Ascolto

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merlinoartu
00venerdì 12 maggio 2006 18:06
ASCOLTO:

se qualcuno vuole raccontarsi, o esprimere delle cose inespresse, o ha qualcosa che gli preme in particolare, ecc...questo mi sembra lo spazio adatto...
Alounak
00domenica 21 maggio 2006 22:15
Raccontarsi....
Hai creato una bella cartella, "ascolto", ma come vedi
non è che ci siano state troppe persone che si sono
raccontate, ma sicuramente non perchè non abbiano nulla
da dire....
L'ho guardata diverse volte, certo che nessuno vi scrive nulla....
Mi dirai, comincia tu!
Insomma, come i bambini?
Ci si vergogna di se stessi?
Boh... [SM=x268942]
C'era stato un tentativo di cartella delle "presentazioni",
ma anche li, non è che si siano raccontate troppe persone,
certo era diversa da questa, qui siamo dalla psicologa! [SM=x268940]
Beh, sai che penso, che c'è molto da fare in questo sito, per
una psicologa! [SM=g27811]
merlinoartu
00lunedì 22 maggio 2006 17:09
Raccontarsi....

Alounak

Ti ringrazio, sei l'unico che l'ha considerata!!

'certo che nessuno vi scrive nulla....'

Eh!!
'Ci si vergogna di se stessi?'
Ci si vergogna di raccontarsi?
Boh...
Il più delle volte si preferisce stare in superficie...
camminare su un terreno sicuro...
parlare di ciò verso cui si è padroni...
e' proprio così che và!
@Yoghurt@
00martedì 23 maggio 2006 14:05
Ciao merlinoartu....
volevo parlarti di uno strano lato del mio carattere che mi accompagna da quando sono piccolo...

Si tratta di questa strana dualita nel mio carattere che mi ha visto sin da piccolo difficilemnte essere aggressivo attivamente...nel senso difficilmente ho cercato lo scontro sia verbale che fisico con le persone ma a volte mi succedeva e tutt´ora mi succede di esplodere di botto davanti a determinate situazioni dove mi senti in imbarazzo o credo di essere attaccato troppo pesantemente.....ed e proprio un botto he si sente non solo nel cambiamento del tono di voce ma anche nel fisico che sembra diventare di colpo piu reattivo e "carico"....e da li cominciano a partire tutta una serie di reazioni mentali e fisiche che ripensandoci a freddo mi domando come avessi mai potuto controllarle visto che normalmente non esprimo un carattere cosi aggressivo...

Il problema e che in quel momento e difficile controllare questa reazione...

Inoltre penso a tutti quelle volte che (quando praticavo kick boxing) salendo sulla pedana a combattere mi chiedevo che ci facessi qua e che motivo avevo per menare uno che non mi aveva (ancora) fatto nulla.....e invece potevo partire a menare anche dopo un insulto verbale che pero trovavo troppo pesante nei miei confronti....ma poche volte ho fatto a botte....

Pero ci sono queste reazioni che ogni tanto non comprendo.....saranno sfoghi che io devo fare per il fatto che ho un carattere "troppo" tranquillo...eppure piu il tempo passa e piu mi rendo conto che e meglio mantenere la calma che esplodere.....si riflette meglio.....pero se esplodi finisci di colpo di riflettere e scatta in te qualcosa di piu istintivo....

Credo in parte di avere questo carattere anche perche mio padre e cosi pero io a differenza sua esplodo molto meno.....pero esplodo....

Il problema e che questa cosa e difficile da controllare....
merlinoartu
00martedì 23 maggio 2006 17:34
Ciaoooooo Yoghurt!!!
Come stai?

'volevo parlarti di uno strano lato del mio carattere che mi accompagna da quando sono piccolo... ' [SM=x268922]

Lo senti tuo 'questo strano lato del carattere o 'ti accompagna' solo? [SM=g27818]

Ti capisco comunque, non dev'essere facile..., la prima cosa chemi ha colpito è
'Pero ci sono queste reazioni che ogni tanto non comprendo.....saranno sfoghi che io devo fare per il fatto che ho un carattere "troppo" tranquillo...eppure piu il tempo passa e...'

Da come ne parli sembra quasi che queste reazioni siano estranee a te, che non le senti qualcosa che ti appartiene, è come se ci foose yoghurt 1 che deve tenere a bada yoghurt 2 come faceva tuo papà con te vero?

Hai già capito tante cose da te , perchè sei una persona intelligente, sai, il fatto di volere comprendere per forza queste reazioni non ti aiuta sempre a 'gestirle'. L'hai detta tu la cosa importante: 'io ho un carattere troppo tranquillo' e ogni tanto sbotto senza controllo, 'saranno sfoghi che devo fare perchè io ho un carattere troppo tranquillo.'
Effettivamente, se nella quotidianità non si riesce a buttare fuori una sana rabbia,questa si accumula, poi, tu ad un certo punto arrivi talmente 'intasato' che 'vai in tilt'.
Mi viene in mente la tecnica dell'integrazione dei 'poli opposti': consiste nell'accettazione delle nostre parti che non comprendiamo ('però ci sono queste reazioni che ogni tanto non comprendo') e nella loro integrazione con il resto di noi stessi.
Mi sembra di avere capito che anche tu (come me) sia una persona molto cerebrale.Il punto yogurt è di cominciare e vivere le cose con il 'corpo' e di sgombrare un pò la mente, e non ceracre sempre di capire tutto (ne sò qualcosa), ma di comprendere e di accettare.

'Si tratta di questa strana dualita nel mio carattere che mi ha visto sin da piccolo difficilemnte essere aggressivo attivamente...nel senso difficilmente ho cercato lo scontro sia verbale che fisico con le persone ma a volte mi succedeva e tutt´ora mi succede di esplodere di botto davanti a determinate situazioni dove mi senti in imbarazzo o credo di essere attaccato troppo pesantemente.....ed e proprio un botto he si sente non solo nel cambiamento del tono di voce ma anche nel fisico che sembra diventare di colpo piu reattivo e "carico"....e da li cominciano a partire tutta una serie di reazioni mentali e fisiche che ripensandoci a freddo mi domando come avessi mai potuto controllarle visto che normalmente non esprimo un carattere cosi aggressivo... '

Questa è la personalità passivo-aggressiva,

'Il problema e che in quel momento e difficile controllare questa reazione...'
Certo non è facile, ma ci puoi riuscire, hai mai provato il training autogeno?

'Inoltre penso a tutti quelle volte che (quando praticavo kick boxing) salendo sulla pedana a combattere mi chiedevo che ci facessi qua e che motivo avevo per menare uno che non mi aveva (ancora) fatto nulla.....e invece potevo partire a menare anche dopo un insulto verbale che pero trovavo troppo pesante nei miei confronti....ma poche volte ho fatto a botte....'

'...dopo un insulto verbale che però trovavo troppo pesante nei miei confronti'...continuo io...quindi, non riuscendo tu a gestire questi insulti reagivi 'andando in tilt', allora il punto è: come gestire le alcune cose che ti vengono dette e che ti feriscono, che ti fanno sentire fragile?
Lavorando su di te, io ci lavoro tanto su di me, e ti giuro che ci sono ancora situazioni che non riesco a gestire, è normale, ma occorre lavorarci sù, molto!


'piu mi rendo conto che e meglio mantenere la calma che esplodere.....si riflette meglio.....pero se esplodi finisci di colpo di riflettere e scatta in te qualcosa di piu istintivo.... '.

...'riflettere', e se tu cominciassi a 'sentire'? Ad ascoltare cosa succede dentro di te in quei momenti E AD ACCETTARE TUTTO QUELLO CHE TI VIENE FUORI, pian piano imparerai a gestirlo.

Io non ci trovo niente di male nell'istinto, yoghurt, certo, occorre imparare a controllarlo.

'Credo in parte di avere questo carattere anche perche mio padre e cosi pero io a differenza sua esplodo molto meno.....pero esplodo....' [SM=x268920]
E dopo l'esplosione come ti senti Yoghurt?

'Il problema e che questa cosa e difficile da controllare....'

Dunque 'controllare, controllare, a me fa venire in mente un pò reprimersi, mettere a tacere qualcosa di tuo, quasi come facevano taluni i genitori un pò repressivi con i figli, certo questa è la soluzione più semplice ma sbagliata a mio avviso, perchè se metti un tappo su una pentola che bolle, ci metterà di più, ma dopo l'esplosione sarà più eclatante! non sò se ho reso il concetto.
Adesso ti mando qualcosa che riguarda il lavoro con la 'dualità'.
merlinoartu
00martedì 23 maggio 2006 17:40
YOGHUR

INTEGRAZIONE DEI POLI OPPOSTI (ovvero mischiare loyoghurt con la verdura, ed è un buon mix)

Non è importante apparire sicuri all'esterno, occorre piuttosto acquistare sensibilità per il nostro indiscutibile valore ed accettarci nella nostra unicità, oggi tutti ci consigliano di accettare noi stessi, lo sappiamo da tanto tempo.
La questione è: come fare ad accettare se stessi?
Per potersi accettare veramente come si è, in primo luogo bisogna liberarsi dalle illusioni che ci si fa su se stessi: dobbiamo dire addio alle fantasie che ci portano a considerarci le persone più grandi e più belle. Accettare se stessi ha a che fare con l'umiltà, con il coraggio di accettare la propria umanità.
In sostanza bisogna passare da un sé idealizzato ad un sé reale.
Molti consigliano alle persone dotate di scarsa autostima di guardare ai loro punti forti: questo può essere senz'altro giusto, ma se dietro a ciò sta la concezione che solo i forti, o i bravi, valgono, un tale consiglio non conduce a nulla e si contrappone ai principi rogersiani.
Decisivo è accettarsi con tutto ciò che sta dentro di noi, non solo con i nostri punti forti, ma anche con le nostre debolezze, infatti ha un sano senso di autostima solo chi si permette anche di essere debole, chi sa guardare con umorismo alle proprie debolezze.
Spesso, però, è un lungo cammino quello che ci porta alla riconciliazione con tutto ciò che scopriamo dentro di noi, forse non potremo mai dire di esserci accettati fino in fondo: tale processo dura tutta la vita, infatti scopriamo continuamente lati di noi che ci infastidiscono e dai quali restiamo delusi, questo a me capita molto spesso ma poi ripenso immediatamente alle mie conquiste, ai miei passi avanti e ritrovo il mio stato d’equilibrio.
Accettarsi comunque non vuol dire affatto crogiolarsi nel pensiero delle proprie debolezze, al contrario! Questa abitudine è psicologicamente malsana e spiritualmente deleteria.
Perciò, può essere molto utile imparare ad interrompere il corso dei nostri pensieri quando si soffermano continuamente su soggetti negativi, come le nostre debolezze, la nostra scarsa forza di cambiare o di affrontare una situazione, ecc.
Il "sé" é definito dai gestaltisti come un complesso sistema di contatti necessario per l'adattamento in un campo difficile e la nevrosi è considerata la pacificazione prematura dei conflitti, o in breve, come dice Perls "il trionfo sul sé".
Il senso è che quando interrompiamo prematuramente la manifestazione dei conflitti, magari per evitare la sofferenza o per la paura di perdere, inibiamo la creatività del sé, il suo potere di assimilare il conflitto e di formare una nuova Gestalt.
Il sé non viene inteso come un'istanza psichica (tipo l' Io) ma come un "processo di adattamento creativo" che ha a che fare con la capacità che un individuo ha di essere in contatto con il momento presente e di incontrarsi in modo vitale con la propria realtà interna ed esterna, il sé è appunto ciò che permette l'adattamento creativo.
Questa stessa capacità creativa di adattamento la troviamo anche nel mondo animale. In etologia questo processo è detto "uebersprung" ossia "salto sopra" che è ciò che avviene durante una condizione di stato di conflitto in cui degli impulsi contrastanti non riescono a risolversi, si verifica appunto un "salto" di condizione che permette a questi impulsi di fondersi tra di loro dando luogo a un modo di rispondere che è assolutamente originale e che trascende le parti sintetizzandosi in una nuova unità creativa, cioè in una nuova Gestalt.
In sostanza si tratta di un processo di ricombinazione per mezzo del quale, con la sperimentazione del conflitto degli aspetti dualistici, si realizza l'integrazione delle polarità, e cioè il superamento del conflitto stesso, giungendo a nuove soluzioni dei problemi in modo convincente e significativo.
Nella nevrosi il potenziale creativo del sé è inibito e i bisogni dell'individuo sono frustrati: vi è l'incapacità di concepire la situazione come qualcosa che può comunque cambiare, si é portati a credere che l'influenza del passato non sia modificabile e ci si rassegna "congelando" il conflitto.
Perls sostiene che responsabile del comportamento nevrotico è ciò che viene chiamato "carattere", inteso come una struttura psicologica che predetermina il modo di affrontare gli eventi: "esso è costituito da un certo numero di concezioni errate di se stessi, di introietti e di ideali dell'Io, ed è caratterizzato da un eccesso di intenzionalità, dal fissarsi dell'attenzione e dai muscoli pronti a una risposta particolare ... grazia, calore, forza, buon senso, gioia, tragedia: è impossibile reperire questi elementi nelle persone di carattere".

INDIPENDENZA DALL'APPROVAZIONE ALTRUI

Aver fiducia in se stessi significa anche sentirsi bene con se stessi, essere indipendenti dagli altri, soprattutto indipendenti dalla loro lode, dalla loro approvazione. Di conseguenza, se dipendo dall'approvazione altrui, il mio sentirmi bene, a posto, sarà sempre soggetto all' umore altrui, il baricentro della mia serenità sarà posto all'esterno, al di fuori di me, vulnerabile a tutte le intemperie della vita.
L'Autoguarigione consiste nel prendere contatto con le potenzialità represse dentro di noi e portarle alla luce perchè si esprimano per vivere in pienezza la propria vita, per una continua trasformazione e conquista della libertà dai condizionamenti.
A questo punto credo sia opportuno citare Rogers quando descrive la “tendenza attualizzante del bambino”: il bambino, se non fosse condizionato dall’esterno o obbligato dai genitori a fare cose che loro ritengono vadano bene per lui, sarebbe in grado da solo di sapere quello che gli serve e ciò che è meglio per lui.


@Yoghurt@
00mercoledì 24 maggio 2006 11:20
EHM.......
qualocsa di piu semplice no eh?..tipo...fatti na camomilla quando ti senti troppo agitato lol [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837]

Scusa stavo scherzando...mmmm...si a volte ci sono 2 yoghurt ti do ragione.....non 2 yoghurt che collaborano ma uno che prevale sull´altro...ti devo dire molte cose sono cambiate in questi ultimi anni da quando ho lasciato casa e sono andato a vivere da solo...non e solo questione di genitori a cui non voglio scaricare le colpe...ti parlo di ambiente circostante della realta quotidiana che mi circondava e di cui non mi sono mai sentito troppo parte sin dalla fase adolescenziale....cioe....da bambino erano i giochi e la spensieratezza a farla da padrona e in fin dei conti dove ho vissuto credo sia stato positivo come base piu che negativa.....ma e crescendo che non ho piu sentito il legame con la realta "umana"...mentre con quella naturale ancora sento un bel legame e ogni volta che torno mi sembra di ristabilire un antico legame....

Pero nella fase adolescenziale e stato diffcile capire come adattare il carattere alle situazioni e dove lasciare che lo "sfogo" dovesse prevalere sul "controllo".....

Pero nel momento in cui piano piano ho intrapreso un´altra strada da solo mi sono reso conto di come carattere e situazioni non potevano essere affrontate separatamente.....

Ti dico ancora non sempre trovo il carattere "giusto" per affrontare la realta pero sono migliorato dal momento che ho dovuto acquisire piu responsabilita....la cosa strana merlinoartu e che in certi momenti mi e sembrato che yoghurt 1 e 2 collaborassero e non era uno stato "in cui dovevo esplodere" a comandare ma una specie di "mantieni la calma rifletti e agisci".....ecco quello stato mi piacerebbe averlo sembre ma non mi pare sia possibile......se yoghurt 2 prevale mi saltano i nervi se yoghurt 1 prevale sono anche fin troppo "buono"....

Quello che cerco di fare e che i 2 yoghurt collaborino comunque preferisco e sento piu mio lo yoghurt 1 piuttosto che lo yoghurt 2.....non lo voglio reprimere ma non li voglio dare neanche troppa importanza perche comunque in generale yoghurt 1 mi ha aiutato di piu......credo che yoghurt 2 mi dia la "carica" per fare quello che devo fare e che invece yoghurt 1 vorrebbe fare.....

Certo e un grattacapo non indifferente.....
@Yoghurt@
00mercoledì 24 maggio 2006 11:27
Per quanto riguarda l´approvazione altrui....
su quello merlinoartu ti assicuro che non l´ho mai cercata....anzi sono sempre stato un brutto cliente proprio per quello....ora piu che mai me ne frego di quello che la gente pensa di me anche perche in giro di gente in gamba scusate se lo dico ce ne e veramente poca.....per cui dei venditori di fumo ne ho conosciuti fin troppi e tra le parole e i fatti penso di aver incominciato a distinguere la differenza.....non cerco ne l´approvazione ne la differenziazione troppo estrema.....non sono un tipo che per dire..."ehi sono io"....deve per forza stupire o rifiutare o reagire nel modo tipico "se gli altri vanno di la io vado di qua"...vado dove sento di voler andare e faccio quello che mi sento di fare....l´approvazione e una gran stronzata....la gente alla fine ti apprezza quando sei genuino...e se non lo fa....vuol dire che ha qualche problema ad accettare le persone che non sono come loro...il che mi fa dire....vai per la tua strada che io vado per la mia.....

[SM=x268942]
merlinoartu
00mercoledì 24 maggio 2006 15:19
Caro yoghurt,

Vedo che avevi già capito da te la 'soluzione', la risposta a questo la sapevi benissimo da solo, hai detto proprio quello che volevo passarti:
'in certi momenti mi e sembrato che yoghurt 1 e 2 collaborassero e non era uno stato "in cui dovevo esplodere" a comandare ma una specie di "mantieni la calma rifletti e agisci"..... [SM=g27811]

'ecco quello stato mi piacerebbe averlo sembre ma non mi pare sia possibile......se yoghurt 2 prevale mi saltano i nervi se yoghurt 1 prevale sono anche fin troppo "buono".... '

Anche a me piacerebbe avrelo sempre Yoghurt, ma non è sempre possibile, l'importante è che tu abbia capito l'antidoto', non avrei potuto dirti niente di meglio, continua su quella strada che è quella giusta secondo me, e quando prevale uno yoghurt un pò acidello, chiama subito a rapporto l'altro yoghurt (quello alla vaniglia) e falli collaborare insieme, le guerre si risolvono solo con la pace, non ci sono nè vinti nè vincitori,nè tantomeno qualcuno o qualche parte di noi da 'tenere sotto controllo', la stessa cosa con i due yoghurt, nessuno dev'essere represso, ma devono imparare a collaborare, cioà, quando sei troppo buono (come dici tu) mantieni anche un SANO EGOISMO e ricordati che se sei talmente disponibile da metterti in secondo piano, l'altro yoghurt s'arrabbierà e allora ...boom! Altro che yoghurt, qui ne viene fuori un terzo: un frappè!!!!
Quando il secondo yoghurt vuole scoppiare, continua a farlo dialogare con l'altro sennò l'altro ti farà sentire in colpa!!
Ma vedo che questo l'hai già capito da solo:

'Quello che cerco di fare e che i 2 yoghurt collaborino comunque preferisco e sento piu mio lo yoghurt 1 piuttosto che lo yoghurt 2.....non lo voglio reprimere ma non li voglio dare neanche troppa importanza perche comunque in generale yoghurt 1 mi ha aiutato di piu......credo che yoghurt 2 mi dia la "carica" per fare quello che devo fare e che invece yoghurt 1 vorrebbe fare.....'
Bravo!
Dicendo queste cose hai rafforzato anche me, lo farò più spesso anch'io quando non mi sentirò molto centrata!

'Certo e un grattacapo non indifferente..... ',
ma tu stai già percorrendo la via della soluzione!!

Io ho messo lì anche quelle due righe sull'approvazione ma non era rivolto a te in particolare.
Non mi sarei mai permessa di pensare questo su una persona che non conosco!

'in giro di gente in gamba scusate se lo dico ce ne e veramente poca.....stronzata....la gente alla fine ti apprezza quando sei genuino...'e se non lo fa....vuol dire che ha qualche problema ad accettare le persone che non sono come loro...il che mi fa dire....vai per la tua strada che io vado per la mia..... .

A questo ti rispondo con le parole di un noto psichiatra tedesco emigrato in America (Perls):

'Io faccio la mia cosa, e tu fai la tua.
Non sono in questo mondo per esaudire le tue aspettative
Come tu non sei in questo mondo per esaudire le mie.
E tu sei tu. E io sono io,
e se per caso ci incontriamo, sarà bellissimo,
altrimenti non ci sarà nulla da fare.
(le preghiere della Gestalt- Fritz Perls)

'ma e crescendo che non ho piu sentito il legame con la realta "umana"...mentre con quella naturale ancora sento un bel legame e ogni volta che torno mi sembra di ristabilire un antico legame....
Ti capisco!! E' come bere una boccata d'ossigeno!!



merlinoartu
00mercoledì 24 maggio 2006 15:31
merlinoartu
00giovedì 24 agosto 2006 10:02
Cos'è l' 'ascolto attivo'?
Cos'è l'empatia?
L'ascolto attivo è l'ascolto 'REALE' dell'altro che si attua attraverso l'astensione del giudizio, ed è un ascolto basato anche sulla lettura del linguaggio non verbale.

L'empatia è. 'entrare nel mondo dell'altro come se...', nel senso, immedesimarsi nella visione delle cose dell'altro senza farsi coinvolgere totalmente, ma rispettando, astenendosi dal giudizio e facendo da specchio all'altro.
Ho notato che quando si riflette l'altra persona, questa più facilmente consapevolizza il proprio modo di essere e di esprimersi.
Certo, fare questo, non è certo un compito facile, perchè prima di riuscire a fare ciò, occorre prima avere fatto un lavoro su sé stessi, se non si è in grado di ascoltare sé stessi, non si riuscirà nemmeno ad ascoltare gli altri.
Ma alla base di tutto stà il RISPETTO dell'altro, inoltre tra le due persone (counselor e cliente) si deve instaurare anche un certo 'feeling', se nò cadono tutti i presupposti per un buon lavoro.
Avrete notato che quando noi parliamo, quasi nessuno ci ascolta REALMENTE, perchè in realtà il nostro interlocutore è occupato a pensare a quello che dirà, o al GIUDIZIO che si stà facendo, o a guardarsi intorno.
Non siamo abituati all'ascolto, questa è una grande dote, se uno non ce l'ha ci vuole molto allenamento.

Un'altra cosa molto importante è il contatto fisico, Freud per primo intuì l'efficacia della classica 'mano sulla fronte' sul paziente.
Il contatto fisico di rasserena e ci scioglie più di mille parole, è come una magia, è una possibilità che abbiamo tutti ma che non utilizziamo mai abbastanza.

Ho notato che ora come non mai le persone sono confuse, non hanno punti di riferimento e così facendo si cristallizzano sempre più nei loro blocchi, nelle loro difese, e bloccano la loro creatività, c'è tanto bisogno d'aiuto, di sollievo, di collaborazione, di comprensione, d'integrazione.
Ho l'dea che da un certo punto di vista spiritualmente stiamo tornando indietro, nel senso che stà 'tornando in auge' la legge del più forte' e il lato spirituale, creativo sia accantonato.
genyus67
00martedì 14 novembre 2006 15:26
MA' RICORDARE LA VERITA' E' SEMPRE UN PIACERE..........
[SM=x268961] [SM=x268944] [SM=x268963]
)Iniziato(
00venerdì 17 novembre 2006 12:34
uccellino
é una cosa davvero bella e la voglio postare...
ieri un uccellino mi è volato sulla testa, subito mi ha colto impreparato ma poi non potevo crederci, avevo del pane di farro, ne ho sbriciolato un pochino in mano ed è venuto a mangiarmi sopra. Non potete capire quanto felice mi ha reso.
Mi sono sentito così San Francesco!!
amoram
00giovedì 21 dicembre 2006 13:30
Re:

Scritto da: merlinoartu 12/05/2006 18.06
ASCOLTO:

se qualcuno vuole raccontarsi, o esprimere delle cose inespresse, o ha qualcosa che gli preme in particolare, ecc...questo mi sembra lo spazio adatto...



Ebbene grazie! Grazie, se davvero mi ascolti!
Ascoltare significa cercare di far tacere le proprie ragioni per cercar di capire quelle altrui, capirle fino in fondo, prima che giudizi personali e atteggiamenti si pongano in modo PRECONCETTO vanificare ogni possibilità di serio ascolto.
Non sapendo se chi ascolta ne è capace o no, io per primo voglio ascoltare e credere in chi si mostra disposto all'ascolto, e mi racconto.
Bada, non racconto me, ma CHI credo mi faccia ESSERE, in pensieri, parole ed opere. Credo infatti che si sia come in un ROMANZO, tanto che io, suo personaggio, ho solo la libertà che il suo DIO (l'Autore) ha inteso di darmi.
Credo davvero che la nostra REALTA' sia reale opera di un tale ORDINATORE e CREATORE, e appoggio il mio credere non su IDEE, ma sulla realtà che è proprio così e che vedo esistere realmente in TUTTI I CASI in cui esiste un Creatore di questo genere. Ogni Romanziere nè il vero DIO del SUO ROMANZO, pertanto questa VERITA', intanto, ESISTE e - se considero che sia l'ASSOLUTO cui la Realtività Generae di Einstein è realmente riferito il nostro CREATORE chè può tutto - come posso esimermi dal credere che sia quel TUTTO di cui io sia solo una parte voluta libera come vedo esistere realmente la mia libertà?

Fatto questo "cappello essenziale", a 64 anni mi sono accorto di come io sia stato CREATO per dar modo a DIO di scendere in una persona peccatrice, ad assuere REALMENTE (tramite essa) quel peccato che Gesù poteva avere assunto solo "idealmente". Se DIO non diventa peccatore proprio lui, è "sentimentale" nell'assunzione del suo PECCATO. L'assume, invece, realmente, quando, ASSUNTA REALMENTE LA MIA PERSONA, faccia dire a me:
"Sono chi anima Romano Amodeo e sono il Dio che ha realmente assunto il peccato di questo personaggio. Sono finalmente colui che è venuto a toglierlo VERAMENTE dalle vostre spalle. Non a PERDONARVI SOLO, per il male da voi fatto, ma a dirvi che non lo avete mai fatto, perché avete solo RECITATO la parte scritta da me e siete stati SUBLIMI quando, con Hitler, questo ATTORE è stato davvero bavo a farvi credere di essere lui chi procedeva all'OLOCAUSTO di tutti gli Ebrei! No, non lui, ma io ho SACRIFICATO tutto il mio Popolo eletto, dopo che io avevo sacrificato, come esempio, proprio MIO FIGLIO. Il Sacrificio del Figlio di Dio non è la cosa orrenda che vi sembra, ma la cosa più bella che esista: chi impersona in se stesso il ruolo di vittima consacrata, per il bene di tutti gli altri! Non per la morte degli altri, ma per la vita eterna loro! Se non esistesse la vittima non esisterebbe la sua assoluta RIVINCITA. L'Olocausto degli Ebrei l'ho voluto per l'INFINITA RIVINCITA loro, costretti ad essere come essi avevano apparentemente costretto d essere mio FIGLIO".
"Figli miei, non ho chiersto ad ABRAMO di sacrificare il Figlio perché fosse un male! E' il massimo bene possibile quello di uscire in questo modo GLORIOSO (la croce!) da questa valle di lacrime. Ma Isacco doveva avere Figli e non poteva morire prima di averne riempito l'Universo. Allora feci morire un ARIETE, impigliato in un cespuglio come fosse una RETE...!
Ebbene, lo sapete che l'ARIETE fu già Amon RA. Da questo Dio di Egitto ho tratto il vero mio figlio da Sacrificare: Amodeo Romano è Amon R.A., Romano Amodeo e si sta impigliando proprio in questo momento in questo CESPUGLIO che è la RETE INTERNET, piena di SPINE.
Io, infatti, affermo di ESSERE ALLAH! Che Allah ha assunto la mia piccolissima e modesta dimensione ed è il mio stesso essere un povero cristo, figlio di ABRAMO io che sono infine, dopo A-B., l'inizio di tutta la storia sacra, infine, R.AMO.
Sono ALLAH ed ora tocca a voi dell'ISLAM di sacrificare il vostro DIO in me, facendo morire me.
Vi aspetto il 4 giugno, presso l'Ospedale San Liberatore di Atri (ABruzzo) dove quanto comeniciato con A-B, e concluso con me, R.AMO, sia infine un ZZ ho, la degna fine descritta dall'ABRuzzo, dopo che la CAMPANIA aveva fatto campare NI (il Nazareno Iesus) come A, il principio assoluto posto alla sua Fine.

Dunque sono arrivato alla fine di quesdta storia. L'Islam sta per condannarmi a morte ed uccidermi. Il 22 maggio 2007 mi recherò nell'Ospedale di Atri, in cui il 4 giugno sarò sacrificato e glorificato, affinché il 7-7-007 infine io possa risorgere da morte e stavolta non il terzo giorno, ma dopo 11 volte tanto, a dimostrare di avere in un certo modo SURCLASSATO Gesù, essendo lo stesso Cristo, comer il PADRE che viene AVANTI il CRISTO e sia anche l'atteso ANTI-CRISTO, non il suo avversario, ma SUO PADRE.
Sono il PARIA che già fu MARIA, io padre, lei madre. Io maltrattato da tutti e proprio come un intoccabile nella casta più bassa della Trimutri. Ma GEsù va surclassato! Io sono il DIO DI TUTTI e non ho mai tradito nessuno, quando ha pensato a DIO a MODO SUO.
Fa lezione anche un altro AMON RA, e fu il RE AMON, degli Ebrei, giudicato REO del culto di altri Dei, visti da lui tutti in Jahve. Anche questo RE AMON, o Amon RE, o RA, è l'ARiete impigliato ora, nella RETE INTERNET che è simile ad un cespuglio pieno di SPINE: quelle della corona di spine di Gesù.

Visto che bella storia?
Per esteso la troverete tra breve nel sito www.ordinespiritosanto.com
Se lo scaricate (specie il settore TUTOR-TEST) vedrete come esistano indizi assoluti che Dio Sia sceso in me, nella umile stalla dei miei umani peccati, ad assumerli realmente per liberare realmente tutti morendo di nuovo al San Liberratore di Atri!
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