pipì. Io non vado mai in bagno al San Paolo, ho paura".
peppino de filippo
00sabato 31 ottobre 2015 20:49
Re:
peppino de filippo, 30/10/2015 15:21:

NOTO CAZZARO IL [SM=x1693112]




Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato ai giornalisti presenti a margine del convegno 30 anni persi? La prevenzione della devianza giovanile in Campania a 30 anni dalla Legge Eduardo: risultati e prospettive, tenutosi al Maschio Angioino. "Cambiamento del modulo? Ho parlato con il mio DS. Non mi sono mai permesso di dire a Sarri come giocare, ho solo fatto riferimento a due moduli già utilizzati dal mister. Il 4-3-3 non è sicuramente una novità per lui. Mi è venuto spontaneo dire che sarebbe stato meglio sfruttare i tanti attaccanti in rosa. Se uno qui non può nemmeno parlare allora, ragazzi, abbandono".
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