Io sì, devo ammetterlo, sono un'aspirante scrittrice
Più o meno da sempre, tra l'altro, perché ricordo di avere questo sogno da quando andavo alle elementari.
Scrivo su EFP essenzialmente per:
- sfogare il bisogno di fantasticare su certi personaggi e storie;
- esercitarmi;
- sfogare la mia voglia di scrivere, ma senza dover spendere molto tempo a creare ambientazioni e trame nuove.
Quest'ultimo punto è dovuto al fatto che sia a scuola sia all'università ho avuto spesso la testa troppo occupata dallo studio per dedicarmi alla scrittura originale; dopo ore passate a leggere e ripetere e ascoltare lezioni, il mio cervello ha solo voglia di attaccarsi a un videogioco
Le fanfiction mi aiutano però a tenermi in allenamento, benché non mi impegni mai molto (tipo un 70%?). Non per mancanza di rispetto verso i lettori, ma perché... beh, dopo anni e anni trascorsi a leggere recensioni positive sia alle le mie storie sia ad altre scritte in modo atroce, mi è passata un po' la voglia di impegnarmi al massimo
In ogni caso, a breve mi libererò dall'università e finalmente avrò più testa per dedicarmi al mio sogno. Nello specifico, mi piacerebbe scrivere racconti e romanzi di avventura e/o fantascienza e/o fantasy, ma anche narrativa da viaggio
Non ho mai pensato allo sbocco professionale per troppi motivi, il primo, direi, anche se ero tra le migliori della scuola, non ero LA migliore e quello che scrivevo anche allora non era poi spettacolare.
Secondo me è un ragionamento sbagliato
Il fatto che non fossi LA migliore (a detta di chi, poi? Chi ha stabilito che gli altri lo fossero?) non significa che non possa scrivere dei bei testi e che non possano avere successo. Neppure io ho mai scritto niente di spettacolare, eppure non mi abbatto perché so di non essermi mai impegnata sul serio. Se tu sapessi CON CERTEZZA di esserti impegnata al 100%, di averci provato più volte e di aver scritto sempre cose mediocri, allora lasciar stare avrebbe senso, ma altrimenti non desistere =)
Io, per esempio, so che non scriverò mai con stile molto ricercato e "letterario", perché non mi piace, mi annoio a scriverlo e a leggerlo. Molti direbbero che sarei una scrittrice mediocre, perché saper scrivere, per loro, significa scrivere in modo aulico. Per me significa invece saper trasmettere un'emozione: stop! Il lavoro dello scrittore è quello. Certo, va fatto scrivendo in italiano corretto, ma oltre a questo serve solo saper emozionare il lettore. Da poco ho letto una raccolta di racconti scritti con lo stile e l'elaborazione di un tredicenne che mi hanno fatto quasi commuovere, mentre quando ho provato a leggerne alcuni di Guy de Maupassant non mi è rimasto nulla.