Aspettando l'alba

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Trand
00domenica 22 luglio 2007 18:52

OT In attesa di avere una risposta dal Sommo sulla mia richiesta di diventare Aspirante Vassallo scrivo un racconto su un episodio della vita passata di Tranduil. Spero che Markox non mi chiuda il racconto perchè ci sono troppi racconti incompleti ( non li ho contati ) OT

Il sole stava tramontando mentre continuava a piovere a dirotto in un villaggio di campagna. Un ragazzo ammantato e con un pesante spadone dietro le spalle stava uscendo dalla sede Vima del posto e si dirigeva velocemente verso la locanda.
Stava per entrare quando si fermò. Intorno a lui il villaggio si stava animando improvvisamente., tutti gli uomini in grado di combattere si stavano armando, donne, bambini e vecchi si barricavano nelle case e, chi le aveva, nelle cantine.
Tranduil fermò una guardia e gli chiese - Scusatemi cosa sta succedendo?-
- Non-morti- rispose la guardia piuttosto agitata- sono stati avvistati dei non-morti poco più a nord da qui, molti non-morti, vi consiglio di unirvi alla battaglia anche voi-
Nella locanda Tranduil ripose la sua daga nel sacchetto incantato - Non serve a niente pugnalare uno zombi o uno scheletro - e prese il suo martello da guerra e se lo appese alla cintura- Contro gli scheletri questo servirà più di Narmegil ( lo spadone nero runico che porta dietro le spalle ) , forse.-
Stava quasi uscendo quando decise che era giunta l'ora di provare la sua armatura. Cacciò un'armatura nera leggera e poco ingombrante ma resistentissima e se la infilò.
Uscito dalla locanda si diresse verso l'entrata nord del villaggio.
Le difese del villaggio consistevano in un'alta palizzata e in due cancelli in legno uno a nord e l'altro a sud del villaggio.
Trovò una sessantina di persone armate leggermente per lo più, una decina di guardie armate pesantemente e due chierici. Il capo delle guardie comandava le difese. Tranduil si posizionò subito a sinistra del cancello.

Pioveva sempre più a dirotto ed ormai il sole era tramontato quando alla luce di una serie di lampi si vide ergersi da un basso colle un uomo con in mano un bastone. Aveva ispidi capelli bianchi e una corta barba e dimostrava una quarantina di anni.
Subito dopo qualche centinaio di zombi più una cinquantina di scheletri fecero capolino anch'essi sulla collina e si lanciarono all'assalto.


Trand
00lunedì 23 luglio 2007 17:19

Prima che i non-morti assaltassero il cancello , esso esplose, ferendo le guardie. Intanto gli scheletri si fermarono lasciando avanzare gli zombie. Subito i due chierici ne polverizzarono una decina, ma uno di essi fu ucciso da una freccia. Dieci scheletri avevano appena iniziato a scoccare freccie sugli assediati, mentre gli altri quaranta avanzavano in formazione di cuneo dietro gli zombie.
Tranduil si precipitò insieme alle guardie che si erano riprese e a gli altri difensori , in poco tempo aveva già fatto a pezzi nove zombie, ma notò che tranne le guardie ben pochi sapevano combattere. Sia lui che il chierico e le guardie non avevano quasi nessun problema nell'affrontare gli zombie, ma gli altri difensori erano spesso terrorizzati da quei cadaveri animati.
Sembrava quasi di riuscire a difendere quel che rimaneva dei cancelli, quando ci furono altre due esplosioni, una a destra ed una a sinistra, che aprirono due breccie tra le palizzate.
Tranduil continuava a combattere dove prima si ergevano i cancelli, ma ai lati i difensori erano in seria difficoltà e a destra gli scheletri avanzavano senza difficoltà.
Rimaneva ben poco delle difese, otto guardie, Tranduil, il chierico e meno di una trentina di difensori.
Gli scheletri, avevano quasi spazzato il fianco destro, ma 5 furono polverizzati dal chierico e una decina erano già fuori gioco. Anche gli zombie si erano piuttosto ridotti di numero. Ma il danno maggiore lo stavano facendo gli scheletri arcieri.
Lentamente Tranduil insieme a due guardie e a qualche difensore si aprì un varco tra gli zombie e attaccarono gli scheletri. Due freccie lo colpirono ma furono respinte dall'armatura, intanto due altre frecce uccisero un difensore. Tranduil calò il martello sul primo scheletro, che non riuscì a scansarsi, scansò per pura fortuna un'altra freccia, e il martello si abbattè anche sul secondo e sul terzo. Guardie e difensori ne avevano fatti fuori sei, quando Tranduil mise fuori gioco l'ultimo.
Guardò indietro.
La situazione era di stallo, gli zombie non riuscivano a guadagnare altro terreno e i difensori rimasti ne abbattevano a decine, ma gli scheletri erano ormai entrati ed assaltavano le case.
Con urlo di guerra il mezzelfo si rigetto nella mischia seguito dalle due guardie e il difensore rimasto.

OT se esagero con qualcosa ditemelo, anche se non credo di star esagerandoOT

[Modificato da Trand 26/07/2007 11.19]

Trand
00martedì 24 luglio 2007 19:14

Gli zombie erano troppo lenti, e Tranduil ne abbattè a decine mentre si faceva strada per tornare nel villaggio.
Una volta dentro lasciò gli zombie ai difensori e si lanciò contro gli scheletri. Prima che due entrassero in una casa riuscì a colpirne uno da dietro, ma quasi fu trafitto dalla spada dell'altro. Inciampò, il martello gli cadde di mano e finì dentro una larga pozza d'acqua mista a sangue. Erano quelle le condizioni del campo di battaglia ormai: fango, acqua e sangue che arrivavano in certi punti quasi alle ginocchia.
Tranduil uscì dalla pozza ,che gli arrivava fino alle ginocchia, e schivando un'altro colpo che quasi non lo decapitò estrasse Narmegil. Le rune incise brillavano rosse ma non ci fece caso, succedeva spesso in battaglia. Poco dopo aver sconfitto lo scheletro ne notò tre altri che si dirigevano verso un'altra casa. Raccolse il martello e lo lanciò verso di loro facendone crollare a terra uno. Subito attaccò i due rimasti, ma solo uno lo affrontò, mentre l'altro entro nella casa. Urla si levavano da dentro la casa e Tranduil invece di combattere schivò il fendente dell'avversario e si precipitò dentro.
Troppo tardi.
Una donna e due bambini erano già morti a terra.
Una furia più grande e devastratrice di quella che normalmente provava Tranduil in battaglia lo pervase.
Si gettò contro lo scheletro demolendolo con un sol colpo e poco dopo l'altro fece la stessa fine. Aiutato dal chierico che, a quanto pare, stava inseguendo due scheletri che avevano saccheggiato un'altra casa Tranduil riuscì a finire tutti gli scheletri rimasti.
Che fossero due, dieci, cento o mille non gli importava più. Le rune di Narmegil ormai sembravano quasi fatte di lava, mentre brillavano su Narmegil ormai incandescente ma non per lui.

[Modificato da Trand 26/07/2007 11.20]

Eruner
00martedì 24 luglio 2007 19:44
ot
Di solito mi limito a leggere, ma noto che nessuno dice, allora intervengo brevemente prima che si vada troppo avanti... Sei un viandante, quindi meno forte di un aspirante comune, per ora, e all'epoca della caccia ad Arsiun un aspirante con oltre 250 punti quale ero io aveva fatto fatica a uccidere 15 scheletri in un unico scontro. Regolati come vuoi, tuo è il racconto, però... [SM=x92709]
Trand
00mercoledì 25 luglio 2007 14:27
OT Secondo me tutto dipende dalla forza degli scheletri. E se non sbaglio la forza degli scheletri deriva anche dalla forza del negromante, lich o altro che li evoca. Ma forse mi sbaglio non essendo molto pratico di Gdr. Grazie lo stesso, forse cambio qualcosa quando lo reiscrivo meglio se lo faccio.OT
Trand
00giovedì 26 luglio 2007 11:21

Gli scheletri erano vinti, ma non gli zombie. Per quanto fossero lenti e deboli, il loro numero era bastato a far indietreggiare le difese, ridotte ad appena quindici uomini ormai, mentre loro erano settanta.
Ma non ebbero vita, o meglio non-morte, lunga. Tranduil e il chierico accorsero ad aiutarli. Il chierico non aveva rivali contro i non morti, mentre la spada e l'ira, che ora andava scemando, di Tranduil , soprattutto la spada rovente al contatto tranne come già detto per il mezzelfo, abbattevano zombie su zombie.
Alla fine avevano vinto. Ma per Tranduil contava come una sconfitta. Nella sua terra la guerra a volte era vista quasi come un gioco, o almeno le battaglie minori erano viste spesso quasi come un divertimento, ma qui non lo erno neanche lontanamente. Nelle loro battaglie morivano guerrieri non persone innocenti o bambini. Non potè non pensare che se sarebbe stato più forte avrebbero vinto prima e sarebbe morta meno gente, ma arrivava sempre alla stessa conclusione e alla stessa scelta da fare, che aveva rimandato più di una volta.
E che momentaneamente rimandò.
Era l'alba ed era seduto fuori dal villaggio, ai margini di un boschetto che si estendeva appena fuori da esso.
Ma non era solo, c'era anche lui. Il negromante era lì, a contemplare i danni che la sua orda di non-morti aveva fatto al villaggio. Parlava con se stesso. - Dopotutto il Maestro aveva detto che le mie conoscenze non erano sufficienti a vincere più di un villaggio colto alla sprovvista, e io ne ho distrutti due, e mezzo. Tornerò da lui e quando avrò appreso tutto quello che c'è da sapere, sarò invincibile! Nessun villaggio o città fortificata di questo mondo resisterà a lungo. Eppure avrei vinto stanotte,- e si volse nella direnzione in cui Tranduil era nascosto dietro un albero e stava sguainando Narmegil- se tu non ti fossi messo in mezzo!-
Mentre Tranduil andava alla carica, il negromante scagliò verso di lui una sfera di energia, che riuscì ad evitare, ma non riuscì a sua volta a colpire il negromante che schivò il suo colpo.
- Alla prossima volta ragazzo- il negromante schioccò le dita e due scheletri appariti dal nulla si lanciarono su Tranduil.
Tranduil riuscì a vincerli entrambi ma era esausto e ferito.
Tornò al villaggio, si fece curare dal chierico, dopo avergli dato un bel pò di soldi, che gli erano stati dati da un barone locale perchè lo aveva salvato da dei banditi, ed avergli detto di distribuirli tra gli abitanti rimasti nel villaggio, che avevano deciso di andarsene chi in una città chi in un altra.
E dopo essersi tolto l'armatura, che non aveva nenche un graffio nonostante la battaglia, ed aver indossato i suoi abiti da viaggio e il mantello si incamminò verso sud.
Aveva preso la sua decisione dopotutto.

OT Ho apportato qualche modifica al racconto Eruner, non molte ma le ho apportate OT
Trand
00sabato 28 luglio 2007 01:08
OT Giusto per inserire un'altro messaggio vi comunico che questo racconto minuscolo è già finito. OT
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